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Tag: Regolamento 1169/2011

Igiene alimenti, come evitare sanzioni?

Lo scorso 22 settembre le imprese alimentari associate hanno avuto lapossibilità di trovare risposta ad una domanda: come evitare sanzioni in caso di controlli ufficiali sull’igiene alimenti.

Tutto grazie a due relatori d’eccezione e ad un format inedito, fatto di domande e risposte trai relatori. Domande apparentemente improvvisate ma in realtà collegate direttamente ai quesiti posti dalle aziende di Sondrio

Igiene alimenti, webinar con Dario Dongo e Claudio Biglia

Due i relatori scelti da Confartigianato imprese Sondrio:

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE – GIFT – Food Times) ed Égalité. Già responsabile di federalimentari su Roma e Bruxelles, Dario Dongo ha già tenuto 4 corsi a favore delle imprese artigiane di Sondrio (1)

Claudio Biglia Medico veterinario, specializzato in ispezione degli alimenti di origine animale. Dal 1982 è veterinario pubblico, dal 1990 insegna presso le Università di Torino e di Teramo. Autore di oltre settanta pubblicazioni scientifiche e coautore di vari testi su microbiologia, radiocontaminazione degli alimenti, vigilanza, diritto sanitario e alimentare, commercio in aree pubbliche e di comunicazione in emergenza sanitaria.

Nuove leggi e accorgimenti per evitare sanzioni

Per evitare sanzioni legate all’igiene degli alimenti non basta avere un piano HACCP a disposizione del controllore. Soprattutto se, come riferito dai relatori, o per mancanza di budget o per inesperienza dei professionisti incaricati, il piano fornito a Tizio è copia e incolla di quello dato a Caio.

Ma l’impresa artigiana o microimpresa può andare ben oltre all’avere un piano di Autocontrollo non copiato e reale. Lo dimostrano i numerosi esempi concreti che il prof Biglia ha portato attingendo dalla propria esperienza di ispettore.

Innanzitutto la MPI deve conoscere le semplificazioni previste dalla norma per le microimprese e già affrontate nel dettaglio su Great Italian food trade da Dario Dongo (2,3). Recenti regolamenti europei, ha spiegato l’avvocato Dongo, hanno introdotto un vero e proprio cambiamento culturale negli operatori di ogni dimensione in tema di sicurezza alimentare.

Paradosso: il controllato che informa e corregge il controllore?

Claudio Biglia ha toccato subito un tasto dolente:

“Nella mia esperienza di controllore ho notato più e più volte che il controllore è visto dall’Operatore come il rompiscatole di turno, qualcosa di simile al vigile che si apposta con autovelox per darti una multa. E però le due fattispecie dovrebbero essere davvero differenti”.

Domanda dopo domanda i partecipanti sono stati portati a comprendere il cambiamento attuabile concretamente da ciascuno di loro, partendo dal presupposto che ci sia profondo rispetto e stima da parte dei controllori nei confronti dell’operatore settore alimentare controllato.

A conclusione l’esempio concreto di un artigiano alimentare del torinese che si era preparato ad una visita ispettiva e non ha gradito la sbrigatività con la quale il controllore ha sfogliato il Manuale HACCP e detto che tutto andava bene.

L’artigiano in questione ha dato due ore d tempo all’ispettore per scrivere a verbale che cosa a visto e perché ritiene che tutto vada bene. Infatti, cosi ha riportato Claudio Biglia:

“Io [l’artigiano alimentare ] sono in piedi dalle sei del mattino con il mio consulente e da allora non seguo la mia azienda per prepararmi alla vostra visita. Che va tutto bene lo sapevo senza che me lo dicesse, ma mi dica cosa ha visto lei”.

A conclusione del webinar il professore Claudio Biglia ha chiesto ai partecipanti: “secondo voi l’asl per la quale lavoravo avrà mandato ancora degli ispettori da questo artigiano che ha dimostrato di conoscere ogni virgola del suo processo produttivo e non ha gradito una verifica sbrigativa a lui favorevole?

Per la risposta non resta che rivedere il webinar (4)

PDF

Origine ingrediente primario degli alimenti, pubblicato il Regolamento 775/2018

La Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento 775/2018 dedicato all’origine dell’ingrediente primario di un alimento. Dal  1 aprile 2020 trasparenza e chiarezza  solo per alcuni prodotti. 

Foto Great Italian Food Trade

Lo scorso 29 maggio è stato pubblicato il  Regolamento 775/2018, recante modalità di applicazione dell’Articolo 26, paragrafo 3, del Regolamento 1169/2011.

Il poco atteso e molto temuto Regolamento 775/2018 doveva essere pubblicato entro il 13 dicembre 2013. Tuttavia la norma ha visto  la luce solo ora con quasi cinque anni di ritardo per le ragioni già esposte.

A partire dal 1 aprile 2020, ai sensi del Regolamento 775/2018  l’origine dell’ingrediente primario dovrà essere fornita se diversa da quella indicata per l’alimento di cui fa parte.

Come indicare l’origine dell’ingrediente primario?

a)  con riferimento a una delle seguenti zone geografiche:

I)  «UE», «non UE» o «UE e non UE» 

II)  una regione o qualsiasi altra zona geografica all’interno di diversi Stati membri o di paesi terzi, se definita tale in forza del diritto internazionale pubblico o ben chiara per il consumatore medio normalmente informato; 

III)  la zona di pesca FAO, o il mare o il corpo idrico di acqua dolce se definiti tali in forza del diritto internazionale o ben chiari per il consumatore medio normalmente informato; 

IV)  uno o più Stati membri o paesi terzi;

V)  una regione o qualsiasi altra zona geografica all’interno di uno Stato membro o di un paese terzo, ben chiara per il consumatore medio normalmente informato;

VI)  il paese d’origine o il luogo di provenienza, conformemente alle specifiche disposizioni dell’Unione applicabili agli ingredienti primari in quanto tali;

b)  oppure attraverso una dicitura del seguente tenore: «(nome dell’ingrediente primario) non proviene da (paese d’origine o luogo di provenienza dell’ a­limento)» . Possibili altre frasi di uguale tenore comprensibili per il consumatore.

Esenzioni

 

Il Regolamento 775/2018 non si applicherà  a tutti gli alimenti prodotti o commercializzati in Europa. Ignorate  le richieste  di Confartigianato Alimentazione  e di moltissime altre associazioni  di tutti i paesi europei.

Il regolamento 775/2018  riconosce che le indicazioni di origine di un alimento   parte  di IGP o marchi d’impresa o tutelate da accordi di scambio internazionali rientrino nell’ambito di applicazione dell’Articolo 26.3.

Tuttavia  per queste tipologie di prodotti la Commissione resta “in attesa dell’adozione di norme specifiche riguardanti l’applicazione dell’articolo 26 paragrafo 3“.

Un modo come un altro  per dire addio a trasparenza e correttezza delle informazioni al consumatore su tutti gli alimenti per i quali è facile  che l’alimento e l’ingrediente primario  abbiano origine diversa.

Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it). 

 

 

 

Alimentari,Regolamento UE 1169/11: evitare sanzioni conoscendo le norme

Reg UE 1169/11 -Informazioni sugli alimenti ai consumatori, tutto ciò che c’è da sapere spiegato dall’Avvocato Dario Dongo.

Il Regolamento UE 1169/11 al centro del seminario  ‘1169 pene – notizie su cibi, controlli e sanzioni‘ dedicato alla fornitura di informazioni  sugli alimenti ai consumatori .

Un momento formativo indispensabile  alla luce delle novità poste in essere dal D. Lgs 231/2017 recentemente entrato in vigore.

Relatore d’eccezione Dario Dongo, già responsabile  delle politiche europee e regolative in Federalimentari,    e fondatore di Great Italian Food Trade. GIFT è il primo ed unico portale in 8 lingue dedicato alla cultura alimentare italiana e allo sviluppo sostenibile.

Il primo argomento trattato è stato l’inserimento in etichetta dello stabilimento di produzione. L’obbligo è scattato per le aziende italiane il 5 aprile scorso secondo il  decreto 145/2017 . Un decreto molto dibattuto che l’avvocato Dario Dongo ritiene illegittimo e causa di ingenti danni economici per le aziende.

A seguire sono stati affrontati uno per uno tutti gli articoli del Regolamento UE 1169/11 che riguardano le aziende presenti .

Quali  Informazioni sono obbligatorie in etichetta?

Denominazione alimento

Lista ingredienti,

QUID,

Data scadenza o TMC o data di scadenza,  

Condizioni particolari di conservazione

Nome o ragione sociale e indirizzo dell’Operatore Responsabile

Paese d’origine o luogo di provenienza (ove necessario)

 Istruzioni per l’uso (ove necessario)

Titolo alcolometrico

Dichiarazione nutrizionale

Grande attenzione è stata posta a deroghe e specificità previste dal Regolamento UE 1169/11 e dal decreto 231/17 per le microimprese, ovvero aziende con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro e meno di 10 addetti.

Non meno interessante il focus sulla vendita on-line di prodotti alimentari. Se l’uso delle piattaforme di e-commerce è sempre più frequente  e presenta delle specificità,  anche la vendita di  alimenti tramite questi canali deve rispettare scrupolosamente il Regolamento UE 1169/11.

Dario  Dongo ha spiegato come la più grossa piattaforma di e-commerce al mondo sia lungi, a suo dire, dal rispettare le regole imposte dalla normativa Europea. Per questo motivo Great Italian Food Trade si è già rivolta all’Antitrust per il ripristino della legalità nei servizi di compravendita dei prodotti alimentari tramite e-commerce da parte di  Amazon.

Brevi accenni sono stati fatti, infine, al tema dell’origine dell’ingrediente primario in etichetta.   Già a gennaio  Confartigianato Imprese Sondrio è intervenuta sul tema  a tutela degli interessi di aziende e consumatori, coinvolgendo Confartigianato Alimentazione nell’invio di una proposta di modifica della bozza di regolamento.

Per approfondimenti sul Regolamento UE 1169/11 si rimanda all’ e-book gratuito 1169 Pene- notizie su cibi, controlli e sanzioni recentemente pubblicato. 

Per richiedere il materiale presentato dal docente durante le 5 ore di seminario tenute a Sondrio è possibile rivolgersi all’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

 

 

 

1169 Pene – Notizie su cibi, controlli e sanzioni

Il regolamento UE 1169/11 sviscerato dall’avvocato  Dario Dongo . Informare correttamente ED EVITARE LE SANZIONI previste per  da maggio.

Scheda di adesione  

1169 pene, seminario

 

Confartigianato Imprese Sondrio organizza su proposta della categoria Alimentari un seminario formativo gratuito dedicato alla normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari, con specifico riferimento al Regolamento UE 1169/11 e al decreto sanzionatorio 231/2017.

L’iniziativa si terrà a Sondrio presso la sala CESAF  mercoledì 23 maggio a partire dalle ore 10.00.

Perché partecipare al corso

Un’occasione imperdibile per almeno due motivi:

  • innanzitutto a maggio entrerà in vigore il decreto recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (UE) 1169/11, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. D’ora in poi sbagliare può costare molto, molto caro nonostante  il Decreto preveda un trattamento privilegiato per le microimprese;
  • in secondo luogo per il relatore Dario Dongo, riconosciuto all’unanimità come il massimo esperto di diritto alimentare europeo e internazionale. Già responsabile delle politiche europee e regolative in Federalimentari, Dongo è  co-fondatore de Il Fatto Alimentare e dal 2012   gestisce  Great Italian Food Trade. GIFT è il primo ed unico portale in 8 lingue dedicato all’informazione indipendente sulla cultura alimentare italiana, sviluppo sostenibile e nutrizione equilibrata.

Conoscere per informare ed evitare sanzioni

Molti gli argomenti caldi che verranno approfonditi. Sede dello stabilimento produttivo, origine dell’ingrediente primario in etichetta, sono solo due dei temi  affrontati di recente da Dongo. Decine di articoli pubblicati, diversi volumi  specifici ed un’intensa attività di lobby su tutti i fronti. Un unico comune obiettivo: garantire chiarezza ed esaustivi delle informazioni sul cibo su tutta la filiera agroalimentare.

Sebbene sia impossibile prevedere la scaletta degli argomenti  che Dario Dongo tratterà, di certo verranno toccati i seguenti: 

Pratiche leali di informazione

Obblighi informativi degli operatori

Informazioni obbligatorie in etichetta (norme generali e specifiche)

Allergeni (regole per produttori, mense, bar, catering e pubblici esercizi)

Denominazione dell’alimento (legale, usuale,descrittiva)

Dichiarazione nutrizionale

Lista ingredienti

TMC, data di cadenza e di congelamento

Ingredienti QUID

Paese d’origine o luogo di provenienza

Sede dello stabilimento produttivo

Free from  in etichetta

Responsabilità nell’E-commerce

Vendita B2B

Come partecipare?

La partecipazione al seminario è gratuita, previa compilazione della scheda di adesione di cui sopra da ritornare entro lunedì 9 maggio p.v.

Per informazioni contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 0342/514343).

 

 

 

 

 

Food Label Check: indispensabile per evitare le sanzioni del D.Lgs 231/2017

Lunedì 5 marzo scadono i termini per beneficiare dell’acquisto agevolato. Food Label Check indispensabile per evitare le più pesanti sanzioni previste dal Decreto legislativo che entrerà in vigore il 9 maggio 2018.

www.greatitalianfoodtrade.it

Già moltissime aziende associate hanno inviato la propria scheda di adesione per poter utilizzare l’applicativo di proprietà della Camera di Commercio di Bolzano a condizioni agevolate ed esclusive per i soci di Confartigianato Imprese Sondrio.

Per i ritardatari c’è tempo fino a lunedì 5 marzo per chiedere e ritornare la scheda di adesione inviata a tutti i soci.

Non avere accesso a food label check potrebbe costare caro, molto caro . Infatti dal 9 maggio entrerà in vigore il decreto legislativo 15 dicembre 2017 numero 231 recante la disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento UE 1169/2011 .

Food Label Check è quindi un aiuto indispensabile per corredare i propri prodotti con :

  1. tabella nutrizionale corretta
  2. elenco ingredienti in ordine di peso
  3. evidenza allergeni
  4. claims nutrizionali
  5. scadenza/TMC
  6. stabilimento di produzione
  7. etichette bilingue
  8. informazioni operatore responsabile

Il Decreto legislativo sanzionatorio prevede sanzioni pesantissime per informazioni assenti o errate su ciascuno dei punti di forza di Food Label Check. Un esempio?  La sola mancanza o non adeguata evidenziazione degli allergeni può portare ad una sanzione compresa tra i 5.000 e i 40.000 euro.

Visti gli importi è magra consolazione riconoscere l’importante risultato ottenuto a favore delle micro e piccole imprese. Queste ultime, infatti, vanno incontro a sanzioni ridotte sino ad un terzo di quelle previste.
FLC primo landing pagejpgPer informazioni e per richiedere la scheda di adesione contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 0342/514343)

Per approfondimenti www.greatitalianfoodtrade.it

Origine dell’ingrediente primario in etichetta? Tutti o nessuno

Dopo oltre quattro anni di attesa è stata pubblicata la bozza del Regolamento relativo all’obbligo di indicazione in etichetta dell’origine dell’ingrediente primario. Confartigianato Imprese Sondrio attiva per tutelare gli interessi delle Aziende (e dei Consumatori).

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Lo scorso 4 gennaio è stata pubblicata la bozza del Regolamento che obbligherà le aziende ad indicare in etichetta l’origine dell’ingrediente primario di un alimento.

L’obbligo si riferisce – o riferirà una volta pubblicato il Regolamento – a quegli alimenti che nel proprio nome richiamano un territorio ma.. hanno un ingrediente primario che proviene da un’altra parte del mondo.

Bene! Sembrerebbe questo il caso di essere soddisfatti.  Infatti Confartigianato Imprese Sondrio ha fatto molto per formare ed adeguare le aziende associate alle esigenze informative  dei consumatori più attenti e agli obblighi imposti dalla normativa Europea e Nazionale. Spesso l’associazione ha precorso i tempi proprio sull’etichettatura degli alimenti.

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Origine ingrediente primario? da qualche parte nel Pianeta terra. foto www.gruppomaurizi.it

E invece, purtroppo, si devono rimandare i festeggiamenti attesi quasi cinque anni per almeno due motivi.

Innanzitutto per il fatto che l’articolo, 1 paragrafo 2, del Regolamento stabilisce che la legge non è uguale per tutti.  Le aziende devono fornire informazioni al consumatore solo in alcuni casi e in molti altri no.

Infatti, stando al testo così come è, tutti i prodotti a Indicazione Geografica Protetta (IGP), tutti i prodotti con un marchio privato registrato e tutti i prodotti oggetto di accordi internazionali sono esentati dal presentare obbligatoriamente in etichetta l’origine dell’ingrediente primario. L’obbligo, facile da enunciare ma molto oneroso nella sua attuazione pratica, scatterebbe quindi solo per le aziende che producono alimenti senza IGP- ad esempio un salume o una pasta di grano saraceno senza indicazione geografica protetta- , senza marchi privati registrati e senza accordi internazionali.

Come se le aziende che producono tali alimenti privi di marchi o protezioni non avessero alcun onere nell’applicazione concreta dell’obbligo dell’indicazione in etichetta dell’origine degli alimenti.

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Non è difficile inventare marchi privati ingannevoli. Foto Tratta da Articolo pubblicato da Great Italian Food Trade (www.greatitalianfoodtrade.it)

Confartigianato Imprese Sondrio si è quindi mossa subito inviando richiesta formale alla sede Nazionale di presentare entro i termini previsti una propria proposta di modifica del Regolamento, tesa a porre regole uguali per tutti.

In secondo luogo la bozza di Regolamento in essere pare nascere sotto una cattiva stella.

Infatti si può intuire leggendo le più autorevoli fonti  quali Great Italian Food Trade , che la Commissione Europea ha messo mano ora e non prima  al Regolamento che doveva entrare in vigore il 13 dicembre 2013 in risposta ad una sollecitazione ufficiale di Food and Drink Europe. La Lobby delle industrie alimentari europee  ha  infatti presentato un reclamo ufficiale contro l’Italia ( Reclamo FDE) per la pubblicazione avvenuta la scorsa estate e lo scorso autunno dei famosi Decreti Interministeriali  sull’origine del  grano per la pasta (Testo in GU), del riso (Testo in GU) e del pomodoro.

I decreti del MIPAAF e del MISE non fanno distinzioni di sorta e obbligano in egual modo TUTTE  le aziende italiane  (e solo loro)  fino a che il Parlamento e il Consiglio Europeo non pubblicheranno il regolamento europeo sul tema dell’origine dell’ingrediente per ora solo in bozza.

Ora, il reclamo ufficiale di cui sopra è datato  12 dicembre 2017   e il 4 gennaio 2018 la Commissione ha pubblicato una bozza di regolamento di cui tutti -Commissione in primis, evidentemente –avevano perso memoria.

Tale regolamento, che quando verrà pubblicato cancellerà anche eventuali norme italiane discordanti, pare esenti da qualsiasi obbligo d’inserimento in etichetta quei prodotti (e quelle aziende, evidentemente) che più di altri presentano una distanza notevole tra origine dell’alimento e origine dell’ingrediente primario.

Per tutti questi prodotti, che ognuno conosce e può consumare, pare sufficiente una sola indicazione per l’ingrediente primario: Origine Pianeta Terra.

Ma non è ancora detta l’ultima parola.

Per informazioni contattare l’Ufficio Categorie e Mercato, referente Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Alimentari – Per le PMI artigiane è facoltativo esporre le tabelle nutrizionali

La tabella nutrizionale non è un obbligo ma una libera scelta per le micro e piccole imprese artigiane. Circolare

Le imprese artigiane che producono e vendono piccole quantità di alimenti preconfezionati nel mercato locale non sono obbligate a inserire in etichetta la cosiddetta tabella nutrizionale.

Lo prevede fin dal 2011  il regolamento Europeo 1169/2011 (allegato V punto 19) e lo specifica chiarendolo una circolare firmata dai Ministeri dello Sviluppo economico e della Salute proprio a ridosso del 13 dicembre 2016 quando, per le imprese del settore alimentare, scatterà l’obbligo di indicare sulle etichette i valori nutrizionali dei prodotti espressi in calorie, grassi, carboidrati, proteine, sale.focus tabella nutrizionale

Le nuove indicazioni ministeriali lasciano quindi agli imprenditori artigiani che vendono i loro prodotti nella provincia d’origine e in quelle limitrofe la libertà di dichiarare le caratteristiche degli ingredienti utilizzati.

Ma, al di là degli obblighi di legge, per gli artigiani mostrare e valorizzare la qualità delle materie prime degli alimenti è diventato ormai un elemento distintivo rispetto alla produzione di serie e standardizzata.

Su trasparenza e chiarezza delle informazioni si gioca gran parte della capacità di attrarre consumatori sempre più attenti alla qualità di ciò che mettono in tavola. Non è un caso che proprio il settore alimentare sia quello che ha resistito di più alla crisi.

Confartigianato Imprese Sondrio, che della qualità artigiana ha fatto una bandiera, è al fianco degli imprenditori per aiutarli a valorizzare il ‘buono e ben fatto’ che esce dai loro laboratori.

Per questo Confartigianato ha voluto fin da Novembre 2014  che venisse messo a disposizione delle imprese di Sondrio il Software Food label check ideato dalla CCIAA Di Bolzano e dalle Associazioni Altoatesine. Si tratta di una delle prime applicazioni web che permette di compilare velocemente e senza errori le etichette alimentari con ingredienti, dosi, eventuali allergeni e indicazioni nutrizionali. Da ormai un anno, grazie al contributo economico della Camera di Commercio di Sondrio l’applicativo è a disposizione gratuita (per ora) delle imprese di Sondrio.

In pochi click, l’etichetta si compone sotto gli occhi dell’operatore. L’intero processo si compie in un’unica pagina. Nessun programma da installare, nessun potenziamento dei computer, tutto all’insegna della semplicità.

Forte dell’Esperienza di Sondrio e di altre territoriali Confartigianato Alimentazione ha ideato l’applicativo PrimoLabel che è a disposizione esclusiva delle imprese associate.

Per informazioni contattare l’ufficio categorie e mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Dichiarazione nutrizionale, le tolleranze ministeriali

Il Ministero della Salute ha pubblicato  le linee guida che potranno essere usate da autorità ed imprese per in caso di controlli ufficiali.

Il prossimo 13 dicembre i prodotti alimentari preimballati dovranno  essere corredati da un’etichetta che presenti, tra le altre informazioni obbligatorie, anche la dichiarazione nutrizionale.

Lo sanno bene le imprese  Artigiane  che  hanno già beneficiato di due seminari dedicati al regolamento 1169/2011  e un approfondimento dedicato ai prodotti tradizionali da forno e i prodotti di cacao a cura del  Dottor Antonio Seppi, uno dei massimi esperti nazionali sul tema dell’etichettatura alimentare.

In vista di tale databella nutrizionale tolleranzeta il Ministero della Salute ha pubblicato  sul proprio sito  Le linee guida sulle tolleranze analitiche applicabili in fase di controllo ufficiale o breve e sintetico al quale probabilmente ne seguiranno altri più approfonditi.

Già in questo documento, tuttavia, sono  ben evidenziate le variazioni tollerabili sia in eccesso che in difetto rispetto  ai valori dichiarati in etichetta, le regole per gli arrotondamenti e alcune specifiche per integratori alimentari e sostanze oggetto di claims nutrizionali.

Per informazioni contattare l’ufficio Categorie e Mercato, referente Dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Food Label Check presentato a Bormio

Prosegue l’impegno di Confartigianto a favore delle imprese alimentari. Dopo i seminari sul Regolamento 1169/2011  e i due workshop realizzati a Sondrio oggi l’applicativo Food label check è stato presentato a pasticcerie, gelaterie e salumifici della sezione di Bormio. FLC è stato ideato da Camera di Commercio e Associazioni di Categoria Altoatesine

Si è svolto oggi dalle 14:30 alle 17:00 presso la Scuola “M. Anzi” di Bormio il seminario  di presentazione dell’Applicativo Food label check.
13112964_10209307136666209_7307477713874448873_oDue ore e mezza di lavoro iniziate con la prolusione  del Presidente della Categoria Alimentari Claudio Tognolini  e proseguite con  la relazione tecnica curata dal dottor Pietro Della Ferrera. Molto spazio è stato riservato ai quesiti delle aziende presenti alcune delle quali  hanno preso visione dell’applicativo per la prima volta.

“Uno dei punti di forza dell’applicativo messo a  disposizione di tutte le aziende grazie al Contributo economico della Camera di Commercio di Sondrio, ha ricordato Tognolini, è l’estrema facilità ed intuitività di utilizzo. Non di meno, prosegue il presidente della categoria alimentari, va ricordata la possibilità di modificare ed integrare in ogni momento le proprie etichette attingendo dati da un elenco ricchissimo ed integrabile con le segnalazioni degli OSA registrati”.

Per informazioni  contattare l’ufficio Categorie e Mercato referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

 

 

 

 

Workshop Food Label check

Partiranno da Bormio il 27 aprile i workshop dedicati all’applicativo Food Label Check. Iscrizioni aperte alle imprese Associate.  Scheda di adesione

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Artigiani attenti all’ultimo evento dedicato a Food Label Check

Visto l’enorme e prevedibile  interesse mostrato dalle aziende alle iniziative dedicate al tema dell’etichettatura alimenti, Confartigianato organizza tre workshop sul territorio per mostrare l’uso dell’applicativo Food Label Check.

Le iniziaive formative si svolgeranno dalle 14.30 alle 17.00 nei seguenti giorni e luoghi:

  • Bormio, mercoledì 27 aprile (Scuola Primaria “M. Anzi”)
  • Chiavenna, giovedì 28 Aprile (I.C. Garibaldi, sede centrale, via Ugo Cerletti 8)
  • Sondrio, lunedì 9 maggio (Sede di Confartigianato Imprese Sondrio)

Le iscrizioni Sono riservate ad imprese Associate e devono pervenire entro mercoledì 20 aprile.

Si ricorda che l’Applicativo food Label check è stato ideato dalla Camera di commercio di Bolzano e dalle associazioni altoatesine ed  è a disposizione di tutte le aziende registrate in Camera di Commercio di Sondrio .

Per informazioni  è possibile contattare l’area categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -0342/514343).

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