Skip to main content
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Autore: Tiziana

Autotrasporto, truck & bus 2023: riprendono a febbraio i controlli stradali sui mezzi pesanti

Confartigianato Trasporti comunica che a febbraio riprenderà la campagna del 2023 di sicurezza stradale “Truck & Bus”, organizzata dal network europeo di cooperazione delle Polizie stradali Roadpol.

Difatti Roadpol ha provveduto a pubblicare il calendario con le date del 2023 in cui si svolgeranno le campagne Truck & Bus: dal 13 al 19 febbraio, dall’8 al 14 maggio, e dal 6 al 12 novembre. Una settimana di operazioni su strada in meno rispetto al 2022.

Le verifiche saranno svolte da personale della Polizia stradale e da altri soggetti competenti, il cui obiettivo sarà il controllo del rispetto delle regole sui mezzi, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera.

I controlli coinvolgeranno mezzi pesanti e bus, sulle strade dei Paesi aderenti al network (tutti i Paesi della U.E, tranne Grecia e Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia e la Turchia) e saranno concentrati sulle condizioni tecniche, le dimensioni e il peso dei veicoli, sui tempi di guida europei, sull’uso del tachigrafo, infine sul carico e sui documenti di accompagnamento.

Riqualificazione energetica e comunicazioni ENEA: errori non sanabili

La tardiva od omessa comunicazione all’Enea dei dati sugli interventi di riqualificazione energetica non rientra tra le ipotesi di violazioni formali regolarizzabili, in quanto si tratta di uno dei documenti necessari per poter beneficiare della detrazione spettante per quei lavori; le relative infrazioni hanno come effetto non l’irrogazione di una sanzione, ma il mancato accesso a un regime agevolato e possono essere sanate con lo strumento della remissione in bonis. È una delle precisazioni contenute nella circolare 2/2023, con cui l’Agenzia delle entrate, ha illustrato le altre misure di “tregua fiscale” adottate dalla legge di bilancio per supportare imprese e cittadini nell’attuale situazione di crisi economica. Tra queste, la regolarizzazione delle violazioni formali in materia di imposte sui redditi, Iva e Irap (articolo 1, commi da 166 a 173, legge 179/2022).

L’Agenzia ha chiarito al riguardo che non è possibile avvalersi della suddetta regolarizzazione per le omesse comunicazioni necessarie a perfezionare alcuni tipi di opzione o l’accesso ad agevolazioni fiscali, quale ad esempio la comunicazione all’Enea dei dati relativi agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici per poter fruire della detrazione d’imposta sulle relative spese. Come confermato anche nella circolare dell’8 luglio 2020, n. 19/E, la certificazione all’Enea costituisce, infatti, uno dei documenti necessari per poter beneficiare della detrazione spettante per le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Pertanto, l’Agenzia ritiene che la tardiva od omessa comunicazione all’Enea non rientri tra le violazioni formali oggetto di definizione agevolata.

Nella circolare l’Agenzia richiama una recente sentenza della Cassazione (n. 34151 del 21 novembre 2022), nella quale si sostiene che “In tema di agevolazioni fiscali previste dall’art. 1 della legge n. 296 del 2006, commi 344 e ss., l’omessa comunicazione preventiva all’ENEA costituisce una causa ostativa alla concessione delle agevolazioni relative agli interventi di riqualificazione energetica”.

SCF/SIAE: versamenti 2023

È fissato al 31 maggio 2023 il termine per il versamento relativo alla Campagna 2023 per la regolarizzazione della diffusione in pubblico di musica registrata.

Come per gli anni precedenti la raccolta sarà effettuata dalla SIAE e lo sconto riservato alle aziende di acconciatura ed estetica associate – in virtù della convenzione in vigore tra Confartigianato ed SCF – ammonterà al 15%, come da tabella qui pubblicata.

La scadenza del versamento SIAE per l’utilizzo di apparati (radio, lettori, cd, computer via web, televisori, etc.) di riproduzione di musica e video tutelati dal diritto d’autore nei locali dove si svolge l’attività, è stata prorogata al 15 marzo 2023 (salvo ulteriori proroghe).

L’accordo tra SIAE e Confartigianato prevede uno sconto del 25% per le imprese associate da applicare alle tariffe di cui alla tabella qui pubblicata.

Superbonus e cessione del credito: le novità per il 2023

Con l’approvazione definitiva da parte della Camera il 12 gennaio scorso, il decreto legge Aiuti-quater (DL n. 176/2022) è stato convertito in legge e si attende ora la pubblicazione in Gazzetta. Tra le novità introdotte dal provvedimento, assume particolare rilievo l’articolo 9 che apporta alcune modifiche significative alla disciplina del superbonus (articolo 119, Dl 34/2020) e alla cessione dei crediti edilizi.

In particolare, si modifica il comma 8-bis dell’articolo 119 del DL n. 34 del 2020 concernente la disciplina della detrazione del 110 per cento (cd. superbonus), riducendo la detrazione dal 110 al 90 per cento per le spese sostenute nell’anno 2023, indicando conseguentemente nel termine del 31 dicembre 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2023) il limite per avvalersi dell’agevolazione nella misura del 110 per cento.

Nel corso dell’esame in sede referente è stato soppresso il comma 2 dell’articolo 9, che introduceva, a determinate condizioni, rilevate alla data del 25 novembre 2022, alcune deroghe all’applicazione di tale riduzione, poiché, visto il carattere di urgenza, la questione era stata affrontata durante l’esame parlamentare del Ddl di bilancio e risolta con l’individuazione più puntuale delle fattispecie che nel 2023 non subiscono il ridimensionamento del superbonus dal 110 al 90% (articolo 1, comma 894, legge 197/2022). Nel 2023, dunque, beneficiano ancora della detrazione piena, cioè nella misura originaria del 110%:

  • gli interventi diversi da quelli condominiali per i quali, al 25 novembre 2022, risulta presentata la Cila;
  • gli interventi effettuati dai condomìni per i quali l’approvazione dei lavori è avvenuta con delibera assembleare adottata entro il 18 novembre 2022 (cioè, prima dell’entrata in vigore dello stesso “decreto Aiuti quater”) e la Cila è stata presentata entro il 31 dicembre 2022. La data della delibera di approvazione dev’essere attestata con dichiarazione sostitutiva resa dall’amministratore ovvero dal condomino che ha presieduto l’assemblea, nelle ipotesi in cui la nomina dell’amministratore non è obbligatoria (edifici fino a otto condomini) e i condomini non vi hanno provveduto;
  • gli interventi effettuati dai condomìni per i quali l’approvazione dei lavori è avvenuta con delibera assembleare adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cila risulta presentata al 25 novembre 2022. Anche in questo caso, la data della delibera di approvazione va attestata con dichiarazione sostitutiva dell’amministratore o del condomino che ha presieduto l’assemblea;
  • gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali entro il 31 dicembre 2022 è stata presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.

All’articolo 9 del Dl Aiuti quater, inoltre, è contenuta la proroga al 31 marzo 2023 il termine previsto per l’utilizzo della detrazione del 110% per le spese sostenute da persone fisiche sugli edifici unifamiliari, rimanendo comunque ferma la condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo. Viene inserito inoltre un nuovo periodo all’articolo 8-bis che estende, a determinate condizioni, la possibilità di avvalersi dell’agevolazione fiscale per tutto il 2023 per le spese sostenute per interventi realizzati su unità immobiliari dalle persone fisiche. Inoltre, l’agevolazione con aliquota nella misura del 110% viene riconosciuta fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso

Viene, altresì, riconosciuta la possibilità di un allungamento dei termini per avvalersi dell’agevolazione fiscale nei casi di cessione dei crediti d’imposta legati al superbonus, aumentando in tal modo la capienza fiscale del cessionario. Si stabilisce infatti che, limitatamente ai crediti d’imposta le cui comunicazioni di cessione o di sconto in fattura sono state inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022, sia possibile ripartire l’utilizzo del credito residuo in 10 rate annuali.

Relativamente alle modalità alternative di fruizione di determinate agevolazioni fiscali in ambito edilizio/energetico (tra cui il superbonus) disciplinate dal “decreto Rilancio (articolo 121, Dl 34/2000), vale a dire l’opzione per il contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura praticato dai fornitori dei beni o servizi ovvero per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, il DL Aiuti-quater, come modificato in sede referente, introduce la possibilità di un’ulteriore cessione del credito, che quindi da due diventano tre, a favore di soggetti “vigilati”, cioè banche, intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario iscritti negli appositi albi oppure imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia. La nuova chance è sfruttabile anche con riferimento ai crediti d’imposta che sono stati oggetto di comunicazione di cessione o di sconto in fattura inviata all’Agenzia delle entrate prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del “decreto Aiuti quater” (commi 4-bis e 4-ter – nuovi).

Ancora in materia di sconto in fattura: in una recente risposta a un’istanza di interpello (n. 904-1760/2022), la Direzione regionale della Lombardia dell’Agenzia delle entrate, ha chiarito che il fornitore che ha applicato lo sconto in fattura può effettuare la prima cessione del credito nei confronti di qualunque soggetto, incluso il cliente per il quale ha effettuato i lavori di ristrutturazione e al quale era stato concesso lo sconto.

Le nuove detrazioni in edilizia 2023

Nonostante al momento non si sia trovata ancora una soluzione concreta allo sblocco della cessione dei crediti, rimane inoltre difficoltoso districarsi fra gli innumerevoli bonus in materia edilizia e affini, in particolare dopo le ultime modifiche a seguito della legislazione di fine anno.

Per dare un contributo nel rendere più semplice ed immediatamente percepibile il quadro delle agevolazioni mettiamo a disposizione alcune infografiche, realizzate da Confartigianato con il supporto della Direzione Politiche Fiscali e l’ausilio grafico dell’Ufficio Stampa e Comunicazione.

Nel merito del prodotto, in relazione a ciascuna agevolazione, oltre alla normativa principale di riferimento, sono indicati i soggetti beneficiari, l’intensità della misura, il limite di spesa, il periodo di vigenza, il numero di rate in cui è ripartibile l’agevolazione e se è possibile applicare lo sconto in fattura o cedere la medesima.

“Una scelta scolastica consapevole, per il futuro dei giovani e del territorio”

Come noto, il prossimo 30 gennaio scadrà il termine per la scelta del percorso scolastico da seguire per i ragazzi che stanno terminando le scuole secondarie di primo grado.

Un passo importante per migliaia di alunne e alunni che, a partire dall’anno scolastico 2023/2024, affronteranno un nuovo percorso che li formerà in modo determinante anche per il loro futuro lavorativo. Proprio per questo aspetto, Confartigianato Imprese Sondrio invita i ragazzi e le loro famiglie a tenere in giusta considerazione – oltre alle inclinazioni e alle aspettative personali – anche le prospettive lavorative con un occhio di riguardo alle opportunità in  Valtellina e in Valchiavenna.

L’attuale periodo storico evidenzia sempre più uno scollamento fra i giovani,  il mondo della scuola e quello economico e produttivo. Ogni territorio per preservare il proprio futuro, deve necessariamente preoccuparsi del futuro delle proprie imprese e queste ultime devono poter contare sulle giovani leve per crescere.

In Italia e, in particolare, in Provincia di Sondrio, il tessuto produttivo è costituito da tante micro e piccole realtà, in cui l’artigianato e le attività legate al turismo sono la parte preponderante. Queste attività si sono trovate negli ultimi anni a vivere momenti di difficoltà dovuta alla mancanza di personale. Il contrappasso di questa situazione è la presenza di moltissimi giovani con un alto profilo di studi che non riescono a trovare un’occupazione in quanto il mercato del lavoro, per i ruoli per cui sono formati, è saturo. 

In Provincia di Sondrio vi sono diversi Istituti Tecnici e Professionali di alto profilo e con una consolidata tradizione che possono assicurare una formazione fortemente orientata al mercato e in grado di assicurare al giovane uno sbocco lavorativo sicuro e di soddisfazione. 

Vi sono spazi di crescita e di gratificazione per molti giovani all’interno delle attività imprenditoriali locali ed è un vero peccato oltre che ingiusto che tutto ciò non venga comunicata ai giovani e alle loro famiglie nelle poche iniziative di orientamento ufficiali promosse dagli enti a livello locali. 

Troppo spesso i territori come il nostro, in passato, hanno dovuto scontare gli effetti dello spopolamento e dell’abbandono mettendo così a rischio le attività economiche e a volte le stesse comunità. 

Non c’è comunità al mondo e nella storia dell’uomo che abbia potuto preservarsi senza lo sviluppo generato dal lavoro e dalle imprese e lo stesso concetto di sostenibilità – valore oggi doverosamente al centro di molte riflessioni –  assume un significato pieno in un contesto di crescita economica. 

L’invito di Confartigianato Imprese Sondrio è quello di scegliere il futuro percorso scolastico in maniera libera e consapevole.

Pacchetto mobilità: l’Italia recepisce il distacco dei conducenti

Confartigianato rende noto che a breve avrà inizio l’esame in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati dello schema di decreto legislativo finalizzato a dare attuazione alla direttiva (UE) 2020/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio europeo del 15 luglio 2020, che stabilisce norme specifiche per quanto riguarda la direttiva 96/71/CE e la direttiva 2014/67/UE sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada e che modifica la direttiva 2006/22/CE per quanto riguarda gli obblighi di applicazione e il regolamento (UE) n. 1024/2012.

Il provvedimento trova applicazione nell’ambito del “Pacchetto Mobilità dell’UE”, che determina una ampia riorganizzazione del settore dei trasporti su strada e si compone dei seguenti atti normativi:

  • Regolamento (UE) 2020/1054 sui tempi di guida e riposo dei conducenti e sul tachigrafo digitale;
  • Regolamento (UE) 2020/1055 che disciplina l’accesso al mercato del trasporto di merci su strada e alla professione di trasportatore di merci su strada o di trasportatore di passeggeri su strada;
  • Regolamento (UE) 2020/1056 sulla digitalizzazione dell’autotrasporto e la dematerializzazione delle informazioni;
  • Direttiva (UE) 2020/1057 che rivede gli obblighi di applicazione e stabilisce norme sul distacco dei conducenti.

Il presente decreto, in attuazione della direttiva (UE) 2020/1057, detta disposizioni uniformi per il settore del trasporto su strada e costituisce una lex specialis caratterizzata da norme settoriali e specifiche applicabili alle prestazioni transnazionali di servizi di trasporto su strada e alle operazioni di cabotaggio, consentendo altresì di armonizzare gli obblighi amministrativi e le misure di controllo in materia.

Pertanto si può affermare che il distacco dei conducenti di camion, così come regolamentato dal Pacchetto Mobilità sta per essere recepito anche in Italia.
La disciplina riguarda le prestazioni di autisti stabiliti in uno Stato membro o in un Paese terzo che distaccano conducenti in Italia, nonché le operazioni di cabotaggio effettuate in Italia da trasportatori stabiliti in uno Stato membro.
In più è previsto che le imprese di trasporto stabilite in Stati che non sono membri della UE non beneficiano di un trattamento più favorevole di quello riservato alle imprese dell’Unione, anche quando effettuano operazioni di trasporto in virtù di accordi bilaterali o multilaterali che consentono l’accesso al mercato UE o a parti di esso.
La disciplina speciale non si applica alle prestazioni di servizi di somministrazione di conducenti.

Con il Pacchetto Mobilità il cabotaggio diventa di fatto un distacco, così come il trasporto combinato e i trasporti internazionali. Non sono invece considerati come distacco i trasporti bilaterali e quelli in transito, così come le tratte internazionali di un trasporto combinato effettuate su strada.
Il distacco dovrà essere provato tramite l’utilizzo del portale connesso al sistema di Informazione del Mercato Interno (IMI), al cui interno vanno immessi i dati delle imprese e quelli dei conducenti distaccati al più tardi all’inizio del distacco, insieme ad altre informazioni relative alla società e ai conducenti (la targa di veicolo e rimorchio, il nome dell’autista, la patente, ecc.). Ma sempre a richiesta degli organi di polizia potrebbero essere richiesti anche la copia della dichiarazione di distacco, delle operazioni di trasporto – come per esempio la lettera di vettura internazionale – e anche le registrazioni del tachigrafo con i riferimenti agli Stati attraversati.

Lo Stato membro in cui è destinato il distacco può anche richiedere prova della retribuzione e del contratto di lavoro nonché la prove dell’avvenuto pagamento del salario.

Formazione, CQC: gli obiettivi contenuti nella nuova direttiva europea

Con l’emanazione della Direttiva 2022/2561 del 14 dicembre 2022, l’Unione Europea ha articolato la precedente Direttiva UE 2003/59/CE, con l’obiettivo di unificare in un nuovo ed unico provvedimento tutte le disposizioni della direttiva del 2003 e tutte le modifiche successive, al fine di semplificare e rendere più accessibili a tutti le informazioni contenute in materia di qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti dei veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri, senza intervenire con nuove modifiche sostanziali.

La nuova direttiva è entrata in vigore il 12 gennaio 2023 (venti giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) e, di conseguenza, è stata abrogata la direttiva del 2003 con le precedenti modificazioni.

Gli obiettivi della qualificazione e della formazione dei conducenti resta sostanzialmente la stessa, si modifica parzialmente la numerazione. Ecco, di seguito, un breve elenco.

  1. Zero vittime derivate da incidenti stradali entro il 2050
  2. Miglioramento dell’istruzione per una guida razionale e sicura
  3. Utilizzare uno stile di guida efficiente per ridurre le emissioni, controllare il veicolo e minimizzarne l’usura
  4. Formazione iniziale e periodica per conoscere la regolamentazione relativa ai trasporti
  5. Formazione alla sicurezza riferita sia alla guida che alle attività a veicolo fermo (carico, scarico, etc.), con un particolare focus su pericoli della strada e infortuni sul lavoro
  6. L’applicabilità vale anche per i conducenti cittadini di paese extra europei se impiegati da aziende europee
  7. Sono esonerati i conducenti dei veicoli con impatto trascurabile sulla sicurezza stradale
  8. Sono esonerati i lavoratori per i quali la guida occupa meno del 30% dell’orario di lavoro mensile continuativo
  9. Ai conducenti obbligati verrà rilasciato il CAP (Certificato di Abilitazione Professionale)
  10. L’esonero dall’obbligo di qualificazione iniziale, non esonera da quello di formazione periodica
  11. Fissare criteri di autorizzazione (consolidata professionalità) per i centri autorizzati di formazione
  12. Gli esami per qualificazione iniziale e formazione periodica dovrebbero essere organizzati da entità designate dalle autorità degli Stati membri, che devono anche controllare tali esami
  13. La formazione periodica dovrà avvenire ogni cinque anni a partire dalla data di qualificazione
  14. La banca dati dei CAP, con scambio dati per via telematica fra gli Stati, renderà disponibili sia i dati su patenti e CAP, che quelli sulla formazione iniziale e periodica
  15. Incentivare utilizzo di e-learning e apprendimento integrato

Gli obiettivi sopra elencati si applicano a tutti i conducenti: subordinati, in proprio, c/terzi, c/proprio, merci, passeggeri.

SIAE – Convenzione Confartigianato: Accordo 2023

Accordo con la SIAE per la riduzione dei compensi 2023 per:

  1. “Musica d’ambiente” per apparecchi installati nei laboratori artigiani, negli esercizi commerciali, nei pubblici esercizi, nelle strutture alberghiere, negli ambienti di lavoro non aperti al pubblico, sugli automezzi pubblici, negli stabilimenti balneari e per le “attese telefoniche”;
  2. “Musica di sostegno e di sottofondo” nei Centri Fitness;
  3. “trattenimenti musicali senza ballo” organizzati in pubblici esercizi ed in aree all’aperto.

Sono disponibili i contenuti dell’Accordo con la SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori – per l’anno 2023, che consente alle imprese associate Confartigianato di usufruire di riduzioni sui compensi dovuti in caso di utilizzo di apparati (radio, lettori, cd, computer via web, televisori, etc.) di riproduzione di musica e video tutelati dal diritto d’autore nei locali dove si svolge l’attività.

Come potete riscontrare dalle tabelle allegate, la SIAE, dopo alcuni anni di tariffe bloccate, ha aumentato i prezzi degli abbonamenti 2023 di circa l’8%. Sono, invece, confermate le riduzioni previste dall’Accordo, pari al 25% sui compensi per la “musica d’ambiente” diffusa nei laboratori artigiani, anche non aperti al pubblico, nei pubblici esercizi e negli stabilimenti balneari, del 15% sulle tariffe relative alle strutture alberghiere e del 40% per quelle relative agli automezzi pubblici. Per quanto riguarda i “trattenimenti musicali senza ballo” lo sconto applicato agli associati è del 10%, così come per i “Centri Fitness”.

Nella scheda allegata sono illustrati i contenuti dell’Accordo.

Per stipulare l’abbonamento per la musica d’ambiente ed i trattenimenti musicali, è possibile rivolgersi alla struttura SIAE competente per il territorio, individuando quella più vicina alla propria sede tramite il sito internet della SIAE, oppure è possibile utilizzare il portale Musica d’Ambiente della SIAE.

Il termine per il rinnovo degli abbonamenti, e quindi per il versamento dei compensi usufruendo delle riduzioni, è previsto per il 28 febbraio 2023 (salvo proroghe).

Trasporti internazionali – Licenza comunitaria: chiarimenti degli Interni per la mancanza a bordo del veicolo della copia Certificata Conforme (Art. 46 Legge 298/74)

Confartigianato Trasporti informa che il Dipartimento della Pubblica sicurezza – Direzione centrale Polizia stradale – ha emanato la circolare del 22 novembre 2022 con la quale ha fornito precise indicazioni in merito ad una recente sentenza della Corte di Cassazione, relativa alla violazione dell’obbligo di avere a bordo del veicolo che effettua un trasporto internazionale di merci in conto terzi in ambito UE, copia certificata conforme della licenza comunitaria di cui al Regolamento 1072/2009.

La sentenza della Corte di Cassazione argomenta l’applicazione della sanzione di cui all’art.46 della Legge 298/74 (trasporto senza licenza), nella fattispecie in cui l’autista non esibisca copia conforme della licenza comunitaria all’organo di controllo.

La sanzione de quo trova applicazione non perché l’impresa non sia abilitata ai trasporti internazionali ma in quanto non presente a bordo del veicolo il titolo autorizzativo.

La sentenza in questione afferma che risulta legittimo applicare le sanzioni del trasporto abusivo in contestazione immediata, qualora ovviamente l’agente accertatore proceda alla contestazione motivando correttamente la violazione della mancanza a bordo della copia conforme della licenza comunitaria.

Tale interpretazione deriva dal fatto che l’art.46 citato, infatti, non distingue l’ipotesi del mancato ottenimento di licenza comunitaria da quella della mancanza a bordo del veicolo, nonché dal fatto che la normativa comunitaria in materia richiama sempre e comunque di dimostrare il titolo autorizzativo ad effettuare il trasporto internazionale.

Si fa presente che tale obbligo sussiste anche durante l’esecuzione in Italia di tratte stradali di un trasporto combinato internazionale, in quanto la tratta nazionale fa parte di un trasporto internazionale e la mancanza a bordo veicolo della copia certificata conforme viene sanzionata con la contestazione del richiamato art.46 precedentemente citato.

Da un ulteriore confronto tra Confartigianato e il Dipartimento della Pubblica sicurezza – Direzione centrale Polizia stradale, si ritiene che tale disposizione sia stata resa operativa, oltre che in applicazione del principio di diritto stabilito dalla sentenza in esame, anche per rendere più efficace il controllo nei confronti delle imprese straniere, come richiesto su vari ambiti dalla nostra Associazione.

Difatti, nell’ambito dei controlli su strada, mentre la procedura di cui all’art. 180 del Codice della strada (richiesta di esibizione di specifica documentazione) applicata agli autotrasportatori italiani consente all’organo accertatore di completare l’istruttoria e verificare il possesso o meno della licenza comunitaria, ciò non avviene nei confronti delle imprese di trasporto straniere che, essendo soggette alla procedura particolare di cui all’art. 207 del CdS, l’eventuale richiesta di esibizione della licenza comunitaria notificata alla sede dell’impresa in altro paese comunitario, rimane inevasa la maggior parte delle volte, con la conseguenza di non poter concludere l’istruttoria e poter successivamente sanzionare l’eventuale trasporto abusivo.

La sentenza in questione, nell’affermare che risulta legittimo applicare le sanzioni del trasporto abusivo in contestazione immediata – qualora ovviamente l’agente accertatore proceda alla contestazione motivando correttamente la violazione della mancanza a bordo della copia conforme della licenza comunitaria – consente di fatto di applicare nell’immediatezza l’aspetto sanzionatorio anche nei confronti dell’autotrasportatore che non ha sede in Italia.

Tale interpretazione deriva dal fatto che l’art. 46 citato, infatti, non distingue l’ipotesi del mancato ottenimento di licenza comunitaria da quella della mancanza a bordo del veicolo, nonché dal fatto che la normativa comunitaria in materia richiama sempre e comunque di dimostrare il titolo autorizzativo ad effettuare il trasporto internazionale.

Si fa presente che tale obbligo sembrerebbe sussistere anche durante l’esecuzione in Italia di tratte stradali di un trasporto internazionale, anche se combinato o intermodale, in quanto la tratta nazionale farebbe parte di un trasporto internazionale. Anche se parte degli organi di polizia stradale sostiene la tesi inversa, si consiglia alle imprese di autotrasporto associate (in tale situazione) di tenere comunque sempre a bordo la copia conforme della licenza comunitaria, almeno fino a quando il Ministero dell’Interno non si pronuncerà con un’eventuale circolare che possa chiarire l’esclusione dall’ambito applicativo del caso sopradescritto, come già richiesto da Confartigianato Trasporti. Tale prudenza si rende necessaria alla luce del fatto che l’assenza a bordo veicolo della copia certificata conforme, viene punita con la contestazione del richiamato art. 46 precedentemente citato e con l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari a 2000 euro, nonché la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni.

Appalti e caro materiali: in Gazzetta il decreto sul Fondo adeguamento prezzi

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 27 dicembre 2022 è stato pubblicato il decreto 6 dicembre 2022 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recante le “Modalità di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi in relazione agli stati di avanzamento dei lavori eseguiti dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2022”, e contabilizzati dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure.

Il Fondo ha una dotazione complessiva di 550 milioni di euro per l’anno 2022 ed è ripartito come segue:

• il 34% alla categoria “piccola Impresa”, in possesso dei requisiti di cui all’art. 90 del Dpr. n. 207/2010 o in possesso della qualificazione nella prima o seconda classifica di cui all’art. 61 del Dpr. n. 207/2010;

• il 33% alla categoria “media Impresa”, in possesso della qualificazione dalla terza alla sesta classifica di cui all’art. 61 del Dpr. n. 207 del 2010;

• il 33% alla categoria “grande Impresa”, in possesso della qualificazione nella settima o ottava classifica di cui all’art. 61 del Dpr. n. 207/2010.

Ciascuna impresa appaltatrice degli interventi di cui sopra concorre alla distribuzione delle risorse assegnate alle categorie individuate esclusivamente in ragione della propria qualificazione ai sensi della parte II, titolo III, del DPR 207/2010, a prescindere dall’importo del contratto aggiudicato.

L’accesso al Fondo, in relazione agli appalti pubblici di lavori, ivi compresi quelli affidati a contraente generale, aggiudicati sulla base di offerte con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, è consentito ai soggetti individuati al comma 4, lettera b), dell’art. 26 del decreto-legge 50/2022, per i lavori realizzati ovvero affidati dagli stessi, solo in caso di insufficienza, ai fini della copertura dei maggiori importi derivanti dall’applicazione del comma 1 del citato art. 26, delle seguenti risorse:

• a) risorse appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico dell’intervento, nei limiti del 50 per cento e fatte salve le somme relative agli impegni contrattuali già assunti;

• b) eventuali ulteriori somme a disposizione della medesima stazione appaltante e stanziate annualmente relativamente allo stesso intervento;

• c) somme derivanti da ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti;

• d) somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi ed emanati i certificati di regolare esecuzione, nel rispetto delle procedure contabili della spesa e nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile alla data di entrata in vigore del citato DL 50/2022.

Per la richiesta di accesso al Fondo, i soggetti interessati devono utilizzare esclusivamente la piattaforma raggiungibile al link https://adeguamentoprezziart26b.mit.gov.it/ e compilare, per ciascun Intervento, un Modulo informativo da sottoscrivere e trasmettere secondo le modalità indicate nella medesima Piattaforma, che sarà aperta a partire dalle 10.00 del 2 gennaio 2023 alle 16.00 del 31 gennaio 2023.

Servizi alla persona, alto abusivismo (27,6%) e forte ritardo ripresa (-11,7% valore aggiunto)

L’analisi dei dati nazionali evidenzia che il comparto che presenta il maggiore ritardo nella ripresa
post pandemia è quello centrato sui servizi alle persone: negli ultimi dodici mesi a settembre 2022
il valore aggiunto nelle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni
per la casa e altri servizi rimane dell’11,7% inferiore al livello del 2019, con un calo cumulato di 1,8
miliardi di euro, mentre il totale economia segna un recupero dello 0,8%. In questo cluster
dell’economia è più elevata la presenza di indipendenti irregolari, con una quota che arriva al
27,6%, di oltre undici punti più elevata rispetto al 16,0% dei Servizi.


Il fenomeno preoccupante dell’abusivismo, rappresentato dal cosiddetto “mondo parallelo”
di oltre 1 milione di indipendenti irregolari, è stato descritto nei giorni scorsi da Guido Radoani,
Responsabile Sistema Impresa di Confartigianato, nel servizio ‘I fantasmi del fisco’ al TG3.
Nell’intervento è stato ricordato che l’abusivismo è un fenomeno virale, e pericolosamente
strutturato che espone alla concorrenza sleale di operatori abusivi che si spacciano per
imprenditori oltre 700 mila imprese regolari, in particolare nei settori dei servizi quali benessere,
autoriparazione, impianti, edilizia, giardinaggio, trasporto persone e merci, comunicazione.
La concorrenza sleale degli abusivi è un fenomeno sottovalutato, mentre grava in modo rilevante
sulle casse dello Stato, sulle dinamiche retributive, sulla crescita dimensionale delle imprese,
influenzando le politiche di riduzione della pressione fiscale. Serve una intensificazione delle
segnalazioni e dei controlli da parte delle autorità competenti, mentre vanno unite le forze del
mondo della rappresentanza d’impresa per contrastare il fenomeno, come si è verificato nella
lotta alla contraffazione e all’italian sounding.


Sono parecchi anni che Confartigianato, sia a livello nazionale sia a livello locale, si batte per
contrastare il crescente fenomeno del lavoro irregolare. Attraverso l’indirizzo mail
abusivismo@artigiani.sondrio.it è possibile infatti segnalare qualsiasi attività abusiva sul territorio. A seguito della segnalazione si avvierà la procedura di verifica e di attendibilità della
comunicazione e l’eventuale coinvolgimento delle autorità competenti.


La campagna e il report di Confartigianato – Nel 2022 Confartigianato ha proseguito la Campagna
nazionale di informazione contro l’abusivismo dal titolo ‘Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone
mani’ e ha elaborato alcuni dati fondamentali per comprendere la situazione del sommerso e
della concorrenza sleale dell’abusivismo: i cosiddetti indipendenti irregolari.
Tra i principali dati emerge che:
– 1.003.500 unità indipendenti non regolari
– 14,4% tasso di irregolarità del lavoro indipendente
– +0,7% aumento indipendenti non regolari nell’ultimo anno (2019), a fronte del calo del
2,4% dei dipendenti non regolari
– +0,4 punti, l’aumento tasso di irregolarità degli indipendenti in vent’anni
– 3,2 milioni di occupati non regolari
– 11,3% peso sul PIL dell’economia non osservata (sommerso + illegale)
– 37,9% quota del lavoro irregolare sull’economia non osservata
– 46,4% pressione fiscale reale stimata sull’economia emersa per il 2022, +5,2 punti
superiore rispetto al 41,2% di pressione fiscale effettiva
– 587.523 imprese artigiane nei settori sotto pressione per la concorrenza sleale dell’abusivismo, 82,8% delle 709.959 imprese totali nel perimetro in esame
– 45,9% dell’artigianato nei settori esposti alla concorrenza sleale del sommerso
 
Dinamica valore aggiunto nella ripresa post-pandemia e tasso irregolarità indipendenti 2022 (ultimi 4 trimestri al III trimestre 2022), var. % vs 2019, dati grezzi a prezzi costanti, 2019 per tasso irregolarità
indipendenti, sezioni L-M-N n.d. – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

“Ragnatela burocratica di 224 interventi, 1
modifica normativa ogni 16 giorni”
L’analisi di Confartigianato Imprese Sondrio

Quest’anno la spesa per gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza  (PNRR) finanziato con i fondi di NextGenerationEU sarà di 15 miliardi di euro, inferiore di 14,4  miliardi di euro rispetto ai 29,4 miliardi previsti lo scorso aprile. Nell’aggiornamento di settembre  la minore spesa di quest’anno è riequilibrata con l’aumentando degli interventi nel 2025 e 2026,  ultimo biennio del Piano. Il Ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR  sta procedendo ad una verifica dello stato di avanzamento degli interventi mentre nei giorni scorsi  il Commissario europeo Paolo Gentiloni ha indicato che non vi saranno proroghe, già richieste da  alcuni paesi Ue, al termine del 2026. 

Il PNRR e la manovra di bilancio sono essenziali per allontanare lo spettro della ‘crescita zero’ o,  peggio, della recessione. Sulla crescita del PIL dello 0,6% stimata per il 2023 nell’ultima Nota di  aggiornamento al DEF rivista e integrata, 0,3 punti di maggiore crescita derivano dalla manovra di  bilancio in discussione in Parlamento e 0,3 punti dalla spesa del PNRR. Il Piano, “se perseguito  con efficienza“, secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio darà a fine periodo uno  stimolo all’attività economica stimato in circa tre punti percentuali di PIL. Potrebbero influire  negativamente l’aumento dei prezzi dei materiali per l’edilizia, prodotti in settori energy intensive,  e la carenza delle materie prime. 

L’evoluzione del PNRR e degli incentivi fiscali per l’edilizia sono stati oggetto di una analisi nei  giorni scorsi dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, da cui sono emersi alcuni dettagli  particolarmente interessanti. 

Sul comparto delle costruzioni ha fatto da booster l’attuazione, tra gli interventi del PNRR,  del superbonus, in relazione al quale, però, sono esplose gravi criticità, in primis i crediti legati ai  bonus edilizia incagliati nei cassetti fiscali, su cui Confartigianato torna a chiedere lo sblocco per  salvare l’attività delle imprese che hanno concesso sconti in fattura. Inoltre, si è registrato 

lo stillicidio di modifiche normative, un vero incubo per imprese, professionisti, amministratori di  condomini e famiglie. L’analisi svolta dalla Direzione Politiche Fiscali di Confartigianato delinea  una ragnatela burocratica di 224 interventi su detrazioni fiscali edilizie e superbonus: nel  dettaglio si tratta di 29 interventi legislativi distribuiti su 16 differenti leggi, decreti legge e decreti  ministeriali, di cui 24 solo nell’ultimo anno equivalente ad 1 modifica legislativa ogni 16 giorni.  Inoltre, si sommano 9 provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle entrate e 186 documenti di  prassi, costituiti da 6 circolari, 4 risoluzioni, 157 risposte ad interpello e 19 FAQ. 

Nella prospettiva per il 2023 si delineano, quindi, potenziali rischi che potrebbero rallentare il  comparto protagonista della ripresa post-pandemia, per il quale l’Italia ha assunto una posizione di  leader in Europa. 

Elaborazione Direzione Politiche Fiscali Confartigianato – maggio 2020-novembre 2022, interventi successivi a DL 34/2020  “Rilancio” 

https://www.confartigianato.it/wp-content/uploads/2022/12/maggio-2020-novembre-2022-interventi-successivi-a-DL-34-2020-Rilancio.png

Risorse del Recovery and Resilience Facility (RRF): previsioni aprile e settembre 2022

https://www.confartigianato.it/wp-content/uploads/2022/12/Risorse-del-Recovery-and-Resilience-Facility-RRF-previsioni-aprile-e-settembre-2022.png

Artigianato alimentare e non solo. “A Natale un dolce regalo a valore artigiano”.

Con 901 milioni di euro di export di dolci da ricorrenza nel 2022, l’Italia si piazza sul secondo gradino del podio UE dopo la Francia e fa segnare +10,4% nei primi 8 mesi del 2022 su base annua.
Nonostante la pandemia, il Made in Italy di alimentare e bevande non interrompe la crescita che dura dal 2010 e nel 2022, ultimi dodici mesi ad agosto, sale a 48,2 miliardi di euro, pari all’8,5% delle esportazioni manifatturiere italiane, toccando il massimo storico di 2,5% sul PIL, superando il 2,2,% della Francia e l’1,9% della Germania. Nei primi otto mesi del 2022 la crescita delle esportazioni del comparto è pari al 19,2% (+21,0% alimentare e +13,5% bevande) di poco inferiore al +21,1% del totale esportazioni.


Secondo la più recente rilevazione del “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste” sono 319 i prodotti riconosciuti come eccellenze nel settore agroalimentare tramite i marchi Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) a cui si affiancano 526 vini Doc (Denominazione di Origine Controllata, tra i quali spiccano i Docg, Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e Igt (Indicazione Geografica Tipica).


La ricchezza delle varie culture presenti nel nostro Paese si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo e che in Valtellina e Valchiavenna hanno come maggiori rappresentanti della tradizione la produzione di vino, di prodotti dolciari e di bresaole artigianali.


Valore artigiano di un regalo di Natale
I prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto ; a tutto ciò si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati.
In molte lavorazioni si trova una sintesi della cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità. I prodotti e servizi dell’artigianato sono focalizzati sulla domanda di prossimità, grazie alla profonda conoscenza del mercato del locale da parte degli imprenditori, e a cui si rivolge la consulenza e il supporto ai clienti per installazioni e riparazioni, queste ultime garanzia di una maggiore circolarità e di una riduzione dei rifiuti.

Scegliere prodotti e servizi
realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare.


La spesa per acquisti di Natale per territorio
La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio permette di stimare una spesa che a dicembre in Lombardia supera i 3.847 milioni di euro (16,9% del totale nazionale). A livello provinciale (Sondrio) si prevede una spesa complessiva per prodotti alimentari, cibi e bevande, pari a circa 44 milioni di euro ai quali vanno aggiunti circa 23 milioni per i servizi accessori legati alle festività.

Assegno unico 2023

L’INPS, con circolare apposita ha comunicato le modalità operative per l’erogazione dell’Assegno Unico per il 2023.

Per Tutti coloro che hanno già presentato una domanda di assegno unico nel 2022 e la stessa non sia stata revocata, rinunciata o respinta, l’INPS erogherà in modo automatico l’assegno per il 2023. 

È del tutto evidente che l’INPS erogherà la prestazione sulla base dei dati posseduti negli archivi; pertanto, qualora vi sia l’interesse ad ottenere un importo collegato ai valori ISEE, sarà necessario presentare una nuova DSU. 

Si ricorda che l’ISEE valido fino al 31 dicembre 2022 è utilizzato per determinare gli importi AUU dei mesi di gennaio e febbraio 2023; inoltre la DSU presentata entro il 30 giugno comporta l’erogazione degli importi a questa collegati sin da marzo.
Qualora vi siano variazioni del nucleo familiare sarà sufficiente intervenire sulla domanda già presentata ed eventualmente presentare una nuova DSU (nascita, decesso, disabilità ecc.).

Sarà invece necessario presentare una nuova domanda per tutti coloro che, pur avendo figli fino a 21 anni, non hanno mai beneficiato dell’assegno unico.

Anche nel caso di nuovi nati nel corso del 2023 dovrà essere presentata una nuova domanda oppure effettuare la variazione del nucleo familiare.

Come l’anno passato la decorrenza della prestazione sarà collocata al mese di marzo 2023 nel caso in cui la domanda sia presentata entro il 30 giugno; in caso contrario la prestazione decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.


Il Patronato INAPA – tel. 0342 514343 Roberta Zironi, Silvia Fiori – resta a disposizione per eventuali chiarimenti

Ambito di applicazione della disciplina ADR 2023 ai produttori di rifiuti pericolosi: chiarimenti

In ordine alla definizione del corretto ambito di applicazione della disciplina afferente alla individuazione di un consulente ADR, a partire dal 1° gennaio 2023, per il trasporto di merci pericolose su strada (secondo la Direttiva Europea 2020/1833), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il 21 dicembre 2022 una nota esplicativa sui casi di non obbligatorietà della nomina.

La nota chiarisce una situazione dubbia che ha creato confusione tra i piccoli operatori che Confartigianato rappresenta. ADR 2019 (Accordo Europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada) prevede l’estensione dell’obbligo di nomina del Consulente per la Sicurezza dei trasporti anche alle imprese che effettuano spedizioni di merci pericolose su strada, prevedendo però per questi operatori un periodo di deroga che terminerà il 31/12/2022.

Il punto 1.6.1.44 dell’ADR riporta infatti:

“Le imprese che partecipano al trasporto di merci pericolose solo come speditori e che non erano obbligate a designare un consulente in materia di sicurezza sulla base delle disposizioni applicabili fino al 31 dicembre 2018, devono, in deroga alle disposizioni del 1.8.3.1 applicabili dal 1 gennaio 2019, nominare un consulente per la sicurezza entro il 31 dicembre 2022”.

Le esenzioni previste dal quadro normativo vigente, ovvero l’esenzione parziale per unità di trasporto (1.1.3.6 ADR), l’esenzione totale per disposizioni speciali (3.3 ADR), l’esenzione totale per quantità limitata (3.4 ADR) e l’esenzione totale per quantità esenti (3.5 ADR), sono attualmente applicabili ai soggetti inquadrabili come “trasportatori”, “caricatori”, “scaricatori”, “imballatori” e “riempitori”. Nulla faceva riferimento invece agli “speditori”, che pertanto, a partire dal 01/01/2023 sarebbero stati obbligati a nominare un consulente anche nel caso di una piccola spedizione occasionale di una qualsivoglia merce pericolosa, quale può essere, ad esempio, l’avvio a recupero o smaltimento “una tantum” di un quantitativo minimo di rifiuto pericoloso.

Grazie a una forte azione di Confartigianato e di altre sigle di rappresentanza, è arrivata in tempo utile la nota esplicativa del MIT che chiarisce l’ambito di applicazione delle esclusioni dall’applicazione dell’obbligo di nomina.

In particolare, evidenziamo il seguente passaggio della nota ministeriale:

Tenuto conto che le attuali esenzioni in Italia sono disciplinate dal decreto ministeriale 4 luglio 2000 e chiarite dalla relativa circolare 14 novembre 2000, n. A26, le stesse esenzioni si applicano agli speditori che si trovano nelle medesime condizioni operative” che di fatto esclude dall’obbligo di nomina di un consulente ADR, le attività di “imballaggio, carico, riempimento o scarico” non direttamente connesse all’attività di trasporto di merci pericolose.

Autotrasporto, pubblicato il calendario dei divieti 2023 per i mezzi pesanti

Pubblicato il calendario dei divieti di circolazione stradale, fuori da centri abitati per l’anno 2023, per i veicoli di massa superiore a 7,5 tonnellate.

Il decreto è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

In totale saranno 79 i giorni di divieto

Estetica – avviata importante collaborazione tra il Ministero della Salute e Confartigianato Benessere in materia di estetica oncologica

Si è svolto il 30 novembre 2022 l’incontro tra il Ministero della Salute e le delegazioni di Confartigianato Benessere, CNA e APEO in merito alla Prassi di riferimento UNI relativa alla definizione del profilo dello “Specialista in Estetica Oncologica”

L’attività di estetica negli ultimi anni sta registrando una crescita notevole di domanda di servizi dedicati a soggetti in condizioni di fragilità, generalmente sottoposti a cure sanitarie tra le quali, appunto, quelle oncologiche. È evidente come l’esecuzione di trattamenti su questi soggetti necessitino di attenzioni e conoscenze specifiche tali da garantire al cliente una qualità del servizio che tenga conto della sua particolare condizione. Da qui, la necessità di pervenire ad una normazione tecnica in grado di offrire un quadro regolatorio di riferimento, che preveda adeguati standard formativi. In tal senso la prassi, sviluppata in collaborazione con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), definisce i requisiti di conoscenze e abilità dello Specialista in Estetica Oncologica il quale opera al servizio di persone sottoposte a terapie oncologiche al fine di migliorarne la qualità della vita. 

Lo Specialista in Estetica Oncologica è un professionista del settore del benessere che opera secondo i requisiti e i limiti previsti dalla legge n. 1 del 1990, e che potrà pertanto effettuare esclusivamente i trattamenti estetici previsti dalla normativa di settore. Nell’ottica della più ampia diffusione di questa rilevante iniziativa, le Organizzazioni hanno evidenziato la necessità di condividerne contenuti e finalità con il Ministero della Salute e hanno, altresì, colto l’occasione per evidenziare che le imprese e gli operatori del settore manifestano da tempo l’esigenza di un contesto normativo aggiornato che consenta loro di offrire risposte adeguate al proprio mercato di riferimento. “La prassi è stata definita in modo da garantire un’efficace integrazione di competenze, ruoli e responsabilità delle parti coinvolte e in assoluta sintonia con le disposizioni vigenti” ha dichiarato Stefania Baiolini, Presidente Confartigianato Estetisti “riteniamo pertanto possa rappresentare un importante punto di riferimento per gli operatori del settore e una garanzia fondamentale per i cittadini”. Affermazione condivisa in pieno dal Ministero della Salute, che ha accolto molto positivamente la prassi di riferimento e si è reso disponibile a supportare la richiesta delle associazioni di un riconoscimento normativo del profilo dello Specialista in estetica Oncologica (SEO)

Grande soddisfazione è stata pertanto espressa delle Associazioni per la disponibilità dichiarata dal Ministero ad istituire un tavolo di lavoro congiunto per affrontare le questioni legate ad una maggiore qualificazione della professionalità di un settore che negli ultimi anni ha vissuto continue innovazioni dovute all’introduzione di nuovi servizi e all’utilizzo di attrezzature e tecnologie sempre più sofisticate. Con molto favore è stata, infine, accolta la proposta di lavorare in sinergia ad una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della legalità, riconoscendo che le attività irregolari nei comparti della cura alla persona mettono a repentaglio la salute dei clienti e gettano discredito sulle imprese che operano nel rispetto della legge. “Il contrasto all’abusivismo” hanno concluso le due Presidenti, “è quanto mai necessario per fornire a cittadini e imprese un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni”.

Autotrasporto: dall’Authority europea due opuscoli per gli autisti su Distacco e Tempi di Guida e Riposo

Confartigianato Trasporti informa che L’European Labour Autorithy ha pubblicato sul proprio sito web, anche in lingua italiana, due opuscoli per conducenti e operatori del settore del trasporto su strada, dedicati al distacco transnazionale e ai tempi di guida e riposo.

L’opuscolo distacco dei conducenti illustra i diritti e gli obblighi, aggiornati alle norme del Primo Pacchetto Mobilità entrate in vigore il 2 febbraio 2022. Ai conducenti, il testo spiega quali sono la remunerazione e le condizioni di lavoro e, nel caso di quelli distaccati, quale documentazione devono avere in cabina e fornirli in visione agli organi accertatori in caso di controllo.

L’opuscolo sui tempi di guida e riposo riassume le regole generali e quelle nuove introdotte il 20 agosto 2022 dal Primo Pacchetto Mobilità, tra cui il divieto di trascorrere il riposo settimanale regolare nella cabina del mezzo pesante e l’obbligo di rientro dell’autista ogni tre o quattro settimane presso la propria residenza o la sede della società di trasporto per cui lavora.
Inoltre sono delucidate le eventuale deroghe in caso di imbarco sui treni e traghetti e l’obbligo di commutare la nazione sul cronotachigrafo al momento dell’attraversamento della frontiera.

Pedaggi – In Germania aumento del MAUT nel 2023

Confartigianato Trasporti informa che in Germania per il prossimo anno è previsto un aumento del
pedaggio stradale tedesco Maut destinato ai veicoli pesanti. Difatti in data 24 novembre 2022 il Parlamento federale Bundestag ha approvato l’emendamento alla Legge sui pedaggi, che ora passa al Bundesrat (la Camera che rappresenta i Land).


Allo stato attuale non sono ancora note le cifre dell’aumento che si baserà, nel determinare l’eurovignetta, anche agli aspetti relativi all’inquinamento atmosferico e acustico previsti dalla nuova normativa comunitaria.


In fase di approvazione al Bundestag, le associazioni dell’autotrasporto e della logistica tedesche si sono
opposte all’aumento, sostenendo che avrebbe ulteriormente appesantito i conti delle imprese del settore,
già gravati dagli aumenti dei carburanti.

“Impianti al collasso, si rischia la chiusura imminente”

Rischi e pericoli per l’ambiente e il territorio. Appello degli edili di Confartigianato Sondrio

Diversi gli argomenti affrontati nella seduta di fine anno del Direttivo Provinciale del gruppo Anaepa-Confartigianato Edilizia Sondrio. Il bilancio complessivo a cominciare dai dati relativi al numero delle ore lavorate, mostrano un settore in crescita ma con diverse criticità legate in parte ad alcune incertezze legislative (futuro dei bonus e della cessione dei crediti) e in parte a criticità locali. 

Il direttivo ha preso atto che, da un lato, gli investimenti e le cantierizzazioni legati alle Olimpiadi e al PNRR fanno ben sperare per il progresso e la crescita del territorio di Valtellina e Valchiavenna ma, dall’altro, rischiano di far esplodere alcuni problemi già affrontati nel recenti passato ma che ancora oggi paiono irrisolti. 

A preoccupare un tema su tutti ed è quello della gestione dei materiali derivanti dalle opere di demolizione e delle terre e rocce da scavo

Nonostante l’impegno a trovare una soluzione con la costituzione di un Tavolo ad hoc già nel 2021 coordinato dalla Prefettura e dalla Provincia ad oggi non si vedono spiragli circa una inversione di marcia. Al contrario con l’aumento dei cantieri si rischia di arrivare al collasso in quanto gli  impianti esistenti e autorizzati sul territorio sono saturi.

Alcune soluzioni, che Confartigianato ha presentato a più riprese sia al Tavolo di lavoro sia alle principali stazioni appaltanti, ci sarebbero. Un aiuto – ad esempio – potrebbe derivare dall’impiego dei materiali “rigenerati” per le opere di riempimento da utilizzare negli appalti pubblici

Tali materiali – una volta rispettate determinate caratteristiche – possono essere nuovamente riutilizzati tenendo conto che tutte le fasi di produzione sono certificate e rispettano gli standard previsti anche dalla recente normativa “End of Waste”. 

Al termine del citato Tavolo di lavoro (novembre del 2021), vi era stato l’impegno da parte delle Stazioni appaltanti pubbliche e da parte degli Ordini Professionali (progettisti) ad introdurre l’uso di questi materiali. Impegni questi che sono rimasti pressoché disattesi. 

La riqualificazione dei materiali ha un costo che le imprese di recupero non possono non caricare sul prodotto finale; a fronte di questo però risultano in crescita le segnalazioni di richieste, da parte dei committenti, di materiale a prezzi al di sotto del costo di produzione

Una situazione paradossale che desta più di un dubbio compreso il rischio che in circolazione vi possa essere del materiale non certificato e quindi poco sicuro per l’ambiente.

Se questi dubbi fossero fondati appare evidente il rischio per l’ambiente e per la salute nei territori senza contare il rischio di discariche improvvisate “fai da te”da parte di operatori che, mantenendo i prezzi dello smaltimento del materiale basso, non seguono le corrette procedure per la lavorazione. 

A ridosso delle Olimpiadi 2026 ed in un territorio a vocazione turistica come il nostro, tenere alta l’attenzione su questi aspetti e percorrere le soluzioni migliori dovrebbero essere secondo il Direttivo della Categoria Edili  uno dei punti centrali per chi amministra la cosa pubblica.

Accise Gasolio: l’Agenzia delle Dogane conferma il riavvio del rimborso trimestrale a partire dal 1° dicembre 2022

Confartigianato Trasporti informa che l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli ha pubblicato una circolare con cui fornisce chiarimenti in merito alla rideterminazione temporanea delle aliquote di accisa, nello specifico conferma che, ad esclusione dell’aliquota sul gas naturale usato per autotrazione che resta invariata nella misura di euro zero per metro cubo, a decorrere dal 1° dicembre 2022 e fino al 31 dicembre 2022 le aliquote di accisa sono così incrementate:

  • benzina: da euro 478,40 ad euro 578,40 per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: da euro 367,40 ad euro 467,40 per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburante: da euro 182,61 ad euro 216,67 per mille chilogrammi.

Pertanto tutto ciò influisce sulle agevolazioni per il cosiddetto gasolio commerciale utilizzato nel settore dell’autotrasporto. Infatti, dal momento che la nuova aliquota sul gasolio (euro 467,40 euro per mille litri) torna ad essere superiore a quella a suo tempo fissata dalle norme italiane previste per l’impiego agevolato (403,22 euro per mille litri), l’Agenzia conferma che per il periodo che va dal 1° dicembre e fino al 31 dicembre 2022 sarà possibile riattivare il meccanismo del rimborso accise per un valore pari a 64,18 euro per mille litri (valore dato dalla differenza tra le due aliquote sopra menzionate). Le imprese di trasporto potranno quindi presentare la dichiarazione di rimborso con riguardo ai litri di gasolio consumati nel predetto periodo.

Nuova Tangenziale di Sondrio e viabilità al Trippi

Opera fondamentale ma deve essere realmente efficace

Confartigianato Trasporti Sondrio invita ad una progettualità di lungo periodo

Confartigianato Sondrio Trasporti in questi giorni ha riflettuto al proprio interno circa il progetto della nuova tangenziale di Sondrio in località Trippi presentato ufficialmente nei giorni scorsi ai portatori di interesse.

La riflessione ha coinvolto sia l’importante settore del trasporto merci sia quello non meno importante e strategico del trasporto persone

L’attesa per i lavori per eliminare il tratto del passaggio a livello all’uscita est della tangenziale di Sondrio si sono fatti attendere oltre trent’anni e dopo la presentazione del progetto predisposto da Anas Spa era rimasta un po’ di amarezza che si è affievolita dopo la preso di posizione dell’Assessore regionale Sertori che ha dimostrato apertura verso le istanze di coloro che vivono e lavorano sulle strade. 

Che l’opera per superare il passaggio a livello vada fatta nessuno ha dubbi ma dopo tre decenni di attesa le aspettative sono alte e nonostante le difficoltà l’auspicio è che le opere siano realizzate con un occhio rivolto al 2026 ma con una visione più lunga e cioè al dopo olimpiadi sempre nella convinzione che gli operatori economici della valle hanno una solo strada di fondovalle. 

“L’occasione delle Olimpiadi del 2026 – afferma Fausto Acquistapace, Presidente di Confartigianato Sondrio Trasporti – dovrebbe essere un punto di partenza e non di arrivo per la realizzazione delle infrastrutture necessarie, che per essere realmente funzionali hanno bisogno di essere progettate ascoltando in primis chi i territori li vive quotidianamente. Stiamo parlando di comuni cittadini, studenti, lavoratori, turisti, imprenditori, operatori del trasporto merci e operatori del trasporto persone che attraversano le nostre arterie giornalmente.”

Negli ultimi giorni circolano soluzioni e posizioni differenti che hanno tutte un fondamento. 

A questo punto vogliamo lanciare alcuni spunti di riflessione: non varrebbe forse la pena di proseguire il dialogo tra i portatori di interesse, la politica locale e l’ente che coordina i lavori? Siamo veramente certi che la fretta per l’avvio dei lavori non rischi di farci ritrovare con un’opera che crei più criticità rispetto a quelle che dovrebbe risolvere? 

“Lo stato dell’arte per l’estetica professionale” – Ciclo di seminari in collaborazione con FAPIB

Grande interesse per il ciclo di seminari organizzato da Confartigianato Lombardia, in collaborazione con FAPIB – Associazione Nazionale Fornitori di Attrezzature per Parrucchieri ed Istituti di Bellezza, e dedicato al settore di estetica dal titolo “Lo stato dell’arte per l’estetica professionale”.

Il percorso di formazione, tenuto in videoconferenza dall’Ing. Bernardo Cerisola – Presidente FAPIB, ha avuto lo scopo di aggiornare i partecipanti sulla disciplina relativa alle apparecchiature estetiche, fornire loro strumenti per riconoscere quali attrezzature siano consentite nei propri centri di bellezza, nonché per orientarli al meglio tra le offerte
del mercato.

L’iniziativa si è svolta nel corso del mese di novembre 2022.

Chi non avesse potuto seguire gli incontri può vedere le registrazioni tramite i seguenti link:

PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI PER LE APPARECCHIATURE UTILIZZATE NEI CENTRI ESTETICI – link registrazione: https://youtu.be/agW4G3FWOpQ

TECNOLOGIE NON UTILIZZABILI NEI CENTRI ESTETICI – link registrazione: https://youtu.be/ceNJ6silqLE

REGOLAMENTO UE 745/2017 & GESTIONE DEL LASER NEL CENTRO ESTETICO – link registrazione: https://youtu.be/2GCOCTuJbpQ

Rifiuti inerti da costruzioni: nuovi chiarimenti dal MASE

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), in risposta ad un interpello del 14 novembre 2022 presentato dalla Città Metropolitana di Milano, ha fornito alcuni importanti chiarimenti sull’applicazione del Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuti (EoW) dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, (ai sensi dell’art. 184 – ter, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, Testo Unico Ambiente).

In particolare, è stato richiesto al Ministero di confermare che:

  1. il decreto si intende non applicabile ai rifiuti costituiti da EER 170504 “terre e rocce diverse da quelle di cui alla voce 170503” qualora provenienti da siti contaminati sottoposti a procedimento di bonifica;
  2. per il recupero di tali rifiuti devono essere attivati specifici procedimenti di autorizzazione per l’ottenimento della fattispecie di end of waste caso per caso;
  3. nelle suddette autorizzazioni caso per caso l’EoW prodotto, qualora utilizzato nel sito di bonifica di provenienza, dovrà essere conforme alla tabella 3 dell’allegato 1 del DM 152/2022 e ai limiti analitici (CSC) previsti nella Tabella 1, All.5, Parte IV, Titolo V del d.lgs. 152/2006, in base alla specifica destinazione d’uso (colonna A e B) prevista dal progetto di bonifica.

Con riferimento ai quesiti proposti, a il Ministero ha richiamato i contenuti del D.M. n. 152/2022 che individua i criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti inerti dalle attività di costruzione e di demolizione e gli altri rifiuti inerti di origine minerale di cui all’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere qualificati come rifiuti e sono qualificati come aggregati recuperati (Allegato 1). In tal caso l’aggregato recuperato è utilizzabile esclusivamente per gli scopi specifici elencati nell’Allegato 2 al D.M. n. 152/2022. L’ambito di applicazione del decreto, individuato al comma 1 dell’articolo 1, è circoscritto esclusivamente ai rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione e di demolizione non pericolosi, identificati al capitolo 17 dell’Elenco Europeo dei Rifiuti di cui alla decisione della Commissione 2000/532/Ce e indicati al punto 1 della tabella 1 dell’allegato 1, nonché ai rifiuti inerti non pericolosi di origine minerale elencati al punto 2 della tabella 1 dell’Allegato 1. Non sono ammessi i rifiuti dalle attività di costruzione e di demolizione abbandonati o sotterrati.

Pertanto, i rifiuti identificati con codice EER 170504 “terre e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 170503”, sebbene inclusi nell’elenco di cui al punto 1 della tabella 1 dell’allegato1 del DM 152/2022, qualora siano provenienti da siti contaminati sottoposti a procedimento di bonifica non rientrano nel campo di applicazione del decreto in quanto originati da attività connesse e funzionali alla procedura di bonifica di un sito contaminato e non da attività di costruzione e demolizione.

Le operazioni di recupero aventi a oggetto rifiuti non rientranti nel campo di applicazione del decreto, finalizzate alla cessazione della qualifica di rifiuto, sono soggette al rilascio delle autorizzazioni “end of waste” cosiddette “caso per caso” ai sensi degli articoli 208, 209 e 211 e di cui al Titolo III-bis della Parte seconda del medesimo decreto legislativo n. 152 del 2006, in conformità a quanto previsto dall’articolo 184-ter, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006. Nello specifico, il comma 3 del citato articolo dispone che in mancanza di criteri specifici adottati ai sensi del comma 2, ovvero mediante disciplina comunitaria o decreti nazionali, le autorizzazioni siano rilasciate caso per caso per specifiche tipologie di rifiuto, nel rispetto delle condizioni di cui all’art. 6, par. 1, della Direttiva 2008/98/CE, e sulla base di criteri dettagliati definiti nell’ambito dei medesimi procedimenti autorizzatori, previo parere obbligatorio e vincolante dell’ISPRA o dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale territorialmente competente. Le autorizzazioni caso per caso devono individuare i rifiuti ammissibili all’operazione di recupero, i processi e le tecniche di trattamento consentiti, i criteri di qualità per i materiali di cui è cessata la qualifica di rifiuto ottenuti dall’operazione di recupero, i requisiti affinché i sistemi di gestione dimostrino il rispetto dei criteri relativi alla cessazione della qualifica di rifiuto e, infine, un requisito relativo alla dichiarazione di conformità. In particolare, i provvedimenti autorizzativi devono individuare le operazioni di recupero/riciclaggio compatibili con le caratteristiche dei rifiuti in entrata che garantiscano i requisiti di qualità dei materiali in uscita, nonché la conformità alle norme tecniche di riferimento e gli standard tecnico prestazionali. Devono, inoltre, dettagliare gli usi ammessi per la sostanza o l’oggetto che cessa la qualifica di rifiuto, indicando le eventuali tipologie di processi produttivi in cui l’end of waste viene utilizzato, nonché i parametri da analizzare per la verifica delle condizioni per la cessazione della qualifica di rifiuti e la relativa frequenza di analisi.

Nel caso prospettato dei rifiuti costituiti da EER 170504 provenienti da siti contaminati che abbiano cessato la qualifica di rifiuti a seguito di un’operazione di recupero autorizzata caso per caso, appare condivisibile la possibilità di utilizzo degli stessi nel sito di provenienza se conformi alle concentrazioni soglia di contaminazione di cui alla tabella 1 Allegato 5 alla Parte Quarta, Titolo V del D.lgs. n. 152/2006 in base alla specifica destinazione d’uso prevista dal progetto di bonifica. In tal caso è opportuno utilizzare, ai fini della verifica della conformità dell’eluato, le metodiche e i limiti da utilizzare al test di cessione di cui al decreto del Ministro dell’ambiente 5 febbraio 1998.

Rifiuti da costruzione: in vigore la nuova disciplina sugli inerti

È entrata in vigore il 4 novembre 2022 la nuova disciplina sulla qualifica di rifiuto inerte da attività di costruzione e demolizione e altri rifiuti di origine minerale. E’ quanto prevede il decreto n.152 del 27 settembre 2022 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.246 del 20 ottobre 2022), con il quale il Ministero della Transizione Ecologica mette in campo un primo importante intervento per lo sviluppo circolare del settore delle costruzioni, in linea con gli obiettivi strategici previsti dal Piano europeo d’azione e dalla strategia nazionale approvata in ambito PNRR.

Così come stabilito all’art. 7, il Regolamento sarà sottoposto ad una fase di monitoraggio della durata di 180 giorni dalla data in entrata in vigore del regolamento, in base al quale il MiTE valuterà le modifiche da apportare ai criteri tecnici fissati, per tenere conto delle criticità emerse in fase applicativa.

Il decreto contiene i criteri specifici in base ai quali i rifiuti inerti derivanti dalle attività di costruzione e demolizione (e gli altri rifiuti inerti di origine minerale), sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere qualificati come rifiuti, ai sensi dell’art. 184 ter, del D.Lgs. 152/2006 (Codice dell’ambiente) per essere riutilizzati nel ciclo produttivo con la qualifica di “aggregato recuperato”.

Per essere considerati «aggregato recuperato», i materiali devono essere conformi ai criteri di cui all’Allegato 1. Nel dettaglio, per la produzione di aggregato recuperato sono utilizzabili esclusivamente i rifiuti inerti dalle attività di costruzione e di demolizione non pericolosi elencati nella Tabella 1, punto 1, e i rifiuti inerti non pericolosi di origine minerale elencati nella Tabella 1, punto 2.

Non sono ammessi rifiuti dalle attività di costruzione e di demolizione abbandonati o sotterrati.

I rifiuti ammessi alla produzione di aggregato recuperato devono essere sottoposti ad esame della documentazione a corredo dei rifiuti in ingresso, a controllo visivo, e qualora se ne ravveda la necessità, a controlli supplementari.

L’aggregato recuperato dovrà rispettare determinati parametri di qualità di cui alla Tabella 2 e sarà utilizzabile esclusivamente per gli scopi specifici elencati nell’Allegato 2, quali ad esempio la realizzazione dei sottofondi stradali o il confezionamento di calcestruzzi.

Il rispetto dei suddetti criteri sarà attestato dal produttore di aggregato recuperato, ai sensi dell’articolo 5 del decreto in commento, mediante una Dichiarazione di conformità (DDC) utilizzando il modulo di cui all’Allegato 3, redatta per ciascun lotto di aggregato recuperato prodotto.

Si segnala, infine, che, ai fini dell’adeguamento ai nuovi criteri e alle nuove disposizioni, i produttori di aggregato recuperato avranno tempo fino al 3 maggio 2023 per presentare all’autorità competente un aggiornamento della comunicazione, effettuata ai sensi dell’art.216 del D.lgs 152/2006, o un’istanza di adeguamento, indicando la quantità massima recuperabile.

Nelle more dell’adeguamento, i materiali già prodotti al 4 novembre 2022 (ovvero all’entrata in vigore del D.M. n.152 del 27.09/2022), nonché a quelli che risultano in esito alle procedure di recupero già autorizzate, possono essere utilizzati in conformità alla comunicazione effettuata ai sensi dell’articolo 216 del D.Lgs. 152/2006.

Formazione Professionale – Due Open Day dedicati in collaborazione tra Confartigianato e PFP Valtellina

Proseguono le iniziative per il rilancio della formazione professionale e per la valorizzazione delle attività artigiane sul territorio verso i giovani e le loro famiglie. 

A pochi giorni di distanza dalla Giornata Provinciale dell’Artigianato che Confartigianato Sondrio ha voluto intitolare “Giovani, formazione, impresa e territorio,il futuro della Valtellina” svoltasi presso il Centro Vallesana di Sondalo (una delle due sedi del Polo di Formazione Professionale -PFP- Valtellina), sono stati organizzati due Open Day con lo scopo di far conoscere ai ragazzi ed alle loro famiglie tutta l’offerta formativa dei corsi triennale e quadriennali dell’Istituto.

Confartigianato Sondrio collabora da anni con il Polo di Formazione Professionale (PFP Valtellina)  attraverso iniziative di orientamento e di docenza, allo scopo di offrire una formazione in linea con le esperienze e le esigenze del tessuto imprenditoriale.

Il Polo di Formazione Professionale che, assieme a Enaip Lombardia, è l’unico ente di formazione in provincia di Sondrio che può abilitare secondo la normativa vigente gli operatori del settore dell’estetica e dell’acconciatura, per accrescere le competenze degli alunni e renderli pronti all’ingresso nel mondo del lavoro, viene supportato da Confartigianato nell’individuazione di professionisti locali disponibili a tenere corsi tecnici e seminari di approfondimento. L’esperienza e la professionalità degli artigiani viene così trasferita ai giovani.

Il PFP Valtellina ha un’offerta formativa ampia, che spazia tra corsi triennali e corsi quadriennali per diverse figure professionali: ESTETISTA, ACCONCIATORE, SARTA/O-MODELLISTA (sede di Sondrio), CAMERIERE DI SALA-BAR, CUOCO, OPERATORE EDILE (sede di Sondrio), OPERATORE AGRICOLO (allevamento animali) – (sede di Sondrio), OPERATORE AGRICOLO (coltivazione di piante) – (sede di Sondrio), TECNICO DEI SERVIZI DI ANIMAZIONE TURISTICO SPORTIVA (sede di Sondrio), PANETTIERE E PASTICCIERE (sede di Sondalo). 

Si tratta di figure professionali sempre più difficili da trovare e la cui carenza sta mettendo in difficoltà diversi settori economici. Grazie alla collaborazione tra il PFP e Confartigianato la quasi totalità dei diplomati negli istituti professionali trova immediatamente lavoro. Questi corsi consentono agli alunni di apprendere le competenze richieste dalle imprese; ciò vale in primis per i moduli di “Tecnica e pratica professionale” nelle classi quarte a cui si aggiungono le ore di alternanza scuola-lavoro trascorse in azienda.

I due Open Day, ai quali parteciperà anche una rappresentanza di imprenditori, sono aperti agli alunni delle terze medie e alle loro famiglie e si svolgeranno: Venerdì 02 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la sede di Sondrio del PFP Valtellina, in via Carlo Besta, 3 e Sabato 03 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso la sede di Sondalo del PFP Valtellina, in via A. Zubiani, 37.

Le iniziative di presentazione dell’offerta formativa non si limitano agli Open Day ma prevedono anche una serie di incontri di orientamento che PFP Valtellina e Confartigianato svolgeranno all’interno delle Scuole  Medie. 

“L’auspiciosottolinea Chiara Vairetti, Presidente della Categoria Tessile di Confartigianato e docente del corso per Sarta e Modellista del PFPè che i Dirigenti Scolastici e i docenti interni delle stesse scuole Medie sappiano cogliere l’importanza di queste azioni e soprattutto di quanto sia necessario aprire le porte della scuola al mondo dell’impresa e del lavoro.”   

Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente il referente per l’Orientamento scolastico del PFP Valtellina al numero 0342 515290 oppure consultare il sito https://www.pfpvaltellina.it/.

CONTATTI