Skip to main content

Categoria: Alimentari

Conoscere, misurare e comunicare la sostenibilità aziendale (ESG)

Come Imparare a misurare e migliorare continuamente la sostenibilità aziendale (ESG) come previsto dalla legge e imposto dal mercato? Grazie alla seconda edizione del corso pensato e calibrato per le imprese artigiane e PMI di Sondrio. 4 appuntamenti di 3 ore ciascuno il 2, 8, 14, 22 marzo. Corso online in collaborazione con DElab società benefit e B corp.

Iscrizioni

Sostenibilità, la nuova frontiera della burocrazia?

Normalmente quando un’impresa artigiana o una PMI sente parlare di sostenibilità  comincia ad avvertire un certo disagio.

Il primo pensiero è: ci saranno altri obblighi o adempimenti, consulenti da pagare per produrre un po’ di carta.

I più attenti avranno già sentito parlare di green washing: grosse aziende locali, nazionali e internazionali che hanno cambiato poco o niente ma han dato una pennellata di verde al proprio sito o alla propria pagina facebook.

Eppure, nonostante la diffidenza di base e gli esempi negativi presenti, la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) per una azienda è cosa seria, serissima e.. lo sarà sempre di più.

Chi spinge sulla sostenibilità aziendale – ESG

Legge,  mercato e consumatori, tutti spingono sulla sostenibilità!! Cominciamo dal legislatore. Quello  europeo, consapevole delle storture presenti in ogni Paese ha legiferato. Il 5 gennaio 2023 è entrata in vigore la Direttiva Europea CSRD che impone una metodologia  per misurare e rendicontare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) delle imprese. 

In questo modo le imprese DEVONO   confrontarsi anche per le proprie performance di sostenibilità e non solo per il prezzo del bene/servizio offerto e il rating bancario.

Il 1 gennaio 2024 è entrato in vigore l’obbligo di report integrato per le aziende con più di 250 dipendenti. Dal 1 gennaio 2026 anche per le PMI.

Se non ottieni un punteggio ESG minimo sei fuori

C’è poi Il mercato che  anche questa volta è arrivato prima e più in profondità del legislatore.
Già da 4/5 anni imprese piccole,  piccolissime od anche con un solo addetto attive nella provincia di Sondrio  si son viste imporre – dal capo filIera o dal principale committente – il raggiungimento di determinate performance di sostenibilità ambientale, sociale e di governance .

Non solo ma in molti casi il capo filiera ha imposto anche lo strumento per misurare tali  performance ESG ed ha dato un out-out all’azienda artigiana: o ottieni un punteggio di xx o tra due mesi non sei più il nostro fornitore. Il primo caso risale a fine 2018 e lo trovi pubblicato sul nostro sito (link).

La soluzione pensata per te da  Confartigianato

Lo scorso 28 giugno a Roma c’è stato il primo Forum della Sostenibilità e lì Confartigianato Imprese ha comunicato a tutti gli oltre 400 presenti quello che deve essere
lo stile di Confartigianato nel  guidare le imprese nel cambiamento epocale in atto: concreto, qualificato e non ideologico.

Confartigianato Imprese Sondrio  ancora una volta tra i primi a livello nazionale propone ai propri soci un percorso formativo gratuito e a numero chiuso    per imparare a conoscere, misurare, comunicare e.. migliorare continuamente la propria sostenibilità aziendale.

Il percorso di 12 ore si articola in 4 appuntamenti di 3 ore  dalle 15:45 alle 18:45 del 2, 8, 14, 22 marzo

Elenco non esaustivo dei contenuti del percorso formativo dedicato alla sostenibilità aziendale:

1. Pianificazione strategica, governance e rendicontazione di sostenibilità ambientale  
2. Impronta ecologica, consumi energetici e uso sostenibile delle risorse energetiche
3. Comunicazione della sostenibilità e Stakeholder engagement
4. Best practice di gestione aziendale della sostenbilità
5. Rischi all’interno della catena di fornitura
6. Importanza e vantaggi del procurement sostenibile
7. Monitoraggio della catena di fornitura
8. Modelli di report di sostenbilità
9. Trasparenza e aggiornamento dei dati
10. Miglioramento nel lungo periodo

Iscrizioni

Il corso è a numero chiuso e ad iscrizione e frequenza  obbligatoria (link). Possono iscriversi tutte le aziende ad esclusione dei consulenti di ambiente e sicurezza, commercialisti e società di cosulenza di ogni genere.

Il costo del corso è di 169,17 euro ed è interamente coperto da Confartigianato Imprese Sondrio.

In caso di assenza ad una lezione, per qualsiasi motivo, verrà addebitato l’intero costo del corso. 
Per informazioni Ufficio categorie e mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (3473698217- pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it

Bacino padano: misure urgenti in materia di pianificazione qualità dell’aria e limitazioni circolazione stradale

Sulla G.U. n.264 dell’11 novembre 2023 è stata pubblicata la Legge di conversione n.155 del 6 novembre 2023 del DL 12 settembre 2023, n.121, recante misure urgenti in materia di pianificazione della qualità dell’aria e limitazioni della circolazione stradale.

L’aspetto innovativo per il settore autotrasporto, rispetto alla normativa vigente, riguarda il fatto che le regioni hanno la facoltà di esentare dalle limitazioni alla circolazione le autovetture e i veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 a partire dalla categoria “Euro3” monofuel o bifuel alimentati con i carburanti alternativi. Le regioni del Bacino Padano (Piemonte, Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna) entro il mese di marzo 2024 dovranno provvedere ad aggiornare i rispettivi piani di qualità dell’aria, modificando ove necessario i relativi provvedimenti attuativi, implementando gli eventuali provvedimenti già assunti per la riduzione delle emissioni inquinanti e di quanto stabilito dal decreto in esame.

Le Regioni possono inoltre disporre la limitazione della circolazione stradale, nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo di ciascun anno, anche delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel, di categoria «Euro5», esclusivamente a far data dal 1°ottobre 2024, indicando contestualmente eventuali deroghe.

Si ricorda che l’ambito applicativo dei provvedimenti di limitazione della circolazione ai veicoli più inquinanti riguarda principalmente le aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti presso i quali opera un adeguato servizio di trasporto pubblico locale, ricadenti in zone presso le quali risulta superato uno o più dei valori limite del materiale particolato PM10 o del biossido di azoto NO2.

Si ricorda, altresì, che dalla data del 1° ottobre 2025, la limitazione alla circolazione delle autovetture e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 ad alimentazione diesel, di categoria Euro 5, dovrà essere inserita nei piani della qualità dell’aria delle suddette Regioni.

Igiene alimenti, come evitare sanzioni?

Lo scorso 22 settembre le imprese alimentari associate hanno avuto lapossibilità di trovare risposta ad una domanda: come evitare sanzioni in caso di controlli ufficiali sull’igiene alimenti.

Tutto grazie a due relatori d’eccezione e ad un format inedito, fatto di domande e risposte trai relatori. Domande apparentemente improvvisate ma in realtà collegate direttamente ai quesiti posti dalle aziende di Sondrio

Igiene alimenti, webinar con Dario Dongo e Claudio Biglia

Due i relatori scelti da Confartigianato imprese Sondrio:

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE – GIFT – Food Times) ed Égalité. Già responsabile di federalimentari su Roma e Bruxelles, Dario Dongo ha già tenuto 4 corsi a favore delle imprese artigiane di Sondrio (1)

Claudio Biglia Medico veterinario, specializzato in ispezione degli alimenti di origine animale. Dal 1982 è veterinario pubblico, dal 1990 insegna presso le Università di Torino e di Teramo. Autore di oltre settanta pubblicazioni scientifiche e coautore di vari testi su microbiologia, radiocontaminazione degli alimenti, vigilanza, diritto sanitario e alimentare, commercio in aree pubbliche e di comunicazione in emergenza sanitaria.

Nuove leggi e accorgimenti per evitare sanzioni

Per evitare sanzioni legate all’igiene degli alimenti non basta avere un piano HACCP a disposizione del controllore. Soprattutto se, come riferito dai relatori, o per mancanza di budget o per inesperienza dei professionisti incaricati, il piano fornito a Tizio è copia e incolla di quello dato a Caio.

Ma l’impresa artigiana o microimpresa può andare ben oltre all’avere un piano di Autocontrollo non copiato e reale. Lo dimostrano i numerosi esempi concreti che il prof Biglia ha portato attingendo dalla propria esperienza di ispettore.

Innanzitutto la MPI deve conoscere le semplificazioni previste dalla norma per le microimprese e già affrontate nel dettaglio su Great Italian food trade da Dario Dongo (2,3). Recenti regolamenti europei, ha spiegato l’avvocato Dongo, hanno introdotto un vero e proprio cambiamento culturale negli operatori di ogni dimensione in tema di sicurezza alimentare.

Paradosso: il controllato che informa e corregge il controllore?

Claudio Biglia ha toccato subito un tasto dolente:

“Nella mia esperienza di controllore ho notato più e più volte che il controllore è visto dall’Operatore come il rompiscatole di turno, qualcosa di simile al vigile che si apposta con autovelox per darti una multa. E però le due fattispecie dovrebbero essere davvero differenti”.

Domanda dopo domanda i partecipanti sono stati portati a comprendere il cambiamento attuabile concretamente da ciascuno di loro, partendo dal presupposto che ci sia profondo rispetto e stima da parte dei controllori nei confronti dell’operatore settore alimentare controllato.

A conclusione l’esempio concreto di un artigiano alimentare del torinese che si era preparato ad una visita ispettiva e non ha gradito la sbrigatività con la quale il controllore ha sfogliato il Manuale HACCP e detto che tutto andava bene.

L’artigiano in questione ha dato due ore d tempo all’ispettore per scrivere a verbale che cosa a visto e perché ritiene che tutto vada bene. Infatti, cosi ha riportato Claudio Biglia:

“Io [l’artigiano alimentare ] sono in piedi dalle sei del mattino con il mio consulente e da allora non seguo la mia azienda per prepararmi alla vostra visita. Che va tutto bene lo sapevo senza che me lo dicesse, ma mi dica cosa ha visto lei”.

A conclusione del webinar il professore Claudio Biglia ha chiesto ai partecipanti: “secondo voi l’asl per la quale lavoravo avrà mandato ancora degli ispettori da questo artigiano che ha dimostrato di conoscere ogni virgola del suo processo produttivo e non ha gradito una verifica sbrigativa a lui favorevole?

Per la risposta non resta che rivedere il webinar (4)

PDF

CONTATTI