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Tag: Samuele Broglio

Sostenibilità per imprese artigiane? La visione di Samuele Broglio

Sostenibilità per imprese artigiane? Non utili le soluzioni pensate per grandi imprese “pantografate in piccolo” per le aziende artigiane. A dirlo è Samuele Broglio1, già Presidente Nazionale Categoria legno, Normatore e titolare della Falegnameria Snc. Nel suo lucido e schietto intervento al secondo forum della Sostenibilità2 Broglio indica, in coerenza con gli interventi precedenti e il nostro agire sul territorio, LA strada da percorrere per evitare di trasformare la Sostenibilità nell’ultima frontiera della burocrazia3.

Ma c’è molto di più. Dal botta e risposta tra Guido Lena4 e Samuele Broglio nell’ultimo panel dell’evento emergono anche le specificità delle imprese artigiane e dei servizi su misura per loro.

Sostenibilità per imprese Artigiane, una voce autorevole

So che lei è delegato per le norme tecniche della Federazione legno arredo ed è stato anche presidente ed è ancora membro anche di vari comitati dell’UNI e del CEN.

Si, io posseggo una classica azienda artigiana: un’impresa  che produce serramenti speciali. La mia è una di quelle realtà artigiane che ha addirittura il laboratorio sotto casa, perché una parte dei lavori si sviluppa sotto l’abitazione della famiglia. 

Sono poi uno scrittore di norme; la vita nel lungo periodo mi ha portato a fare anche questo.

Quale è la sostenibilità per imprese Artigiane secondo lei?

La mia azienda come tutte le altre artigiane tende ad essere sostenibile perché è un’azienda calata nel suo territorio . L’azienda artigiana è a  diretto contatto con i dipendenti. L’azienda artigiana è a diretto contatto con il suo paese. 

L’imprenditore non è un soggetto staccato, che sta da un’altra parte o che si occupa meramente di organizzazione di capitale. L’ artigiano è una persona che vive l’azienda come un pezzo stesso del suo essere e del suo Paese. Questa è la realtà delle imprese artigiane.

La sostenibilità dal punto di vista ambientale (environment) è parte dell’impresa Artigiana: perché non puoi inquinare l’ambiente nel quale vivi e nel quale lavori.

Sostenibilità economica (Governance) perché l’azienda deve essere una realtà solidamente appoggiata. Non siamo aziende con grossi livelli di indebitamento rispetto a quello che è la struttura o quant’altro. 

E soprattutto sostenibilità sociale   perché se un imprenditore artigiano vive nel suo paese  e si comporta male va a finire come il mio collega che. ..al bar s’è preso un pugno in faccia perché non pagava adeguatamente i dipendenti.

Ieri il nostro Presidente Granelli ha detto che non c’è modello di impresa più naturalmente sostenibile di quella artigiana. Quindi sembra che lei sia d’accordo con questa affermazione

E’ così, dev’essere così. Perché, ripeto, l’impresa artigiana non è un soggetto staccato. Se una PMI o una grossa azienda è organizzazione, capitali e lavoro, l’artigiano è per la grande quantità lavoro.

Ma cosa vuol dire? Vuol dire essere calato all’interno del mondo nel quale vivi. Senza grandissimi progetti;  sono le piccole cose che cambiano il mondo per prime. L’artigiano è una ditta di piccole cose, nulla di più e nulla di meno.

Sostenibilità per imprese artigiane; nuova frontiera della burocrazia?

Ma secondo lei  quali sono gli ostacoli principali che impediscono a questi questi semi già interni all’impresa artigiana di attecchire e di germogliare?  Quali sono gli ostacoli principali?

Se un’impresa ha un enorme bilancio e trae vantaggio dalle sue dimensioni, può avere da parte dei soldi sia per fare la parte reale che la parte burocratica della sostenibilità.  Cioè può investire sia per cercare di essere realmente sostenibile sia per dimostrare di esserlo.

L’ostacolo principale è che il mondo sta diventando troppo costoso per piccole imprese. Perché sia essere sostenibili che rendicontare la propria sostenibilità sono attività che hanno un costo.

Ho sentito dire prima che i dati sono già tutti presenti in azienda. Molti dati però per essere reali e credibili richiederebbero il supporto di professionisti esterni, di consulenti e questi costano. Quindi a questo punto l’azienda artigiana può trovarsi di fronte al tragico dilemma di decidere dove investire il suo poco denaro: investo nella rendicontazione  o nell’essere realmente sostenibile?

Togliamoci dalla testa che la sostenibilità non abbia costi. La sostenibilità per imprese artigiane ha dei costi che non possono essere spalmati più di tanto sull’oggetto prodotto.

Qualcuno sta creando dei sistemi di valutazione che non sono pensati a misura di piccola impresa perché impongono esborsi ulteriori per la rendicontazione della sostenibili e non per la sostenibilità. Stiamo ripetendo quello che è successo anni fa nell’ambito della sicurezza. 

Dove investiamo il poco -perché è poco- denaro? Lo investiamo nel rendicontare e nel burocratizzare o nell’essere veramente  sicuri e sostenibili ?

Perché rischiamo di non avere il denaro per fare tutto. Se poi ci sono sanzioni o comunque preclusioni saremo costretti a investire il denaro -come si fa molte volte nella sicurezza- per rendicontare/dimostrare anche se in realtà non abbiamo implementato nulla o poco.

L’impresa artigiana è completamente un’altra cosa

Quello che lei dice è che il sistema che si sta sviluppando attualmente è un sistema  burocratico, più che altro orientato alla produzione di documenti di carta e obbliga le aziende a soprattutto le microimprese a un sistema di gestione che non è loro. Un  messaggio che si può dare anche a EFRAG è di creare standard meno quantitativi e più qualitativi, meno orientati a compilare documenti.

Lo standard EFRAG lo conosco: é bello ma non pensato per un’azienda come la mia che ha sette persone.

Cioè chi ha pensato quello standard ha semplicemente preso qualcosa che ha studiato per imprese gigantesche ed ha cercato di farlo un po’ più piccolo, senza però  costruire un abito su misura per le aziende piccole.

Ma c’è una bella differenza tra le possibilità d’investimento di un’azienda che ha 50, 60, 100 dipendenti e fattura qualche milione di euro ed un’azienda che ha sei/sette dipendenti e non giunge nemmeno al milione di euro di fatturato.

Non è che l’azienda che non giunge al milione di euro ed ha sei o sette dipendenti sia qualcosa di simile all’azienda con 50 dipendenti ma solo un po’ più piccola. Il piccolo è completamente un’altra cosa.

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Note

1)Rivedi la prima giornata del Forum (clicca qui). Rivedi la seconda giornata del forum (clicca qui) e l’intervento di Samuele Broglio integrale (clicca qui)

2)Secondo forum Sostenibilità (clicca qui)

3) Vedi mail inviate per il corso Conoscere , misurare e comunicare la sostenibilità ESG (mail 1, 2,) e articoli sul sito artigiani.sondrio.it (link)

4) Coordinatore Area Sostenibilità e Transizione Ecologica Confartigianato Lombardia e componente Area Ambiente e Sostenibilità, Direzione Politiche Economiche Confartigianato Imprese

Ecobonus e altri incentivi disponibili per serramentisti

La categoria metalmeccanici organizza un webinar per serramentisti dedicato ad ecobonus e incentivi vari ancora a disposizione.

Dopo il webinar dedicato al bonus barriere architettoniche (novembre ’23) riprende la formazione esclusiva per serramentisti puri e falegnamerie generiche con un secondo appuntamento dedicato agli incentivi fiscali.

Ecobonus e incentivi formazione senza secondi fini

Sono molte le scuole di formazione per serramentisti che si propongono di spiegare tutto a tutti con competenza, tempestività e.. qualche finalità commerciale più o meno celata.

A Confartigianato Imprese Sondrio interessa solo la qualità della formazione che da sempre è scevra da interessi commerciali.

Già diversi anni fa, quando si cominciò ad operare con il Superbonus, la categoria Legno organizzò un evento in diretta dedicato a superbonus ed ecobonus informazioni pratiche per serramentisti con un parterre di relatori ineguagliabile (ed ineguagliato):

Ennio Braicovich già direttore di Guidafinestra, editorialista e founder ora scrive su Cosmoserr

Samuele Broglio, Normatore

Ing. Arch Luca Rollino, giornalista de il Sole 24 ore

Dott.ssa Lura Vitali, Studio Vitali Commercialisti

Arch. Giovanni Battista Sarnico, Presidente nazionale categoria Legno

dott. Luigi Carugo, Banca Popolare di Sondrio, responsabile distribuzione assicurativa

Ripartiamo da ecobonus.. perché..

Perché tutto cambia in maniera troppo rapida in tema di incentivi per efficientamento energetico e ristrutturazioni.

Ed ora tornano ad essere richiesti i “vecchi incentivi” superati per poco tempo dalle meteore superbonus e bonus barriere architettoniche.

Formazione tecnica per serramentisti:

Non solo incentivi ma anche formazione tecnica sono da sempre affidati ai migliori docenti in assoluto.

Solo per i 4 moduli del Master per serramentisti e posatori (2018) Si sono susseguiti Giovanni Tisi, Roberto Gasparetti (foto, già direttore marketing Scavolini), Paolo Ambrosi (Accademia Ambrosi partner), Elvio Tessiore (Glassconsulting).

Roberto Gasparetti  ha insegnato il suo metodo vendita ai serramentisti locali.

In epoca di prezziari e preventivi impossibili (2021) L’avvocato Filippo Cafiero ha spiegato come realizzare contratti e preventivi a norma di legge. L’eco dell’evento è arrivato su stampa specializzata che dedicò diversi articoli al seminario voluto da Confartigianato Imprese Sondrio e diffuso da diverse territoriali d’Italia.

Più recentemente, il 27 aprile 2023, venne organizzata un’edizione del corso ed esame per ottenere il patentino per l’uso di prodotti contenenti diisocianati con ben 245 partecipanti ai quali se ne sono aggiunti altri 260 per l’edizione registrata.

Ciò che conta è..

Ciò che conta in un serramento non è il telaio. O meglio non importa tanto il materiale con cui è fatto ma le prestazioni che garantisce.

Certo non è più come un tempo quando i serramenti venivano costruiti da falegnamerie con legno massello, poco vetro e zero guarnizioni. Ora al netto dei sempre più frequenti casi di importazione dall’Est Europa di finestre già complete pronte per la posa, i serramentisti puri, coloro che si dedicano esclusivamente alla produzione, vendita e posa di serramenti sono specializzati in serramenti con telaio in alluminio.

E forse è segno dei tempi anche il fatto che il corso che si svolgerà il 20 marzo 2024 è organizzato per tutti i serramentisti dalla categoria metalmeccanici e non più dalla categoria legno come fu per tutte le iniziative precedenti.

Perché ciò che conta è in-formare le aziende e aiutarle a non cadere in trappole commerciali: anche note con il nome di patentini.

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Posatori di serramenti, ACCREDIA pubblica gli oltre 30 artigiani formati ed esaminati a Sondrio

Da martedì 27 luglio tutti i posatori di serramenti e installatori formati da Confartigianato imprese Sondrio sono presenti nell’Albo ACCREDIA, ente di certificazione nazionale.

Si tratta di titolari, soci e dipendenti di aziende artigiane valtellinesi e valchiavennasche che  hanno frequentato un apposito corso propedeutico promosso da Confartigianato Imprese Sondrio e superato l’esame di certificazione delle competenze con l’esaminatore esterno ed accreditato Q-Aid.

L’importanza di essere presenti sull’albo accredia

Ben sessanta i posatori formati da Confartigianato Imprese Sondrio in una sola sessione di corso propedeutico. Trentatre i posatori di serramenti che al termine del corso si sono presentati alla prima sessione di esame per la certificazione delle competenze.

Con quali risultati? Ben sei candidati hanno ottenuto la certificazione delle competenze di posatore di serramenti senior mentre ventisei hanno puntato in alto, ottenendo la certificazione delle competenze livello caposquadra.

Dopo quattro mesi dalla data di esame, tutti i posatori di serramenti sono presenti sull’Albo di ACCREDIA

Quello di Accredia è l’unico elenco sul quale il posatore di serramenti deve essere presente se vuole affermare di essere un posatore con competenze certificate secondo il livello senior o caposquadra.

Al momento, come confartigianato Imprese Sondrio scrive da anni,  la certificazione delle competenze secondo la norma UNI 11673 NON è obbligatoria e non è dato sapere quando lo diventerà (e se lo diventerà).

E’ obbligatorio fare un corso per sostenere l’esame di certificazione delle competenze?

No. La frequenza di un corso propedeutico non è tra i requisiti per l’ammissione all’esame. Infatti, l’esaminatore verifica le competenze di imprenditori o dipendenti di imprese attive nella posa dei serramenti. Il primo prerequisito per presentarsi all’esame è posare e aver posato serramenti da un congruo periodo di tempo, in funzione del livello di certificazione che si vuole ottenere.

Gli oltre trenta posatori di serramenti con competenze certificate avrebbero quindi potuto sostenere l’esame senza aver fatto alcun corso ma hanno scelto di frequentare il corso propedeutico alla certificazione di più alto livello promosso da Confartigianato imprese Sondrio.

Elenco dei posatori di serramenti formati da Confartigianato imprese Sondrio che hanno sostenuto l’esame il 29 marzo 2021

NomeLivello competenza certificataAzienda  
Anzi DavidePosatore Caposquadra AMIP Srl
Bertalli DavidePosatore Caposquadra Bertalli di Bertalli Valerio & c
Bianchini IvanPosatore Caposquadra Falegnameria Speziale di Speziale Matteo
Bormolini MauroPosatore Caposquadra Falegnameria Minia Snc
Bricalli EmanuelePosatore Caposquadra Soc.Fratelli Bricalli snc
Bricalli RobertoPosatore Caposquadra Soc.Fratelli Bricalli snc
Bruga MauroPosatore Caposquadra Bruga Fulvio sas di Bruga Mauro
Cola LucaPosatore SeniorLa bottega del Legno di  Gasperi Ermanno &C.
Contini MauroPosatore Caposquadra Falegnameria f.lli Contini snc
Damiani DavidePosatore SeniorLosida di Damiani Loris
Damiani LorisPosatore Caposquadra Losida di Damiani Loris
Gasperi SimonePosatore Caposquadra La bottega del Legno di  Gasperi Ermanno &C.
Gianoli MauroPosatore SeniorDa Prada Giosuè Pietro
Gianoncelli FrancescoPosatore Caposquadra Gianoncelli Francesco
Iacomella MichelePosatore Caposquadra Iacomella Michele
Maggioni FrancescoPosatore SeniorFalegnameria Mottini Andrea
Mottini andreaPosatore Caposquadra Falegnameria Mottini Andrea
Mounirou IssaPosatore SeniorFalegnameria Mottini Andrea
Negri CorradoPosatore Caposquadra Metaco Infissi srl
Negri StefanoPosatore Caposquadra Metaco Infissi srl
Pedroni WilliamPosatore Caposquadra Falegnameria Mobili Pedroni Snc
Perregrini EnricoPosatore Caposquadra Perregrini Arredamenti srl
Perregrini MaurizioPosatore SeniorPerregrini arredamenti srl
Pini AntonioPosatore SeniorDa Prada Giosuè Pietro
Pini LucaPosatore Caposquadra Artigiana legno snc di Pini Remo & C
Pozzi NicolaPosatore SeniorLa bottega del Legno di  Gasperi Ermanno &C.
Pruneri DavidePosatore Caposquadra Falegnameria Pruneri snc di Pruneri Paolo & c
Rodigari MassimoPosatore Caposquadra AMIP Srl
Speziale MarcelloPosatore Caposquadra Falegnameria Speziale di Speziale Matteo
Togni OmarPosatore SeniorLa bottega del Legno di  Gasperi Ermanno &C.
Viviani AdolfoPosatore SeniorLa bottega del Legno di  Gasperi Ermanno &C.
Elenco dei posatori di serramenti che hanno frequentato il corso propedeutico alla certificazione delle competenze dei posatori di serramenti promosso da confartigianato Imprese Sondrio e superato l’esame di certificazione il 29 marzo 2021.

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -3473698217)

Certificazione delle competenze, i primi 33 posatori di serramenti

Lunedì 29 si è svolta la prima giornata dedicata alla certificazione delle competenze dei posatori di serramenti.

Giornata intensa con tre prove distinte per gli aspiranti EQF4 e altrettante per gli EQF3.

Non poteva essere che così, dal momento che Confartigianato Imprese Sondrio ha implementato il percorso di certificazione delle competenze ideato da Samuele Broglio:

[..] Come Confartigianato abbiamo abbracciato l’approccio più rigorosamente aderente alla totalità del quadro normativo fissato dalla “serie UNI 11673”, ossia:
Formazione eseguita direttamente tramite le strutture formative dell’associazione, in conformità alla UNI 11673-3, capitolo 6. Ricordo che la rispondenza a questa parte della normazione nazionale è possibile solo a soggetti che abbiano al loro interno o collaborino con associazioni/federazioni nazionali del settore serramenti rappresentative a livello nazionale
Formazione tramite personale direttamente legato all’Associazione (per gli argomenti previsti), così come stabilito dalla norma UNI 11673-3, Prospetto 3;
Programma formativo in grado di permettere il raggiungimento del livello EQF4 ai sensi del capitolo 5 della UNI 11673-3;
Esame tramite Ente di certificazione delle persone operante in conformità alla norma UNI CEI ISO/IEC 17024.
[..]

citazione da Guidafinestra

La scelta di Confartigianato Imprese Sondrio: Q-Aid

Per la certificazione competenze dei posatori di serramenti Confartigianato imprese Sondrio ha scelto Q-aid, il più giovane tra gli enti accreditati per questa tipologia di certificazione.

Si tratta di una scelta oculata, presa dopo il vaglio di 5 proposte formative e 3 bozze di convenzione con altrettanti enti accreditati.

Una scelta vincente e tutta a vantaggio delle aziende associate.

Un percorso iniziato oltre 4 anni fa

Benché si tratti della prima certificazione delle competenze e del primo corso propedeutico promosso da Confartigianato Imprese Sondrio, chi ha discreta memoria ricorderà passate esperienze “profetiche”.

A settembre e ottobre 2017, infatti, si è svolta la prima edizione del Master per serramentisti e posatori qualificati. Di cosa si è trattato? Di un percorso formativo di 16 ore e relativo esame (altre 2 ore) dedicato ai posatori di serramenti.

Il Master, articolato in 4 moduli (vedi programma), anticipava di qualche anno contenuti e metodologie di esame odierne per la certificazione delle competenze dei posatori Senior (EQF3)

Non è un caso che il Master, ripetuto nel 2018, sia stato accreditato come corso adatto per ottenere il Marchio posa qualità dei serramenti (primo corso del sistema Confartigianato ad essere accreditato), sia stato replicato da diverse territoriali e, in ultimo, sia servito come base per l’odierno corso propedeutico.

Info e contatti

Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Serramenti, tasselli ad hoc per ogni tipologia di finestra

Non esistono due finestre uguali. O meglio, non esistono due serramenti che abbiano tasselli in egual numero, dimensione, funzione e posizionamento.

Se ne è parlato per più di due ore nell’arco della terza lezione del corso propedeutico alla certificazione delle competenze del posatore di serramenti.

Dopo l’inquadramento generale ai sensi della UNI 11673 (1 lezione) e l’approfondimento dedicato al giunto di posa (2 lezione), Il docente ha sviscerato una per una oltre 20 tipologie di posizionamento specifiche per diversi serramenti.

Per ciascuna sono state approfondite le ragioni scientifiche (e non) che stanno a monte delle scelte normative.

La norma ci dice quali sono i tasselli ad hoc, distinguendo tra obbligatori, facoltativi e distanziatori. Va conosciuta e applicata. Oltre alla norma, soprattutto per i serramenti più complessi, bisogna ragionare e far tesoro dell’esperienza. Ogni caso è un caso nuovo.

Quante tipologie di tasselli esistono?

La norma prevede tre tipi di tasselli in base alla loro funzione

  1. Obbligatori
  2. facoltativi
  3. Distanziatori

Tasselli di Fissaggio (obbligatori) : trasferiscono il carico della vetrata attraverso il telaio e gli accessori per serramenti alla struttura della costruzione. Sono indicati con triangoli neri.

Tasselli di posizionamento (obbligatori) : trasferiscono i carichi della vetrata al telaio, secondo la tipologia della finestra. Sono generalmente dello stesso materiale dei tasselli di fissaggio e vengono indicati in norma da un cerchio bianco.

Tasselli di posizionamento (facoltativi): tengono la posizione corretta del vetro nel telaio ed evitano il contatto tra vetro e telaio ma NON hanno lo scopo di trasferire carichi dalla vetrata al telaio. Sono indicati da una croce X

Distnziatori: Utilizzati per trasmetter il carico perpendicolarmente al piano della vetrata

Un esempio di tasselli ad hoc: vetri curvi in pianta

curvo in pianta slides dalla lezione di Samuele Broglio

Tra le oltre 2O tipologie di tasselli ad hoc per specifici serramenti, sono stati presentati due esempi di vetro curvo: Vetro curvato posto su una circonferenza e vetro curvato posto su un bordo dritto.

Sono certamente due tra le tipologie di vetri – e di serramenti- meno posati da falegnamerie artigiane, ma sono parte fissa degli edifici pubblici moderni e delle abitazioni private più prestigiose

[..] Nel caso del vetro curvato in piano si consigliano due Tasselli di fissaggio agli angoli estremi in Basso e due tasselli di posizionamento agli angoli estremi in alto. La norma ne indica uno volontario al cento. Tutto qui? Per esperienza personale vi dico che con questo tipo di pianta bisogna andarci cauti. Ad esempio se voi mettete il tassello di posizionamento centrale, facoltativo, in un vetro curvo ad alzante scorrevole… Vi posso garantire che il serramernto butterà giù il naso e avrete quindi dei sani problemi. I curvi in pianta vanno ragionati di volta in volta derivando dalla regola generale [..]

Non di sola tassellatura vive il serramentista Caposquadra..

Ma anche della scelta della classe di permeabilità all’aria, della classe di tenuta all’acqua, della classe di tenuta al carico di vento.

Per non parlare della capacità di lettura delle rappresentazioni grafiche delle azioni fisiche da considerare nella progettazione e posa del serramento, dei ponti termici e della variazione delle isoterme in funzione di alcune soluzioni di posa alternative e infine, comprensione del Diagramma psicrometrico.

Tutti argomenti trattati da Samuele Broglio con la consueta ineguagliabile competenza tecnica in sole 3 ore di lezione.

Info e registrazioni

Le registrazioni integrali delle lezioni del corso propedeutico alla certificazione delle competenze sono disposizione dei partecipanti assieme a molti materiali extra.

Per info ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Il giunto di posa, il centro delle norme tecniche per serramentisti

Il giunto di posa è stato l’argomento con cui è iniziata la seconda lezione del corso Propedeutico alla certificazione delle Competenze del Posatore di serramenti. Per oltre tre ore Samuele Broglio ha parlato, con la consueta competenza tecnica, di scelta, dimensionamento, sigillatura dei giunti di posa. di seguito l’introduzione alla lezione.

Premessa: Giunto primario e secondario

Il giunto di posa è composto da due elementi: giunto primario e giunto secondario. Come giunto primario si intende il giunto che sigilla tra muro e controtelaio. Il giunto secondario sigilla tra controtelaio e telaio fisso del serramento.

Il giunto primario può essere di diretta responsabilità dell’installatore, mentre il giunto secondario è sempre di direttaresponsabilità dell’installatore.

Ciò significa che l’installatore può, volendo, procedere alla posa del controtelaio ma deve procedere alla posa del serramento.

Abbiamo due possibili tipologie di giunti di posa: giunto di posa in battuta  e giunto di posa in luce.

Giunto di posa in battuta

Giunto di posa in battuta  (o ad elle) ha come  caratteristica quella di avere il fronte del giunto di posa protetto. Vi è una “L” che sormonta sul davanti tutto il giunto di posa

.

Nel giunto ad elle abbiamo il fronte della nostra  coppia di giunti coperta da una quinta di muro.

Proprio per questa caratteristica il giunto  in battuta é un giunto che da un punto di vista progettuale è sempre preferibile, soprattutto e principalmente se si devono raggiungere performance acustiche.

 L’acustica è di difficile gestione perché è pesantemente influenzata da piccole difformità. Quindi se davanti al giunto c’è  una protezione muraria è tanto di guadagnato.

Giunto in luce

Nel giunto in luce, invece, la coppia di giunti primario e secondario risulta esposta completamente e direttamente all’azione degli agenti esterni.

 Tipico dei monoblocchi, il giunto il luce può essere usato anche per la posa in opera di finestre prive di questo elemento.

.

Il giunto in Luce  è più semplice dal un punto di vista della struttura muraria ma nettamente più difficile da un punto di vista dell’opera tecnica di istallazione.

Il giunto in luce potrebbe dare non pochi problemi a fronte di qualsiasi piccola imperfezione. Quasta debolezza intrinseca  del giunto il luce è poco evidente se nei monoblocchi vista la profondità del giunto. Nel caso di serramenti 68/75/80 montati in luce, invece,   dobbiamo sapere che siamo di fronte ad un giunto potenzialmente  ad altissimo rischio.

Le dimensioni del Giunto

Le dimensioni del giunto sono influenzate da decine di fattori. Essenzialmente però il suo dimensionamento è influenzato dal dover essere correttamente posizionato.

Se abbiamo un giunto largo 8 cm, scordiamoci di sigillarlo a regola d’arte. Quel giunto sarà sempre una debolezza. Lo stesso dicasi per i giunti troppo piccoli.

Se usiamo la schiuma dobbiamo avere un giunto di dimensioni tali che ci permetta di arrivare a sigillare fino in fondo senza lasciare buchi.

Se usiamo i nastri dobbiamo aver un giunto di dimensione tali da permettere di far passare il nastro..

Norme tecniche Approfondite

Durante la seconda lezione del corso per la certificazione delle competenze del serramentista sono state approfondite le seguenti norme tecniche:

  • Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno UNI 11296
  • Serramenti esterni e facciate continue – Criteri di scelta delle caratteristiche prestazionali di permeabilita’ all’aria, tenuta all’acqua e resistenza al carico del ventoUNI 11173
  • Vetro per edilizia – Raccomandazioni per la messa in opera – Principi di posa per vetrate verticali ed inclinateUNI 12488
  • Posa in opera di serramenti – Parte 1: Requisiti e criteri di verifica della progettazione UNI 11673

Registrazioni

Le registrazioni integrali del corso e il materiale integrativo è a disposizione dei soli partecipanti. per informazioni Ufficio Categorie e mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Serramentisti: certificazione delle competenze senza imbrogli

Venerdì 26 febbraio è partito il percorso di formazione che approderà alla certificazione delle competenze dei posatori di serramenti.

L’iniziativa, che si fregia di oltre sessanta partecipanti, è stata organizzata da Confartigianato Imprese Sondrio su proposta del direttivo Legno e arredamento.

Anche in questa occasione, come per il webinar Eco-superbonus informazioni per il serramentista, l’iniziativa è stata allargata alle territoriali interessate. Questa volta Confartigianato Imprese Como ha aderito allargando la partecipazione alle aziende associate del Lago.

Acquisire Conoscenze scientifiche

Questo corso per la certificazione delle competenze dei posatori è un corso di formazione nel rispetto della normativa nazionale per la posa in opera.

Pertanto il corso ha come obiettivo quello di dare delle conoscenze scientifiche e non delle soluzioni pronte all’uso. Non si parlerà di quali materiali mettere uno dietro l’altro per ottenere un determinato risultato . Questi contenuti sono tipici dei workshop dei fornitori.

Il docente Samuele Broglio, imprenditore, consulente e delegato alla normazione, fornirà le basi scientifiche che servono per valutare criticità, proposte dei fornitori, ipotesi progettuali

.

16 ore di formazione di altissimo livello:

Sedici ore di corso perché, in primis, si prevede una formazione estesa a tutto il blocco della UNI 11673:

  1. Prima parte: come si fa un giunto di posa
  2. Seconda parte:  livelli di capacità e competenze in base ai singoli livelli prestazionali del posatore
  3. Terza parte: requisiti minimi relativi all’entità che dà la formazione

Con il corso di Confartigianato Imprese Sondrio si può accedere al più alto livello di certificazione: l’EQF4 ovvero il posatore caposquadra.

Confartigianato ha deciso di puntare al punto più alto, offrendo alle proprie aziende la possibilità concreta di accrescere il proprio livello di consapevolezza e cultura imprenditoriale. Con questa scelta si riduce enormemente il rischio di doversi formarsi nuovamente quando Il DPR atteso renderà obbligatoria la certificazione.

Dando per altamente probabile- ma non per assolutamente certo- che il DPR, per quanto concerne la posa in opera dei serramenti, renderà obbligatoria la norma Italiana esistente, Confartigianato Imprese Sondrio ha deciso di non fermarsi ad un livello inferiore al massimo possibile

Un obbligo a metà e tante Fake news

Attualmente, infatti, non c’è alcun obbligo di certificazione e di formazione propedeutica alla certificazione. C’è solo il D.Lgs 48/2020 che recepisce la direttiva europea senza dire da quando sarà obbligatoria la qualifica del posatore e cosa si intenda per posatore qualificato.

In questo Confartigianato è da sempre coerente nell’informare i propri soci, distinguendosi da accademie e scuole di formazione per serramentisti. Infatti non appena venne pubblicato il D.Lgs 48/2020 si sono susseguite live su facebook e post per (dis)informare facendo leva sull’obbligo di certificazione.

L’immagine rimanda ad un post pubblicato e sponsorizzato su facebook il 27 luglio 2020 (poi modificato in data 31 luglio) da uno dei più agguerriti erogatori di corsi e certificazioni.

Stando al testo l’obbligo di qualifica scattava già 8 mesi fa, mentre in realtà è ancora fermo ai blocchi di partenza (e chissà per quanto ancora).

E’ vero che l’articolo 7 del D.lgs 48/2020, dice che per accedere agli sgravi fiscali gli installatori delle tecnologie (tra queste ci sono i serramenti) devono essere qualificati.

Tuttavia il Decreto citato non dice cosa si intenda per qualificato nei singoli campi d’azione.

Lo dovrà stabilire, prima o poi, un Decreto del Presidente della Repubblica che nessuno ancora conosce.

Le prossime tappe

Samuele Broglio curerà le prossime tre lezioni del corso (5, 12, 19 marzo) per essere poi sostituito dall’Ing. Paolo Barbieri per le ultime 4 ore (venerdì 26 marzo)

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it )

Trasmittanza termica dei serramenti, Il vademecum per fabbricanti, progettisti e formatori

Come si calcola la trasmittanza termica dei Serramenti? Quali dimensioni ha il serramento campione e quali le regole di estendibilità ?

Sono queste alcune delle domande che sempre il serramentista è costretto porsi e alle quali deve trovare risposta.

A tutti questi quesiti ha magistralmente risposto Samuele Broglio nel corso del webinar Eco-superbonus, informazioni pratiche per serramentisti.

Il Decreto Requisiti tecnici ed economici

Ma non è tutto. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto Requisiti tecnici ed economici (GU serie generale 246 del 5 10 2020 ), alle domande elencate se n’è aggiunta un’altra:

Può lo stato Italiano -o un altro stato europeo- indicare un solo metodo di calcolo della Trasmittanza termica dei serramenti?

Nell’allegato E del decreto citato, dedicato ai Requisiti degli interventi di isolamento termico, è presente l’ormai celeberrimo schema che riassume i valori di soglia degli interventi di isolamento e sostituzione. Tra questi, è citata “iv. Sostituzione di finestre comprensive di infissi (calcolo secondo le norme UNI ENISO 10077-1).

Qui sta il problema. Secondo la norma armonizzata (UNI EN 14351-1 ) i metodi di calcolo della trasmittanza sono tre, molto diversi per costi e risultati e non uno solo.

Parrebbe quindi che dei tre metodi di calcolo uno solo vada bene.

Il vademecum Trasmittanza Termica

Anche a questo quesito “inedito” e sfuggito ai più ha risposto Samuele Broglio con la sua consueta e rara capacità di muoversi tra norme tecniche, Regolamenti europei e sentenze.

Il vademecum va in profondità nei temi trattati per trenta minuti nel corso del webinar del 28 novembre scorso, di cui è ancora disponibile la registrazione integrale.

Nel file scaricabile troverete risposte alle seguenti domande:

  • Quali sono le dimensioni del serramento campione e quali sono le regole di estendibilità?
  • I metodi di calcolo della trasmittanza termica: quali sono
  • “Le due cifre significative” della trasmittanza termica
  • Quando si devono calcolare i valori di trasmittanza di ciascun singolo serramento e come vanno indicati?
  • I valori di trasmittanza calcolati serramento per serramento- se richiesti- devono/possono essere confrontati con quelli presenti in allegato E al decreto requisiti Tecnici ed economici?
  • Può lo stato italiano richiamare solo una parte delle norme armonizzate tra cui figura anche la UNI EN 14351- 1?

Per informazioni

Ufficio categorie e mercato referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

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