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Autore: Tiziana

Due nuovi incontri a Tirano e Chiavenna – L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul lavoro di tutti i giorni e sulle micro e piccole imprese

Dopo l’apprezzato e partecipato incontro tenutosi ai primi di marzo presso la sede di Sondrio, Confartigianato Imprese Sondrio ha promosso e organizzato due nuovi appuntamenti dedicati all’impatto dell’Intelligenza Artificiale per le micro e piccole imprese.

I due appuntamenti sono in programma a Tirano e a Chiavenna rispettivamente mercoledì 8 e giovedì 9 maggio; il primo si terrà alle 17,30 presso la sala della Banca Popolare di Sondrio in Piazza Cavour e il secondo presso la sede di Chiavenna dell’associazione in Via De Giambattista 2.

La docenza anche per i due nuovi incontri dedicati alle piccole imprese ma aperti al pubblico, è stata affidata al dr. Franco Folini, imprenditore italiano con una pluriennale esperienza nel campo della tecnologia e del digital marketing nonché fondatore di Novedge, società di e-commerce con sede a San Francisco. Folini ha insegnato presso la Berkeley University ed attualmente insegna presso l’Università di Strasburgo e collabora con lo IULM di Milano.

Il programma dell’evento prevede un’introduzione sull’Intelligenza Artificiale (IA) e sulla ChatGPT a cui seguirà una panoramica di come l’IA può ottimizzare i processi lavorativi, migliorare l’interazione con i clienti e accrescere l’efficienza di molte attività quotidiane. 

Trasporti – Europa: il Parlamento UE lavora per la riforma delle patenti

Il Parlamento Europeo ha recentemente assunto la sua posizione sul testo proposto dalla Commissione per la riforma delle patenti.

Tra le novità introdotte va segnalata quella che riguarda gli esami per conseguire la patente, che dovranno comprendere nozioni sulla guida in condizioni di neve o scivolose, l’uso sicuro del telefono durante la guida, i punti ciechi, i sistemi di assistenza alla guida e la sicurezza dell’apertura delle porte del veicolo.

Per quanto concerne ii periodo di tempo di validità della patente, questo viene esteso a 15 anni per motocicli e autovetture e la mantiene a cinque anni per i veicoli industriali e autobus.
Il testo apre alla possibilità di autovalutazione sulla propria idoneità alla guida quando viene rilasciata e rinnovata una patente, lasciando ai paesi dell’UE la decisione di sostituirla con un esame medico con controlli sulla vista e sulle condizioni cardiovascolari. Resta però l’obbligo di visita per le patenti superiori.

È stata inoltre approvata anche la patente digitale, ma resta la facoltà di ottenere quella cartacea se richiesta.

La parte che riguarda i neopatentati prevede un periodo di prova di almeno due anni, durante i quali sarebbero soggetti a determinate restrizioni, come limiti di alcol più severi durante la guida e sanzioni più severe in caso di guida non sicura.

Una importante innovazione riguarda l’autotrasporto, in quanto viene abbassato il limite di età per conseguire le patenti per i camion e autobus a 18 anni, con la possibilità di scendere a 17 anni se accompagnati da un conducente esperto (per le categorie C e C1).

La proposta di modifica contempla anche la possibilità di convertire il Certificato di abilitazione professionale dei soggetti provenienti da Paesi extra-comunitari.

Lunedì 22 Master Consulenza e Trucco sposa presso il laboratorio di estetica nella nuova sede ENAIP a Morbegno

Il prossimo Lunedì 22 aprile si terrà il MASTER Consulenza e Trucco sposa presso il laboratorio di estetica nella nuova sede ENAIP a MORBEGNO, a cura di Monica Mariana e Micol Minnai, rispettivamente consulente d’immagine e make-up artist, dalle ore 9:00 alle ore 18:00

Nuove FAQ CNCE su congruità della manodopera edilizia

In data 17 aprile 2024, la Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili CNCE ha diffuso un nuovo documento di FAQ tecnico/operative riguardanti la congruità della manodopera in edilizia di cui al DM n. 143/2021.

In particolare, ai fini della verifica di congruità della manodopera, la CNCE ha chiarito che nell’importo dei lavori edili, fermo restando l’indicazione del valore complessivo dell’opera, va ricompresa anche l’eventuale quota di utile/margine relativa ai lavori edili stessi conseguita dal General Contractor.

Nella FAQ n. 2 viene evidenziato che non sarà soggetta all’applicazione dell’istituto della congruità l’attività di produzione o fornitura e posa in opera o la sola posa in opera di cancelli, ringhiere e grondaie effettuata da imprese che, in virtù dell’attività svolta in via principale, applicano un contratto collettivo diverso da quello edile.

Per quanto concerne il numero massimo di volte in cui è possibile effettuare la modifica dei dati delle presenze nelle denunce mensili ai fini della congruità, è consentita – spiega la CNCE- una sola riapertura.

Ai fini del calcolo della congruità, le lavorazioni previste nel CCNL Edilizia e nell’allegato X del D.Lgs. 81/08 (quali ad esempio scavi per interramento di cavi elettrici o demolizione di plinti di fondazione per interramento linee elettriche, ecc.), devono essere svolte applicando il CCNL Edilizia. Tuttavia, si legge nel documento, qualora si tratti di lavori di piccola entità, con impiego di modesti attrezzi di lavoro, eseguiti nell’ambito di appalti dove l’attività prevalente è diversa da quella edile (es. piccole tracce per l’installazione di impianti in civili abitazioni, ed escluse pertanto “le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici” citate nel richiamato Allegato X), tali lavori possono essere svolti dagli esecutori dei lavori principali e pertanto non sono soggetti alla verifica di congruità.

Patente a crediti: posta la fiducia dal Governo per il Dl PNRR

Lo scorso 16 aprile 2024 è stata approvata la questione di fiducia posta dal Governo sul testo del decreto-legge PNRR che, come noto, introduce una serie di misure che impattano fortemente sull’edilizia.

In particolare, l’articolo 29, al comma 19, prevede una modifica al D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza – TUS) rivitalizzando l’articolo 27 che prevedeva la “patente a punti” rinominata come “patente a crediti”.

La Confederazione e Anaepa Confartigianato Edilizia sono intervenute col Governo riuscendo ad ottenere una limitazione dell’impatto della norma.
L’azione politico-sindacale è consistita in una forte opposizione al provvedimento con la presentazione di un unico emendamento soppressivo dell’articolo 29, ma contemporaneamente è stata avviata un’azione di interlocuzione con il Ministro e il ministero competente poiché era chiara, sin da subito, la volontà di non retrocedere dalla scelta fatta.

Gli elementi principali e le proposte emendative presentate da Confartigianato che hanno trovato accoglimento sono state:

  • al comma 2 dell’articolo 29, con la discussione parlamentare e le interlocuzioni presso il ministero Confartigianato è riuscita a far reintrodurre il riferimento al contratto stipulato dalle “associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”, al posto del “contratto collettivo nazionale territoriale maggiormente applicato”. Il riferimento esplicito all’attività oggetto del subappalto accoglie la richiesta confederale volta a consentire alle imprese l’utilizzo del contratto di riferimento connesso all’attività specifica anche nel subappalto;
  • al comma 3, con riferimento alle sanzioni previste in caso di accertamenti relativi alle elusioni delle norme contrattuali legate alla somministrazione di lavoro, è stato esplicitato il principio di “proporzionalità” dell’irrogazione delle sanzioni.

In merito alla “Patente a punti/crediti” che interesserà tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili, art. 89, comma 1, lettera a), segnaliamo che la prima modifica riguarda il campo di applicazione poiché sono stati esclusi “coloro che effettuano mere forniture e prestazioni di natura intellettuale”.
Contemporaneamente è stato introdotto un riferimento alle imprese e lavoratori autonomi stabiliti in altri Stati diversi dall’Italia, per i quali è richiesto il possesso di un documento
equivalente rilasciato dal loro Paese di origine, la cui applicabilità operativa desta qualche perplessità.

Rispetto ai requisiti necessari per il rilascio della patente, rimane invariato il possesso dell’iscrizione in Camera di Commercio e del DURC; per il DURF e per il DVR è stata inserita la necessaria dizione “nei casi previsti dalla normativa vigente”. 

Relativamente al requisito di adempimento della formazione è stato aggiunto che tale formazione deve riguardare anche i prestatori di lavoro; infine, è stato aggiunto il requisito della designazione del RSPP (sempre nei casi previsti dalla legge).

Al fine del rilascio della patente a crediti, è stata introdotta la possibilità di autocertificazione del possesso dei requisiti da parte del richiedente.
Nei commi 3 e 5 vi è l’accoglimento della richiesta di demandare a provvedimenti successivi la definizione delle modalità operative di presentazione delle domande per l’ottenimento della patente e dei criteri di attribuzione di ulteriori crediti rispetto al punteggio iniziale (fissato a 30 crediti per tutti), nonché le modalità di recupero dei crediti decurtati.

Inoltre, è stato inserito un nuovo comma 4 dell’articolo 27 del TU Sicurezza nel quale si specifica che la patente è revocata, con l’impossibilità per gli stessi di ripresentare la domanda di 12 mesi successivi, in caso di dichiarazioni non veritiere di possesso dei requisiti.

In merito alle decurtazioni dei punteggi, segnaliamo che è stato sostanzialmente modificato il provvedimento con l’introduzione di un allegato al TUS rubricato come allegato I-bis “Fattispecie di violazioni che comportano la decurtazione dei crediti dalla patente di cui all’articolo 27”, che contiene anche i suggerimenti di Confartigianato e parzialmente accoglie la richiesta di mitigare le cause di decurtazione dei crediti nel caso di infortunio.

Nella nuova formulazione del testo è stato inoltre inserito il comma 7 che dà risposta alla nostra richiesta di definire il “momento” da cui decorre il riconoscimento delle  responsabilità che è stato individuato con le “sentenze passato in giudicato e le ordinanze-ingiunzione”.

Con il comma 10 è stato armonizzato il “potere di sospensione” con quanto già previsto dal TUS all’articolo 14.
Al comma 13 è formalizzata la procedura, in capo all’Ispettorato, per svolgere un’attività di monitoraggio di funzionalità entro 12 mesi (quindi entro il 1° ottobre 2025), nei fatti accogliendo la richiesta di una sperimentazione della patente a crediti.

Non è stata, invece, risolta la difformità tra i 70.000 euro individuati per il Durc di congruità e i 500.000 euro per l’applicazione delle sanzioni.

L’esenzione dalla patente a crediti per le imprese attestate SOA è stata invece limitata alle sole attestazioni in classifica pari o superiore alla III.

Infine, rispetto al testo iniziale, sono state incrementate le sanzioni per le violazioni relative alla patente a crediti.

In merito all’iter, il testo dovrà ora essere approvato al Senato, ma tenuto conto dei tempi limitatissimi, si dovrebbe mantenere inalterato.

Bonus edilizia: 283 modifiche in 4 anni.Le imprese non si sono inventate nulla. Le leggi erano legittime e in vigore. Il legislatore cambia le norme e chi ne paga le conseguenze?

La normativa sui bonus edilizi ha subìto, da maggio 2020 ad oggi, ben 283 modifiche che hanno modificato e destabilizzato il mercato con inevitabili ripercussioni per le imprese che hanno dovuto adeguarsi sia nella programmazione dei lavori sia nella gestione finanziaria e delle risorse.
L’ennesimo intervento di modifica, previsto dal decreto legge 39/2024, adottato senza un preventivo confronto con le Associazioni del settore, cambia nuovamente le regole ‘in corsa’, riducendo ulteriormente le deroghe alle opzioni per sconto e cessione dei crediti collegati ai bonus edilizi e accentuando le difficoltà operative di migliaia di imprese e committenti.


Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato nel corso di un’audizione svoltasi davanti alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Nonostante le esigenze di tenere sotto controllo i conti pubblici, i rappresentanti nazionali hanno messo in evidenza che il provvedimento incide pesantemente su accordi contrattuali già conclusi.


Confartigianato auspica pertanto l’adozione di una serie di interventi da parte del Parlamento per riportare equilibrio in alcune situazioni meritevoli di tutela. Ci sono aree colpite da eventi calamitosi gravi che hanno avviato una serie di azioni per la ricostruzione che si trovano a dover interrompere la loro programmazione. Un confronto con le associazioni di rappresentanza avrebbe potuto essere utile per poter dare spunti per una ridefinizione di vari bonus, ponendo evidenza delle specificità e delle esigenze dei vari territori.


Inoltre, per quanto riguarda l’utilizzo dei crediti d’imposta Transizione 4.0 sottoposti a nuove misure di monitoraggio, hanno sollecitato un intervento chiarificatore che consenta alle imprese di poter continuare a compensare i crediti, nell’attesa del decreto direttoriale che deve definire il nuovo modello per comunicare che permetterà il monitoraggio dei citati crediti.


“Prendiamo atto dell’ulteriore evoluzione della normativa – evidenzia Paolo Panizza, Presidente di Anaepa Sondrio – che, a nostro giudizio, sarebbe potuto essere oggetto di una più approfondita condivisione e discussione a livello generale. Ci troviamo di fronte a misure governative che hanno spinto negli ultimi anni diversi imprenditori a riorganizzarsi ed effettuare importanti investimenti nelle proprie aziende. Adesso, che siamo di fronte ad uno stop precipitoso, a chi tocca pagarne le conseguenze?”


Guardando avanti, rimane ancora un’incognita quali vorranno essere le progettualità del Governo per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direttiva UE “Case Green”. L’auspicio è che vengano avviate quanto prima delle valutazioni per arrivare a un’azione di Governo che consenta una programmazione a medio-lungo termine per tutti gli interventi necessari alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e raggiungere così gli obiettivi previsti dall’Europa.

Sondrio, 19 aprile 2024

Scambio culturale e professionale a Praga per le future professioniste del benessere grazie alla collaborazione tra APF Valtellina e Confartigianato

La valorizzazione e la crescita delle future professioniste del benessere passa anche dalle molteplici opportunità di vivere esperienze diverse in contesti differenti dal territorio in cui si vive e lavora. Grazie alla sempre più forte collaborazione tra Confartigianato Sondrio e APF Valtellina, le alunne di Sondrio e Sondalo del quarto anno del settore “Benessere estetica e acconciatura”, hanno potuto vivere un’esperienza di scambio culturale e professionale a Praga.

Le ragazze, che già stanno svolgendo il percorso sperimentale per l’ottenimento del diploma professionale direttamente nelle aziende del territorio in regime di apprendistato di primo livello, hanno potuto entrare in contatto con aziende del settore benessere di un’importante capitale europea. Le allieve, accompagnate dai docenti e dai vertici della Categoria Benessere di Confartigianato Sondrio, sono state accolte e ospitate da alcuni negozi e centri di estetica e acconciatura di Praga con l’obiettivo di favorire il contatto e il confronto tra operatori e realtà aziendali di due diversi Paesi.

“L’apprendimento del “saper fare” tipico della storia e della tradizione “artigiana – afferma Alberto Leoni, Presidente della Categoria Benessere Confartigianato Sondrio e fautore dell’iniziativa – avviene stando a stretto contatto con gli operatori professionali del settore e questi scambi culturali offrono molteplici vantaggi. Offrono la possibilità di entrare in contatto con esperienze diverse e con tradizioni differenti e per un giovane significa conoscere nuove tecniche. Nelle nuove generazioni occorre far crescere il seme della curiosità perché questo è l’ingrediente fondamentale per poter crescere professionalmente e umanamente.” 

Il successo della trasferta nella repubblica Ceca è stato confermato dall’entusiasmo delle allieve che raccontano di una città dinamica, giovane, moderna e internazionale. Una città, Praga, ricca di arte e di storia con una capacità straordinaria per chi opera in settori creativi e in cui è importante l’ispirazione. A Praga le allieve hanno potuto apprezzare la professionalità di Gabriela Chocholoušova del Salone Glamour G&K e di Renata Gacková della Monika Plachá PULS-PRAHA s.r.o.

Le attività che ruotano attorno al benessere e alla bellezza delle persone sono in costante e continua evoluzione così come le esigenze della clientela. Negli ultimi anni, Confartigianato Sondrio e APF Valtellina sono impegnate nell’offrire nuovi e diversi momenti di crescita proprio con l’obiettivo di preparare i professionisti del futuro.

Sondrio, 19 aprile 2024

Migliore Tutela, il nuovo servizio riservato agli associati di assistenza sulla correttezza e legittimità delle sanzioni al codice della strada

Vi hanno comminato una multa per infrazioni al Codice della strada e avete dubbi sulla sua correttezza? Rivolgetevi subito all’associazione. Nuovo servizio riservato agli associati. Un’assistenza immediata per verificare la correttezza e la legittimità del provvedimento.

La nostra associazione difende da sempre i valori della legalità e della piena osservanza della legge e su questi principi non intende fare passi indietro. Quando si parla di rispetto del codice della strada vi sono valori irrinunciabili come la sicurezza e l’incolumità degli utenti della strada; senza dimenticare però che la prevenzione gioca un ruolo di primo piano accanto alla repressione.

Nel recente passato diversi associati (utenti professionali della strada e non) si sono rivolti alla nostra associazione per esprimere dubbi e perplessità o per avere informazioni dopo aver ricevuto multe per infrazioni al Codice della strada. I casi più frequenti ma non unici, riguardano contravvenzioni per infrazioni rilevate con sistemi elettronici (telelaser, autovelox mobili e/o fissi, etc.).

Allo scopo di fornire una prima consulenza di base ai soci circa la correttezza e la legittimità di tali contravvenzioni, è stata definita una collaborazione con una primaria associazione attiva in questo settore, l’Associazione nazionale Migliore Tutela, nata nel Veneto ma operativa anche in provincia di Sondrio con una sede e un proprio referente.

Questa associazione, composta da un pool di qualificati esperti (avvocati, ingegneri, tecnici di metrologia ed esperti di Codice della strada), è nata con lo scopo di difendere la legalità e di fornire un supporto agli automobilisti che vogliono tutelarsi e sapere anzitutto se la legge sia stata correttamente applicata.

Con questo stesso obiettivo Confartigianato Imprese Sondrio offre ai propri associati la possibilità di chiedere, in tempi rapidi, un colloquio con un esperto, al fine di studiare il proprio caso specifico e definire la miglior soluzione nel pieno rispetto della legge.

Per aderire al servizio è possibile rivolgersi alla sede di Sondrio o scrivere a segreteria@artigiani.sondrio.it.

Benessere – A Rai Radio1, Confartigianato Benessere fa il punto sui pericoli dell’abusivismo

Benessere – A Rai Radio1, Confartigianato Benessere fa il punto sui pericoli dell’abusivismo

Confartigianato Benessere torna sul tema dell’abusivismo, spina ne fianco degli operatori del settore e pericolo per i clienti, questa volta con un’intervista rilasciata nei giorni scorsi dalla Presidente Tiziana Chiorboli a Francesco Ventimiglia nell’ambito del programma di Rai Radio1 “Sportello Italia”.

L’allarme è rivolto ai consumatori ed ai rischi che derivano dai trattamenti eseguiti da operatori non qualificati, in locali non a norma e in assenza di requisiti sul piano professionale ed igienico-sanitario. Tutto questo, oltre all’utilizzo di prodotti scadenti che spesso si rivelano dannosi per il cliente, contribuisce alla continua “offerta al ribasso” delle prestazioni, complici le piattaforme web che operano indisturbate ed attraggono la clientela proponendo prestazioni illegali a domicilio o addirittura in forma ambulante, in barba alla normativa di settore e dai regolamenti comunali. Confartigianato Benessere non si stanca, cogliamo ogni occasione per tutelare le nostre imprese e salvaguardare la salute dei cittadini!

 Ascolta l’intervista a Tiziana Chiorboli, Presidente di Confartigianato Benessere

Consiglio dell’UE adotta la direttiva EPBD “Case green”

Consiglio dell’UE adotta la direttiva EPBD “Case green”

Venerdì 12 aprile 2024 il Consiglio dell’UE ha formalmente adottato la nuova Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD), che a breve sarà tradotta e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione. Dopo la pubblicazione, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le disposizioni della Direttiva nella loro legislazione nazionale.

Con la direttiva viene definito il quadro di riferimento per la riduzione delle emissioni e del consumo energetico negli edifici in tutta l’UE, dalle abitazioni e dai luoghi di lavoro alle scuole, agli ospedali e ad altri edifici pubblici. L’obiettivo è contribuire a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone.

Ciascuno Stato membro dovrà ridurre il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali del 16 % entro il 2030 e del 20-22 % entro il 2035; per quanto riguarda gli edifici non residenziali, entro il 2030 dovrà essere ristrutturato il 16% degli immobili con le prestazioni energetiche peggiori e il 26 % entro il 2033. Gli Stati membri avranno la possibilità di esentare da tali obblighi alcune categorie di edifici residenziali e non residenziali, compresi gli edifici storici o le case di villeggiatura.

Tutti gli edifici residenziali e non residenziali di nuova costruzione devono avere zero emissioni in loco da combustibili fossili, dal 1º gennaio 2028 per gli edifici pubblici e dal 1º gennaio 2030 per tutti gli altri.

Secondo le stime UE, l’adozione della direttiva contribuirà a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030. Gli edifici sono ritenuti responsabili di circa il 40% del consumo energetico dell’UE, di oltre la metà del consumo di gas dell’UE (principalmente attraverso il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda per uso domestico) e del 35% delle emissioni di gas a effetto serra legate all’energia. Attualmente circa il 35 % degli edifici dell’UE ha più di 50 anni e quasi il 75% del parco immobiliare è inefficiente sotto il profilo energetico. Allo stesso tempo, il tasso medio annuo di ristrutturazione energetica è solo del 1 % circa.

Appalti sottosoglia: chiarimenti ANAC sul principio di rotazione

L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con l’Atto del Presidente del 13 marzo 2024, fasc. n. 5534/2024, ha fornito alcune utili indicazioni in tema di applicazione del principio di rotazione negli appalti sottosoglia.

Il d.lgs. 50/2016 (vecchio Codice dei Contratti pubblici), ricorda l’Autorità, richiamava il principio di rotazione sia nell’art. 36 (contratti sotto la soglia comunitaria) sia nell’art. 63.

Il principio di rotazione nel vecchio codice, si applicava, quindi, sia agli affidamenti sottosoglia, sia alla procedura negoziata sopra soglia senza previa pubblicazione di un bando di gara.

Sul punto l’Autorità chiariva che soggiace al principio di rotazione la procedura negoziata allorché sussista una individuazione discrezionale dei soggetti partecipanti. Se invece la procedura negoziata risulta preceduta da un avviso pubblico aperto a tutti gli operatori, si è fuori dalle negoziate e dunque non opera il principio di rotazione.

Per dare attuazione a detto principio, l’Autorità con le Linee Guida n. 4, ha fornito alle stazioni appaltanti indicazioni su come applicare la normativa di settore. Le stazioni appaltanti potevano tuttavia discostarsi da quanto disposto dall’Autorità, con obbligo di adeguata e puntuale motivazione, anche a fini di trasparenza.

Il principio di rotazione, così come disciplinato dal d.lgs. 50/2016 e dalle Linee Guida n. 4, nelle procedure negoziate comportava il divieto di reinvito dell’aggiudicatario, nonché dell’operatore invitato non aggiudicatario, negli affidamenti diretti ex art. 36, comma 2, lett. a) del d.lgs. 50/2016 e prevedeva il divieto di riaffidamento nei confronti del contraente uscente.

Il divieto di reinvito dell’operatore non aggiudicatario o di riaffidamento al contraente uscente non assumeva tuttavia valenza assoluta, in quanto si riteneva ammissibile una deroga da parte della stazione appaltante che reinvitava o riaffidava al contraente uscente, purché motivasse in maniera puntuale la scelta “in considerazione della particolare struttura del mercato e della riscontrata effettiva assenza di alternative, tenuto altresì conto del grado di soddisfazione maturato a conclusione del precedente rapporto contrattuale (esecuzione a regola d’arte e qualità della prestazione, nel rispetto dei tempi e dei costi pattuiti) e della competitività del prezzo offerto rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento”.

Il nuovo codice (d.lgs. 36/2023), che si applica agli affidamenti il cui bando è pubblicato a partire dal 1° luglio 2023, diversamente dal d.lgs. n. 50/2016 abrogato dal 1° luglio 2023, riserva un articolo specifico al principio di rotazione (art. 49) in cui ha ribadito l’attualità di detto principio per il sottosoglia, in parte riprendendo in parte innovando su taluni profili significativi quanto già previsto dall’art. 36 del d.lgs. 50/2016 e chiarito dalle Linee Guida n. 4.

L’art. 49 del d.lgs. 36/2023, spiega l’ANAC, impone il rispetto del principio di rotazione nella fase dell’invito al contraente uscente, con lo scopo di evitare che quest’ultimo, forte della conoscenza della prestazione da realizzare acquisita nel precedente contratto, possa agevolmente prevalere sugli altri operatori economici.

L’art. 49 comma 4 del d.lgs. citato, rispetto alle linee guida n. 4, consente di derogare al divieto del reinvito del contraente uscente, che può essere reinvitato o risultare affidatario diretto laddove sussistano i requisiti richiesti dalla legge, concorrenti e non alternativi tra loro, ossia struttura del mercato, effettiva assenza di alternative, accurata esecuzione del precedente contratto, che devono tuttavia essere specificamente rappresentati negli atti di gara.

Ai fini sopra indicati, quindi, la stazione appaltante deve fornire adeguata, puntuale e rigorosa motivazione delle ragioni che l’hanno indotta a derogare al principio di rotazione.

Il nuovo codice, dunque, in assenza della contemporanea sussistenza dei requisiti del comma 4 dell’art. 49 del d.lgs. citato, stabilisce il divieto di reinvito e riaffidamento al contraente uscente nel caso di due affidamenti consecutivi aventi ad oggetto la stessa categoria di opere.

Si rammenta che secondo l’Autorità il principio di rotazione costituisce un riferimento normativo “inviolabile” del procedimento di affidamento dei contratti sottosoglia e non può essere disatteso se non nei casi eccezionali ed entro i limiti indicati dall’art. 49, comma 4, del d.lgs. 36/2023.

L’ANAC precisa, inoltre, che la stazione appaltante può, con apposito regolamento, ripartire gli affidamenti in fasce in base al valore economico (art. 49, comma 3). In tal modo, il principio di rotazione si applicherà solo in caso di affidamenti rientranti nella stessa fascia. Il provvedimento di articolazione in fasce deve prevedere una effettiva differenziazione tra lavori e deve essere adeguatamente motivato in ordine alla scelta dei valori di riferimento delle fasce.

Il principio di rotazione non si applica, oltre che alle procedure aperte, anche alle procedure negoziate senza bando quando l’indagine di mercato sia stata effettuata senza porre limiti al numero di operatori economici, in possesso dei requisiti richiesti, da invitare alla successiva procedura negoziata (art. 49, comma 5, del d.lgs. 36/2023).

Infine, l’Autorità evidenzia che, per favorire la semplificazione e la velocizzazione degli affidamenti di importo minimo, il nuovo Codice ha innovato anche in relazione al limite di 1.000 euro già fissato dalla Linee Guida ANAC n. 4 per la deroga al principio di rotazione, innalzandolo fino a 5.000 euro.

Trasporto Merci – Europa: il Parlamento UE approva nuovi pesi e dimensioni dei camion

Trasporto Merci – Europa: il Parlamento UE approva nuovi pesi e dimensioni dei camion

Il Parlamento Europeo ha approvato le nuove regole su pesi e dimensioni dei veicoli industriali che operano in ambito internazionale.

La principale innovazione risulta l’aumento della massa complessiva degli autoarticolati a 44 tonnellate, a fronte delle attuali 40 tonnellate. Si ricorda che le 44 tonnellate sono permesse solo in alcuni Paesi in ambito nazionale (tra cui l’Italia) e a determinate condizioni nel trasporto intermodale.

L’estensione alle 44 tonnellate sarà applicabile solamente ai veicoli con motore diesel solo sino alla fine del 2034. Dopo tale data, tale possibilità resterà solo per i veicoli a zero emissioni, come gli elettrici, per favorire così la loro diffusione compensando il maggior peso delle batterie.

Un altro provvedimento di notevole importanza è quello che riguarda i complessi veicolari di maggior peso (fino a 60 tonnellate) e dimensione (fino a 25 metri).
Anche in questo caso, tali valori sono già permessi, a vario titolo, all’interno di alcuni Paesi comunitari (come Svezia, Finlandia, Paesi Bassi e Germania).
Qualche Paese ha siglato accordi bilaterali per i trasporti internazionali, ma ora la nuova normativa estenderà automaticamente all’Unione questa possibilità, pur con alcuni limiti.

Il testo in questione dovrà essere discusso con il Consiglio europeo, che dovrà approvarlo o proporre modifiche o integrazioni con eventuali emendamenti.
Successivamente il testo dovrà tornare all’Europarlamento per l’approvazione finale.

Rimettiamo al centro le imprese, i giovani e la formazione. Serve un impegno comune, dalla scuola al mondo del lavoro.

Rimettiamo al centro le imprese, i giovani e la formazione. Serve un impegno comune, dalla scuola al mondo del lavoro. Interessante serata di confronto a Chiavenna

Interessante e partecipato incontro quello organizzato dalla Sezione di Chiavenna nella sala conferenze della Comunità Montana di Chiavenna venerdì 12 aprile.

Un evento dedicato alle imprese di Chiavenna, Piuro e Villa di Chiavenna ma che di fatto si è rivelato un’occasione di confronto ampio e articolato ben oltre I confini amministrativi grazie anche alla presenza di diversi amministratori locali e di alcuni rappresentanti del mondo della scuola.

La serata voluta e condotta dal presidente della sezione Andrea Lorenzini e dal Segretario della stessa Elisabetta Ferrari, è stata suddivisa in due parti. 

La prima parte dell’incontro è stato dedicato alla presentazione di alcuni servizi (tradizionali e innovativi) offerti da Confartigianato ed in particolare dalla sua società di servizi Unidata con gli interventi del Direttore Francesco Maletti e della Consulente del lavoro Silvia Proserpio.

Maletti ha evidenziato l’impegno della società verso I servizi legati alla digitalizzazione mntre Proserpio si è soffermata sul supporto garantito alle imprese in tema di lavoro.

A seguire ha preso la parola il Segretario Provinciale di Confartigianato Sondrio Alberto Pasina che ha illustrato le principali azioni e iniziative di carattere associativo e sindacale indicando fra le priorità quella della carenza di manodopera e il tema energetico.

Nel corso della seconda parte l’incontro ha assunto i caratteri di un confronto aperto con Lorenzini a condurre gli interventi affiancato da alcuni consiglieri della sezione. Il dibattito si è incentrato sul rapporto fra il mondo della scuola (a tutti i livelli), dei giovani e quello dell’impresa, sulla “concorrenza” da parte della vicina Svizzera e sulla critica carenza generalizzata e diffusa di nuovi risorse umane. Diversi i contributi e gli spunti emersi dal dibattito e offerti dai numerosi e attivi consiglieri della sezione intervenuti ; diversi gli spunti e gli stimoli offerti agli amministratori locali e ai rappresentanti delle scuole presenti in sala.

Erano presenti il consigliere regionale Silvana Snider, il Sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta, il Presidente della Comunità Montana Davide Trussoni e il Sindaco di Villa di Chiavenna Giuseppe Pedrini. Tutti hanno preso la parola e hanno sottolineato e condiviso il valore e l’utilità di un confronto costante e continuativo con il mondo dell’impresa. Difficile sintetizzare i punti toccati : dalle difficoltà di una zona di confine e di montagna alle ben note criticità legate all’assenza di nuove leve per il mondo dell’impresa.

Su bonus edilizi 283 modifiche in 4 anni. Tutelare diritti di imprese e cittadini

La normativa sui bonus edilizi ha subìto, da maggio 2020 ad oggi, ben 283 modifiche e chiarimenti che hanno destabilizzato il mercato, la pianificazione dei lavori e l’impegno finanziario per la loro copertura, con inevitabili ripercussioni sull’esecuzione.

L’ennesimo intervento di modifica previsto dal decreto legge 39/2024, adottato senza un preventivo confronto con le Associazioni del settore, cambia nuovamente le regole ‘in corsa’, riducendo ulteriormente le deroghe alle opzioni per sconto e cessione dei crediti collegati ai bonus edilizi e accentuando le difficoltà operative di migliaia di imprese e committenti.

Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato, Cna, Casartigiani, nel corso di un’audizione svoltasi lo scorso 11 aprile davanti alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Nonostante le comprensibili esigenze di tenere sotto controllo i conti pubblici, le tre Confederazioni mettono in evidenza che il provvedimento incide pesantemente, sia nel metodo sia nel merito, su accordi contrattuali già conclusi che ora vengono vanificati con effetti retroattivi penalizzanti.

Confartigianato, Cna, Casartigiani auspicano pertanto l’adozione di una serie di interventi da parte del Parlamento per riportare equilibrio in alcune situazioni meritevoli di tutela e per salvaguardare i diritti di cittadini e imprenditori. Un esempio su tutti è la diversità di trattamento riservata ai territori colpiti da eventi calamitosi che, come nel caso dei crateri sismici dell’Emilia-Romagna o della Sicilia, non potranno più avvalersi dello sconto o della cessione, con gravi ripercussioni sulla ricostruzione.

Inoltre, per quanto riguarda l’utilizzo dei crediti d’imposta Transizione 4.0 sottoposti a nuove misure di monitoraggio, sollecitano un intervento chiarificatore che consenta alle imprese di poter continuare a compensare i crediti, nell’attesa del decreto direttoriale che deve definire il nuovo modello per comunicare che permetterà il monitoraggio dei citati crediti. Vanno assolutamente evitati problemi finanziari alle imprese per la scadenza dei versamenti unitari del 16 aprile 2024.

Tavolo MIT “Piano Casa”: le misure di semplificazione

Il Mit annuncia un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio.


Si tratterebbe di una serie di misure che dovrebbero confluire in un decreto-legge (che potrebbe essere emesso a fine aprile), con la finalità di gestire le piccole difformità di natura formale su immobili o unità immobiliari che la normativa vigente non consente di sanare e che ostacolano la realizzazione di interventi di manutenzione anche ordinaria, limitandone, nei fatti, anche la commerciabilità. Al contempo, verrebbero sbloccate migliaia di pratiche ancora inevase a causa della frammentarietà della disciplina di settore, che non permette all’Amministrazione di fornire risposte in tempi certi alle richieste di accertamento della legittimità degli immobili.

La ratio è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa.

In particolare, come “lievi difformità edilizie” si considereranno:
1. difformità di natura formale quali, ad esempio, varianti ante ’77;
2. ⁠difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche;
3. difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi. La disciplina della “doppia conformità” richiederebbe un chiarimento normativo poiché prevede, oggi, la conformità alla disciplina edilizia e urbanistica sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione dell’istanza di sanatoria.

Queste le linee di indirizzo presentate giovedì 4 aprile nel corso del tavolo “Piano casa”, tenutosi al Mit alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore, tra cui ANAEPA-Confartigianato Edilizia.

In merito a tali problematiche, il Mit ritiene necessario intervenire nel medio e lungo termine con il riordino del testo unico dell’edilizia e della normativa in materia di costruzioni, al fine di semplificare la disciplina di settore e riordinare i rapporti tra la legislazione statale e regionale.

Assemblea autoriparatori 2024: app driver & repair 2 strumenti per automatizzare la gestione del sinistro e risparmiare tempo

Mercoledì 15 maggio ore  17:00 a Sondrio presso la sala Cesaf di Confartigianato Imprese Sondrio

Si parlerà di gestione del sinistro e riparazione automatizzata, veloce e a norma di legge.  

Relatori  Giuseppe Pace (Presidente Carrozzieri Nazionale), Systemdata, Andrea Tardi (All-service srl)

Fatti trovare – Selezione risorse umane – 23 e 30 aprile

Nell’ambito delle iniziative finalizzate ad affrontare la crescente carenza di personale, Synergie Italia – Agenzia per il Lavoro e Confartigianato Imprese Sondrio, hanno promosso e organizzato altre tre giornate di selezione risorse umane nei settori METALMECCANICO, ALIMENTARE, EDILE e LEGNO al fine di individuare nuovi profili da proporre alle aziende del territorio.

Se sei interessato/a recati, con un c.v. aggiornato, presso gli uffici delle sezioni di Confartigianato Imprese Sondrio a Morbegno e Grosio martedì 23 aprile e a Chiavenna martedì 30 aprile, oppure, per maggiori informazioni, contatta direttamente l’Agenzia

filiale di Colico al numero 0341940674 

filiale di Sondrio al numero 0342210196

Saranno raccolte le candidature e i profili dei soggetti in cerca di occupazione e allo stesso tempo le imprese sono chiamate a segnalare le loro necessità.

Estetica – Confartigianato Estetisti su Les nouvelles esthétiques. Baiolini: ‘Non dobbiamo svendere la nostra professionalità’

La Presidente nazionale di Confartigianato Estetisti, Stefania Baiolini, ha analizzato le cause della carenza di personale qualificato nel settore estetico in un articolo intitolato “Formazione e cura del cliente – binomio inscindibile per un’estetica di qualità”, pubblicato su Les Nouvelles Esthetiques. Nell’articolo, evidenzia l’importanza cruciale di una formazione di qualità, affiancata dalla passione e dedizione, come fondamenti della professionalità estetica. “La professionalità non deve essere svenduta. Distinguersi nel mercato richiede di offrire serietà e competenza ai clienti.”

Gli annunci di ricerca di personale qualificato nell’estetica stanno crescendo in modo esponenziale, ma risulta sempre più difficile trovare personale che abbia caratteristiche idonee da poter inserire nei centri estetici…

QUAL È IL PROBLEMA?

La domanda è lecita! Confartigianato ha pubblicato uno studio (leggi QUI) da cui risulta che la carenza di manodopera è generalizzata in tutti i settori dell’artigianato: non vi è un’unica risposta alla domanda, ma sicuramente una maggiore attenzione alla formazione dell’estetista potrebbe agevolare il reperimento di personale adeguato. La formazione dell’estetista è regolamentata nella legge 1/90 che, all’articolo 3, prevede che al termine dell’obbligo scolastico si frequentino due anni da 900 ore ciascuno, per conseguire la qualifica professionale, seguiti da un ulteriore anno qualora si voglia aprire una propria attività. Nonostante queste chiare previsioni di legge, nel nostro paese la formazione professionale risente pesantemente dell’autonomia regionale, il che comporta percorsi differenti per chi voglia approcciarsi a questa professione. Differenti da regione a regione. Non vi è paradossalmente nemmeno uniformità rispetto all’età in cui si possa iniziare a frequentare un percorso di estetica, cosa che potrebbe sembrare irrilevante, ma che modifica sostanzialmente sia l’incontro dei giovani con questo splendido lavoro, sia la qualità dell’insegnamento, sia infine l’approccio al lavoro stesso. Bisogna anche aggiungere la proposta di corsi online e riflettere sulla preparazione che possono offrire questi percorsi dove le lezioni pratiche vengono parzialmente simulate o effettuate in maniera intensiva in pochissimo tempo a discapito dell’apprendimento, o quelle che addirittura propongono percorsi “accelerati” di due anni in uno.

UN OCCHIO ALLE QUALIFICHE

Complice tale disomogeneità, alle professioniste sono proposti dalle scuole e dalle aziende corsi extra su nuove tecniche, nuovi cosmetici e nuove apparecchiature estetiche, oltre a numerosi corsi di comunicazione e marketing, che sono molto frequentati in quanto molto utili all’estetista. L’estetica è una professione in evoluzione che ha bisogno di un arricchimento di competenze continuo e le richieste dei clienti, sempre più particolari e puntuali, ci spingono a un aggiornamento costante che con fatica e dedizione affrontiamo. Questi corsi occupano spesso le domeniche e le giornate di riposo dei nostri centri estetici, ancorché affrontate con l’entusiasmo che ci contraddistingue quotidianamente. L’ideale però sarebbe che venissero proposti solo a persone qualificate e con attività imprenditoriali avviate, per non incrementare il mondo del sommerso che sta soffocando questo settore ed espone a seri rischi la salute dei clienti. A questo proposito, è necessario che le nostre competenze vengano valorizzate, anche attraverso tariffe di trattamenti che consentano la dovuta marginalità, non svendute per rincorrere il “sottocosto” che soltanto chi esercita abusivamente può permettersi di applicare. Del resto, in qualunque settore la qualità ha un costo, ma ripaga sempre in termini di servizio/ prodotto acquistato.

L’ESTETICA NON È SOLO BUSINESS…

Non dobbiamo svendere la nostra professionalità. Credo che queste riflessioni siano d’obbligo per chi ama la professione dell’estetista e che trasmette con passione alle clienti indicazioni per occuparsi al meglio del loro viso e del loro corpo, per piacersi e stare bene. Sembra invece che tutto nel nostro settore si stia trasformando in mero business. La prima cosa che all’interno di un qualunque percorso formativo dovrebbe essere insegnata è proprio la passione e la dedizione con cui ci si deve occupare del cliente e, solo successivamente, fornire tutte le conoscenze e le abilità per eseguire il trattamento nel migliore dei modi e con la dovuta attenzione. La serietà e la competenza devono essere le linee-guida essenziali per professioniste e formatori, se vogliamo che il nostro settore evolva proficuamente e possa disporre di personale preparato e motivato. Se non riusciamo a cogliere questo obiettivo sarà inevitabile trovare sempre meno mano d’opera qualificata e sempre più soggetti in cerca di facili guadagni, con buona pace della cura del cliente che tanto ci sta a cuore.

Venerdì 12 aprile alle 20,30 a Chiavenna in Comunità Montana. Incontro aperto alle imprese. Iniziative, servizi per la difesa e lo sviluppo del territorio.

Venerdì 12 aprile si terrà a Chiavenna presso la Sala Consigliare della Comunità Montana della Valchiavenna, un incontro dedicato a tutte le imprese con sede nei Comuni di Chiavenna, Piuro e Villa di Chiavenna, promosso e organizzato dalla Sezione di Chiavenna di Confartigianato Sondrio.


Aprirà i lavori, alle 20.30, il Presidente della Sezione di Chiavenna, e Vice Presidente di Confartigianato Sondrio, Andrea Lorenzini.

Andrea Lorenzini


A seguire sono previsti gli interventi del Direttore di Unidata Francesco Maletti e della Consulente del lavoro Dott.ssa Silvia Proserpio sui temi legati all’area lavoro e sui servizi legati al Datacenter, hosting, backup da remoto e soluzione di didaster recovery.


Prenderà quindi la parola il Dr. Alberto Pasina, Segretario provinciale Confartigianato Sondrio, per illustrare le principali azioni e iniziative di natura sindacale e associativa a vantaggio della competitività delle imprese e dei territori.


Il programma dei lavori proseguirà con un confronto aperto con gli interventi del Presidente e dei Consiglieri della Sezione di Chiavenna sul delicato tema del rapporto scuola-impresa, sulla formazione professionale e sull’annoso problema della carenza di personale aggravato dalla ‘concorrenza’ rappresentata dalla vicina Svizzera.


Al termine verrà lasciato spazio agli interventi e al dibattito tra le realtà imprenditoriali presenti.

Bonus edilizi: come cambia lo sconto in fattura e cessione del credito

Lo scorso 30 marzo 2024, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 75, è entrato in vigore il Dl n. 39/2024 che, tra l’altro, interviene sul regime delle opzioni per sconto in fattura e cessione del credito in luogo delle detrazioni da bonus edilizi. L’Agenzia delle entrate in un suo comunicato ha riepilogato le principali modifiche contenute nel provvedimento.

Il comma 1, lettera a), prevede la soppressione delle opzioni per lo sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni, per i lavori, successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, effettuati dagli Iacp, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa e degli enti del Terzo settore, ossia i rimanenti soggetti ammessi ai benefici delle agevolazioni previste dalla precedente disciplina (articolo 2, comma 3-bis, primo periodo, del Dl n. 11 /2023).

Il comma 1, lettera b), specifica che tale soppressione non agisce per gli interventi realizzati su immobili danneggiati da eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e da quelli accaduti a partire dal 24 agosto 2016 nei comuni dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. L’agevolazione, in questo caso, viene mantenuta fino a esaurimento dei fondi disponibili pari a 400 milioni di euro per l’anno 2024, dei quali 70 milioni per gli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009.

Il comma 2 prevede, comunque, un regime transitorio che consente l’applicazione delle disposizioni previgenti più favorevoli, fissate dell’articolo 2, commi 3-bis e 3-quater, del citato Dl n. 11/2023, in caso di spese sostenute in relazione a interventi per i quali, in data precedente a quella di entrata in vigore del decreto in esame:

  1. risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), in caso di lavori per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico, effettuati non da condomini
  2. risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la stessa Cila, in caso di lavori per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico, effettuati da condomini
  3. risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, in caso di lavori per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico, in caso di demolizione e ricostruzione di edifici
  4. risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario, se gli interventi non riguardano l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico
  5. siano già iniziati i lavori, oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se gli interventi non riguardano l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e per quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

Al comma 3, è previsto che la deroga del precedente comma 2 si applica anche alle spese sostenute per interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110%, nonché per immobili danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con le deliberazioni del Consiglio dei ministri 16 settembre 2022 e 19 ottobre 2022, situati nei territori della regione Marche, per i quali, entro il 30 marzo 2024, sia stata presentata la documentazione di cui al precedente comma 2 oppure istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Il comma 4, specifica che le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 1-bis, secondo periodo, del Dl n. 11/2023, relative agli interventi di superamento ed eliminazione di barriere architettoniche, si applicano in relazione alle spese sostenute fino al 30 marzo 2024, precisando che le stesse disposizioni continuano ad applicarsi alle spese sostenute successivamente a tale data limitatamente agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del decreto legge:

  1. risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario
  2. siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se per gli interventi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

Riguardo alle modifiche alla disciplina delle opzioni per la cessione dei crediti o per lo sconto in fattura, infine, il comma 5, dispone che, in merito a interventi per i quali, al 30 marzo 2024, non sia stata sostenuta alcuna spesa, documentata da fattura, per lavori già effettuati, la deroga prevista non si applica nelle fattispecie disciplinate dall’articolo 2, comma 2, lettere a), b) e c), del Dl n. 11/2023, ossia:

a)    per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini risulti presentata la Cila

b)    per gli interventi effettuati dai condomini risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la Cila

c)    per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Né è concessa deroga per le ipotesi previste dallo stesso articolo 2, comma 3, lettere a) e b), del Dl n, 11/2023, ossia per interventi diversi da quelli di cui all’articolo 119 del citato Dl n. 34/2020, per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del decreto legge n. 39/2024:

  1. risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario
  2. per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

“Prendiamo atto di questo decreto-legge – evidenzia Paolo Panizza, Presidente di Anaepa-Confartigianato Edilizia Sondrio – che, a nostro giudizio, sarebbe potuto essere oggetto di una più approfondita condivisione e discussione a livello generale. I soggetti maggiormente colpiti sono quelli con redditi bassi che si trovano esclusi dalla possibilità di cessione dei crediti per la riqualificazione della propria abitazione. Forse una applicazione a step avrebbe dato maggiori opportunità di programmazione. E’ evidente che senza una modifica il provvedimento inciderà negativamente sui contratti già in essere ma di cui non è ancora stata iniziata l’esecuzione, compromettendo la stabilità delle imprese interessate.

L’auspicio è quello di un ripensamento da parte del Governo della disposizione, consegnando al Parlamento, l’impegno di un intervento correttivo.

Guardando avanti, inoltre, rimane ancora un’incognita sulla progettualità del Governo per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Direttiva UE “Case Green”. Risulterebbe positivo un avvio, quanto prima, delle valutazioni per arrivare a un’azione di Governo che consenta una programmazione a medio-lungo termine per tutti gli interventi necessari alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e raggiungere così gli obiettivi previsti dall’Europa.”

Caro materiali: pubblicato il decreto Mit per il 2024

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 73/2024 il decreto MIT 28 febbraio 2024, che disciplina le modalità operative di accesso al Fondo, introdotto dal Dl Aiuti (decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022), per far fronte agli aumenti eccezionali dei costi di materiali da costruzione e energia negli appalti pubblici.

Le stazioni appaltanti potranno chiedere l’accesso alle risorse del Fondo con istanza presentata telematicamente alla Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali del Ministero, entro il 31 gennaio 2025.

Le domande di accesso al Fondo devono comprendere:

  1. i dati del contratto d’appalto (CUP e CIG );
  2. i dati desunti dal prospetto di calcolo del maggior importo dello stato di avanzamento dei lavori rispetto all’importo dello stato di avanzamento dei lavori determinato alle condizioni contrattuali, firmato dal direttore dei lavori e vistato dal responsabile unico del procedimento; il dato dell’entità delle lavorazioni effettuate, con l’indicazione del relativo stato di esecuzione, contabilizzazione o annotazione nel libretto delle misure;
  3. il dato dell’entità delle risorse finanziarie disponibili e utilizzate ai fini del pagamento dello stato di avanzamento dei lavori in relazione al quale è formulata l’istanza di accesso al Fondo;
  4. l’entità del contributo richiesto;
  5. gli estremi del conto di tesoreria o, solo nei casi in cui la stazione appaltante non ne sia provvista, del conto corrente bancario ordinario, l’indicazione del funzionario delegato, o l’assegnazione per competenza e cassa, per l’effettuazione del versamento del contributo riconosciuto a valere sulle risorse del Fondo.

Le istanze di accesso possono essere presentate entro le seguenti finestre temporali:

  • I finestra temporale: dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2024;
  • II finestra temporale: dal 1° luglio 2024 al 31 luglio 2024;
  • III finestra temporale: dal 1° ottobre 2024 al 31 ottobre 2024;
  • IV finestra temporale: dal 1° gennaio 2025 al 31 gennaio 2025.

Entro trenta giorni dall’adozione dei decreti di riconoscimento delle somme, il Ministero provvederà all’assegnazione delle risorse e al loro trasferimento alle stazioni appaltanti secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze.

Tiziana Chiorboli, rappresentante di Confartigianato Benessere, è la nuova Presidente della Camera Italiana dell’Acconciatura

La Presidente di Confartigianato Benessere, Tiziana Chiorboli, è stata nominata alla Presidenza della Camera Italiana dell’Acconciatura al termine del convegno “L’evoluzione della professione acconciatore: dalla formazione alla sostenibilità”, in programma il 24 marzo scorso e parte integrante del programma di eventi del Cosmoprof Worldwide Bologna 2024.

Alla guida della Camera dell’Acconciatura per il prossimo quadriennio, la nostra Tiziana Chiorboli sarà affiancata dai Vice Presidenti Massimiliano Peri (Presidente Nazionale Coordinatore Unione CNA) e Gianni Manzetti (Farmen International Cosmetics Distribution s.p.a.).

Emozionata per il prestigioso incarico, la Presidente Chiorboli ha sottolineato l’onore di “raccogliere il testimone che mi porge il mio predecessore, Antonio Stocchi, che ringrazio per l’attività svolta durante un mandato reso particolarmente complesso dalla pandemia e dall’impatto che ha avuto sulla categoria. Farò tesoro dei consigli e degli insegnamenti ricevuti in questi anni e mi impegnerò al massimo per centrare gli obiettivi che Camera Italiana dell’Acconciatura persegue per le imprese del comparto artigiano, in sinergia con le associazioni di riferimento”.

La nuova squadra di presidenza guidata da Tiziana Chiorboli sarà formalizzata in occasione dell’Assemblea di CIA del prossimo giugno e vedrà – per la componente Confartigianato – la conferma di Michele Ziveri (Presidente Acconciatori Confartigianato Emilia Romagna) nel Consiglio Direttivo e del Presidente Acconciatori Confartigianato Marche Daniele Zucchini nell’Assemblea, che accoglierà la new entry Jacqueline Jessica Porroni, Presidente Acconciatori Confartigianato Toscana.

Trasporto Merci Internazionali: pubblicata in Gazzetta la legge sulla lettera di vettura elettronica

Confartigianato Trasporti informa che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 27 marzo 2024, la legge 8 marzo 2024, n. 37 relativa alla adesione della Repubblica italiana al Protocollo addizionale alla Convenzione sul contratto di trasporto internazionale di merci su strada concernente la lettera di vettura elettronica.

L’e-CMR è un sistema innovativo che ha lo scopo di semplificare e modernizzare i processi logistici, consentendo una gestione più efficiente delle operazioni di trasporto internazionale di merci su strada.

Benessere – Apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista – Nuova guida “Apparecchiature estetiche. Cosa è importante sapere!”

L’uso delle apparecchiature da parte dei centri estetici, come noto, è regolato dal DM 206/2015, che reca in allegato l’elenco delle attrezzature il cui utilizzo è consentito.
L’acquisto delle apparecchiature elettromeccaniche è un passo impegnativo per le aziende estetiche, sia in ragione del loro costo quasi sempre consistente, sia perché in alcuni casi comporta la disponibilità di spazi maggiori, l’adeguamento delle infrastrutture e delle risorse umane. L’estetista, perciò, deve conoscere, comprendere e valutare correttamente tutti gli elementi necessari a individuare le soluzioni migliori evitando di incorrere in errori che possano mettere in difficoltà l’organizzazione della propria azienda.
Alcune delle strumentazioni riportate in elenco sono molto semplici e di banale utilizzo, mentre altre necessitano di particolari attenzioni da parte dell’operatore relativamente alle modalità di esercizio e di applicazione nonché alle cautele d’uso.

Inoltre, successivamente all’emanazione del  DM 206/2015, sono state introdotte sul mercato tecniche innovative erroneamente ritenute applicabili da parte dell’estetista perché proposte come riconducibili a schede presenti in elenco.
Al fine di fornire indicazioni aggiornate attraverso uno strumento agile e di facile lettura, Confartigianato Benessere ha pertanto realizzato una Guida denominata “Apparecchiature estetiche. Cosa è importante sapere!”, che è stata promossa in occasione del Cosmoprof 2024.

Al fine di offrire un ulteriore supporto all’utilizzo del laser per epilazione, che rappresenta il macchinario più complesso ed economicamente impegnativo, sono stati altresì inseriti nella Guida, oltre al vademecum messo a disposizione lo scorso anno, il facsimile di consenso informato e lo schema di contratto per il noleggio dell’apparecchiatura idoneo a fornire tutte le opportune tutele all’estetista.

Linee Guida Privacy del settore edile

Lo scorso 14 marzo 2024 sono state presentate presso il Senato della Repubblica le “Linee Guida Privacy del settore edile”.

Le Linee guida sono state predisposte da ANAEPA – Confartigianato Edilizia, Ance, CNA, e Legacoop produzione e servizi, al fine di fornire supporto in materia di privacy alle imprese del settore delle costruzioni.

La registrazione dell’incontro di presentazione del materiale si può rivedere cliccando qui.

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