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Categoria: Alimentari

Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile – plastiche monouso

Dal 14 gennaio 2022 anche in Italia trova applicazione la direttiva europea sulle plastiche monouso (direttiva SUP), recepita con apposito decreto legislativo pubblicato a novembre 2021. Le non poche differenze tra testo europeo e decreto rischiano di trasformare un’opportunità di economia circolare in problema.

La direttiva sulle plastiche monouso (single use plastic)

La direttiva Sup è normativa comunitaria risalente al 2019 che punta alla “riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente”.

Con la direttiva SUP il legislatore europeo punta deciso a una progressiva riduzione dei consumi di plastiche e impone un progressivo divieto di  immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso.

L’Italia si è finalmente adeguata al dettato comunitario con il decreto legislativo n. 196 dell’8 novembre 2021 , pubblicato dopo più di due anni di rinvii. Con il Decreto sono messi al bando a partire dal 14 gennaio 2022 tutti i prodotti presenti nell’allegato I parte B della direttiva.

Fin qui tutto a posto, salvo però constatare che l’adeguamento italiano è stato fatto inserendo una serie di commi “aggiuntivi” che la Commissione Europea ha contestato con una comunicazione ufficiale al Ministero dello Sviluppo economico.

Variante Italiana: plastiche monouso NO, BIO-plastiche SI 

Purtroppo, infatti, il decreto di recepimento della direttiva SUP  pone una distinzione tra plastiche monouso e bioplastiche che la direttiva non prevede: 

“La direttiva Sup non prevede alcuna eccezione per la plastica biodegradabile. Al contrario, prevede esplicitamente che la definizione di ‘plastica’ contenuta nella direttiva dovrebbe comprendere la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo. Pertanto, tale plastica biodegradabile è considerata come qualsiasi altra plastica“.

Thierry Breton, Commissario europeo al mercato interno Fonte Economia Circolare.com

Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile

Stando così le cose le aziende artigiane e i cittadini sono, come spesso accade,  nell’incertezza circa possibilità e divieti.

In particolare imprese alimentari, tipografie, produttori ed utilizzatori di imballaggi,  organizzatori di eventi devono capire ora quali prodotti vanno sostituiti e quali servizi devono essere ripensati. 

Per sciogliere tutti i dubbi in merito, Confartigianato Imprese Sondrio organizza il webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile.

L’evento si svolgerà su piattaforma GoToMeeting Venerdì 18 marzo ore 15:00. Due relatori d’eccezione e profondi conoscitori del tessuto imprenditoriale italiano dialogheranno con le imprese partecipanti sul tema delle plastiche monouso (e non solo).


Si tratta del Professor Avvocato Andrea Farì e dell’Ingegner Daniele Gizzi.

Prof. Avv. Andrea Farì
Docente universitario di diritto Ambientale Farì ha maturato una significativa esperienza professionale, oltre che come avvocato, anche nella P.A., avendo ricoperto il ruolo di Vice Capo Vicario dell′Ufficio Legislativo del Ministero dell′Ambiente e di consigliere giuridico del Ministro Corrado Clini. Autore di diverse pubblicazioni su riviste giuridiche. Il Sole 24 ore ha attribuito ad Ambientalex, studio di cui Farì è partner, il premio come miglior studio legale ambientale per tre anni consecutivi (2019/2021).

Ing. Daniele Gizzi

Presidente dell’Albo Gestori Ambientali è responsabile Ambiente ed economia circolare di Confartigianato Imprese. Già ospite di Confartigianato Imprese Sondrio lo scorso giugno ed in numerose occasioni, è attivo su tutti i dossier più spinosi legati all’economia circolare: TARI, RAEE, sfalci potature, plastiche monouso.

Informazioni

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -347.3698217 )

Etichettatura ambientale degli imballaggi, scelta o obbligo?

L’etichettatura ambientale degli imballaggi non è ancora un obbligo di legge ma lo diventerà -forse- dal 1 luglio 2022 previo esaurimento delle scorte. Quasi un rinvio ab aeternum, che non ferma la necessità di pensare già oggi a come ridurre gli imballaggi destinati alla raccolta indifferenziata. Ne abbiamo parlato con Giulia Picerno, Ilaria Barbisotti e Claudio Canton in un webinar di tre ore.

Pensare Futuro con continue Milleproroghe?

Facciamo un passo indietro. L’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi doveva scattare per tutti più di due anni fa. I continui rinvii hanno posticipato l’entrata in vigore alla prossima estate.

Con la pubblicazione del DL Milleproroghe è infatti stata disposta l’ennesima sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 30 giugno prossimo. Il Rinvio riguarda anche la possibilità di commercializzare i prodotti privi di etichettatura ambientale degli imballaggi già immessi in commercio o già etichettati al 1 luglio 2022 fino ad esaurimento delle scorte.

Lo slittamento era nell’aria già a novembre quando Confartigianato Imprese Sondrio su proposta della Categoria Alimentari ha deciso di organizzare un secondo webinar dedicato all’etichettatura ambientale degli imballaggi e di farlo il 17 gennaio, sedici giorni dopo il teorico obbligo allora vigente.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, le informazioni da dare

Nel caso di vendita al consumatore finale, il produttore dovrà, prima o poi, fornire tre informazioni:

  1. Identificazione dell’imballaggio ai sensi della Decisione 129/97/CE
  2. Indicazioni per la raccolta
  3. Tipologia di imballaggio (consigliato)

Nel caso di vendita B2b le informazioni obbligatorie sono solo quelle relative al punto 1.

Calybra, semplifica la vita dell’Artigiano alimentare

Dopo le relazioni di Giulia Picerno e Ilaria Barbisotti del CONAI -Eco Design ed. Economia circolare e le puntuali risposte ai quesiti di 40 imprese presenti, Claudio Canton ha portato l’attenzione di tutti sulla bilancia intelligente Calybra.

L’artigiano alimentare vorrebbe dedicarsi solo al suo lavoro e cerca qualcuno a cui affidare tutti gli adempimenti connessi: ma a chi?

Vero è, come ha ricordato il Presidente Categoria Alimentari Luca Galli, che: “le etichette alimentari sono già molto complesse e articolate, inserire anche le info sugli imballaggi non è cosa da niente. Noi artigiani dobbiamo essere tecnologi, commercialisti, grafici oltre che imprenditori artigiani”. Da qui la necessità di uno strumento che riduca l’accumulo di competenze richieste a pasticceri, panettieri e gelatai.

Con Calybra l’artigiano può tornare a preparare prodotti d’eccellenza senza preoccuparsi troppo di tutto il resto. A fine impasto, infatti, l’etichetta è già pronta e a portata di click con tutte le info del caso.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, tanti strumenti e alcuni esperti

Nel corso del loro intervento Picerno e Barbisotti hanno presentato i numerosi strumenti operativi a supporto delle imprese che desiderano adeguarsi ad una normativa che prima o poi –magari previa opportuna notifica a Bruxelles– diventerà cogente.

Nel non facile percorso verso imballaggi sempre più sostenibili e biodegradabili, è possibile rivolgersi agli esperti selezionati e formati da CONAI e Tuttoambiente , rintracciabili nell’elenco ufficiale che al momento vanta 121 iscritti da tutta Italia.

Confartigianato Imprese Sondrio ha – per prima ed unica nell’ambito Confartigianato – formato una risorsa interna per fornire ogni risposta alle proprie aziende associate.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, il webinar

Lunedì 17 gennaio a partire dalle ore 15 si svolgerà il webinar dedicato all’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Sondrio su proposta della Categoria Alimentari.

Docente: Dottoressa Giulia Picerno del Centro Studi per l’economia circolare del CONAI

Ricapitoliamo…

L’11 settembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, che recepisce la direttiva UE 2018/851 sui rifiuti e la direttiva (UE) 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. 

Il Decreto, come abbiamo già visto, nel recepire le due direttive citate, introduce prescrizioni ulteriori, non previste nelle direttive di riferimento, in tema di etichettatura degli imballaggi.

Viene pertanto Introdotto  l’obbligo, per i soli operatori in Italia e sulle sole merci destinate al mercato italiano, di riportare:

1) le indicazioni per favorire il corretto conferimento dei materiali d’imballaggio, dopo l’utilizzo, sulle sole confezioni o imballaggi destinati al consumatore finale (Business to Consumer, B2C). Riferendo a ‘raccolta differenziata’, famiglia di appartenenza del materiale (es. vetro), e a una dicitura del tipo ‘verifica le disposizioni del tuo Comune’ (d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, primo periodo),

2) la codifica alfanumerica che identifica ciascuno dei materiali utilizzati, secondo i criteri di cui alla decisione 129/97/CE, su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari). In entrambe le ipotesi di destino a consumatori (B2C) ed altri operatori (B2B, Business to Business. d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, secondo periodo)

Etichettatura ambientale degli imballaggi alimentari (e non), obblighi dal 2022

  1. Su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono  indicare la codifica alfa-numerica prevista dalla Decisione 97/129/CE;
  2. Tutti gli imballaggi devono essere etichettati nella forma e nei modi che l’azienda ritiene più idonei e efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo;
  3. Sugli imballaggi destinati al consumatore devono essere presenti anche le diciture opportune per supportarlo nella raccolta differenziata;
  4. Per gli imballaggi in plastica realizzati con polimeri o loro combinazione non previsti espressamente nella Decisione 97/129/CE, si può far riferimento alle norme UNI 1043-1 per l’identificazione di materie plastiche non contemplate, e alla UNI 10667-1 per identificare e riconoscere i polimeri provenienti da riciclo. 

Iscriviti e manda le foto dei tuoi imballaggi da etichettare correttamente.

La docente illustrerà ai partecipanti come fornire le informazioni obbligatorie per l’etichettatura ambientale degli imballaggi. Ci saranno approfondimenti specifici per la vendita B2B e B2C.

Per partecipare è necessario iscriversi. E’ possibile inviare foto e descrizione degli imballaggi alimentari che si desidera far visionare alla docente

Informazioni

Ufficio Categorie e mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217)

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