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Tag: Alimentari

Deforestazione zero: prodotti regolamentati e sistema delle MPI

L’Ufficio Studi Confartigianato e il Sistema Imprese predispone il report ‘Deforestazione zero: prodotti regolamentati e sistema delle MPI’ presentato nel corso del webinar organizzato da Confartigianato ‘Deforestazione zero, l’impatto sull’artigianato e sulle piccole imprese’.

Per contrastare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità,

la normativa europea contenuta nel Regolamento Ue 2023/1115 impone alle imprese di garantire che i prodotti venduti nell’Unione europea non siano all’origine di deforestazione.

La nuova normativa interessa sette materie prime –  bovini, caffè, soia, palma da olio, cacao, gomma e legno

i prodotti che le contengono, o sono stati prodotti utilizzando queste materie prime come, ad esempio, cuoio, cioccolato, mobili, olii e pneumatici.

I contenuti 

Il report esamina gli scambi con l’estero e Il perimetro delle micro e piccole imprese in 19 settori relativi alle 7 materie prime e i 77 prodotti oggetto di regolamentazione. 

Gli highlight del lavoro sono proposti nell’odierna News STUDI – Deforestazione zero: interessate 127 mila MPI e 50mila imprese artigiane, import per 36,6 miliardi €. I dati nel webinar Confartigianato

Nei comparti esaminati operano 127mila micro e piccole imprese (MPI) e 50mila imprese artigiane che rappresentano il 38,5% del totale delle imprese nei settori in esame,

quota quasi doppia rispetto alla media del 22,8% riferita al totale economia.

Le MPI nei 19 settori interessati generano un fatturato di 92,9 miliardi di euro e un valore aggiunto di 25,5 miliardi di euro

con una maggiore presenza di imprese si osserva nei settori che si riferiscono a prodotti in legno e mobili, prodotti da forno, articoli in pelle, prodotti dolciari e articoli in gomma.


Nel 2023 ammontano a 359,6 miliardi di euro le importazioni di prodotti regolamentati dei 27 paesi dell’Unione europea,

di cui 106,7 miliardi di euro da paesi extra UE.  Nel dettaglio, l’Italia importa 36,6 miliardi di euro di prodotti regolamentati, con 13,3 miliardi di euro da paesi extra UE.

Il focus sul legno – Nei settori afferenti alla materia prima legno operano 52mila MPI e le imprese artigiane rappresentano il 59,5% del totale.

I prodotti riferiti al legno costituiscono il 47,3% delle importazioni regolamentate italiane, di cui la metà (51,8%) si riferisce a prodotti di carta.


Dall’analisi della geografia degli approvvigionamenti di legno, sulla base della classificazione dei paesi delle Nazioni Unite per dinamica delle aree forestali in rapporto alla superficie terrestre,

il 56,4% dell’import di legno proviene da paesi con un peso delle aree forestali stabile negli ultimi cinque anni;

il 31,7% proviene da paesi in miglioramento e l’11,8% proviene da paesi con un deterioramenti.


Nelle 14 province di confine – in cui sono localizzate circa 6mila imprese del settore legno e mobili –

le importazioni di legno sono di circa un miliardo di euro e il 30,2% di queste proviene dai paesi confinanti.

Podcast “Dolce Business. Gestire con successo una pasticceria o un panificio”

Podcast “Dolce Business. Gestire con successo una pasticceria o un panificio corso di formazione gratuito per pasticceri e panificatori

Confartigianato Alimentazione ha sviluppato una collaborazione con Cast Alimenti Corman Italia per fornire a tutti gli associati professionisti dell’arte bianca una importante opportunità di aggiornamento.

Si tratta di un corso di gratuito sulla gestione della propria attività, attraverso uno strumento, il podcast, che per le sue caratteristiche, prima fra tutte la possibilità di ascoltare mentre si è impegnati in altre attività, è uno strumento che va incontro alle esigenze e alle abitudini dei maestri artigiani.

Il podcast s’intitola “Dolce Business.

Gestire con successo una pasticceria o un panificio” ed è costituito da 6 episodi da mezz’ora ciascuno per una durata complessiva di tre ore (è possibile scaricarli gratuitamente dalle principali piattaforme audio, nel documento allegato troverete i sei link).

Il podcast si pone l’obiettivo di offrire ai maestri artigiani dell’arte bianca gli strumenti per pianificare e gestire al meglio la loro attività d’imprenditori.

Giacomo Pini, noto consulente nell’Ho.Re.Ca. e nel Food service, e molti professionisti con storie di successo offriranno una gamma di consigli, indicazioni e soluzioni pratiche per favorire lo sviluppo e rendere più sostenibile l’attività artigianale, a livello sia operativo che gestionale.

Tutti i pasticceri e panificatori che desiderano aprire una nuova attività o anche solo ristrutturare la propria azienda, troveranno in questi podcast un valido strumento di aggiornamento per sviluppare le proprie competenze di gestione.

Per ogni informazione contattare Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it 347.3698217

Regolamento EUDR – Il cioccolato svizzero è in pericolo?

C’è chi prende sul serio ed  ha capito la  portata del nuovo regolamento europeo (EUDR) 

Il Cioccolato Svizzero è in pericolo? Se lo chiede la RSI in un suo articolo comparso qualche giorno fa. La risposta è SI e a darla sono due autorità assolute. In primis Urs Furrer, il presidente di Chocosuisse, l’associazione mantello dei produttori industriali di Cioccolato. A seguire  il responsabile dell’agricoltura di Nestlé Daniel Imhofa. (1,2).

Basta deforestazione e degrado forestale

Quale è dunque il pericolo per il cioccolato svizzero (e non solo)?
Il rischio è che chi lo importa per primo in Europa  non  riesca a dimostrare che sia stato realizzato senza causare deforestazione e/o degrado forestale e quindi, non lo possa importare in UE.

Non solo il cioccolato è a rischio

I rischi sono posti dalla pubblicazione del regolamento EUDR  (9 giugno 2023), dalla sua entrata in vigore e dalla sua piena applicazione e riguardano 8 prodotti :  bovini, soia, olio di palma, caffè, cacao, gomma, legno, carbone da legna, carta.  I beni derivati da questi prodotti sono un’infinità, e per tutti c’è l’obbligo di dimostrare che non siano causa di deforestazione o degrado forestale (3).
Infatti se c’è una cosa che accomuna gli 8 prodotti citati è che da diversi decenni  sono la causa principale di deforestazione su scala planetaria.
Si, le foreste del Brasile o dell’Argentina, dell’Indonesia o dell’ Africa sono disboscate al ritmo di almeno 10 milioni di ettari all’anno da quarant’anni e più. Perché? Principalmente per produrre  gli 8 prodotti citati (3).  
Il regolamento EUDR vuole che tali prodotti non siano causa di ulteriori  deforestazioni o degradi forestali a partire dal  31 dicembre 2020.

Inoltre, come già più volte denunciato dall’avvocato e giornalista  Dario Dongo in riferimento all’Olio di Palma, la coltivazione o realizzazione di questi otto prodotti comporta spesso ben altro oltre alla deforestazione (4)

Geolocalizzare e tracciare gli spostamenti. Ciò che  spaventa Urs Furrer pare essere la serietà o novità del metodo imposto dal EUDR per dimostrare la produzione senza deforestazione.
Non il solito plico di carte in più, come erroneamente si può pensare, ma geolocalizzazione delle piantagioni e tracciamento delle materie prime indicate:
“Le aziende devono garantire che nessuna foresta sia stata disboscata o danneggiata durante la produzione. Per farlo si affideranno alla geolocalizzazione, che permetterà di trasmettere le posizioni delle materie prime in tempo reale. [..]
Un sistema di monitoraggio così completo non esiste ancora
“. La volontà di Ferrer -e di chi come lui prende seriamente le leggi-  è che tale  sistema di monitoraggio cosi sofisticato sia messo in piedi prima del 30 dicembre 2024, data di attuazione iniziale deregolamento EUDR.

Info: Ufficio Categorie e mercato, referente dr. Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it (347.3698217)

Note:

1) ©  Christian Beutler articolo disponibile al link https://www.tvsvizzera.it/tvs/il-cioccolato-svizzero-è-in-pericolo-/48654488?utm_campaign=manual_tvs&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o&utm_term=manual
2) Iscrizione alla newsletter RSI https://www.tvsvizzera.it/tvs/tvsvizzera-it-newsletter_abbonamento-alla-newsletter/42824670
3) Per obblighi distinti per imprese di varie dimensioni, controlli e  approfondimenti leggi slide dell’evento di Conlegno del 26 giugno 2023  (clicca qui) o rivedi il webinar (clicca qui)
4) Dario Dongo, in Great italian Food Trade
 https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/brasile-land-grabbing-e-deforestazioni-per-lolio-di-palma-sostenibile-di-ferrero-e-big-food-lettera-aperta/
5) Precedente news di Confartigianato Imprese Sondrio sul EUDR (clicca qui)

Vendita per asporto di nuovo consentita

Scarica la vetrofania da esporre nel tuo punto vendita

La possibilità di vendita per asporto è la novità tanto attesa da molte  imprese alimentari.
Dal 4 maggio tale modalità di vendita torna ad essere legale, salvo ordinanze più restrittive di Regione Lombardia o delibere comunali, per le imprese rientranti nell’attività di ristorazione di cui al codice ATECO 56 (bar, ristoranti gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, friggitorie, take-away, etc.).

Potrai vendere sia al cliente che viene nel tuo punto vendita a ritirare
un prodotto precedentemente ordinato tramite telefono o e-commerce,
oppure permettere l’accesso per acquisto di alimenti non precedentemente ordinati.

VENDITA PER ASPORTO, NESSUN OBBLIGO  DI PRENOTAZIONE

Tuttavia questa modalità è preferibile per agevolare il tuo lavoro, limitare l’attesa fuori dal negozio ed evitare assembramenti. 
Tanto più che nel DPCM è disposto divieto di sostare nelle vicinanze dei locali e magari qualche zelante organo di controllo si può ritenere legittimato ad intervenire in presenza di file per entrare nei locali.

Aperti ma.. occhio ai protocolli di sicurezza

Puoi aprire dal 4 maggio ma…Se decidi di aprire per il solo asporto, o per l’asporto e la consegna a domicilio (già possibile per molte imprese) devi  adottare le misure precauzionali in analogia con quanto previsto per le attività di commercio al dettaglio.
In particolare il rispetto delle distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’uso delle mascherine. Ti rimandiamo alla normativa per i contenuti di dettaglio e al tuo esperto di Ambiente e sicurezza per aggiornamento piano HACCP, documenti di valutazione dei rischi,   protocolli di sicurezza sui quali già tanto è stato detto.
SONO TUTTI ASPETTI DA CONSIDERARE ATTENTAMENTE PRIMA DI APRIRE. 

Misure minime d’igiene

Per quanto riguarda le misure igienico sanitarie da adottare ai fini dello svolgimento dell’attività queste sono indicate nell’allegato 5 al DPCMdal titolo “Misure per gli esercizi commerciali”, che possono essere adottate in analogia anche dai ristoratori e che qui di seguito riassumiamo:
-Distanziamento interpersonale di almeno 1 metro sia nei locali, che all’esterno in attesa di entrare con adeguata informazione per la clientela.
-Utilizzo di mascherine nei locali da parte del personale e della clientela soprattutto dove non è garantito il distanziamento interpersonale.
-Accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani in prossimità della cassa. 
-Locali puliti ed igienizzati con frequenza di almeno due volte al giorno con adeguata aereazione e ricambio d’aria.
-Accesso ai locali una persona alla volta con presenza massima di due operatori in locali di ampiezza fino a quaranta metri quadrati; diversa regolamentazione in locali di metratura superiore in funzione della disponibilità degli spazi. 

Informazioni:

Ufficio Categorie e Mercato, referente Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it

Leggi anche la newsletter spedita alle imprese associate

Newsletter 23 aprile

Newsletter del 27 aprile

Calybra la bilancia 4.0 per imprese artigiane alimentari – Sondrio 10 giugno

Un seminario per presentare  Calybra, software gestionale e bilancia 4.0 capaci di rivoluzionare l’attività di imprese artigiane alimentari. 

Uno strumento di lavoro  indispensabile per pasticcerie, gelaterie, gastronomie e panifici artigiani.

Questo è Calybra, la bilancia elettronica dotata di un potente software gestionale pensata  per  microimprese alimentari. Brevettata dall’azienda italiana naonix, Calybra è capace di  digitalizzare  le attività corollarie alla preparazione di alimenti. 

 

Alcuni esempi di cosa può fare Calybra:

  • PESA
gli ingredienti della Tua ricetta in modo sequenziale, evitando errori e spreco di prodotti. Mai più pesate ad occhio. 
 
  • SEMPLIFICA
la realizzazione dell’alimento  nel tuo laboratorio e ti permette di delegare  ai Tuoi collaboratori. 

  • MIGLIORA
i tempi di preparazione assicurando un preciso dosaggio degli ingredienti
  • CALCOLA
e visualizza in tempo reale i dati di bilanciatura della Tua ricetta, evitando così errori o carenze. 

 
  • INFORMA
i tuoi clienti finali  e professionali. Tutti i dati necessari sono aggiornati in tempo reale e stampabili. Tabella Nutrizionale, Elenco ingredienti, allergeni, scadenza, prezzo, ecc, tutto  ciò che è richiesto dalla normativa vigente è a portata di click.
 

  • GESTISCE SCORTE
e non rimarrai mai senza un ingrediente. Calybra ti permette di digitalizzare la gestione delle scorte di materie prime e semilavorati, così da sapere in ogni momento quanto prodotto ti resta a disposizione.
 

La partecipazione è gratuita previa iscrizione su eventbrite

Info: dott. Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it 0342/514343

 

Alimentari,Regolamento UE 1169/11: evitare sanzioni conoscendo le norme

Reg UE 1169/11 -Informazioni sugli alimenti ai consumatori, tutto ciò che c’è da sapere spiegato dall’Avvocato Dario Dongo.

Il Regolamento UE 1169/11 al centro del seminario  ‘1169 pene – notizie su cibi, controlli e sanzioni‘ dedicato alla fornitura di informazioni  sugli alimenti ai consumatori .

Un momento formativo indispensabile  alla luce delle novità poste in essere dal D. Lgs 231/2017 recentemente entrato in vigore.

Relatore d’eccezione Dario Dongo, già responsabile  delle politiche europee e regolative in Federalimentari,    e fondatore di Great Italian Food Trade. GIFT è il primo ed unico portale in 8 lingue dedicato alla cultura alimentare italiana e allo sviluppo sostenibile.

Il primo argomento trattato è stato l’inserimento in etichetta dello stabilimento di produzione. L’obbligo è scattato per le aziende italiane il 5 aprile scorso secondo il  decreto 145/2017 . Un decreto molto dibattuto che l’avvocato Dario Dongo ritiene illegittimo e causa di ingenti danni economici per le aziende.

A seguire sono stati affrontati uno per uno tutti gli articoli del Regolamento UE 1169/11 che riguardano le aziende presenti .

Quali  Informazioni sono obbligatorie in etichetta?

Denominazione alimento

Lista ingredienti,

QUID,

Data scadenza o TMC o data di scadenza,  

Condizioni particolari di conservazione

Nome o ragione sociale e indirizzo dell’Operatore Responsabile

Paese d’origine o luogo di provenienza (ove necessario)

 Istruzioni per l’uso (ove necessario)

Titolo alcolometrico

Dichiarazione nutrizionale

Grande attenzione è stata posta a deroghe e specificità previste dal Regolamento UE 1169/11 e dal decreto 231/17 per le microimprese, ovvero aziende con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro e meno di 10 addetti.

Non meno interessante il focus sulla vendita on-line di prodotti alimentari. Se l’uso delle piattaforme di e-commerce è sempre più frequente  e presenta delle specificità,  anche la vendita di  alimenti tramite questi canali deve rispettare scrupolosamente il Regolamento UE 1169/11.

Dario  Dongo ha spiegato come la più grossa piattaforma di e-commerce al mondo sia lungi, a suo dire, dal rispettare le regole imposte dalla normativa Europea. Per questo motivo Great Italian Food Trade si è già rivolta all’Antitrust per il ripristino della legalità nei servizi di compravendita dei prodotti alimentari tramite e-commerce da parte di  Amazon.

Brevi accenni sono stati fatti, infine, al tema dell’origine dell’ingrediente primario in etichetta.   Già a gennaio  Confartigianato Imprese Sondrio è intervenuta sul tema  a tutela degli interessi di aziende e consumatori, coinvolgendo Confartigianato Alimentazione nell’invio di una proposta di modifica della bozza di regolamento.

Per approfondimenti sul Regolamento UE 1169/11 si rimanda all’ e-book gratuito 1169 Pene- notizie su cibi, controlli e sanzioni recentemente pubblicato. 

Per richiedere il materiale presentato dal docente durante le 5 ore di seminario tenute a Sondrio è possibile rivolgersi all’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

 

 

 

1169 Pene – Notizie su cibi, controlli e sanzioni

Il regolamento UE 1169/11 sviscerato dall’avvocato  Dario Dongo . Informare correttamente ED EVITARE LE SANZIONI previste per  da maggio.

Scheda di adesione  

1169 pene, seminario

 

Confartigianato Imprese Sondrio organizza su proposta della categoria Alimentari un seminario formativo gratuito dedicato alla normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari, con specifico riferimento al Regolamento UE 1169/11 e al decreto sanzionatorio 231/2017.

L’iniziativa si terrà a Sondrio presso la sala CESAF  mercoledì 23 maggio a partire dalle ore 10.00.

Perché partecipare al corso

Un’occasione imperdibile per almeno due motivi:

  • innanzitutto a maggio entrerà in vigore il decreto recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) 1169/11, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. D’ora in poi sbagliare può costare molto, molto caro nonostante  il Decreto preveda un trattamento privilegiato per le microimprese;
  • in secondo luogo per il relatore Dario Dongo, riconosciuto all’unanimità come il massimo esperto di diritto alimentare europeo e internazionale. Già responsabile delle politiche europee e regolative in Federalimentari, Dongo è  co-fondatore de Il Fatto Alimentare e dal 2012   gestisce  Great Italian Food Trade. GIFT è il primo ed unico portale in 8 lingue dedicato all’informazione indipendente sulla cultura alimentare italiana, sviluppo sostenibile e nutrizione equilibrata.

Conoscere per informare ed evitare sanzioni

Molti gli argomenti caldi che verranno approfonditi. Sede dello stabilimento produttivo, origine dell’ingrediente primario in etichetta, sono solo due dei temi  affrontati di recente da Dongo. Decine di articoli pubblicati, diversi volumi  specifici ed un’intensa attività di lobby su tutti i fronti. Un unico comune obiettivo: garantire chiarezza ed esaustivi delle informazioni sul cibo su tutta la filiera agroalimentare.

Sebbene sia impossibile prevedere la scaletta degli argomenti  che Dario Dongo tratterà, di certo verranno toccati i seguenti: 

Pratiche leali di informazione

Obblighi informativi degli operatori

Informazioni obbligatorie in etichetta (norme generali e specifiche)

Allergeni (regole per produttori, mense, bar, catering e pubblici esercizi)

Denominazione dell’alimento (legale, usuale,descrittiva)

Dichiarazione nutrizionale

Lista ingredienti

TMC, data di cadenza e di congelamento

Ingredienti QUID

Paese d’origine o luogo di provenienza

Sede dello stabilimento produttivo

Free from  in etichetta

Responsabilità nell’E-commerce

Vendita B2B

Come partecipare?

La partecipazione al seminario è gratuita, previa compilazione della scheda di adesione di cui sopra da ritornare entro lunedì 9 maggio p.v.

Per informazioni contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 0342/514343).

 

 

 

 

 

Origine dell’ingrediente primario in etichetta? Tutti o nessuno

Dopo oltre quattro anni di attesa è stata pubblicata la bozza del Regolamento relativo all’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine dell’ingrediente primario. Confartigianato Imprese Sondrio attiva per tutelare gli interessi delle Aziende (e dei Consumatori).

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Lo scorso 4 gennaio è stata pubblicata la bozza del Regolamento che obbligherà le aziende ad indicare in etichetta l’origine dell’ingrediente primario di un alimento.

L’obbligo si riferisce – o riferirà una volta pubblicato il Regolamento – a quegli alimenti che nel proprio nome richiamano un territorio ma.. hanno un ingrediente primario che proviene da un’altra parte del mondo.

Bene! Sembrerebbe questo il caso di essere soddisfatti.  Infatti Confartigianato Imprese Sondrio ha fatto molto per formare ed adeguare le aziende associate alle esigenze informative  dei consumatori più attenti e agli obblighi imposti dalla normativa Europea e Nazionale. Spesso l’associazione ha precorso i tempi proprio sull’etichettatura degli alimenti.

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Origine ingrediente primario? da qualche parte nel Pianeta terra. foto www.gruppomaurizi.it

E invece, purtroppo, si devono rimandare i festeggiamenti attesi quasi cinque anni per almeno due motivi.

Innanzitutto per il fatto che l’articolo, 1 paragrafo 2, del Regolamento stabilisce che la legge non è uguale per tutti.  Le aziende devono fornire informazioni al consumatore solo in alcuni casi e in molti altri no.

Infatti, stando al testo così come è, tutti i prodotti a Indicazione Geografica Protetta (IGP), tutti i prodotti con un marchio privato registrato e tutti i prodotti oggetto di accordi internazionali sono esentati dal presentare obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’ingrediente primario. L’obbligo, facile da enunciare ma molto oneroso nella sua attuazione pratica, scatterebbe quindi solo per le aziende che producono alimenti senza IGP- ad esempio un salume o una pasta di grano saraceno senza indicazione geografica protetta- , senza marchi privati registrati e senza accordi internazionali.

Come se le aziende che producono tali alimenti privi di marchi o protezioni non avessero alcun onere nell’applicazione concreta dell’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’origine degli alimenti.

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Non è difficile inventare marchi privati ingannevoli. Foto Tratta da Articolo pubblicato da Great Italian Food Trade (www.greatitalianfoodtrade.it)

Confartigianato Imprese Sondrio si è quindi mossa subito inviando richiesta formale alla sede Nazionale di presentare entro i termini previsti una propria proposta di modifica del Regolamento, tesa a porre regole uguali per tutti.

In secondo luogo la bozza di Regolamento in essere pare nascere sotto una cattiva stella.

Infatti si può intuire leggendo le più autorevoli fonti  quali Great Italian Food Trade , che la Commissione Europea ha messo mano ora e non prima  al Regolamento che doveva entrare in vigore il 13 dicembre 2013 in risposta ad una sollecitazione ufficiale di Food and Drink Europe. La Lobby delle industrie alimentari europee  ha  infatti presentato un reclamo ufficiale contro l’Italia ( Reclamo FDE) per la pubblicazione avvenuta la scorsa estate e lo scorso autunno dei famosi Decreti Interministeriali  sull’origine del  grano per la pasta (Testo in GU), del riso (Testo in GU) e del pomodoro.

I decreti del MIPAAF e del MISE non fanno distinzioni di sorta e obbligano in egual modo TUTTE  le aziende italiane  (e solo loro)  fino a che il Parlamento e il Consiglio Europeo non pubblicheranno il regolamento europeo sul tema dell’origine dell’ingrediente per ora solo in bozza.

Ora, il reclamo ufficiale di cui sopra è datato  12 dicembre 2017   e il 4 gennaio 2018 la Commissione ha pubblicato una bozza di regolamento di cui tutti -Commissione in primis, evidentemente –avevano perso memoria.

Tale regolamento, che quando verrà pubblicato cancellerà anche eventuali norme italiane discordanti, pare esenti da qualsiasi obbligo d’inserimento in etichetta quei prodotti (e quelle aziende, evidentemente) che più di altri presentano una distanza notevole tra origine dell’alimento e origine dell’ingrediente primario.

Per tutti questi prodotti, che ognuno conosce e può consumare, pare sufficiente una sola indicazione per l’ingrediente primario: Origine Pianeta Terra.

Ma non è ancora detta l’ultima parola.

Per informazioni contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Software FOOD LABEL CHECK, agevolazioni anche nel 2018 per le imprese associate a Confartigianato

Già ottenuta la proroga temporanea dell’uso gratuito per i soci di CONFARTIGIANATO IMPRESE SONDRIO che hanno beneficiato della gratuità nel 2017. A breve altre novità!!

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Confartigianato Imprese Sondrio su proposta della categoria Alimentari è impegnata per offrire il migliore servizio possibile e alle condizioni più vantaggiose.

Si ricorda che nel 2017 tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta hanno potuto usare il software Food Label Check a titolo gratuito. Questo grazie ad un accordo sottoscritto dall’associazione con la Camera di Commercio di Sondrio.

Solo le imprese associate a Confartigianato Imprese Sondrio – a differenza di quelle associate ad altre associazioni di categoria locali o di altre regioni – hanno avuto questo vantaggio risparmiando in alcuni casi oltre 350,00 €.

E per il 2018 ?

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Confartigianato Imprese Sondrio si è già attivata da tempo presso la stessa Camera di Commercio per poter offrire alle imprese lo stesso servizio o a condizioni comunque vantaggiose. “La nostra volontà, ha dichiarato il presidente della categoria Alimentari Luca Galli, è chiara  vista l’utilità dell’applicativo e l’uso fatto dalle microimprese associate entusiaste della semplicità di utilizzo ed efficacia di Food Label Check”.

Nei primi giorni del nuovo anno tutti gli utilizzatori del software hanno ricevuto una comunicazione con la quale è stata annunciata l’onerosità del servizio per il 2018, ma tale comunicazione non vale per i soci di Confartigianato Imprese Sondrio in quanto coloro che si sono avvalsi dell’associazione potranno proseguire nell’utilizzo gratuito del software fino a quando non saranno definiti i nuovi accordi.

Entro i primi giorni del mese di febbraio saranno definiti gli accordi per il 2018.

Per informazioni Ufficio Categorie e Mercato referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Convenzione esclusiva per produttori e utilizzatori MOCA

Aggiornarsi per evitare sanzioni

La scorsa estate è entrato in vigore il decreto legislativo sanzionatorio riferito ai Regolamenti 1935/2004 e 2023/2006 (MOCA). Il congruo tempo lasciato dagli enti competenti su richiesta di Confartigianato alle aziende per adeguarsi ed evitare sanzioni non deve lasciare spazio alla speranza –totalmente infondata – che tale attività di controllo  verrà rimandata in eterno.

E’ necessario informarsi ed aggiornarsi. Per questo già lo scorso 11 settembre Confartigianato Imprese Sondrio – su iniziativa della Categoria Alimentari – ha  promosso un seminario formativo per illustrare a produttori ed utilizzatori  di  Materiali ed Oggetti a Contatto con gli Alimenti (MOCA) cosa è necessario fare per rispettare i regolamenti europei e la normativa nazionale, evitando così le sanzioni previste  dal D.lgs 29/2017.

Riguarda il seminario  ‘Moca: cosa devono fare le imprese?’:

Grazie all’evento formativo i partecipanti hanno potuto inviare a Regione Lombardia e al Ministero competente tutti i propri quesiti in merito all’applicazione concreta del regolamento 1935/2004 e delle altre norme riguardanti i MOCA.

In occasione del seminario è inoltre stata data garanzia circa il fatto che  “l’invio tardivo all’ATS competente della comunicazione relativa agli stabilimenti che eseguono attività afferenti ai MOCA NON COSTITUISCE  un’autodenuncia”.

Consulenza e servizi esclusivi per i soci
Confartigianato imprese Sondrio non si è limitata alle sole azioni informative e formative. Infatti è stato definito un  Piano di servizi esclusivi rivolti ai propri soci che devono e vogliono adeguarsi alla normativa prima che partano i controlli da parte delle autorità competenti.

Chi può beneficiare dei servizi?
Produttori (carpenterie, falegnamerie, fabbri, estrattori e lavoratori di pietre destinate al contatto con alimenti, produttori di componenti di macchine industriali per  alimenti, scatolifici, tipografie..) ed utilizzatori (aziende dedite alla produzione e vendita di prodotti alimentari) associati a Confartigianato imprese Sondrio.
Tutti sono interessati dalla normativa MOCA se producono, anche in minima parte rispetto al fatturato, materiali od oggetti destinati ad entrare in contatto con gli alimenti.

moca artigianiChe cosa offre Confartigianato Imprese Sondrio ai propri soci?
In collaborazione con Free Work Servizi  è in grado di assicurare ai propri soci  il rispetto scrupoloso della normativa sui MOCA. Per gli utilizzatori:

  • Aggiornamento manuale autocontrollo (HACCP) con fornitori e utilizzatori MOCA.
  • Check list dichiarazioni di conformità macchinari e attrezzatura esistente in laboratorio o punto vendita.

Per i produttori di MOCA

Per produttori ed utilizzatori, inoltre, saranno organizzati altri eventi formativi di approfondimento dedicati alle normative specifiche europee e nazionali.
Per informazioni contattare ufficio categorie e mercato, referente Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -0342/514343).

 
 

 

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