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Categoria: Eventi

Meccatronico – Corso qualificante di 40 ore gratuito

Meccatronico – Corso qualificante per chi deve acquisire competenze in ambito elettrico ed elettronico. Con Confartigianato Imprese Sondrio l’unico corso utile -anche se hai 100 anni di esperienza- e gratuito. Iscrizioni

Ottenere la qualifica di meccatronico è una scelta?

No, è una necessità di sopravvivenza, salvo che la tua officina o azienda in possesso della sola qualifica meccanico motorista (od elettrauto) intenda chiudere entro il 5 gennaio 2023.

Infatti da tale data le vecchie qualifiche di meccanico motorista ed elettrauto perderanno ogni loro valore residuo. Tra sei mesi potranno lavorare solo coloro che avranno la qualifica di meccatronico.

Certo, continueranno ad esistere carrozzieri e gommisti. Tuttavia per mettere mano a tutto ciò che non è gomme e telaio occorrerà essere meccatronici: motori, luci, batterie, scarichi, autoradio, sistemi di assistenza alla guida, ganci traino, doppi comandi, cambio, sterzo, …

Meccanico motorista ed elettrauto non esistono più

Da tempo le due storiche qualifiche del settore autoriparazioni sono tollerate ma non più valorizzate dal legislatore.

Nel lontano 5 febbraio 1992, la legge n. 122 istituì le 4 qualifiche che tutti conosciamo: meccanico motorista, elettrauto, gommista, carrozziere. In quei tempi era ancora possibile distinguere nettamente parte meccanica e parte elettrica delle auto. Anzi tutti ricordiamo con nostalgia auto eccezionali che di elettrico avevano solo la batteria e le luci.

Dieci anni fa la legge 224 del 11 dicembre 2012 cambiò l’articolo 1 della vecchia 122 del ’92 portando le qualifiche del settore autoriparazioni a tre: meccatronico, carrozziere e gommista. Pareva una cosa da niente, invece chi non era meccatronico dal 5 gennaio 2013 – cioè neanche un mese dopo la pubblicazione della legge – ha visto chiudersi sempre più opportunità di mercato. La prima a chiudersi, fu la possibilità di beneficiare di percorsi brevi per ottenere la qualifica di gommista. Tale opportunità, come recentemente ribadito, era ed è per i meccatronici dal 5 gennaio 2013.

Cinque anni per adeguarsi .. e poi altri cinque

Officine ed elettrauto ebbero 5 anni di tempo per acquisire le competenze mancanti. Fino al 5 gennaio 2018, infatti, si poteva diventare meccatroci tramite corsi ad hoc o dimostrando, fatture alla mano, di aver sempre svolto sia attività di elettrauto che di meccanico motorista.

Il 27 dicembre 2017 la legge n 205 regala un extra time di cinque anni per adeguarsi, lasciando però come unica opzione la frequenza di un corso qualificante speciale di 40 ore. Le fatture di una volta, per quanto numerose siano, non servono più:

[..] Il termine per la regolarizzazione all’attività di meccatronica è stato prorogato al 5/1/2023. Per poter continuare ad esercitare l’attività di autoriparazione l’impresa, nella figura del proprio responsabile tecnico, deve frequentare con esito positivo il corso di qualificazione regionale entro il termine suindicato (5/1/2023) [..]

L’azienda può acquisire qualifica anche rivalutando titoli di studio dell’RT o inserendo figure già qualificate (faq.114913964)

Meccatronico corso qualificante 2022

Forte del successo del corso 2021 ove parteciparono officine e concessionari di Sondrio , Pavia, Como, Bergamo e Lecco, preso atto che NON ci sarà un’ulteriore proroga, Confartigianato organizza una nuova edizione per il prossimo autunno.

E’ l’ultima occasione per mettersi a posto con un corso di 40 ore. Si perché i corsi come questo sono percorsi speciali, non più validi dal prossimo anno. Da Gennaio 2023 chi vorrà acquisire la qualifica di meccatronico pur essendo già meccanico motorista NON potrà più beneficiare di un percorso “così breve“. Il percorso standard per ottenere la qualifica dura 500 (cinquecento) ore (faq.114913964).

Utile vedere come si stanno muovendo alcuni dei principali attori coinvolti in formazione qualificante .

AsConAuto, per esempio, ha in calendario un corso speciale di 40 ore per il 18 luglio a 800,00 euro a partecipante senza numero minimo, con due giornate in presenza a Perugia. Online anche il percorso standard di 500 ore a 2.400,00 € più iva sempre senza numero minimo.

Molte associazioni di categoria escono o sono uscite recentemente con corsi qualificanti speciali a 650/800 euro e numero minimo/masssimo per edizione (Veneto, Ferrara, Lecco)

Calendario e modalità di partecipazione al corso meccatronico 2022 di Confartigianato Imprese Sondrio

Il calendario provvisorio del corso meccatronico per meccanici motoristi vede le lezioni sempre di mercoledì dal 14 settembre al 12 ottobre compresi , con esame il 19 ottobre.

Le lezioni si svolgeranno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00

Per i soci la partecipazione è gratuita fino a 2 responsabili tecnici con qualifica di meccanico motorista per azienda.

Per le aziende che si associano entro il 31 luglio è prevista quota di compartecipazione di 200,00 euro iva esente.

Le iscrizioni devono pervenire entro l’11 agosto 2022 tramite il modulo sottostante.

Per chi ha diritto alla partecipazione gratuita, è richiesto il versamento di una caparra di 150 euro che verrà restituita a fine corso solo a coloro che avranno partecipato alla totalità delle lezioni.

Per tutti la frequenza è obbligatoria all’80% delle ore di lezione al fine di accedere all’esame e ottenere l’attestato qualificante.

Iscrizioni:

Clicca qui e compila il modulo online: servono carta di identità e codice fiscale del partecipante al corso. Al termine della compilazione riceverai le info per il pagamento.

Le iscrizioni si ricevono in ordine cronologico fino ad esaurimento dei posti disponibili, dando priorità ai soci rispetto ai non soci. Fa fede non tanto la compilazione del modulo bensì l’invio di copia del bonifico effettuato secondo le modalità disponibili a fine compilazione del modulo.

Informazioni


Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217 )

Vendita sottocosto, la pratica commerciale sleale nella filiera alimentare

[..] La vendita sottocosto è  una delle pratiche commerciali sleali inserite dal d.lgs 198/2021 nella black list dei divieti assoluti.

Ne ha parlato l’avvocato e giornalista Dario Dongo in un webinar promosso su iniziativa della Categoria Alimentari.

Divieto di vendita sottocosto: una definizione  e qualche eccezione

Italia, Francia e altri Paesi hanno vietato la vendita sottocosto benché la direttiva UE 2019/633 non la vieti esplicitamente. Perché? Perché questo divieto è la condizione di sopravvivenza delle imprese di produzione agricola e alimentarie in Italia, Francia e altri Paesi. In conseguenza dall’efficacia del sistema di controlli sulla vendita sottocosto dipende anche il livello di occupazione in due settori di straordinaria importanza.


Si tratta di un divieto semplice: è vietato vendere ed acquistare prodotti agricoli e alimentari a prezzi inferiori ai loro costi di produzione

In Italia il divieto si applica, ai sensi del d.lgs 198/2021,a tutte le forniture con due sole eccezioni ed una “abominevole” deroga.  La pratica di vendita sottocosto è infatti consentita nei casi di fornitura di prodotti agricoli e alimentari da soci/ imprese conferenti in ambito di cooperative e organizzazioni dei produttori.

Circa le eccezioni, importanti, Il decreto ne riconosce solo due:

  • La  prima è la vendita di prodotti agricoli e alimentari freschi e deperibili invenduti, a rischio di deperibilità.
  • La seconda si riferisce alle operazioni commerciali programmate e concordate in forma scritta.  Su queste sarebbe utile avere un’interpretazione che non tradisca i principi di buona fede, trasparenza, lealtà ai quali si fa riferimento proprio negli obiettivi della direttiva europea e del decreto legislativo 198 del 2021.

La sostituzione del prezzo: rimedio alla pratica del sottocosto


In caso di violazione del divieto del sottocosto cosa accade? Innanzitutto ci sono sanzioni draconiane e poi la sostituzione del prezzo.  Le prime arrivano al 5% del fatturato dell’anno precedente, per salire al 10% in caso di recidiva. C’è poi la sostituzione del prezzo della fornitura ogni qualvolta l’autorità di controllo rilevi che la vendita di prodotti alimentari o agricoli tra imprese ha avuto luogo a prezzi inferiori ai costi di produzione. 

l’ICQRF effettua La sostituzione del prezzo tenendo conto dei costi medi di produzione rilevati da ISMEA. In alternativa l’autorità di controllo sostituirà il prezzo osservando i prezzi medi praticati per prodotti similari nel mercato di riferimento.


Segnalazioni e controlli: totale segretezza dei dati del segnalante

Il decreto legislativo 198 del 2021 nella sua stesura finale  ha affidato la competenza sul sottocosto ai 360 o 380 ispettori del ICQRF. 

I quali già dovrebbero poter controllare circa 3 milioni di imprese su etichette, prevenzione delle frodi, controllo sui regimi di qualità,  controlli sul biologico e così via. 

E in aggiunta a tutto ciò, dovrebbero anche essere in grado di verificare l’applicazione del d.lgs 198. Come? difficile dirlo dal momento che il legislatore non ha previsto risorse economiche o mezzi aggiuntivi. Anzi, il testo del 198 riporta a chiare lettere la consueta clausola di invarianza finanziaria.


Se quindi è vero che l’ICQRF può avviare indagini di propria iniziativa, raccogliendo informazioni presso i fornitori e acquirenti o con ispezioni senza preavviso, tuttavia particolare rilevanza avranno le segnalazioni delle parti lese.

L’azienda fornitrice –o organizzazioni di cui fa parte– può segnalare pratiche commerciali sleali tramite procedura digitalizzata che Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha già predisposto. Le segnalazioni possono avvenire anche in via anonima e in ogni caso è fatto dovere delle autorità di rispettare in modo assoluto, inviolabile e inderogabile la segretezza e il riserbo professionale sull’identità dei segnalante che ne facciano richiesta. 

Riguarda il webinar

Approfondimenti:

Aumento dei prezzi in Germania, vendite sottocosto in Italia

Pratiche commerciali sleali. Dall’Antitrust a ICQRF, le esigenze della filiera di produzione agroalimentare

Pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, d.lgs. 198/2021. L’ABC ( in formato cartaceo su l’Artigiano 1/2022 pag 29/31)

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera -3473698217)

Impianti a biomassa legnosa, prima lezione del master

Possibile che installatori e manutentori di impianti termici a biomassa legnosa partecipino ad un master di 24 ore NON obbligatorio proprio nell’anno del secondo aggiornamento FER?

La risposta è SI. Si almeno per i quaranta imprenditori artigiani che venerdì 25 marzo han partecipato alla prima lezione del Master in installazione e manutenzione impianti a biomassa legnosa.

Il motivo? Tanti. innanzitutto La delibera Regionale 5360 da poco pubblicata che comincerà a impattare significativamente dal 1 agosto 2022. Da qui ad allora dovrebbe essere pubblicato il bando Regionale per incentivare la sostituzione di impianti vecchi. In più tre norme tecniche rivoluzioneranno il settore.

La delibera per impianti a biomassa legnosa

Gli impianti a biomassa legnosa attendevano una normativa ad hoc da molti anni. A maggio 2021 la delibera Regionale sulla biomassa era ancora un’incongnita, come abbiamo visto.

Pochi mesi dopo, a settembre, Regione Lombardia ha inviato una bozza di delibera alle associazioni. Confartigianato Sondrio l’ha presentata in anteprima e in due eventi di approfondimento ex post, poi replicati da molte associazioni lombarde.

Ed è proprio da qui, dal brevissimo ripasso dei contenuti della delibera Regionale 5360 che è partito il nuovo percorso ideato su richiesta del direttivo metalmeccanici.

Nuovi requisiti e tre nuove norme tecniche in arrivo

La delibera 5360 pubblicata lo scorso autunno, lo ha ricordato anche Nadia Pozzato nell’introduzione al master, conferma i limiti imposti dal l’accordo di bacino padano.

Regione conferma il divieto di installazione di impianti nuovi sotto le 4 stelle e il divieto di utilizzo di impianti a 0, 1, 2 stelle su tutto il territorio. Molti altri requisiti sono imposti sia per la nuova installazione che per la sostituzione di vecchi impianti.

Grande fermento anche nell’ambito della normativa tecnica, in parte obbligatorie in Lombardia perché richiamate in delibera.

Sono in arrivo, infatti, tre norme tecniche molto importanti:

1-  UNI 10389-2, che fornirà le disposizioni per l’analisi dei prodotti della combustione, del rendimento e del tiraggio sugli impianti alimentati a biomassa

2- UNI 10683 dedicata alla verifica, installazione, controllo e manutenzione di generatori di calore a biomassa < 35kW.

3- UNI 10847 riguarda la pulizia delle canne fumarie di impianti a Biomassa legnosa

Installazione e manutenzione prima lezione e primo manuale

Nella prima lezione la docente Nadia Pozzato ha approfondito il testo vigente e di prossima pubblicazione della UNI 10683. Nella prossima approfondirà i seguenti argomenti.

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -3473698217)

Economia circolare, le protagoniste della rivoluzione inevitabile

Economia circolare è un tema di cui si sente parlare sempre più frequentemente e diffusamente. Da almeno tre anni l’Europa ne ha dato una definizione precisa ed ha pubblicato ben 4 direttive che costituiscono il Circular Economy Package.

Economia circolare è condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

Webinar: Ambiente e rifiuti, l’impegno di Confartigianato per farti pagare meno tasse

L’economia circolare è un economia dove la creatività e il saper fare artigiani ritornano ad essere centrali e valorizzati.

Tuttavia non sempre le imprese comprendono a fondo i cambiamenti in atto – specialmente se repentini e radicali – e questo non per demerito loro.

Economia circolare, la rivoluzione inevitabile

Confartigianato Imprese Sondrio ha deciso di affrontare questo argomento con un metodo innovativo condiviso dal nazionale e dalla federazione regionale. Non un webinar di approfondimento di un singolo aspetto normativo ma un dialogo, un botta e risposta tra aziende e due autorevoli ospiti: Daniele Gizzi, Presidente dell’Albo Gestori Ambientali ed Andrea Farì, professore universitario di diritto ambientale e socio di Ambientalex, più volte accreditato da IlSole24Ore come miglior studio legale ambientale d’Italia.

I relatori sono subito andati al nocciolo della questione: perché l’economia circolare rischia di spaventare più che motivare i veri protagonisti?

Disorientamento delle imprese? Conseguenza di poca visione e programmazione del legislatore

“Uno dei motivi per il quale i momenti di transizione o di passaggio, così come le novità normative sono spesso così complicati nel nostro Paese, è che si tratta di modifiche e novità di strumenti operativi o norme presi singolarmente in assenza di una visione, di una strategia o di una programmazione.

Qualche anno fa in materia ambientale si contavano più di 16.000 leggi ed oggi non sono certo diminuite. In tutti gli aggiornamenti fatti è spesso mancata la visione di un obiettivo da raggiungere e della strada da percorrere per raggiungerlo.”

Le protagoniste della rivoluzione inevitabile

Ed è proprio la visione d’insieme del cambiamento che si è cercato di trasmettere alle oltre 130 imprese iscritte all’evento, rimandando a futuri approfondimenti specifici la trattazione dei singoli pezzi del puzzle dell’economia circolare.

Una rivoluzione che in Italia non può che attuarsi grazie alle imprese artigiane.

Un esempio utile

Esistono già alcuni esempi di microimprese artigiane che hanno trovato nuove possibilità di Business grazie all’economia circolare.

Certamente, ne esistono centinaia in ogni settore. Un esempio è quello di Exseat, azienda marchigiana premiata alla 5^ edizione del Festival città della tecnologia per la mobilità Sostenibile, evento co-organizzato da Confartigianato Vicenza.

Exseat è un progetto innovativo, che nasce dalla volontà di rivoluzionare il modo in cui si è soliti pensare ad un accessorio legato al mondo della moda. L’obiettivo è quello di dar vita ad un brand eco-sostenibile e dalla forte personalità, capace di sfruttare i benefici dell’economia circolare e ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Informazioni:

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217)

Bonus fiscali, informazioni operative per serramentisti

In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto prezzi vidimato dal MITE lo scorso 14 febbraio – e da allora sparito dai radar -, Confartigianato Imprese Sondrio organizza un nuovo webinar di approfondimento per serramentisti dedicato ai bonus fiscali.

L’evento si svolgerà venerdì 1 aprile dalle ore 18:00 alle 20:00 e fornirà risposte ai quesiti su eco-superbonus, bonus casa, bonus sicurezza, cessione del credito, sconto in fattura, prezziari di riferimento.

Che fine ha fatto il nuovo decreto prezzi?

La prima domanda che il serramentista si pone è: “Che fine ha fatto il nuovo decreto prezzi?”

Se è parlato con timore e tremore per molto tempo, dato che l’ipotesi più accreditata era che contenesse massimali un po’ più alti ma onnicomprensivi.

Il 15 febbraio, finalmente, la stampa specializzata riuscì a dare ampio risalto alla bozza vidimata dal MITE.

Gli interessati scoprirono che grazie a Confartigianato Imprese e a tutti gli operatori di settore i massimali al mq non erano onnicomprensivi ma restavano escluse IVA, spese professionali, posa in opera.

Non solo, ma il testo vidimato prevedeva un’incremento di almeno il 20 % delle voci di spesa rispetto ai limiti già vigenti per l’Ecobonus (rif. D.M. 6 agosto 2020 Decreto Requisiti Tecnici); ciò, soprattutto, in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.

Da allora serramentisti e falegnamerie sono in attesa della comparsa in Gazzetta Ufficiale del testo vidimato che, comunque, lascia aperti non pochi quesiti. Uno tra tutti: il nuovo prezziario si applicherà a tutti i bonus, compreso il bonus casa oppure ci sono delle eccezioni?

Proroghe, conferme e novità nei bonus fiscali

Oltre ai contenuti e alla data di pubblicazione del decreto prezzi, molti sono gli argomenti di interesse per il serramentista che già da luglio 2021 ha capito come far fronte all’incremento dei prezzi di materie prime ed energia.

Eccone alcuni, che verranno affrontati nel webinar dall’esperta Manuela Micheletti:

  • Proroga superbonus 110% con scadenze differenziate
  • Proroga detrazioni per ristrutturazioni edilizia
  • Proroghe e limitazioni allo sconto in fattura e cessione del credito
  • Abrogazione del DL Antifrodi ma non dei suoi effetti
  • Estensione, con esclusioni, dell’obbligo del visto di conformità per detrazioni fiscali diverse dal superbonus 110% e per crediti maturati da superbonus non ceduti.
  • Procedure operative per le commesse con pagamenti post 12/11/2021
  • Obblighi per bonus ordinari nei casi di detrazione diretta e cessione del credito.

Informazioni:

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217)

Pratiche commerciali sleali tra imprese alimentari, webinar

Con il decreto 198/2021 del 8 novembre 2021 l’Italia ha finalmente recepito la direttiva (UE) 2019/633 del 17 aprile 2019 che vieta determinate pratiche commerciali sleali tra imprese alimentari ed abroga la precedente normativa del 2012.

Quali le pratiche commerciali sleali da evitare? Come devono essere aggiornati DDT, contratti, fatture per rispondere ai requisiti europei ed italiani? Come attivare i controlli?

Ne parliamo con l’avvocato Dario Dongo il 04 aprile ore 17:30.

Pratiche commerciali sleali, l’obiettivo della direttiva europea

Il Decreto Legislativo introduce norme finalizzate a contrastare ed impedire le pratiche commerciali sleali negli scambi tra gli operatori della filiera alimentare. Rientrano nell’ambito di interesse della norma tutte le cessioni di prodotti alimentari esclusi il B2C.

Ciò in considerazione del fatto che nella catena dell’approvvigionamento alimentare, le piccole e medie imprese spesso subiscono pratiche che si discostano dalla buona condotta commerciale e sono contrarie ai principi di buona fede e correttezza.

La nuova norma garantisce un livello di tutela comune a tutta l’Unione Europea, a partire dalla individuazione di un elenco di pratiche commerciali vietate e di un elenco di pratiche che saranno autorizzate solo se concordate, in termini chiari e univoci tra le parti, al momento della conclusione dell’accordo di fornitura.

I controlli in Italia sulle pratiche commerciali sleali

Il contrasto alle pratiche commerciali sleali in ambito agricolo e alimentare è materia di attenzione del legislatore da parecchio tempo. Grande interesse suscitò il fatidico articolo 62 della legge 27/12, superato e abrogato dal D.Lgs 198/2021.

L’efficacia della nuova legge dipenderà in buona parte dall’incisività dei controlli. E qui ci sono delle importanti novità. L’Autorità nazionale incaricata di vigilare sul rispetto delle disposizioni del Decreto in esame nei è l’ICQRF -Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

La segnalazione può essere effettuata da chiunque e in qualsiasi momento tramite la compilazione di appositi documenti di segnalazione disponibili sul sito del Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali.

Webinar lunedì 04 aprile ore 17:30

Su suggerimento del direttivo di categoria Alimentari, Confartigianato Imprese Sondrio organizza un nuovo appuntamento formativo dedicato alle imprese associate.

Durante il webinar verranno illustrati i fondamentali della vendita di prodotti alimentari tra imprese, approfondendo con esempi concreti, i seguenti argomenti: Campo di applicazione, elementi essenziali del contratto di vendita, forma scritta, durata del contratto, accordi quadro, termini di pagamento, vendite sottocosto.

I partecipanti, già all’atto dell’iscrizione potranno inviare richieste di delucidazione.

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Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile – plastiche monouso

Dal 14 gennaio 2022 anche in Italia trova applicazione la direttiva europea sulle plastiche monouso (direttiva SUP), recepita con apposito decreto legislativo pubblicato a novembre 2021. Le non poche differenze tra testo europeo e decreto rischiano di trasformare un’opportunità di economia circolare in problema.

La direttiva sulle plastiche monouso (single use plastic)

La direttiva Sup è normativa comunitaria risalente al 2019 che punta alla “riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente”.

Con la direttiva SUP il legislatore europeo punta deciso a una progressiva riduzione dei consumi di plastiche e impone un progressivo divieto di  immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso.

L’Italia si è finalmente adeguata al dettato comunitario con il decreto legislativo n. 196 dell’8 novembre 2021 , pubblicato dopo più di due anni di rinvii. Con il Decreto sono messi al bando a partire dal 14 gennaio 2022 tutti i prodotti presenti nell’allegato I parte B della direttiva.

Fin qui tutto a posto, salvo però constatare che l’adeguamento italiano è stato fatto inserendo una serie di commi “aggiuntivi” che la Commissione Europea ha contestato con una comunicazione ufficiale al Ministero dello Sviluppo economico.

Variante Italiana: plastiche monouso NO, BIO-plastiche SI 

Purtroppo, infatti, il decreto di recepimento della direttiva SUP  pone una distinzione tra plastiche monouso e bioplastiche che la direttiva non prevede: 

“La direttiva Sup non prevede alcuna eccezione per la plastica biodegradabile. Al contrario, prevede esplicitamente che la definizione di ‘plastica’ contenuta nella direttiva dovrebbe comprendere la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo. Pertanto, tale plastica biodegradabile è considerata come qualsiasi altra plastica“.

Thierry Breton, Commissario europeo al mercato interno Fonte Economia Circolare.com

Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile

Stando così le cose le aziende artigiane e i cittadini sono, come spesso accade,  nell’incertezza circa possibilità e divieti.

In particolare imprese alimentari, tipografie, produttori ed utilizzatori di imballaggi,  organizzatori di eventi devono capire ora quali prodotti vanno sostituiti e quali servizi devono essere ripensati. 

Per sciogliere tutti i dubbi in merito, Confartigianato Imprese Sondrio organizza il webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile.

L’evento si svolgerà su piattaforma GoToMeeting Venerdì 18 marzo ore 15:00. Due relatori d’eccezione e profondi conoscitori del tessuto imprenditoriale italiano dialogheranno con le imprese partecipanti sul tema delle plastiche monouso (e non solo).


Si tratta del Professor Avvocato Andrea Farì e dell’Ingegner Daniele Gizzi.

Prof. Avv. Andrea Farì
Docente universitario di diritto Ambientale Farì ha maturato una significativa esperienza professionale, oltre che come avvocato, anche nella P.A., avendo ricoperto il ruolo di Vice Capo Vicario dell′Ufficio Legislativo del Ministero dell′Ambiente e di consigliere giuridico del Ministro Corrado Clini. Autore di diverse pubblicazioni su riviste giuridiche. Il Sole 24 ore ha attribuito ad Ambientalex, studio di cui Farì è partner, il premio come miglior studio legale ambientale per tre anni consecutivi (2019/2021).

Ing. Daniele Gizzi

Presidente dell’Albo Gestori Ambientali è responsabile Ambiente ed economia circolare di Confartigianato Imprese. Già ospite di Confartigianato Imprese Sondrio lo scorso giugno ed in numerose occasioni, è attivo su tutti i dossier più spinosi legati all’economia circolare: TARI, RAEE, sfalci potature, plastiche monouso.

Informazioni

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -347.3698217 )

Sfalci e Potature, Confartigianato a Myplant&Garden

La gestione di sfalci e potature, come si è visto, è diventata un problema nazionale. Confartigianato affronterà la questione per prima dopo l’evento di Ecomondo 2021 dove vennero lanciate diverse soluzioni alternative da attuare.

E lo farà in un evento ad hoc alla 6 ª edizione della fiera “Myplant & Garden”.

Stand istituzionale a Myplant & Garden

Confartigianato sarà presente con uno stand istituzionale alla 6 ª edizione della fiera “Myplant & Garden”, l’evento dedicato alla promozione di tutta la filiera del verde attraverso i suoi 9 macrosettori.

Si tratta di una fiera di ambizioni internazionali ma che sà, comunque, essere il principale punto di riferimento del mercato italiano per la cultura del verde, dell’economia circolare e della tutela ambientale. Nelle sue precedenti edizioni Myplant & Garden ha ospitato oltre 700 imprese espositrici e registrato più di 20.000 presenze da tutta Europa, affermandosi come uno dei principali incontri per i rapporti B2B della filiera del verde.

Sfalci e potature, focus con tutti gli attori coinvolti

Nel contesto fieristico di Myplant & Garden, Confartigianato Imprese del Verde darà spazio e voce ai principali stakeholder della filiera attraverso il talk “Sfalci e potature: rifiuti o opportunità di economia circolare?”, problematica di centrale importanza per la categoria.

“Pioniera fu” Ecomondo 2021 dove questo medesimo tema venne affrontato per la prima volta. Da allora di strada se n’è fatta anche se le soluzioni non sono ancora di facile applicazione. Il talk del 23 febbraio non sarà una riedizione di un argomento già trattato. Quali novità e quali ulteriori sviluppi? Ce ne parleranno i massimi esperti della rappresentanza e delle multiutility:

  • Daniele Gizzi Confartigianato Imprese
  • Barbara Gatto CNA
  • Maria Adele Prosperoni Confcooperative 
  • Luca Mariotto Utilitalia

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Etichettatura ambientale degli imballaggi, scelta o obbligo?

L’etichettatura ambientale degli imballaggi non è ancora un obbligo di legge ma lo diventerà -forse- dal 1 luglio 2022 previo esaurimento delle scorte. Quasi un rinvio ab aeternum, che non ferma la necessità di pensare già oggi a come ridurre gli imballaggi destinati alla raccolta indifferenziata. Ne abbiamo parlato con Giulia Picerno, Ilaria Barbisotti e Claudio Canton in un webinar di tre ore.

Pensare Futuro con continue Milleproroghe?

Facciamo un passo indietro. L’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi doveva scattare per tutti più di due anni fa. I continui rinvii hanno posticipato l’entrata in vigore alla prossima estate.

Con la pubblicazione del DL Milleproroghe è infatti stata disposta l’ennesima sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi fino al 30 giugno prossimo. Il Rinvio riguarda anche la possibilità di commercializzare i prodotti privi di etichettatura ambientale degli imballaggi già immessi in commercio o già etichettati al 1 luglio 2022 fino ad esaurimento delle scorte.

Lo slittamento era nell’aria già a novembre quando Confartigianato Imprese Sondrio su proposta della Categoria Alimentari ha deciso di organizzare un secondo webinar dedicato all’etichettatura ambientale degli imballaggi e di farlo il 17 gennaio, sedici giorni dopo il teorico obbligo allora vigente.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, le informazioni da dare

Nel caso di vendita al consumatore finale, il produttore dovrà, prima o poi, fornire tre informazioni:

  1. Identificazione dell’imballaggio ai sensi della Decisione 129/97/CE
  2. Indicazioni per la raccolta
  3. Tipologia di imballaggio (consigliato)

Nel caso di vendita B2b le informazioni obbligatorie sono solo quelle relative al punto 1.

Calybra, semplifica la vita dell’Artigiano alimentare

Dopo le relazioni di Giulia Picerno e Ilaria Barbisotti del CONAI -Eco Design ed. Economia circolare e le puntuali risposte ai quesiti di 40 imprese presenti, Claudio Canton ha portato l’attenzione di tutti sulla bilancia intelligente Calybra.

L’artigiano alimentare vorrebbe dedicarsi solo al suo lavoro e cerca qualcuno a cui affidare tutti gli adempimenti connessi: ma a chi?

Vero è, come ha ricordato il Presidente Categoria Alimentari Luca Galli, che: “le etichette alimentari sono già molto complesse e articolate, inserire anche le info sugli imballaggi non è cosa da niente. Noi artigiani dobbiamo essere tecnologi, commercialisti, grafici oltre che imprenditori artigiani”. Da qui la necessità di uno strumento che riduca l’accumulo di competenze richieste a pasticceri, panettieri e gelatai.

Con Calybra l’artigiano può tornare a preparare prodotti d’eccellenza senza preoccuparsi troppo di tutto il resto. A fine impasto, infatti, l’etichetta è già pronta e a portata di click con tutte le info del caso.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, tanti strumenti e alcuni esperti

Nel corso del loro intervento Picerno e Barbisotti hanno presentato i numerosi strumenti operativi a supporto delle imprese che desiderano adeguarsi ad una normativa che prima o poi –magari previa opportuna notifica a Bruxelles– diventerà cogente.

Nel non facile percorso verso imballaggi sempre più sostenibili e biodegradabili, è possibile rivolgersi agli esperti selezionati e formati da CONAI e Tuttoambiente , rintracciabili nell’elenco ufficiale che al momento vanta 121 iscritti da tutta Italia.

Confartigianato Imprese Sondrio ha – per prima ed unica nell’ambito Confartigianato – formato una risorsa interna per fornire ogni risposta alle proprie aziende associate.

Etichettatura ambientale degli imballaggi, il webinar

Lunedì 17 gennaio a partire dalle ore 15 si svolgerà il webinar dedicato all’etichettatura ambientale degli imballaggi.

Iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Sondrio su proposta della Categoria Alimentari.

Docente: Dottoressa Giulia Picerno del Centro Studi per l’economia circolare del CONAI

Ricapitoliamo…

L’11 settembre 2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, che recepisce la direttiva UE 2018/851 sui rifiuti e la direttiva (UE) 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. 

Il Decreto, come abbiamo già visto, nel recepire le due direttive citate, introduce prescrizioni ulteriori, non previste nelle direttive di riferimento, in tema di etichettatura degli imballaggi.

Viene pertanto Introdotto  l’obbligo, per i soli operatori in Italia e sulle sole merci destinate al mercato italiano, di riportare:

1) le indicazioni per favorire il corretto conferimento dei materiali d’imballaggio, dopo l’utilizzo, sulle sole confezioni o imballaggi destinati al consumatore finale (Business to Consumer, B2C). Riferendo a ‘raccolta differenziata’, famiglia di appartenenza del materiale (es. vetro), e a una dicitura del tipo ‘verifica le disposizioni del tuo Comune’ (d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, primo periodo),

2) la codifica alfanumerica che identifica ciascuno dei materiali utilizzati, secondo i criteri di cui alla decisione 129/97/CE, su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari). In entrambe le ipotesi di destino a consumatori (B2C) ed altri operatori (B2B, Business to Business. d.lgs. 116/20, articolo 3.3.c, secondo periodo)

Etichettatura ambientale degli imballaggi alimentari (e non), obblighi dal 2022

  1. Su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono  indicare la codifica alfa-numerica prevista dalla Decisione 97/129/CE;
  2. Tutti gli imballaggi devono essere etichettati nella forma e nei modi che l’azienda ritiene più idonei e efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo;
  3. Sugli imballaggi destinati al consumatore devono essere presenti anche le diciture opportune per supportarlo nella raccolta differenziata;
  4. Per gli imballaggi in plastica realizzati con polimeri o loro combinazione non previsti espressamente nella Decisione 97/129/CE, si può far riferimento alle norme UNI 1043-1 per l’identificazione di materie plastiche non contemplate, e alla UNI 10667-1 per identificare e riconoscere i polimeri provenienti da riciclo. 

Iscriviti e manda le foto dei tuoi imballaggi da etichettare correttamente.

La docente illustrerà ai partecipanti come fornire le informazioni obbligatorie per l’etichettatura ambientale degli imballaggi. Ci saranno approfondimenti specifici per la vendita B2B e B2C.

Per partecipare è necessario iscriversi. E’ possibile inviare foto e descrizione degli imballaggi alimentari che si desidera far visionare alla docente

Informazioni

Ufficio Categorie e mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217)

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