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Tag: Coronavirus

CORONAVIRUS: NORMATIVA

Tenuto conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica e viste le recenti ordinanze ministeriali e regionali, in via precauzionale, Confartigianato Imprese Sondrio e Unidata Srl comunicano ad associati/clienti che gli uffici sono chiusi al pubblico, in ottemperanza delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del virus indicate dalle autorità sanitarie.

Tutto il personale degli uffici sarà operativo e contattabile telefonicamente  e/o tramite posta elettronica.

Normativa nazionale:

2022

Protocollo di aggiornamento anticovid 30 giugno 2022

L’Ordinanza ‘Mascherine ffp2’ per il settore Benessere

Obbligo mascherine FFP2 dal 1° maggio al 15 giugno 2022

Aggiornamento delle linee guida per la ripresa delle attività economiche – Benessere e servizi alla persona

DL Covid superamento fase emergenziale: misure di interesse del settore autotrasporto persone – Linee Guida trasporto pubblico

DL Covid superamento fase emergenziale: misure di interesse del settore benessere

Entrate in vigore le misure per uscire dall’emergenza covid19 – DL 24 marzo 2022 – Linee Guida attività economiche

Dal 1° febbraio green pass base per servizi e negozi

Al via il 20 gennaio il green pass per accedere ai servizi alla persona

DL n. 1 del 7 gennaio 2022 – Il Governo introduce obbligo vaccinale per over 50, green pass base per servizi e negozi

2021

DL n.229 del 30 dicembre 2021 ‘Misure urgenti per il contenimento della diffusione Covid-19 e disposizoni in materia di sorveglianza sanitaria’

DL ‘Festività’ 23 dicembre 2021 – In vigore fino al 31 gennaio 2022

Aggiornamenti DL super green pass – Trasporto pubblico non linea

Decreto ‘Super green pass’ 24 novembre 2021

DL ‘Green pass’ n. 127 del 21 settembre 2021

Ordinanza del Ministero della Salute del 29 maggio 2021- Linee guida per le attività economiche 

Riaperture: anticipo del calendarioDL Anticipo riaperture 18 maggio 2021

Decreto Riaperture 22 aprile 2021

DL Sostegni

DPCM 2 marzo 2021Allegati in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021

DPCM 14 gennaio 2021Allegati in vigore fino al 5 marzo 2021

2020

FASE 3

DL 172 18 dicembre 2020 Decreto Natale

DPCM 3 dicembre 2020Allegati

Decreto Legge n. 158 del 2 dicembre 2020

Decreto Ristori Bis Decreto Legge n. 149, 9 novembre 2020

Gazzetta Ufficiale 4 novembre 2020 – DPCM 3 novembre 2020 in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre 2020

Ordinanza Ministero della Salute 4 novembre 2020

DL 28 ottobre 2020 ‘Ristori’

DPCM 24 ottobre 2020 In vigore fino al 24 novembre 2020

DPCM 18 ottobre 2020Allegato A

Nota informativa Confartigianato Imprese Sondrio aggiornata al 16 ottobre 2020 – Disposizioni per le persone e per le attività produttive e di servizio

DPCM 13 ottobre 2020Allegati DPCM In vigore dal 14 ottobre al 14 novembre 2020

Decreto Legge 7 ottobre 2020, n. 125 In vigore fino al 15 ottobre 2020

DPCM 7 settembre 2020Allegato DPCM 7 settembre 2020 In vigore fino al 7 ottobre 2020

Decreto Agosto

DPCM 7 agosto 2020Allegato DPCM 7 agosto 2020 In vigore dal 9 agosto al 7 settembre 2020

Proroga stato d’emergenza fino al 15 ottobre 2020 – Delibera Consiglio dei Ministri 29 luglio 2020

DPCM 14 luglio 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33 Allegato 2 DPCM 14 luglio 2020 Linee guida trasporto pubblico

DPCM 11 giugno 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19 e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33

FASE 2

Scheda di sintesi ‘DL Rilancio’ del 21 maggio 2020

Decreto Legge ‘Rilancio’ n. 34 del 19 maggio 2020Decreto Rilancio:le principali novità

DPCM 17 maggio 2020 – Misure urgenti di contenimento nel territorio nazionaleAllegati DPCM 17 maggio 2020 – Funzioni religiose

Decreto Legge n.33 16 maggio 2020 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”

Decreto MISE 4 maggio “Modifiche al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020”

Circolare MINT 2 maggio 2020 – Misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica – Validità dal 4 al 17 maggio 2020

Misure urgenti del contenimento del contagio nell’intero territorio nazionale – DPCM 26 aprile 2020

FASE 1

Circolare 14 aprile 2020 MINT – Chiarimenti DPCM 10 aprile

Confronto DPCM 10 aprile 2020 e Ordinanza regionale n. 528

DPCM 10 aprile 2020 – Misure del contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale

DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 23 – Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali.

Dpcm 1 aprile 2020 ‘Decreto Aprile’

Circolare prot. n. 557 del 26.3.2020 del Ministero dell’Interno Dipartimento Pubblica Sicurezza

DM MiSE 25 marzo 2020 Attività produttive e del commercio al dettaglio non sospese

D.L. 25 marzo 2020 Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19

D.P.C.M. 22 marzoCircolare DPCM 22 marzo

DL ‘Cura Italia’: la guida per le imprese artigiane

Decreto Cura Italia Sintesi D.L. 17 marzo 2020, n. 18 – Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 Scheda di Analisi – Decreto Cura Italia Sintesi dei contenuti di interesse confederale e ralativo impatto

DL ‘Cura Italia’ per autotrasporto – Le scadenze aggiornate al 18 marzo 2020

Decreto Cura Italia 18 marzo 2020

Mercoledì 18 marzo, aggiornamento ore 17.00 – Indennità (sussidio) ex D.L. 18/2020 del 17 marzo 2020 Gli artt. 27 e 28 del D.L. 18/2000 c.d. “Cura Italia” riconoscono un’indennità  di 600 euro, su base mensile, non tassabile per le seguenti categorie: 
– professionisti non iscritti agli ordini; – co.co.co. in gestione separata; – artigiani; – commercianti. Tali norme stabiliscono che le indennità sono erogate dall’Inps previa domanda

DL 16 marzo 2020 Sintesi Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

Aggiornamento D.P.C.M. 11 marzo 2020

D.P.C.M, 11 marzo 2020 Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale – Sintesi Attività artigiane e PMI

Coronavirus, stanziati 25 miliardi per l’emergenza

Ministero dell’Interno: le regole per gli spostamenti

D.P.C.M. 9 marzo 2020 Misure urgenti di contenimento sull’intero territorio nazionale

Ordinanza 646 – Protezione Civile Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.

D.P.C.M. 8 marzo 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

D.P.C.M. 4 marzo 2020 Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19

Decreto 2 marzo 2020 , n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

D.P.C.M. 1 marzo 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

G.U. 23 febbraio 2020 DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020, n. 6. Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. – DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 febbraio 2020. Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

Normativa Regionale:

2021

Lombardia zona arancione rafforzato dal 5 al 14 marzo 2020

Lombardia – Misure valide dal 7 al 15 gennaio 2021

2020

FASE 3

SI! Lombardia – Sostegno Impresa Lombardia

Ordinanza Regione Lombardia n, 624 del 27 ottobre 2020 In vigore fino al 13 novembre 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 623 del 21 ottobre 2020 In vigore fino al 13 novembre 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 620 del 16 ottobre 2020Allegato 1Allegato 2

Ordinanza Regione Lombardia n. 619 del 15 ottobre 2020Allegato 1Allegato 2

Ordinanza Regione Lombardia n.604 del 10 settembre 2020Allegato Ordinanza n.604 – In vigore fino al 15 ottobre 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 596 del 13 agosto 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 590 del 31 luglio 2020Allegato 1 Linee guida attività economiche produttive e ricreative – In vigore dal 1° agosto al 10 settembre 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 580 del 14 luglio 2020 – In vigore dal 15 al 31 luglio 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 573 del 29 giugno 2020 – In vigore dall’1 al 14 luglio 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 569 del 19 giugno 2020 – Cessazione anticipata dell’efficacia dell’ordinanza n. 538 del 30/4/2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 566 del 12 giugno 2020 – Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemilogica da covid-19 Valida fino al 30 giugno 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 563 del 5 maggio 2020 – Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19

Ordinanza Regione Lombardia n. 555 del 29 maggio 2020 – Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid-19 In vigore dal 1° giugno 2020

Ordinanza Regione lombardia n. 555 – Allegato 1 Linee guida riapertura attività economiche e produttive In vigore dal 1° giugno 2020

Ordinanza Regione Lombardia 554 del 29 maggio 2020 – Dusposizioni urgenti in materia di gestione rifiuti In vigore dal 1° giugno 2020

FASE 2

Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttive

Ordinanza Regione Lombardia n. 547 del 17 maggio 2020Allegato 1 Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche e produttiveAllegato 2 Linee guida regionali

Ordinanza Regione Lombardia n. 546 del 13 maggio 2020 In vigore dal 18 maggio 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 539 del 3 maggio 2020

Ordinanza Regione Lombardia n. 538 del 30 aprile 2020 Servizi di Trasporto NCC

Ordinanza Regione Lombardia n. 537 del 30 aprile 2020 Validità dal 4 al 17 maggio 2020

FASE 1

Decreto Presidente TAR Lombardia 23 aprile 2020 n. 754

Ordinanza Regione Lombardia n. 528 dell’11 aprile 2020 ULTERIORI MISURE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19.

Ordinanza Regione Lombardia n.522 del 6 aprile 2020 MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALL’ORDINANZA N. 521 DEL 4 APRILE 2020

Ordinanza Regione Lombardia n.521 del 4 aprile 2020 ULTERIORI MISURE PER LA PREVENZIONE E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19In vigore dal 5 al 13 aprile 2020

Decreto Regione Lombardia n. 520 – 1 aprile 2020 – DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI GESTIONE DEI RIFIUTI E DI BONIFICA A SEGUITO DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19.

Validità ordinanze regionali aggiornamento del 26 marzo

Spostamenti: precisazioni a seguito della riunione Comitato provinciale Ordine e Sicurezza pubblica del 26 marzo 2020

Ordinanza N. 515 di Regione Lombardia (22marzo)

Ordinanza N. 514 Regione Lombardia (21 marzo)

16 marzo: il messaggio del Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti Tutte le iniziative per effettuare donazioni agli ospedali della nostra provincia

Coronavirus: Confartigianato Imprese Sondrio sempre a fianco delle imprese e priorità alla salute

Spostamenti: ‘Se ti vuoi bene – e puoi – stai a casa!’

Regione Lombardia – Nota 4 marzo 2020: Sorveglianza sanitaria e protezione individuale degli operatori assegnati alle attività non essenziali

FAQ ministeriali:

FAQ ministeriali periodo 21 dicembre2020-6 gennaio 2021 ‘Decreto Natale’

FAQ ministeriali – aggiornamento del 24 novembre 2020

CORONAVIRUS: BILATERALITA’ ARTIGIANA

CORONAVIRUS: LE RIAPERTURE – GUIDE INAIL

CORONAVIRUS: NEWS

CORONAVIRUS: AMMORTIZZATORI SOCIALI

CORONAVIRUS: SICUREZZA

CORONAVIRUS: CANTIERI

CORONAVIRUS: CREDITO

Modelli – Autodichiarazioni – Comunicazioni da esporre:

Modulo Autodichiarazione ‘Decreto Natale’ editabile

Modulo Autodichiarazione spostamenti editabileModulo MINT autodichiarazione spostamenti

Raccomandazioni per contenere il contagio da coronavirus – Locandina da esporre

Richiesta autorizzazione al proseguo dell’attività al Prefetto di Sondrio Aggiornamento del 14 aprile 2020

Parrucchieri/estetisti: appello contro abusivi

MISURE PRECAUZIONALI da esporre presso laboratori/locali/uffici

Comunicazione alla clientela di chiusura attività

Siti – Link utili:

CORONAVIRUS: CREDITO

Contributi a fondo perduto: domanda a partire dal 15 giugno

Il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (cosiddetto decreto “Rilancio”) ha introdotto numerose disposizioni destinate a sostenere gli operatori economici danneggiati dalla crisi sanitaria dovuta alla diffusione del “Coronavirus”.
Con riferimento ai Contributi a fondo perduto di cui all’articolo 25 del decreto-legge 34/2020, l’Agenzia delle Entrate ha finalmente pubblicato l’attesissimo provvedimento attuativo.

Bando Credito Adesso Evolution

Accesso al credito per le piccole imprese: accordo territoriale (comunicato del 5 maggio 2020)

Unicredit: misure emergenza covid-19

Artigiancassa – Emergenza Covid-19 – 25.000 Euro 100% garanzia diretta

Richiesta Fondo Garanzia DL Liquidità – Modulo

Garanzia dello Stato su Finanziamenti concessi dalle banche -come ottenere la garanzia? Leaflet Garanzia Italia

Guida per le Imprese – Le azioni per affrontare l’emergenza covid-19 aggiornata al 6 aprile 2020

Confidi Systema _ Proposta per Finanziamento di liquidità Covid 19 – UBI Banca

Covid – 19: Regione Lombardia “Moratoria Regionale” – Circ. Confartigianato Lombardia 6 aprile 2020

ABI Convenzione nazionale Integrazione salariale – Cassa integrazione ; Allegato 1 – Richiesta lavoratore alla banca

BNL Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà

UNICREDIT Richiesta moratoriaAutocertificazione per moratoria

CREVAL – Sostegno per i clienti Creval, quadro di Sintesi moratorie Domanda moratoria ABI Domanda moratoria Creval Domanda moratoria

Interventi straordinari per le imprese: Confidi Systema

Misure a sostegno della liquiditàCircolare ABI

MODULO STANDARD PER AUTOCERTIFICAZIONE

Moratoria mutui e leasing Art. 56 DL 17 marzo 2020 n. 18

CORONAVIRUS: SICUREZZA

Fase 2; si riparte ma… occhio ai protocolli di sicurezza!

Fase 2 a partire dal 4 maggio. Le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso potranno ricominciare. Inoltre, già a partire da oggi, 27 aprile, sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori.

GLI SPOSTAMENTI

Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione.

LE MASCHERINE

Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi pubblici al chiuso.

NON Solo mascherine certificate?

«Possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera..»

«..e, al contempo, garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate».

I PARCHI PUBBLICI

Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza. Chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini. Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone.

LE ATTIVITÀ SPORTIVE

Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.

Restano «sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi».

MUSEI E BIBLIOTECHE

Da 18 maggio riapriranno musei, biblioteche e negozi al dettaglio. Restano invece chiusi impianti sciistici, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi e scommesse, discoteche e locali, scuole.

Dal primo giugno, infine, riapriranno parrucchieri, barbieri ed estetiste, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie.

Le scuole rimarranno chiuse fino alla fine dell’anno scolastico, solo gli esami di Stato saranno fatti in presenza.

COME GESTIRE L’ATTIVITÀ IN AZIENDA

Per la gestione dell’ingresso e dell’uscita dei dipendenti delle imprese «si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni».

Riunioni in presenza

In azienda «non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali». Lo prevede il Dpcm. «

Gli spostamenti interni

Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work».

La formazione professionale

«Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all’emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l’impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione.

A titolo esemplificativo l’addetto all’emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità. allo stesso modo il carrellista può continuare ad operare come carrellista».

Orari di lavoro differenti

«L’articolazione dell’orario di lavoro differenziato con ampie finestre di inizio e fine di attività lavorativa è importante per modulare la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi di aggregazione connesse alla mobilità dei cittadini. Anche la differenziazione e il prolungamento degli orari di apertura degli uffici, degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado sono, altresì, un utile possibile approccio preventivo, incoraggiando al tempo stesso forme alternative di mobilità sostenibile».

Fase 2, i protocolli per la sicurezza sono parte integrante del DPCM

Tutti i protocolli per la sicurezza anti-contagio da Coronavirus siglati o aggiornati in questi giorni con le parti sociali vengono allegati al nuovo Dpcm per la ‘Fase 2’ delle riaperture, diventando parte integrante delle nuove regole che andranno rispettate a partire dal 4 maggio.

La mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di protezione – si legge nel Dpcm – determina la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.

SCARICA il DPCM e leggi gli allegati riguardanti i protocolli di sicurezza

Puoi trovare gli allegati di tuo interesse anche nella sezione dedicata del sito www.artigiani.sondrio.it

I codici ateco (1-20) delle attività NON sospese nella fase 2 dell’allegato 3.

01 coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi

02 silvicoltura ed utilizzo di aree forestali

03 pesca e acquacoltura

05 estrazione di carbone (esclusa torba)

06 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale 07 estrazione di minerali metalliferi

08 estrazione di altri minerali da cave e miniere

09 attività dei servizi di supporto all’estrazione

10 industrie alimentari

11 industria delle bevande

12 industria del tabacco

13 industrie tessili

14 confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia

15 fabbricazione di articoli in pelle e simili

16 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio

17 fabbricazione di carta e di prodotti di carta

18 stampa e riproduzione di supporti registrati

19 fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

20 fabbricazione di prodotti chimici

I codici ateco (21-50) delle attività NON sospese nella fase 2 dell’allegato 3.

21 fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici

22 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche

23 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

24 metallurgia

25 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)

26 fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi

27 fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche

28 fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca

29 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

30 fabbricazione di altri mezzi di trasporto

31 fabbricazione di mobili

32 altre industrie manifatturiere

33 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature

35 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

36 raccolta, trattamento e fornitura di acqua

37 gestione delle reti fognarie

38 attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali

39 attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

41 costruzione di edifici

42 ingegneria civile

43 lavori di costruzione specializzati

45 commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli

46 commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

49 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

50 trasporto marittimo e per vie d’acqua

I codici ateco (51-70) delle attività NON sospese nella fase 2 dell’allegato 3.

51 trasporto aereo

52 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti

53 servizi postali e attività di corriere

55 alberghi e strutture simili

58 attività editoriali

59 attività di produzione, post-produzione e distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, registrazioni musicali e sonore.

60 attività di programmazione e trasmissione

61 telecomunicazioni

62 produzione di software, consulenza informatica e attività connesse

63 attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici

64 attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)

65 assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie)

66 attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative

68 attività immobiliari

69 attività legali e contabilità

70 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale

I codici ateco (71-99) delle attività NON sospese nella fase 2 dell’allegato 3.

71 attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche

72 ricerca scientifica e sviluppo

73 pubblicità e ricerche di mercato

74 altre attività professionali, scientifiche e tecniche

75 servizi veterinari

78 attività di ricerca, selezione, fornitura di personale

80 servizi di vigilanza e investigazione

81.2 attività di pulizia e disinfestazione

81.3 cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole)

82 attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

84 amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

85 istruzione

86 assistenza sanitaria

87 servizi di assistenza sociale residenziale

88 assistenza sociale non residenziale

94 attività di organizzazioni associative

95 riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa

97 attività di famiglie come datori di lavoro per personale domestico

99 organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

CORONAVIRUS: BILATERALITA’ ARTIGIANA

CORONAVIRUS: AMMORTIZZATORI SOCIALI

Accordo con ABI: le banche anticipano l’assegno FSBA 24 aprile 2020

I decreti che si sono susseguiti hanno previsto diverse possibilità per aiutare le imprese/datori di lavoro durante il periodo “coronavirus”. 

In base alla tipologia di contributi versati le imprese possono accedere a :

In questa sezione pubblichiamo la scheda di di sintesi dei documenti in elenco

Scheda di sintesi complessiva

Il decreto  dell’8 Aprile 2020 ha previsto delle misure fiscali volte ad agevolare i contribuenti.
Ecco le slide realizzate dall’Agenzia delle Entrate

Considerata la continua e complessa evoluzione normativa, le schede saranno aggiornate. 

Nuove misure sulle attività produttive industriali e commerciali dal 14 aprile

D.P.C.M. 10 APRILE 2020

Il D.P.C.M. 10 aprile 2020, all’art. 2, dispone nuove misure relative alla prosecuzione delle attività produttive industriali e commerciali, modificando in parte l’elenco dei codici ATECO delle attività autorizzate a proseguire, rispetto a quello contenuto nel D.P.C.M. 22 marzo 2020, come integrato dal Decreto del MISE del 25 marzo 2020.

Le disposizioni contenute nel D.P.C.M. 10 aprile producono effetto dal 14 aprile 2020 e contestualmente cessano di produrre effetto le disposizioni contenute nei D.P.C.M. dell’8, 9, 11, 22 marzo e del 1° aprile scorsi.

Di seguito si forniscono le principali linee guida per l’attuazione del decreto da parte delle attività industriali produttive e commerciali all’ingrosso aventi sede operativa nel territorio della Provincia di Sondrio.

Sono autorizzate senza necessità di comunicazione alla Prefettura territorialmente competente le seguenti attività: 

  1. le attività produttive industriali e commerciali all’ingrosso i cui codici ATECO sono inclusi nell’allegato 3 del D.P.C.M. 10 aprile 2020;
  2. le attività che erogano servizi di pubblica utilità nonché servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146, con l’esclusione dei musei, degli altri istituti e luoghi di cultura e dei servizi che riguardano l’istruzione;
  3. le attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna dei farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari;
  4. le attività comunque funzionali a fronteggiare l’emergenza.

Sono autorizzate a proseguire, previa comunicazione alla Prefettura territorialmente competente in base al luogo dove è localizzata la sede produttiva le seguenti attività produttive :

  1. Le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività autorizzate di cui all’allegato 3;
  2. le attività funzionali ad assicurare la continuità dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali;
  3. le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti;
  4. le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa, incluse le lavorazioni, gli impianti, i materiali, i servizi e le infrastrutture essenziali per la sicurezza nazionale e il soccorso pubblico, nonché le altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale;
  5. le attività funzionali ad assicurare le filiere dell’industria dell’aerospazio, della difesa e delle altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale.

Sono consentite da parte delle attività produttive sospese, previa comunicazione alla Prefettura territorialmente competente le seguenti attività:

  1. L’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti, nonché attività di pulizia e sanificazione;
  2. la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino, nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.

Istruzioni per la prosecuzione dell’attività produttiva

  • Le società/imprese che hanno già presentato richiesta di autorizzazione alla prosecuzione o comunicazione di prosecuzione dell’attività alla Prefettura di Sondrio ai sensi del D.P.C.M. 22 marzo scorso, come integrato dal decreto del MISE del 25 marzo, non devono effettuare nuove comunicazioni e l’attività potrà continuare salvo provvedimento di sospensione da parte della Prefettura, adottato sulla base delle risultanze istruttorie e notificato via P.E.C. all’indirizzo fornito.
  • Le società/imprese, le cui sedi operative e produttive sono situate nel territorio della provincia di Sondrio, che potranno o vorranno – in quanto facenti parte della filiera – riprendere l’attività produttiva industriale o commerciale sulla base del nuovo elenco di codici ATECO, di cui all’allegato 3 del D.P.C.M. 10 aprile scorso, dovranno presentare la propria comunicazione utilizzando il modulo predisposto da parte della Prefettura di Sondrio.
  • Le società/imprese la cui attività è sospesa sulla base della normativa vigente, in quanto non hanno un codice ATECO autorizzato, né rientrano nelle ipotesi di prosecuzione individuate dal D.P.C.M. 10 aprile scorso, dovranno, sempre utilizzando lo stesso modulo, comunicare:
    • la necessità di accedere ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione.
    • La necessità di accedere ai locali aziendali per svolgere attività di spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.

La comunicazione devono essere trasmesse alla Prefettura tramite posta elettronica certificata all’indirizzoprotocollo.prefso@pec.interno.it

Modello di comunicazione proseguo attività alla Prefettura di Sondrio

Per eventuali richieste di chiarimento sulle attività produttive scrivere a prefettura.sondrio@interno.it , specificando nell’oggetto della mail “Richiesta chiarimenti attività produttive”.

Ai sensi dell’art. 2 del D.P.C.M. 10 aprile 2020 si precisa inoltre che:

  • Le imprese le cui attività non sono sospese devono rispettare in ogni caso i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali.
  • Le attività produttive sospese possono comunque proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile, senza bisogno di alcuna comunicazione alla Prefettura di Sondrio.
  • Le imprese, le cui attività vengono sospese per effetto delle modifiche di cui al comma 1, completano le attività necessarie alla sospensione, compresa la spedizione della merce in giacenza, entro il termine di tre giorni dall’adozione del decreto di modifica.

La liquidità delle microimprese al centro delle priorità.

Il territorio faccia sistema.

di Gionni Gritti – Presidente Confartigianato Imprese Sondrio 

In questi giorni stanno arrivando i “sospirati 600 euro”, una elemosina ma come si suol dire “piuttosto che niente, prendiamo piuttosto”. I 600 Euro erano previsti per il mese di marzo e stando all’impegno, ci aspettiamo arrivino anche per il mese di aprile con cifre più cospicue. 

Appare del tutto evidente che tali somme sono irrisorie rispetto alle necessità personali dei lavoratori autonomi e soprattutto ai costi generali di una piccola impresa. 

Per le imprese con dipendenti che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga pare che la Regione Lombardia abbia deciso di intervenire. 

Nei prossimi giorni però il problema della “liquidità” passerà da una fase di “necessità” ad una fase di “emergenza”. 

Le piccole imprese devono garantire la retribuzione ai propri collaboratori e non tutte hanno la forza finanziaria per proseguire in assenza di fatturato e di entrate.  In aggiunta a tutto ciò sta emergendo un quadro crescente di “mancati pagamenti” e le piccole imprese finiscono per essere l’anello più fragile sotto il profilo finanziario. 

Il Decreto “liquidità” e stiamo parlando solo di finanziamenti e purtroppo non di contributi a fondo perso – ad oggi non ha dato alcun segnale concreto; il sistema bancario – fatta eccezione per la moratoria – non ha definito l’iter.

Le microimprese hanno la vitale necessità di poter contare su misure per affrontare la liquidità per alimentare i flussi di cassa e quindi per sopravvivere

Noi siamo convinti che il Governo centrale non abbia percepito tutto questo e i proclami televisivi non ci consegnano un quadro rassicurante.

Sui territori la “potenza di fuoco” non c’è e non si è vista. Un territorio piccolo, ma virtuoso, come il nostro, potrebbe sviluppare al proprio interno un meccanismo per affrontare il tema della liquidità. 

L’esperienza del passato – con alcune misure come “Fiducia Valtellina” – insegna che l’unione delle forze può dare risultati positivi.  

Noi proponiamo ad esempio un “Fondo di Rotazione” finanziato con fondi delle istituzioni locali riservato alla “liquidità” da gestire in convenzione con le banche presenti sul territorio e i Confidi ; uno strumento che superi le criticità degli strumenti nazionali e che assicuri un tasso “zero”.

In questi giorni abbiamo letto con favore l’impegno espresso dal Presidente della Provincia di voler verificare – con gli altri enti fra cui in primis il BIM – le risorse disponibili e da qui attivare misure per sostenere il sistema imprenditoriale locale.

L’auspicio è che l’impegno espresso dalla Provincia sia supportato da tutti gli enti a cui chiediamo di posticipare la realizzazione di  progettualità non urgenti e di liberare così risorse finanziarie. 

A livello nazionale il sistema dovrebbe avere il coraggio di avviare procedure di emergenza e, in deroga, per avviare tutti i progetti in cantiere superando le pastoie burocratiche e liberare così risorse per il sistema economico e produttivo. 

Oggi la parola giusta è “CORAGGIO”; coraggio per scelte, azioni, interventi, sostegno e per superare una crisi terribile di fronte alla quale l’Europa si sta rivelando completamente assente.

Coronavirus – Riapertura non sarà ripresa

Il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio avverte: la responsabilità degli artigiani non è stata ripagata, onoriamo gli impegni e sosteniamo l’economia del territorio

Nelle prossime ore le autorità decideranno alcune parziali riaperture che con tutta probabilità non coinvolgeranno – se non in minima parte – il tessuto imprenditoriale artigiano. Per queste sarà necessario attendere con tutta probabilità, i primi giorni del mese di maggio.

Come Confartigianato abbiamo tenuto fin dall’inizio ormai un mese fa’, una linea coerente e di rigore sia sui tavoli regionali sia su quelli nazionali. La linea è sempre stata quella di dare priorità alla salute convinti che non ci fosse posizione diversa sotto il profilo etico e di valore; ci siamo distinti in tal senso rispetto ad altre legittime sensibilità.

Certo confidavamo in una risposta ben diversa dalle autorità pubbliche sul piano del supporto alle micro imprese. L’auspicio era che vi fossero interventi più diretti per fronteggiare la prevedibile grave crisi di liquidità e un reale sostegno al reddito d’impresa e personale. Ad oggi così non è stato.

Con le sole forze interne molte imprese chiuderanno e non voglio fare stime oggi per non sbagliare per difetto. E ai primi di maggio per dirla con uno slogan la “Riapertura non sarà una ripresa”. E sarà così finché dureranno le limitazioni alla mobilità e non si tornerà alla vita quotidiana.

Nei giorni scorsi come associazione abbiamo rivolto un invito a tutti gli attori economici affinché onorino gli impegni assunti verso i fornitori, i dipendenti e i clienti. Una scelta necessaria per evitare che nel sistema si inneschi un “corto circuito” di mancati pagamenti; se così non fosse a farne le spese saranno le piccole imprese. Nessuna azienda può e deve fare da “banca” alle altre.

Un’altra convinzione si è riaffermata al nostro interno; ci battiamo da tempo per una valorizzazione della filiera corta e delle imprese del territorio. Oggi più che mai e soprattutto in questo scenario questo nostro messaggio va sostenuto e se possibile rafforzato.
Ai consumatori diciamo di rivolgersi agli operatori locali, alle botteghe di paese e agli artigiani del territorio; in questi giorni di ulteriore forzata chiusura e ancor più quando vi sarà la lenta fase di riapertura.

Gionni Gritti

Scarica il Comunicato stampa integrale

Anap: la strage del Covid-19 nelle case di riposo va fermata

Mario Valetti: il virus colpisce gli anziani nei luoghi in cui dovrebbero essere protetti

Mentre il Governo ha stabilito che le misure restrittive per combattere il Coronavirus resteranno in vigore almeno fino al 13 aprile, l’Italia assiste attonita ad una strage di anziani, già impossibilitati ad uscire: gli ospiti della case di riposo, delle RSA e delle RSD dove il virus si è insidiato colpendo intere strutture. I casi di RSA focolai di COVID-19 sono tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose” perché quando questo fenomeno si è reso visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati nemmeno accompagnati dai loro cari negli ultimi istanti di vita. 

Mario Valetti si fa portavoce sul territorio di quanto già espresso a livello nazionale. “Un dolore per l’intero Paese” afferma il Presidente del gruppo ANAP di Sondrio  “la vita di ciascuno è preziosa e va tutelata, in ogni fase;  l’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. Occorre fare il massimo possibile e più presto per mettere in sicurezza le residenze per gli anziani: sappiamo che la lotta a questo virus è solo all’inizio e l’attenzione e il supporto delle autorità deve riguardare tutti I cittadini”.

Al di là del ricercare le cause che hanno portato a tanti decessi, adesso è il momento di agire, anche se purtroppo in ritardo, e ne sono dispiaciuto, per mettere in sicurezza le strutture e gli ospiti

Il Presidente del Gruppo ANAP di Sondrio attivo all’interno di Confartigianato Imprese Sondrio  Valetti, conclude, condividendo la posizione di ANAP nazionale, e affermando che bisogna garantire i dispositivi di sicurezza e la prova del tampone per tutti, ospiti e personale compreso  di queste strutture, che di fatto operano già come reparti ospedalieri per COVID-19. Bisogna poi prevedere nell’immediato futuro una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva.

L’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) prosegue il proprio impegno anche in questo delicato momento di emergenza;  ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l’angolo.

Il vademecum è stato tradotto e pubblicato in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) al fine di supportare e tutelare le persone anziane che vivono in Europa e nel mondo ed è scaricabile dal sito www.anap.it.

In Provincia di Sondrio l’80% delle imprese artigiane chiuse

Emergenza sanitaria. CORONAVIRUS COVID-19

Con lo scadere del 25 marzo, data ultima del periodo transitorio previsto dal DPCM del 22 marzo la situazione delle imprese artigiane in Provincia di Sondrio si può riassumere con un semplice dato: l’80% delle aziende sono chiuse; con un dato quindi di poco superiore al 75% rilevato a livello regionale da Confartigianato Lombardia. Restano di fatto operative le imprese di trasporto (merci e persone) e le aziende (spesso a personale ridotto) con attività legate ai settore sensibili.

In questi giorni di emergenza molte imprese hanno chiuso e la stessa scelta è stata assunta anche da aziende che avrebbero potuto tenere aperto ma non lo hanno fatto sia per una scelta etica sia per mancanza di ordini o di materiale.

“In questi giorni – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti – accanto alla presa di coscienza e al senso di responsabilità dimostrato da molti piccoli imprenditori artigiani che hanno deciso di chiudere pur senza un divieto specifico, sta emergendo in modo crescente e consistente anche la forte preoccupazione per le conseguenze economiche e sui rischi sul piano della liquidità aziendale dovuti all’emergenza sanitaria di cui nessuno è in grado di conoscere la durata”.

Nella giornata di ieri il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio ha rivolto alle principali banche presenti sul territorio l’invito a voler prestare la massima attenzione rispetto ai timori delle imprese sul piano finanziario e della liquidità.

In una missiva l’associazione si è resa disponibile a veicolare ai propri associati tutte le misure messe in campo dagli stessi istituti bancari sia su base volontaria sia nel rispetto delle misure normative già emanate a cominciare dalla moratoria prevista dal D.L. “Cura Italia” ed in particolare dall’art. 56.

Confartigianato è stata tra le prime associazioni a livello regionale e nazionale ad essere d’accordo sulle “chiusure” necessarie per evitare ulteriori contagi; nello stesso tempo ha però chiesto da subito provvedimenti concreti per sostenere il lavoro autonomo e le microimprese.

“Gli uffici della sede e del territorio – prosegue Gritti – di Confartigianato Imprese Sondrio e della sua società di servizi in questi giorni sono stati raggiunti da centinaia di telefonate e di e-mail. Il susseguirsi delle disposizioni normative complica ancora di più e se possibile una situazione già di per sè complicata. Molti i dubbi e le richieste per districarsi nella selva di Decreti, Ordinanze e circolari e per conoscere le misure adottate (indennità, sussidi, cassa integrazione, rinvii e proroghe). Gli uffici hanno pressoché azzerato la presenza in ufficio ma si è intensificata e rafforzata la consulenza e l’assistenza da remoto. Un dovere oltre che un impegno.”.

D.P.C.M. 22 marzo e Ordinanza 514 di Regione Lombardia: ecco le attività che possono rimanere aperte

Due importantissimi documenti sono stati pubblicati sabato 21 e domenica 22 marzo.

Regione Lombardia ha emanato le ordinanze 514 del 21 marzo e 515 del 22 marzo. Il 22 marzo approvato il nuovo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che introduce nuove restrizioni agli spostamenti e alle attività, con l’obiettivo di contenere il contagio da coronavirus.

Chi può rimanere aperto?

Il decreto dispone la sospensione di «tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1», mentre rimanda le attività professionali e commerciali alle disposizioni del DPCM dell’11 marzo (il Decreto #iorestoacasa) e le pubbliche amministrazioni alle previsioni del DL “Cura Italia”. Le attività produttive sospese possono proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile, mentre restano consentite anche le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali. Sono sempre consentite le attività di produzione, trasporto e consegna di farmaci, tecnologie sanitarie, dispositivi medico-chirurgici e dell’agroalimentare, così come ogni attività funzionale a fronteggiare l’emergenza.

Possono rimanere aperte le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti, ma devono comunicarlo al Prefetto che stabilirà se eventualmente sospenderle. Stesso discorso per le attività legate alla difesa e all’aerospazio.

Per tutte le imprese le cui attività sono state sospese è previsto che possano completare le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza. 

Il DPCM 22 marzo conferma anche le prescrizioni previste nell’ordinanza dei ministri Speranza e Lamorgese emanata nella giornata di oggi: il divieto di spostamenti fuori dal comune in cui ci si trova, se non per «comprovate esigenze di lavoro, urgenze o motivi di salute».

Di seguito le classificazioni in base al codice ATECO delle attività ritenute essenziali, che potranno continuare ad operare, con tutte le precauzioni già previste nel DPCM dell’11 marzo.

NEW! Elenco attività aperte ai sensi del DPCM 22 marzo (aggiornato Decreto del MISE del 25 marzo)

Scarica il nuovo allegato 1 al DPCM

Le restrizioni dell’ordinanza Regionale 514

A queste restrizioni, in Lombardia si integrano quelle contenute nell’ordinanza del presidente Attilio Fontana di ieri sera, 21 marzo, in vigore già da oggi. In particolare, quella che prevede il rilevamento della temperatura corporea nei luoghi di lavoro.

  • divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
  • monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
  • sospensione dell’attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali (vedi DPCM 22 marzo);
  • sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
  • sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
  • chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
  • chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza;
  • fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
  • chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
  • divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni.
  • sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore. Consentita in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
  • non è consentito lo spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
  • è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici.
  • Restano invece aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.
  • Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.
  • Per il trasporto pubblico locale valgono sempre le prescrizioni sul distanziamento degli utenti già previste dalle ordinanze regionali in vigore.
  • I sindaci potranno rafforzare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle singole condizioni del territorio.

Restano valide anche le norme del DPCM dell’11 marzo #iorestoacasa.

Scarica documenti

Modifiche all’allegato 1 del dpcm 22 marzo (nuovo allegato 1)

Consulta il DPCM 22 marzo

Consulta Ordinanza Regione Lombardia 515

Consulta Ordinanza Regione Lombardia 514

Consulta allegato 1 ed allegato 2 all’ordinanza

FAQ Misure a favore di famiglie ed imprese (Settore Bancario).pdf

DL “Cura Italia” per autotrasporto le scadenze aggiornate al 18 marzo 2020

Diritto annuale Albo Nazionale Gestori Ambientali: 30 giugno 2020

Prorogato al 30 giugno 2020 il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale Gestori ambientale.
 
Patente di guida: 31 agosto 2020

La validità ad ogni effetto dei documenti di riconoscimento e di identità di cui l’articolo 1, comma 1, lettere c) d) ed e) , del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 455, rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e programmata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.
 
Documenti di riconoscimento e identità: 31 agosto 2020

La validità ad ogni effetto dei documenti di riconoscimento e di identità di cui l’articolo 1, comma 1, lettere c) d) ed e) , del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 455, rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e programmata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.
 
Revisioni: 31 ottobre 2020

In considerazione dello stato di emergenza nazionale di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 all’attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 Aprile 1992, n. 285 ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo decreto legislativo.
 


Disposizioni precedenti al Decreto 17 marzo 2020 n.18
 
Esercitazioni alla guida: 30 giugno 2020

Le autorizzazioni ad esercitarsi alla guida con scadenza compresa tra Il 1 febbraio e il 30 aprile 2020 sono prorogate fino al 30 giugno 2020.
Art. 1 comma 2:  Decreto Dirigenziale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del  10 marzo 2020,  n. 50
 
CQC: 30 giugno 2020 (non ancora pubblicato  – al 18 marzo 2020 – in Gazzetta Ufficiale)

Le carte di qualificazione del conducente, aventi scadenza dal 23 febbraio al 29 giugno 2020, sono prorogate, per il trasporto sul territorio nazionale, fino al 30 giugno 2020.
Art. 1:  Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 marzo 2020, n. 106 (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)
 
CFP ADR trasporto merci pericolose: 30 giugno 2020 (non ancora pubblicato – al 18 marzo 2020 – in Gazzetta Ufficiale)

I certificati di formazione professionale per il trasporto di merci pericolose, aventi scadenza dal 23 febbraio al 29 giugno 2020, sono prorogati, per il trasporto sul territorio nazionale, fino al 30 giugno 2020.  
Art. 1:  Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 marzo 2020, n. 106  (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)
 
Divieti Circolazione mezzi pesanti:  15 – 22 marzo 2020

Il calendario dei divieti di circolazione dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7.5 t. sulle strade extraurbane nei giorni festivi e in altri giorni dell’anno 2020, di cui l’articolo 2 del decreto ministeriale 12 dicembre 2019, n. 578, è sospeso per i giorni 15 marzo e 22 marzo e limitatamente ai veicoli che effettuano servizi di trasporto merci internazionale fino a successivo provvedimento.
Art. 1 Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 115 del 13 marzo 2020
 
Permesso provvisorio alla guida: 30 giugno 2020

Fino al 30 giugno 2020, è prorogato, senza oneri per l’utente, il permesso provvisorio di guida rilasciato ai sensi dell’Art 59 della Legge 29 luglio 2010, n. 120 in cui la commissione medica locale, nel giorno fissato per l’accertamento sanitario ai sensi dell’art. 119 del codice della strada, non abbia potuto riunirsi a causa della situazione di emergenza sanitario in atto.
Art. 1 Decreto Ministeriale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 108 del 11 marzo 2020 (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Sabato 14 marzo è stato sottoscritto, dopo diciotto ore di trattative tra sindacati e associazioni datoriali, il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Il documento, tenuto conto di quanto emanato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute, contiene delle linee guida condivise tra le Parti sociali per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio.

La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo se verranno rispettate adeguate condizioni di livelli di protezione adeguate ai lavoratori.

Obiettivo prioritario è quello di coniugare la prosecuzione delle attività produttive garantendo condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative.
Per raggiungere tale obiettivo non si escludono anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività.

Le principali misure di sicurezza del Protocollo sono così riassunte:

FORMAZIONE 

affissione nei luoghi più visibili di depliants informativi per i lavoratori/aziende esterne che rimarchino i comportamenti generali da assumere in caso di sintomi influenzali (restare al proprio domicilio, rivolgersi al proprio medico di famiglia, mantenere la distanza di sicurezza, igienizzazione delle mani, eventuale isolamento in caso di sintomi durante l’attività lavorativa, divieto di ingresso a persone con contatti negli ultimi 14 giorni di persone positive al virus COVID-19);

ORGANIZZAZIONE 

individuazione di procedure per l’accesso di fornitori esterni che scongiurino il contatto con il personale interno (richiedendo agli autisti di rimanere a bordo dei veicoli, divieto di impiego dei servizi igienici disponibili in azienda, mantenimenti di una distanza superiore al metro tra individui durante il carico/scarico), incremento della turnazione lavorativa per limitare la presenza contemporanea di persone; attivazione lavoro da casa per attività di tipo amministrativo, sospensione e annullamento di tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate, non sono consentite riunioni in presenza;

PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 

assicurare la pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, ambienti comuni e postazioni di lavoro con particolare attenzione a tastiere / mouse a disposizione di uffici e reparti produttivi;

IGIENE PERSONALE 

garantire la presenza di mezzi detergenti per le mani e raccomandare la frequente pulizia delle mani;

DPI 

dispositivi di protezione individuale (pur comprendendo le difficoltà attuali di reperibilità) per attività con distanza interpersonale minore di un metro è confermato l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;

GESTIONE SPAZI COMUNI 

ventilazione continua dei locali e accesso per turni e con tempi ridotti il più possibile, sanificazione e pulizia giornaliera di tastiere per distributori automatici;

FORMAZIONE DEL PERSONALE 

considerata la sospensione di corsi e di eventi formativi, l’eventuale mancato aggiornamento professionale / abilitante entro i termini previsti non ostacola il proseguimento e lo svolgimento dell’incarico/ruolo (es. addetto a primo soccorso o addetto uso carrello elevatore continuano comunque ad operare in assenza dell’aggiornamento);

SORVEGLIANZA SANITARIA 

deve proseguire garantendo le precedenti indicazioni date ai Medici Competenti, dando priorità alle visite preventive e soprattutto a quelle previste al rientro dalla malattia.

Scarica IL PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAZIONE DELLE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVOR

Decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 – “Cura Italia”

Lunedì il Governo ha approvato il Decreto Legge “Cura Italia”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 17 marzo.

Le misure previste dal Decreto legge sono entrate in vigore il 18 marzo.

Aspetti positivi del decreto Cura Italia

Un primo elemento positivo è che le misure previste dal decreto si applicano a tutto il territorio nazionale e a tutti i settori. 

Come abbiamo evidenziato in questi giorni le misure più urgenti sono relative alle scadenze fiscali, a quelle in materia previdenziale e contributiva, nonché alla liquidità delle imprese.

In tal senso Il Governo ha recepito molte delle sollecitazioni avanzate da Confartigianato. La più importante è la sospensione e proroga di versamenti e adempimenti tributari e previdenziali. Vanno in questa direzione, ad esempio:

1) La moratoria dei mutui in essere fino al 30 settembre 2020.

2) La copertura delle sospensioni dal lavoro con forme in deroga di cassa integrazione per tutti i dipendenti.

Altri contenuti del decreto

L’esecutivo ha recepito, inoltre, la nostra richiesta di una norma a carattere generale di sospensione di tutti gli adempimenti amministrativi.

Lo dimostra la decisione di proroga al 30 giugno 2020 del MUD che sarebbe scaduto il 30 aprile e di tutti i certificati, permessi, concessioni, autorizzazioni in scadenza.

Risposte alle vostre domande

In allegato, oltre al testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, una prima scheda di analisi delle misure previste di maggior impatto sulle nostre imprese.

Sarà nostra cura aggiornarvi sull’evolversi della situazione, sull’iter dei diversi provvedimenti, nonché sulle proposte che porremo all’attenzione del Parlamento e delle diverse forze politiche.

Scarica il testo integrale del decreto Cura Italia

Scarica la guida al decreto a cura della Confederazione

Leggi anche: come sanificare il luogo di lavoro, il protocollo

Emergenza Covid-19, le risposte alle domande più frequenti delle imprese

In questi giorni sono tante le domande rivolte dalle nostre imprese associate, ecco le risposte alle domande più frequenti.

Ultim’ora 
In vigore da oggi, 17 marzo, il nuovo modulo autocertificazione spostamenti

Dove si possono trovare le mascherine?

In questo momento particolare purtroppo non siamo a conoscenza di Centri che possano garantire la normale consegna di D.P.I.. Si segnala purtroppo una grossa difficoltà anche per il reperimento per le stesse Strutture sanitarie, a cui quindi dovrà essere garantita la priorità.

Come raccomandato nel Protocollo pubblicato sabato 14/3, consigliamo se possibile, di dare precedenza alle lavorazioni che garantiscono le distanze raccomandate tra le persone (distanziamento sociale) e posticipare quelle che richiedono l’impiego di D.P.I. specifici.

Continueremo a verificare e controllare se ci saranno eventuali novità per potervi aggiornare immediatamente.

Bisogna fare una comunicazione per segnalare che siamo chiusi per via del decreto? (esercizi commerciali – servizi alla persona – servizi ristorazione, gelaterie, pasticcerie)
Consigliamo di mettere un cartello sulla porta con indicazione di chiusura. Generalmente va indicato che ai sensi del DPCM 11 marzo 2020 l’esercizio è chiuso.

Per gli stipendi di marzo ai dipendenti, come si procederà?
Per i dipendenti sarebbe meglio finire le ferie dell’anno precedente in arretrato e poi accedere alla cassa. Per la cassa si veda punto successivo.

In seguito all’emergenza Covid 19 ho interrotto la mia attività. Sono previsti aiuti per l’attività e per i dipendenti?
Le aziende associate interessate ad avere una risposta devono inviare mail dettagliata indicando:

1. Se si è associati
2. Il ccnl applicato
3. L’ esigenza specifica, il settore in cui si opera e da quando l’azienda è ferma con l’attività.
4. Recapito telefonico e mail
In settimana le richieste verranno analizzate e le aziende verranno contattate per tutte le informazioni del caso. In ogni caso è tutto recuperabile.

per quesiti inerenti dipendenti, cassa integrazione e FSBA scrivere a: zironi.sindacale@artigiani.sondrio.it

per altre informazioni contattare il Segretario della propria sezione o il Funzionario di categoria (recapiti sul sito alla pagina contatti).

I pagamenti in scadenza il 16 marzo sono sospesi?
Il decreto che sospende i pagamenti (cosiddetto Decreto-legge #CuraItalia) è appena stato varato dal Governo, siamo in attesa che venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Dalla bozza in nostro possesso confermiamo il rinvio dei pagamenti con scadenza 16 marzo riferito a:
. ritenute,
. Iva annuale e mensile
. contributi previdenziali
. contributi Inail

Sono stabilite diverse scadenze a seconda dei ricavi.
Per imprese, autonomi e professionisti con ricavi da 2 milioni in su, il termine per è rinviato a venerdì 20 marzo.
Per le imprese che sono al di sotto di tale fatturato, il rinvio sarà al 31 maggio con possibilità di pagare anche in cinque rate.

Per i prossimi mesi verranno date ulteriori indicazioni.

La proroga riguarda i tributi autoliquidati relativi alle ritenute dipendenti, Iva e contributi, null’altro oltre questi. Quindi la tassa di vidimazione libri sociali, scaduta ieri, deve essere versata entro il 20 marzo.

Ci sono agevolazioni per quanto riguarda le rate del finanziamento che ho in essere con la mia Banca?
Sì, il “decreto” riporta:
Sospensione integrale (sia quota capitale sia quota interessi), del pagamento delle rate dei finanziamenti/mutui in essere sino al 30/09/2020, previa richiesta avanzata all’Istituto corredata di autocertificazione ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000, nella quale l’azienda dichiara di aver subito una riduzione parziale o totale dell’attività quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Devo continuare a pagare le bollette?
L’ARERA (Autorità per l’energia) ha precisato in alcune delibere ( n. 59/2020 e 60/2020) che sono bloccate le attività relative alla morosità, mentre non è indicata alcuna sospensione degli obblighi di pagamento delle fatture.
I clienti CEnPI, in caso di difficoltà coi pagamenti, possono inoltrare richieste di rateizzazione a luca.gobbifrattini@artigiani.sondrio.it: se in regola con i precedenti pagamenti sarà nostra cura intercedere nella richiesta con i nostri fornitori.

Precisiamo pure che diverse imprese distributrici, sia di energia elettrica che del gas, stanno comunicando che fino al 03/04 effettueranno unicamente gli interventi ESSENZIALI quali: gestione guasti, eliminazioni situazioni di pericolo, allacciamenti urgenti (ivi comprese le riattivazioni di punti di prelievo già sospesi per morosità).
Non saranno assicurati i servizi NON ESSENZIALI legati alla distribuzione del gas.
Ricordiamo pertanto che, per tutto il periodo di vigenza delle misure straordinarie in atto, anche lo Sportello Energia – CEnPI non avrà la possibilità di evadere richieste differenti da quelle ESSENZIALI indicate.

Coronavirus, il messaggio del Presidente di Confartigianto Imprese Sondrio

Di seguito pubblichiamo il videomessaggio del 16 marzo l’invito del Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti agli associati e agli artigiani imprenditori  VIDEO 

Numerose le iniziative per sostenere le attività degli ospedali

In tutta la provincia di Sondrio si moltiplicano le iniziative per poter contribuire con donazioni per sostenere le attività degli ospedali che, nell’emergenza Coronavirus, necessitano più che mai di attrezzature e dispositivi per curare i malati. 

Tra le campagne attive “Aiutiamoci”, l’iniziativa di Pro Valtellina tramite la quale si può donare direttamente all’Asst Valtellina e Alto Lario: tramite bonifico bancario (Iban per i privati IT21P0569611000000003321X23; per gli Enti Pubblici IBAN IT72F0100003245137300319692 (Banca d’Italia) e mediante un versamento sul conto corrente postale N. 6213. Alla causale “Aiutiamoci” si dovrà aggiungere le generalità del donatore, da effettuare possibilmente tramite internet.

Inoltre sempre Pro Valtellina onlus ha avviato una raccolta fondi aprendo due conti correnti dedicati sui quali è possibile versare somme che verranno trasferite all’Azienda. Questi i riferimenti per chi volesse donare: IT57O0521611010000000055443 (Credito Valtellinese) e IT89L0569611000000033000X20 (Banca Popolare di Sondrio). 

L’associazione Insieme x Vincere Onlus, con il patrocinio della Comunità Montana Alta Valtellina e dei Comuni del comprensorio, ha aperto due conti correnti per una raccolta fondi destinata al presidio ospedalieri di Sondalo. Con la causale “Distanti ma Uniti per il Morelli” è possibile effettuare un veramento anonimo o in forma pubblica sui seguenti conti Credito Valtellinese – IBAN IT46C0521652300000000000117; Banca Popolare di Sondrio – IBAN IT62F0569652300000002268X49.

Presso la Sezione di Chiavenna di Confartigianato Imprese Sondrio, in via De Giambattista, è possibile donare mascherine del tipo FFP3 e FFP2.

E ancora, sulla piattaforma “Go fund me” tre privati cittadini hanno organizzato, ciascuno per proprio conto, tre diverse iniziative con le seguenti causali: “Tutela te, proteggi gli altri”; “COVID – 19 ASST Valtellina e Alto Lario” e “Coronavirus Aiutiamo l’Ospedale Morelli Sondalo”. Anche in questo caso i promotori hanno concordato con l’Azienda il trasferimento delle somme raccolte. Sarà sufficiente andare sul sito, individuare la singola campagna e donare, nominalmente o in forma anonima, una determinata somma.

Coronavirus, 1° aggiornamento per imprese Alimentari

Approfondimento della circolare consultabile dal seguente link

ATTENZIONE! I CONTENUTI DEL PARAGRAFO PIZZERIE, ROSTICCERIE E GASTRONOMIE E’ STATO RIVISTO DA CIRCOLARE N295 SPEDITA ALLE AZIENDE ASSOCIATE ALLE ORE 19 DEL 13 MARZO 2020

A seguito dell’emanazione del DPCM 11 Marzo u. s. riguardante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica coronavirus, stiamo ricevendo diversi quesiti sull’applicazione dello stesso relativamente ad attività rientranti nel campo dell’artigianato alimentare. Le domande più frequenti riguardano l’assoggettamento o meno all’obbligo della chiusura per attività artigianali quali pizzerie a taglio, rosticcerie, gastronomie, gelaterie e pasticcerie.

GELATERIE E PASTICCERIE

Secondo l’art. 1 comma 2 del DPCM rientrano nei servizi  di ristorazione e quindi sono sospese fino al 25 Marzo p. v. anche le attività di gelateria e pasticceria, pur consentendo la sola fornitura a domicilio nel rispetto delle normative igienico-sanitarie previste per il confezionamento ed il trasporto. 

La motivazione dell’inquadramento di queste sopra citate attività tra quelle di ristorazione è determinata dal fatto che in base alla nuova classificazione ATECO le stesse pur essendo attività artigiane di produzione sono assimilate, in caso di vendita diretta al consumatore indipendentemente dal possesso o meno di autorizzazione amministrativa alla somministrazione, agli esercenti attività di bar, mentre rientrerebbero sotto  il codice della “produzione” e quindi sarebbe consentita a loro l’apertura soltanto quelle che forniscono i prodotti a terzi, quali ad es. esercizi commerciali, mense etc. 

E’ chiaro che questa impostazione della norma è palesemente una “ forzatura” che contrasta con la ratio del provvedimento che mira ad impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività ma  solo nel caso in cui vi fosse un consumo sul posto o una somministrazione di prodotto e non laddove vi è il semplice asporto come nella maggioranza delle gelaterie e pasticcerie. Ma in considerazione che gli organi di controllo solitamente interpretano “alla lettera” ed in modo restrittivo le norme, sarebbe preferibile in via cautelativa che le gelaterie e pasticcerie con vendita diretta al consumatore rispettassero l’obbligo della chiusura.

 PIZZERIE, ROSTICCERIE E GASTRONOMIE

Diverso il caso di   attività di pizzerie , rosticcerie e gastronomie. Nel caso in cui le stesse siano svolte nella modalità di semplice asporto dei prodotti e non siano quindi autorizzate , come accade in varie Regioni, a poter fornire i prodotti per il consumo sul posto ( c. d. somministrazione non assistita), seguendo la ratio della norma come sopra illustrato , sarebbero escluse dall’obbligo della chiusura.

Resta fermo comunque  l’obbligo di garantire l’accesso al locale con il  rispetto delle distanze di un metro tra gli avventori. Nel caso in cui l’impresa artigiana svolge anche l’attività di somministrazione di alimenti e bevande con carattere strumentale ed accessorio all’attività artigiana in modo promiscuo nello stesso locale è chiaro che deve rispettare l’obbligo della chiusura o, se vuole continuare l’attività di produzione e vendita per asporto dovrebbe rimuovere le attrezzature per la somministrazione. Nel caso in cui vi sia una separazione funzionale dei locali in cui vengono espletate le due tipologie di attività ( Produzione+ vendita e somministrazione) potrebbe continuare  l’attività di produzione e vendita per asporto, impedendo l’accesso al locale di somministrazione. Anche in questo caso però considerata l’interpretazione normalmente restrittiva degli organi di controllo potrebbe essere utile un confronto preventivo con l’autorità locale di controllo.

PASTIFICI E PANETTERIE

Le attività di produzione e vendita di pasta fresca e di panificazione  anche se non citate nell’allegato 1 – Commercio al dettaglio – di fatto possono essere equiparate alle stesse e quindi esentate dall’obbligo della chiusura , fermo restando l’obbligo di garantire l’accesso al locale con il  rispetto delle distanze di un metro tra gli avventori. Anche per queste tipologie di attività nel caso in cui si avvalessero della possibilità di poter fornire i prodotti per il consumo sul posto valgono le considerazioni sopra esposte. 

QUANTIFICARE I DANNI DA CHIUSURA, A BREVE UN QUESTIONARIO..

Tra le tante esternalità negative del DPCM 11 marzo ve n’è una che in modo particolare è all’attenzione di Confartigianato Alimentazione. 
Ci si riferisce al fatto che Pasticcerie, gelaterie e diverse altre categorie di imprese,  si ritrovano a non poter smaltire nei 14 gg. di chiusura dell’attività materie prime occorrenti alla produzione con date di scadenza ravvicinate.
Ciò vale soprattutto per le aziende  che riforniscono strutture commerciali.
Al fine di poter quantificare tale danno e fornire dati utili alla confederazione nazionale, la categoria Alimentari predisporrà un questionario che vi verrà inviato a breve, previa condivisione con Confartiginato  Nazionale.

Emergenza Coronavirus: Confartigianato Imprese Sondrio sempre al fianco delle imprese e priorità alla salute.

Scarica comunicato

Stiamo a casa. E per ogni necessità rivolgetevi ai negozi di vicinato e agli artigiani del vostro paese: insieme ce la possiamo fare.

Confartigianato Imprese Sondrio continuerà a supportare le imprese del territorio anche e soprattutto in questo difficile momento. Si è ritenuta opportuna la chiusura al pubblico degli uffici ma tutto il personale è operativo e contattabile telefonicamente o tramite posta elettronica.

Sono state adottate tutte le misure preventive in ottemperanza alle disposizioni delle direttive ministeriali e regionali: il personale di Confartigianato Sondrio e Unidata lavorerà in modalità Smart Working per tutelare la salute di tutti e contemporaneamente garantire assistenza alle imprese associate e informazioni tempestive tramite i canali di comunicazione a disposizione (sito web, newsletter e social media).

Sul sito web www.artigiani.sondrio.it, e nella sezione “L’associazione Comunica”, è possibile infatti restare aggiornati su tutte le news relative ai provvedimenti istituzionali e amministrativi che si stanno adottando a livello nazionale e regionale per affrontare l’emergenza CoronaVirus.

Stiamo vivendo un momento storico ed epocale. – afferma il presidente Gionni Gritti – Nessuno poteva immaginare di dover vivere un’emergenza sanitaria di questo livello. – E prosegue – Ci viene richiesto un sacrificio enorme come quello di chiudere le nostre imprese. A nome di tutti i rappresentanti degli artigiani di Valtellina e Valchiavenna mi sento di dire: prima di tutto la salute, la tutela della popolazione e la salvaguardia di un Paese, di una regione e di una valle in difficoltà, che vogliamo veder ripartire il prima possibile.

A livello regionale e nazionale Confartigianato ha già chiesto, e lo farà anche in futuro ad ogni occasione e su ogni tavolo, misure straordinarie per ripartire e tutte le risorse necessarie per evitare la crisi delle imprese una volta superata l’emergenza sanitaria.  

Molte delle nostre piccole imprese hanno dimostrato grande coraggio in questi giorni difficili. – ricorda presidente Gritti – Alcune hanno chiuso volontariamente altre invece (artigiani e commercianti) hanno avviato iniziative spontanee all’interno dei propri comuni. Tutti questi hanno già dimostrato il proprio senso di responsabilità al di là e al di sopra dei decreti e delle Ordinanze.

I piccoli imprenditori, i loro famigliari impegnati in azienda e i loro collaboratori hanno dimostrato grande senso di responsabilità, attaccamento alla propria terra e soprattutto grande coraggio, quello che ha sempre permesso alle aziende di non cedere di fronte alle difficoltà. – aggiunge Gritti – Questa è l’occasione per far prevalere questi valori.

E dai Consiglieri e Dirigenti di Confartigianato Imprese Sondrio arriva l’appello ai cittadini, agli utenti e ai consumatori:Stiamo a casa! Per le necessità rivolgetevi ai negozi e agli artigiani del vostro paese, quelli che hanno avviato attività spontanee. Questo è il momento di dimostrare la forza e il valore dei negozi di vicinato.

Coronavirus, stanziati 25 miliardi per l’emergenza

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta al Parlamento di ulteriore scostamento dal deficit rispetto ai 7,5 miliardi contenuti nel documento già all’esame delle Camere. Via libera dunque ad uno stanziamento di 25 miliardi per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte. Oggi stesso Camera e Senato sono chiamate a votare la Relazione cui i gruppi di maggioranza e opposizione non faranno mancare il loro appoggio.

Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza” – ha detto il premier, aggiungendo: “L’obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini ma teniamo conto che ci sono anche altri interessi in gioco, che incidono sulla vita delle persone. Ci sono libertà civili, diritti sociali, c’è la libertà d’impresa che subisce restrizione e anch’essa ha un valore costituzionale.

Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Adesso già comincio vedere sondaggi…stiamo attenti. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare e che potrebbe anche dirci che alcune misure non offrono garanzia di affidabilità”.

Un decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già venerdì prossimo e avrà una dotazione di 12 miliardi. Lo stanziamento che ha ottenuto oggi il semaforo verde del Consiglio dei Ministri andrà “in parte nel primo decreto che contiamo di approvare probabilmente venerdì che dovrebbe avere a disposizione 12 miliardi – ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – Gli altri vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo”. Il ministro ha tenuto a sottolineare che è “prematuro” cercare di prevedere se l’Italia sforerà il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil. “Questa – ha spiegato – tecnicamente è una autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 in termini di stanziamento. Quindi il livello di deficit dipenderà da quanto sarà impiegato”.

Potenzieremo la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti”. 
Inoltre assicureremo il sostegno al reddito per lavoratori non coperti dalla Cig in deroga come gli stagionali, inclusi quelli del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo e i lavoratori a tempo determinato”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione, in videoconferenza, nelle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, parlando delle misure che il governo sta mettendo a punto per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Prevediamo la cassa integrazione per tutti”, ha sottolineato aggiungendo che l’esecutivo aiuterà “i genitori e sarà rafforzato il congedo parentale e contribuiremo alle spese per la baby sitter”. “Nessuno dovrà perdere il posto di lavoro, nessuno dovrà essere licenziato” a causa del Coronavirus, ha proseguito Gualtieri. Il Governo chiederà “alle imprese di organizzare il luogo di lavoro per tutelare la sicurezza sanitaria dei lavoratori”.

“Prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficolta’ di contribuenti e operatori del fisco”, ha aggiunto il ministro dell’Economia Gualtieri, “Dall’altro lato – ha spiegato il ministro – per assicurare un adeguato sostegno alle aziende e ai lavoratori autonomi colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria, in termini di riduzione del livello di attivita’ e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidita’, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro”. “Prevediamo di sospendere il pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti bancari, prolungandone la durata, con il sostegno di parziali garanzie statali. Sara’ altresi’ previsto – ha sottolineato il ministro – che le imprese possano continuare a beneficiare delle aperture di credito accordate ma non ancora utilizzate”.

A queste misure, ha proseguito Gualtieri, “si aggiungono le risorse messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Sace per sostenere le imprese che passano da 1 a 7 miliardi. 3 miliardi saranno impiegati per garantire tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla ‘piattaforma imprese’, mentre 4 miliardi andranno a sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle imprese”. Inoltre, Gualtieri ha annunciato che “verra’ ulteriormente potenziato il Fondo Centrale di Garanzia a sostegno delle Pmi: il piu’ grande strumento di agevolazione – ha osservato – che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese.

Il Fondo sara’ esteso con accesso gratuito su tutto il territorio nazionale, saranno prolungate le garanzie prestate e sara’ possibile aumentare le percentuali di garanzia in specifiche aree e filiere”.

Se ti vuoi bene -e puoi- STAI A CASA!

Diversamente dai un’attenta lettura: 
Controlli stringenti sulle aree di “contenimento rafforzato” (aree arancioni = Regione Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) definite nel D.P.C.M. 8 marzo 2020.
A fissarli è la direttiva del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese diramata ai Prefetti perché dispongano le opportune verifiche sulle persone in entrata e in uscita dalla Lombardia e dalle 14 province oggetto del decreto (vi aggiorneremo appena disponibili informazioni certe).

La direttiva Lamorgese prevede la convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento e indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”.
Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.

Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni.Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali. Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni. Intanto, arrivano anche i chiarimenti del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito degli spostamenti, che uniforma per tutte le Regioni l’applicazione del Dpcm sul Coronavirus:
– le disposizioni si applicano alle persone fisiche;
– è esclusal’applicabilità della misura al transito e trasporto merci e a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate (Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia).
CIO’ SIGNIFICA CHE: il D.P.C.M. non vieta alle persone fisiche gli spostamenti su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonché lo svolgimento delle conseguenti attività.
SONO VIETATI TUTTI GLI ALTRI SPOSTAMENTI.
> MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER SPOSTAMENTO PERSONE CLICCA QUI(pdf)clicca qui (word) (attenzione, il modulo va compilato impaginato e stampato su carta intestata)
> CONSULTA IL DPCM 8 MARZO 2020 CLICCA QUI
ORDINANZA DELLA PROTEZIONE CIVILE CLICCA QUI
> MISURE IGIENICO SANITARIE DA ADOTTARE CLICCA QUI

Coronavirus, l’ordinanza della Protezione Civile sul trasporto merci.

L’ORDINANZA della Protezione civile firmatadal commissario Angelo Borrelli, uniforma per tutte le Regioni l’applicazione del Dpcm sul coronavirus. Le disposizioni si applicano alle sole persone fisiche”

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato ieri il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19  sull’intero territorio nazionale.

Nessun limite per le merci

 Confartigianato Imprese segnala che con due distinte note emanate dal Ministero degli Affari esteri e dal Ministero dei Trasporti, è stato sottolineato e ribadito il fatto che non vi è alcuna limitazione o restrizione al transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e per i territori indicati dall’art. 1 del dpcm 8 marzo 2020.


In attesa di linee guida sulla movimentazione delle merci su cui si sta lavorando insieme alla Protezione civile, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti precisa e chiarisce alcuni punti relativi ai trasfrontalieri e alle merci.

Transfrontalieri:

le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Pertanto, salvo che siano soggetti a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli.

Merci:

le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. L’attività degli operatori addetti al trasporto è un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

“Chiarimento indispensabile per consentire alle imprese di svolgere l’attività di trasporto merci da, per e all’interno delle zone rosse”.  Confartigianato Trasporti apprezza le indicazioni con cui il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha fatto chiarezza sul fatto che non vi è alcuna limitazione o restrizione al transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e per i territori indicati dall’art. 1 del dpcm 8 marzo 2020.

“In attesa di linee guida sulla movimentazione delle merci su cui stiamo lavorando insieme alla Protezione civile – sottolinea in una nota Confartigianato Trasporti – il Ministero ha recepito le nostre sollecitazioni per fornire immediati chiarimenti. I nostri imprenditori  continueranno, quindi, a garantire il trasporto e la consegna di merci, svolgendo una funzione fondamentale per i cittadini e le aziende produttrici. Siamo responsabilmente impegnati ad offrire il nostro contributo alla tenuta del sistema economico e alla coesione del tessuto sociale delle comunità delle zone rosse e di tutto il nostro Paese”.

Coronavirus, le indicazioni per gli spostamenti di persone e merci

Quali i limiti agli spostamenti di merci e persone nella Provincia di Sondrio imposte per arginare la diffusione del CORONAVIRUS? Un primo aiuto per applicare il DPCM dell’8 marzo 2020

Nel Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) firmato l’8 marzo 2020 il principale nuovo obbligo è relativo ad evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori indicati (Regione Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio dell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia), nonché di evitare spostamenti all’interno dei medesimi territori ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Il decreto non vieta il movimento di persone e merci, ma lo limita alle strette necessità di lavoro e di salute.

Questa disposizione ha generato dubbi e preoccupazioni in tutte le aziende in merito alla possibilità, già da domani (lunedì 9 marzo) che i dipendenti possano recarsi sul posto di lavoro e soprattutto che le aziende possano fare circolare i propri mezzi aziendali per motivi di lavoro (dal trasporto merci alle visite commerciali dai clienti).

Entro questa sera o al massimo nella mattinata di domani (lunedì 9 marzo) usciranno chiarimenti sia da parte del Governo che delle Prefetture.

Tuttavia possiamo ipotizzare ragionevolmente alcune evidenze:

– le imprese, le attività produttive e/o commerciali non si fermeranno e pertanto non dovranno chiudere;

– il personale dipendente delle aziende potrà spostarsi dalla propria abitazione e recarsi sul posto di lavoro;

– sarà consentito spostare mezzi di trasporto e merci per esigenze di lavoro dentro e fuori la nuova zona arancione (Lombardia e 14 province individuate dal Dpcm)

– le aziende dovranno adottare misure atte a ridurre gli spostamenti sul territorio al limite dell’indispensabilità.

Come comportarsi a proposito della riduzione degli spostamenti al limite dell’indispensabilità?

– gli imprenditori, in base alle specifiche caratteristiche organizzative e produttive delle proprie aziende, devono favorire il telelavoro e/o lo smartworking fra i propri dipendenti;

– Le imprese devono individuare nella propria programmazione, le attività che richiedono lo spostamento di persone sul territorio e che possono essere rinviate perché non connesse alla consegna imminente di una commessa o alla scadenza di fornitura;

– Le aziende devono incentivare, tra le mansioni e/o i lavoratori la cui presenza in azienda non è indispensabile, (e che non sono già stati avviati allo smartworking) l’utilizzo delle ferie.

Tutte queste misure concorrono nel loro insieme a ridurre gli spostamenti delle persone sul territorio della zona arancione.

Come “comprovare” (dimostrare) le esigenze delle attività che richiedono uno spostamento di persone?
Probabilmente attraverso l’esibizione di documenti contrattuali, certificati di deperibilità delle merci, dichiarazioni da consegnare al personale che si dovrà spostare per esigenze di lavoro.

CORONAVIRUS, LEGGI IL PROVVEDIMENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI QUI

Ascolta la conferenza stampa di presentazione del DPCM 8 marzo 2020

VAI ALL’ARTICOLO PRECEDENTE “EMERGENZA CORONAVIRUS CONFARTIGIANATO IMPRESE A FIANCO DELLE IMPRESE CON DIPENDENTI”

Emergenza Coronavirus, Confartigianato in prima linea per le imprese con dipendenti

Emergenza Coronavirus, Confartigianato in prima linea per le imprese con dipendenti

Confartigianato a seguito della delicata situazione legata al diffondersi del Coronavirus, che sta incidendo sulle piccole imprese, ha sottoscritto un accordo interconfederale, per tutti i datori di lavoro e le imprese iscritte ad FSBA su tutto il territorio italiano, che prevede una prestazione di sostegno al reddito legato alle sospensioni dell’attività aziendale determinate dall’emergenza Coronavirus.

Per questo attraverso il Fondo solidarietà bilaterale per l’artigianato – le aziende che hanno delle sospensioni lavorative causate dal Coronavirus possono richiedere, con specifico accordo, l’intervento ed il sostegno di FSBA.

L’accordo è già operativo e per ora copre fino al 31/03/2020.

FSBA NON si può applicare alle imprese edili: in questo caso si invitano le aziende a rivolgersi ai propri consulenti paghe

Per informazioni potete contattare l’ufficio sindacale dott.ssa Roberta Zironi
Tel: 0342 514343 E-mail: zironi.sindacale@artigiani.sondrio.it.

ANAP: la morte di un anziano per Coronavirus non ha meno valore di quella di un giovane

L’Associazione pensionati di Confartigianato ribadisce l’importanza della tutela della vita ad ogni età e progetta una nuova campagna

L’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati), in questo contesto d’emergenza prodotta dal Covid-19, ritiene opportuno puntualizzare alcuni messaggi sbagliati e ribadire la necessità di ogni sforzo per tutelare la salute dei cittadini, in particolare di quelli che sono stati definiti più a rischio.

Il Presidente del Gruppo ANAP di Sondrio, Mario Valetti,  riprendendo e condividendo la posizione già assunta a livello nazionale, ha respinto l’idea che spesso emerge dai mezzi di comunicazione di massa e da informazioni ufficiali, che il diffondersi del virus non è generalmente letale, ma che gli anziani e le persone che hanno gravi patologie sono sicuramente più a rischio.

Sono morti, ma sono anziani! Pur cogliendo il fatto che queste affermazioni sono volte a tranquillizzare la popolazione allarmata, è necessario ribadire che la vita a tutti i livelli e a tutte le età ha sempre un grande valore e deve essere salvaguardata. 

Esiste poi un’altra tipologia di persone a rischio: sono coloro che vivono situazioni fortemente drammatiche dal punto di vista psicologico, spesso in solitudine, sempre più intensa, anche rispetto ad alcune settimane fa. ANAP invita quindi familiari, amici, volontari e dirigenti dell’Associazione a intensificare la propria presenza – magari telefonica – e il proprio supporto nei confronti di queste persone rese sempre più fragili dalla situazione del momento.

Valetti, approvando i contenuti assunti ed espressi da ANAP nazionale, ritiene doveroso cogliere l’occasione per ringraziare coloro che si stanno adoperando in prima linea per il bene della salute di tutti, nel tentativo di contenere e sconfiggere il Covid-19 e coloro che regalano un po’ del loro tempo libero a chi ha bisogno di aiuto, di vicinanza psicologica e morale.

Anche per questo motivo, ricordiamo, ANAP Confartigianato sta definendo una campagna per combattere il grande male della SOLITUDINE, che si affiancherà alla campagna sulla predizione dell’ALZHEIMER e a quella sulla SICUREZZA degli anziani.

Ricominciamo a vivere!

Ci hanno allarmati
Ci hanno terrorizzati
Noi non ci fermiamo…Rincominciamo !!!

Torniamo alla vita di tutti i giorni, con attenzione e usando precauzioni
Confartigianato Imprese Sondrio per tutte le imprese del territorio

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