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Autore: grazia

Guida alla gestione degli inerti da demolizione

La Prefettura di Sondrio, alla luce delle forti criticità emerse sul territorio di Valtellina e Valchiavenna in materia di recupero e gestione degli inerti da demolizioni edili, ha attivato un Tavolo di confronto con i rappresentanti degli enti coinvolti.


All’interno del Tavolo è stato identificato un Gruppo di Lavoro, composto esclusivamente dai referenti di Carabinieri Forestali, ARPA Lombardia,  Regione Lombardia, Provincia di Sondrio e Secam.

Dal Gruppo sono sono stati redatti due documenti riportanti rispettivamente l’interpretazione delle “Linee Guida alla gestione dei rifiuti provenienti da attività di costruzione e demolizione quali, ad esempio, cantieri edili, attività di ristrutturazione di edifici, costruzione di infrastrutture” e il processo che consente il pieno riutilizzo del materiale “End of Waste”.

I due documenti, di seguito scaricabili, sono di totale competenza degli enti che li hanno realizzati.


Sostanze pericolose: guida Inail per acconciatori ed estetisti

Prevenzione rischi da sostanze pericolose: la Guida INAIL per acconciatori ed estetisti

Nell’ambito della campagna europea “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”, promossa da EU-Osha nel biennio 2018-2019, l’INAIL ha realizzato un opuscolo al fine di informare le imprese dell’acconciatura e dell’estetica rispetto alla corretta valutazione e gestione del rischio in questi settori professionali, nei quali lavoratrici e lavoratori sono più esposti, in particolare al rischio di sostanze chimiche.


Economia circolare, la rivoluzione inevitabile – RAEE

Webinar Economia circolare – La rivoluzione inevitabile, il 18 marzo 2022 alle ore 15.00 – Tra gli argomenti trattati, le novità nella raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche RAEE

ISCRIVITI ORA AL WEBINAR

A dicembre il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha chiesto a Confartigianato e alle altre associazioni di categoria di presentare proposte e osservazioni sullo schema di decreto relativo ai Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). 

La risposta di Confartigianato Imprese non si è fatta attendere. La Tua associazione  ha  subito convocato una riunione ad hoc con le provinciali e regionali interessate e dopo pochi giorni ha inviato  le sue osservazioni al Ministero.

Confartigianato ha constatato che “alcuni fattori hanno penalizzato l’efficienza e l’efficacia del modello adottato“;  l’associazione ha esplicitamente richiesto “una revisione organica di tutto il quadro normativo“, dando suggerimenti operativi per attuarlo in tempi rapidi.

Nel webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile andremo in profondità anche di questo problema.

Avrai modo di ascoltare ed interagire con  coloro che hanno fatto sintesi delle proposte arrivate  e hanno inviato le osservazioni di modifica al Ministero.

Interverranno al webinar:
Ing. Daniele Gizzi
Presidente Albo Gestori Ambientali e responsabile Ambiente ed Economia circolare di Confartigianato Imprese

Prof. Avv. Andrea Farì
Docente di diritto Ambientale, già consulente Giuridico del Ministero dell’Ambiente. Lo studio legale di cui è partner è stato riconosciuto da IlSole24ore come miglior studio legale ambientale nel 2019, 2020, 2021.

INFORMAZIONI Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217 )

Con ANAP ad Euroflora 2022

ANAP con BUS Perego Express vi accompagnano, in giornata, ad Euroflora, la più spettacolare manifestazione floreale d’Europa.

Un’occasione per tornare a condividere momenti di convivialità, in un incantevole quadro naturale affacciato sul mare; si ammireranno fiori coloratissimi fra i più belli e curiosi al mondo, in perfetta armonia con il verde dei prati e degli alberi secolari dei parchi.

Bus + ingresso € 60,00

Si ricorda che sarà necessario essere in possesso del Green Pass

Info e programma: contattare Segreteria ANAP Sondrio 0342/51.43.43 – 392/94.26.184

Caro materiali: compensazioni prezzi anche per il primo semestre 2022

Viene rifinanziato con 150 milioni di euro per il primo semestre del 2022 il Fondo di compensazione per l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, che saranno erogati sulla base di un nuovo meccanismo basato sulle rilevazioni dell’ISTAT.

Lo prevede l’articolo 25 del Dl Energia (Decreto-legge n. 17/2022),  pubblicato il 1° marzo in Gazzetta Ufficiale, recente misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Obiettivo della norma è far fronte anche nel primo semestre dell’anno 2022 agli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione con il meccanismo di compensazione già utilizzato nel 2021.

Entro il 30 settembre 2022 il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’ISTAT, dovrà procedere alla determinazione con proprio decreto delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2022, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.

La compensazione è determinata applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori, ovvero annotate sotto la responsabilità del direttore dei lavori nel libretto delle misure, dal 1° gennaio 2022 fino al 30 giugno 2022, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi rilevate dal decreto MIMS con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’8 per cento se riferite esclusivamente all’anno 2022 ed eccedenti il 10 per cento complessivo se riferite a più anni.

Per le variazioni in aumento, a pena di decadenza, l’appaltatore presenta alla stazione appaltante l’istanza di compensazione entro quindici giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto Mims. Per le variazioni in diminuzione, la procedura è avviata d’ufficio dalla stazione appaltante, entro quindici giorni dalla predetta data; il responsabile del procedimento accerta con proprio provvedimento il credito della stazione appaltante e procede a eventuali recuperi.

I contributi del Fondo possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti in compensazioni nei limiti del 50 per cento delle risorse appositamente accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento, fatte salve le somme relative agli impegni contrattuali già assunti, nonché le eventuali ulteriori somme a disposizione della stazione appaltante per lo stesso intervento e stanziate annualmente.

Relativamente ai prezzi di competenza del secondo semestre 2021, al momento non è ancora stato pubblicato il Decreto del MIMS che riporta le variazioni percentuali sulla base delle rilevazioni effettuate dall’ISTAT.

DL Sostegni bis – Contributo a fondo perduto settore benessere

Decreto attuativo Mi.S.E.

La Legge 106 del 23/7/2021 di conversione del DL 73 del 25 maggio scorso conteneva, all’art.1 ter, la previsione di un contributo a fondo perduto per le imprese operanti nel settore del wedding e prevedeva che venisse adottato un Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, per stabilire i
criteri e le modalità di applicazione del suddetto articolo.
Come auspicato e richiesto da Confartigianatoil Decreto del Mi.S.E., emanato il 30 dicembre 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2022, n. 42, indica nella tabella A i codici attività 96.02.01 (Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere) e 96.02.02 (Servizi degli istituti di bellezza) tra quelli individuati per il settore del wedding, al quale sono stati assegnati 40 milioni di euro.
Possono beneficiare degli aiuti le imprese che abbiano registrato entrambe le seguenti condizioni:

  • nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al trenta per cento rispetto al fatturato del 2019;
  • hanno registrato nel periodo di imposta 2020 un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al trenta per cento rispetto al risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.

Ai fini dell’inoltro delle richieste è necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate definisca con proprio provvedimento (entro 60 gg. Dalla pubblicazione del Decreto) i termini di presentazione dell’istanza e ogni altro elemento necessario all’attuazione dell’intervento agevolativo.

Rincaro gasolio, aumenti del 20,7% in un anno. Necessario adeguare i costi trasporto.

Rincaro gasolio per autotrasportatori. Audizione in Senato.

Rimane alto l’allarme lanciato anche attraverso una Campagna di comunicazione nei giorni scorsi  da Confartigianato Imprese Sondrio e da tutto il sistema relativamente all’emergenza sul rincaro dell’energia elettrica e di tutte le materie prime, tra cui i combustibili.

Nell’arco dell’ultimo anno il prezzo alla pompa del gasolio per autotrazione è rincarato del 20,7%, con un impatto di maggiori costi pari a 535 milioni di euro per le micro e piccole imprese dell’autotrasporto merci.

Una vera e propria “batosta” che si scarica interamente sui margini di profitto e sul valore aggiunto aziendale, considerato che i prezzi alla produzione nel trasporto merci e persone, al terzo trimestre 2021, sono in calo dell’1,2% rispetto ad un anno prima.

A ribadire l’allarme sulla crescita – rilevata dall’Ufficio Studi di Confartigianato – dei prezzi del carburante più diffuso per i mezzi pesanti è stato il Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte, intervenuto lunedì 28 febbraio 2022 in audizione alla Commissione “Lavori Pubblici” del Senato. Il rappresentante di Confartigianato ha sottolineato l’impegno della Viceministra alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili Teresa Bellanova per mettere a disposizione del settore risorse aggiuntive per compensare parte dei maggiori costi sostenuti in questa difficile fase, così come aver avviato il percorso che si pone l’obiettivo di definire quelle norme necessarie alla categoria per ottenere un riequilibrio degli assetti di mercato e i giusti correttivi delle condizioni contrattuali.

Confartigianato Imprese ritiene tuttavia fondamentale che si arrivi alla definizione di regole che dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio, oltre che alla questione delle soste e all’applicazione del nuovo regolamento europeo.

Assegno unico: grande opportunità dal 1° marzo per chi ha figli fino ai 21 anni

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Accordo con la SIAE per la riduzione dei compensi 2022 per Musica d’ambiente.

Proroga al 22 aprile 2022 del termine di versamento.

Vi informiamo che la SIAE ha provveduto a differire al 22 aprile 2022 il termine per il rinnovo degli abbonamenti annuali per “Musica d’ambiente”.

La SIAE informa anche che le strutture alberghiere ed extra-alberghiere, che hanno dovuto sospendere l’attività a causa della pandemia, possono corrispondere i
compensi SIAE per l’anno in corso per i soli mesi di riapertura dell’attività, sulla base delle stesse modalità previste per il 2021 (autocertificazione con gli estremi della
comunicazione al proprio Comune della sospensione totale dell’attività).

I prezzi degli abbonamenti sono invariati rispetto allo scorso anno e sono confermate anche le riduzioni previste dall’Accordo, che sono del 25% sui compensi per la “musica d’ambiente” diffusa nei laboratori artigiani, anche non aperti al pubblico, nei pubblici esercizi e negli stabilimenti balneari, del 15% sulle tariffe relative alle strutture alberghiere e del 40% per quelle relative agli automezzi pubblici. Per quanto riguarda i “trattenimenti musicali senza ballo” lo sconto applicato agli associati è del 10%.
In allegato la scheda di sintesi della Convenzione e le tabelle SIAE relative alle diverse tipologie di attività sulle quali sono applicabili le riduzioni previste dall’Accordo.
Per stipulare l’abbonamento per la musica d’ambiente ed i trattenimenti musicali, è possibile rivolgersi alla struttura SIAE competente per il territorio, individuando quella più vicina alla propria sede tramite il sito internet della SIAE, oppure è possibile utilizzare il portale Musica d’Ambiente della SIAE.

Cyber security e strategie da mettere in atto – Corso on line

Confartigianato Imprese Sondrio organizza un webinar gratuito  con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la conoscenza delle aziende sui temi della sicurezza informatica, portando esempi e casi concreti.

Destinatari: il personale tecnico o amministrativo e più in generale tutti coloro che trattano i dati personali con strumenti elettronici in azienda.

Durata: 9 ore (3 incontri online)
Date: Giovedì 17, Mercoledì 23 e Giovedì 31 marzo 2022
Orario: dalle ore 17.00 alle 20.00
Docente: Avv. Gabriella Passaro

Il corso sarà confermato al raggiungimento minimo di adesioni

Corso a valere sul progetto “Formazione e Sviluppo” (cofinanziato da Provincia di Sondrio e BIM)

Informazioni: formazione@artigiani.sondrio.it 0342.514343

Sbloccata la cessione del credito.

Dal Governo una prima risposta dopo le proteste e le iniziative promosse dalle associazioni di categoria delle imprese.

Approvato nella tarda serata di ieri venerdì 18 febbraio un nuovo Decreto Legge che contempla anche importanti misure relative ai Bonus fiscali.
“Il decreto legge approvato oggi dal Governo offre alcune fondamentali risposte come lo sblocco nella cessione del credito legato ai bonus dell’edilizia”.

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli commenta così il provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri che introduce “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.
Il Governo ha infatti recepito le richieste delle associazioni di categoria fra cui Confartigianato andando a modificare la stretta sulla cessione dei crediti contenuta nell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, di fatto, ha paralizzato il mercato delle costruzioni.

La nuova misura prevede due cessioni del credito oltre la prima (anche se si procede con lo sconto in fattura), per gli interventi relativi alle spese legate al Superbonus 110 %, al bonus facciate e agli interventi di efficientamento energetico, da effettuarsi verso banche, intermediari finanziari o imprese assicurative.

Per contrastare eventuali frodi, inoltre, il Decreto prevede che i crediti ceduti non possano “formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate”. Vengono introdotte ulteriori misure nei confronti dei tecnici abilitati coinvolti nel sistema dei bonus fiscali.


Il Decreto stabilisce che per i professionisti che, nelle asseverazioni relative a Superbonus 110 %, cessione dei crediti o sconti in fattura, espongano informazioni false o omettano di riferire informazioni rilevanti sui
requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla sua effettiva realizzazione sono previsti da 2 a 5 anni di reclusione e da 50.000 fino a 100.000 euro di multa per i tecnici abilitati.

“La nuova strada individuata dall’Esecutivo – affermano Gionni Gritti e Andrea Lorenzini Presidente e Vicepresidente di Confartigianato Imprese Sondrio – rappresenta una scelta equilibrata anche per colpire le frodi che danneggiano tutti, a cominciare proprio dalle imprese che agiscono correttamente nel settore costruzioni. Ora rimane aperto il problema della cessione del credito fra fornitori e distributori di componenti all’interno delle filiere: ci auguriamo possa essere considerato e risolto nell’ambito dell’esame parlamentare. Le imprese apprezzano anche l’impegno del Governo sul versante dei costi energetici anche se attendiamo gli effetti sulle “bollette di tele provvedimento”.

Gritti e Lorenzini ribadiscono inoltre che “sul versante del rincaro dell’energia elettrica ci si aspetta un segnale anche dagli Enti Locali ad esempio con Bandi finalizzati ad abbattere il costo dell’energia come già
hanno attivato diversi Comuni della Provincia. Appare sempre più difficile – concludono i vertici di Confartigianato Imprese Sondrio – comprendere per quale ragione le imprese e le famiglie di questa terra (con i suoi impianti) non possano usufruire di agevolazioni su questo versante”.

L’auspicio infine è che con questo provvedimento si concluda la stagione delle continue modifiche ai bonus edilizia, ben 9 negli ultimi 20 mesi. Le imprese hanno bisogno di certezze e non di continue modifiche e dannosi stop and go.

Bus turistici: ripartizione fondo a sostegno attività economiche colpite da emergenza covid

BUS TURISTICI – pubblicato su G.U. il DPCM 16 novembre 2021 “Riparto del Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica, tra le regioni e le province autonome per un totale di 10 milioni di euro”

È stato pubblicato su G.U. n. 30 del 5 febbraio 2022 il DPCM del 16 novembre 2021 che prevede il riparto tra Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano dello stanziamento di 10 milioni di euro che, ai sensi dell’art. 7, comma 6-quinquies del decreto c.d. “Sostegni-bis” (DL 25 maggio 2021, n. 73, convertito da L. n. 106/2021), ha rifinanziato il fondo destinato dall’art. 26, comma, 1 terzo periodo del decreto c.d. “Sostegni” (DL 22 marzo 2021, n. 41, convertito da L. n. 69/2021), in favore delle imprese esercenti attività di trasporto turistico mediante noleggio con conducente di autobus coperti ai sensi della L. n. 218/2003, particolarmente colpite dalle restrizioni imposte a causa dell’emergenza epidemiologica.
Sulla base del DPCM del 25 giugno 2021, con provvedimento del MEF del 20 settembre 2021, sono stati già trasferiti agli Enti territoriali le quote di riparto dei 20 milioni di euro destinati alle stesse imprese esercenti servizi di trasporto turistico mediante noleggio con conducente di autobus coperti costituenti parte della dotazione iniziale del fondo stanziato dall’art. 26 del decreto “Sostegni”.

Il riparto del Fondo a valere sulle risorse di cui all’art. 7, comma 6-quinquies, del decreto-legge n. 73/2021: incremento del «Fondo per il sostegno delle attività economiche colpite dall’emergenza epidemiologica» di cui all’articolo 26 del decreto-legge n. 41/2021- Quota destinata a sostenere le imprese esercenti trasporto turistico di persone mediante autobus coperti ai sensi della legge 11 agosto 2003, n. 218, per la Regione Lombardia è pari a € 1.486.014,74.

Bus turistici, da Regione Lombardia sostegni alle imprese del settore per 4,5 milioni

Da Regione Lombardia 4.458.044 milioni per sostenere le imprese del settore dei bus turistici, duramente colpite dalla crisi covid. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, di concerto con l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni. A beneficiare della misura saranno 399 aziende in Lombardia.

I contributi sono ripartiti territorialmente in base a specifici criteri: il numero di aziende presenti sul territorio (attive al 31 dicembre 2020) e l’ampiezza del parco mezzi delle stesse. Tra i mezzi per il noleggio sono compresi anche gli autobus immatricolati come Ncc, ma utilizzati esclusivamente per il servizio scolastico, e quelli per il servizio di linea per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione a un differente utilizzo.

Il contributo sarà fisso e calcolato in base al numero di mezzi delle imprese:

da 1 a 5 autobus: 4.000 euro
da 6 a 20 autobus: 12.000 euro
oltre 20 autobus: 14.500 euro


Ripartizione territoriale per la Provincia di Sondrio: 229.508 euro per 20 imprese (11 fino a 5 autobus, 9 da 6 a 20 autobus).

Il passaggio generazionale per le PMI

Si terrà il 17 febbraio prossimo a Lecco nel Polo territoriale cittadino del Politecnico di Milano l’evento “Il passaggio generazionale per le PMI”, organizzato nell’ambito del progetto PMI NETWORK a valere sul programma comunitario Interreg Italia – Svizzera, che vede tra i partner Confartigianato Lombardia e Confartigianato Lecco.

Tema centrale del convegno le modalità, le tempistiche e la corretta preparazione al passaggio generazionale delle MPMI per evitare la dispersione delle competenze e delle conoscenze acquisite, indiscusso valore delle imprese e del territorio.

L’evento sarà aperto al pubblico e vedrà l’intervento di Davide Peli, Presidente lombardo e nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Ad inquadrare il tema il prof. Alfredo De Massis che offrirà esempi di successo, avvalorati da risultati scientifici a supporto. A seguire l’intervento del Presidente di Fabri (Family Business Risorse per l’Italia), Marco Palamidessi e la testimonianza dell’imprenditrice Valentina Fusi, componente del Movimento Giovani Imprenditori Confartigianato Lecco.

Appuntamento giovedì 17 febbraio ore 17 c/o Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco, edificio 10 primo piano, aula 1.1 (via Previati 1/c Lecco).

QUI il programma e il format di iscrizione

Tavolo competitività: la lombardia firma un documeno congiunto da sottoporre al Governo

Il sistema lombardo ha deciso di redigere un documento, da sottoporre al Governo, con ulteriori proposte urgenti e concrete, per affrontare l’emergenza caro-energia e per sostenere il credito. È questo l’esito del ‘Tavolo Competitività’ che si è tenuto oggi, lunedì 14 febbraio, negli uffici di Regione Lombardia. All’incontro, convocato dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, erano presenti le massime cariche regionali delle seguenti associazioni di categoria: Confindustria, Confartigianato, Confapindustria Confimi, Ance, Cna, Claai, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Sistema Impresa, Alleanza della Cooperazione Lombarda (Confcooperative, Legacoop, Agci), Abi, Confprofessioni, Unioncamere, Anci e Cisl. 

Lo stesso sistema lombardo è stato il primo, il 28 ottobre 2021, a lanciare l’allarme sia sull’aumento straordinario del costo dell’energia che sui danni gravi provocati da un punto di vista economico e sociale. 

Finalmente le tematiche vedono un interesse nazionale, ed in parte europeo, tanto è vero che un primo passo da parte del Governo c’è stato con un decreto di oltre 5 miliardi di euro al quale seguirà, sembra, un altro intervento che verrà approvato nei prossimi giorni. Evidentemente tali decisioni non bastano; da qui l’idea di convocare il ‘Tavolo Competitività’ per predisporre un documento unitario da inviare all’Esecutivo.

DL SOSTEGNI TER. Via la stretta su cessione crediti per bonus edilizia

Campagna affissioni in provincia di Sondrio: gravi le conseguenze del rincaro delle materie prime e dell’energia

“Va stralciato l’articolo 28 del Dl Sostegni ter che, limitando ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali per l’utilizzo dei bonus edilizia, ha paralizzato gli investimenti e l’occupazione delle imprese e le prospettive di ripresa del settore delle costruzioni”.

Lo ha chiesto Confartigianato intervenuta il 9 febbraio all’audizione in Commissione Bilancio del Senato sul Decreto Legge Sostegni del 27 gennaio scorso. Il condivisibile e doveroso intento di contrastare le frodi che ha ispirato l’articolo 28 – ha sostenuto Confartigianato – va perseguito con efficaci attività di controllo. La stretta sui crediti fiscali, invece, non fa altro che bloccare uno dei settori che sta garantendo investimenti e lavoro e che contribuisce alla transizione green. Gli effetti negativi delle continue modifiche normative ai bonus edilizia, ben 9 negli ultimi 20 mesi, vale a dire una ogni 68 giorni, si stanno già vedendo con la riduzione dei lavori conclusi ammessi a detrazione: a gennaio ammontano a 1.563 milioni di euro, un valore praticamente dimezzato (-46,2%) rispetto ai 2.904 milioni di dicembre 2021 (che aveva segnato un +87,5% rispetto a novembre 2021). Sono a rischio le 127mila assunzioni previste dalle imprese delle costruzioni nel primo trimestre di quest’anno.

In alternativa allo stralcio dell’articolo 28, Confartigianato indica tre proposte: consentire una ulteriore cessione dopo la prima verso soggetti collegati, direttamente o indirettamente, all’intervento; prevedere senza limitazioni numeriche le cessioni solo verso soggetti vigilati (banche, altri operatori finanziari, assicurazioni); permetter la cessione dei crediti a favore di persone fisiche non esercenti un’attività economica ma solo per importi sotto una determinata soglia.

Sul fronte delle misure del Decreto legge Sostegni ter per contenere il caro-energiaConfartigianato, apprezzando l’impegno del Governo, sollecita tuttavia interventi di riforma strutturale della bolletta elettrica per redistribuire il carico degli oneri in bolletta, eliminando gli assurdi squilibri che oggi penalizzano i piccoli imprenditori, costretti a pagare il 49% degli oneri generali di sistema per finanziare una serie di agevolazioni tra cui quelle agli energivori.

Nei giorni scorsi tutto il sistema Confartigianato si è mobilitato con una serie di azioni a sostegno delle modifiche al blocco dei crediti fiscali in ambito edilizio.

Confartigianato Imprese Sondrio ha sensibilizzato i parlamentari locali, ha interessato il Prefetto ed approntato una massiccia campagna di sensibilizzazione e di comunicazione accompagnata dall’affissione di alcuni manifesti nei principali centri della Provincia di Sondrio. I manifesti non riguardano solamente la questione dei bonus ma anche quello del rincaro delle materie prime e dell’energia.

Questi rincari mettono in difficoltà le imprese, i privati cittadini ed in alcuni casi anche gli appalti delle Amministrazioni Pubbliche.

Il richiamo al rincaro dell’energia elettrica contenuto nei manifesti ha lo scopo di sensibilizzare gli Enti locali affinché prevedano dei Bandi per la concessioni di contributi in conto esercizio alle imprese ; iniziativa quest’ultima che alcune Amministrazioni Comunali – su richiesta di Confartigianato Imprese Sondrio – ha già attivato da diversi anni.  

Convenzione ACI – Confartigianato Imprese

Attraverso la Convenzione tra ACI – Automobiles Club Italia e Confartigianato gli associati possono acquistare la tessera ACI SISTEMA e la tessera ACI GOLD PREMIUM a condizioni esclusive, usufruendo di importanti riduzioni di prezzo.

  • ACI Gold Premium a 79€ (invece di 99€)
  • ACI Sistema a 59€ (invece di 75€)

Le tessere ACI hanno valore annuale e consentono di usufruire di una serie di servizi, quali il soccorso stradale, anche con traino dell’autovettura, l’auto sostitutiva, servizi di assistenza alberghiera, mentre la versione GOLD PREMIUM prevede in più una copertura più ampia del soccorso stradale ed un’assistenza sanitaria specialistica.

DOVE ACQUISTARE LA TESSERA

Le tessere ACI SISTEMA e ACI GOLD PREMIUM sono acquistabili presso i punti vendita ACI, esibendo dichiarazione rilasciata dall’Associazione comprovante la situazione associativa.
Ai soci che si registrano sul sito www.aci.it viene offerta la possibilità di pagare fino a 3 bolli/anno senza commissioni bancarie.

In alternativa è possibile richiedere le tessere direttamente online cliccando il seguente link:  www.aci.it/promoconfartigianato.html  con apposito codice sconto.

Per informazioni:
Ufficio Segreteria e-mail: segreteria@artigiani.sondrio.it tel. 0342 514343 oppure ACI Sondrio – Via Mazzini 39/A Sondrio e mail: segreteria@acisondrio.it  tel. 0342 212213

Regolamento UE Cosmetici 2021/1902, modifiche al 1223/2009

Il “Regolamento (UE) 2021/1902 della Commissione del 29 ottobre 2021” del 29 ottobre 2021, che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’utilizzo nei prodotti cosmetici di determinate sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione” (allegato) ha introdotto il divieto di commercializzazione di diverse sostanze, tra cui lo Zinco Piritione ed il Butylphenyl Methylpropional utilizzati nelle formulazioni cosmetiche a partire dal prossimo 1° marzo.


Pertanto, da tale data, le aziende cosmetiche non potranno più immettere sul mercato prodotti che contengono una o più delle sostanze coinvolte e chiunque faccia parte della catena distributiva – quindi anche gli estetisti – non potrà mettere a disposizione dei consumatori tali prodotti.


Trattandosi di un regolamento Omnibus, la norma non prevede date differenziate per l’immissione sul mercato e la commercializzazione al dettaglio, di fatto riducendo i tempi di smaltimento che sono normalmente previsti dai Regolamenti di adeguamento al progresso tecnico.


Il Regolamento non prevede, infine, esplicitamente che i prodotti debbano essere restituiti dagli estetisti ai loro fornitori, ma semplicemente che tali prodotti non sono più conformi. Saranno pertanto gli accordi tra le parti a stabilire se i prodotti in questione debbano essere smaltiti dalle estetiste o reinviati ai fornitori.

Caro gasolio: il settore trasporti chiede interventi immediati

Fare il pieno a un mezzo pesante costa 150 euro in più

Durante i periodi neri del lockdown più duro, l’autotrasporto ha garantito un servizio di interesse pubblico e l’attenzione mediatica è stata giustamente forte; una interruzione o un rallentamento nei trasporti avrebbe avuto come conseguenza diretta scaffali vuoti nei supermercati e difficoltà di approvvigionamenti.

Ora proprio quel settore attraversa un momento particolarmente complesso perché gli aumenti vertiginosi delle materie prime riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso e che fa muovere il trasporto merci in Italia.

Il prezzo del diesel alla pompa, infatti, è salito in un anno del + 22,3% e il costo del pieno per un mezzo pesante è conseguentemente cresciuto in media di 150,00 euro. Prendendo come riferimento la percorrenza media di un mezzo pesante, il risultato è un aggravio di migliaia di euro l’anno per ogni automezzo.

“A tutela di migliaia di piccole e medie realtà attive in questo settore, chiediamo che si mettano in campo provvedimenti immediati per alleggerire la pressione sulle imprese – spiega il Presidente di Confartigianato Lombardia  Eugenio Massetti – è il tempo di restituire parte di quel “tesoretto”, quantificato in un 1 miliardo di euro, incassato dal Fisco a titolo di extragettito derivante dalle accise sul prezzo alla pompa dei carburanti”.

“La situazione è allarmante perché si sta facendo strada l’ipotesi di spegnere i motori perché il rischio è quello di viaggiare in perdita – aggiunge il Presidente della categoria Trasporto di Confartigianato Lombardia Claudio Riva – ed è importante prevedere crediti d’imposta sia per l’additivo Adblue per i mezzi diesel più moderni che per il gas naturale liquefatto LNG per controbilanciare gli effetti degli aumenti e dare ossigeno agli autotrasportatori, per i quali la voce carburante grava per il 30% dei costi aziendali”.

“Sul nostro territorio il problema è maggiormente amplificato dalla mancanza di infrastrutture viarie e dalle pessime condizioni in cui sono mantenute le poche esistenti – rincara Mattia Dal Cason, Presidente del settore Autotrasporto di Confartigianato Imprese Sondrio. Non dimentichiamo mai che per accedere in Valtellina e in Valchiavenna vi è una sola strada che, come abbiamo purtroppo più volte avuto modo di constatare, è in condizioni pessime. Basta un incidente per bloccare totalmente il traffico da e per il nostro territorio isolandoci completamente. Da anni ci battiamo per cercare di trovare una soluzione che risolva il problema per il medio lungo termine e questo vale anche per la viabilità all’interno della provincia, come di rotonde che rendono ancora più complicati i trasferimenti di merci e persone. L’auspicio è che si dia la giusta importanza agli operatori del settore.”

Mattia Dal Cason
Mattia Dal Cason

Convenzione IP: carte carburante a condizioni vantaggiose

Per gli associati Confartigianato le carte carburante IP PLUS e IP PLUS FAST a condizioni vantaggiose

IP PLUS è la carta petrolifera aziendale per acquistare carburanti (benzina, gasolio, GPL, metano), lubrificanti e AdBlue confezionato o da erogatore e per accedere ai servizi disponibili nelle 5.000 stazioni IP, la più grande rete distributiva nazionale.
Attraverso l’utilizzo della carta petrolifera IP le imprese possono usufruire dei vantaggi della fatturazione elettronica per la detrazione del costo del carburante per autotrazione e del recupero dell’IVA, oltre al dettaglio rifornimenti e il report dei consumi con il monitoraggio della spesa mensile.
L’acquisto dei carburanti è fatturato al prezzo praticato ed esposto dal Gestore sulla colonnina utilizzata per il rifornimento, con l’applicazione di uno sconto riservato ai Soci Confartigianato, differenziato tra modalità self service e servita.

IP Plus Fast è la nuova carta di pagamento senza costi fissi dedicata alle microimprese, ai professionisti (anche se non iscritti alla CCIAA) e ai privati (con un massimo di 2 veicoli), attraverso la quale, grazie all’Accordo con Confartigianato, si usufruisce di uno sconto riservato per ogni litro di carburante acquistato in modalità self service e servita, rispetto al prezzo alla pompa di uno dei 5.000 Punti Vendita IP.
Anche con la carta IP Plus Fast è possibile ricevere la fattura elettronica automatica sugli acquisti effettuati, oltre al dettaglio rifornimenti e il report dei consumi con il monitoraggio della spesa mensile.

Tra i prodotti IP sono a disposizione dei clienti gli innovativi carburanti OPTIMO benzina e diesel che consentono di ridurre i consumi e contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale allo stesso prezzo di un carburante tradizionale.

Impianti IP della provincia di Sondrio, in cui poter utilizzare le carte di credito IP Plus, sia in modalità self-service che servito:
Chiavenna, Via Maloggia 9                                                                        
Delebio, Strada Statale 38 km 2+736
Buglio in monte, Via Valeriana 37
Sondrio, Via Maffei 10
Montagna in Valtellina, via Stelvio 310
Aprica, Corso Roma


Per ulteriori informazioni e modalità di adesione contattare l’ufficio segreteria tel. 0342 514343 – email  segreteria@artigiani.sondrio.it

Caro materiali e contratti pubblici: obbligatorie clausole di revisione

Dopo la pubblicazione dei due decreti del MIMS sul caro materiali negli appalti pubblici, con il Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (c.d. Decreto Sostegni-ter) si aggiungono ulteriori previsioni finalizzate a contrastare l’aumento dei prezzi dei materiali e a compensare i maggiori oneri sostenuti dalle imprese. Una importante revisione del meccanismo previsto dal Codice dei contratti pubblici per l’adeguamento dei prezzi di aggiudicazione ai costi dei materiali e per la determinazione dei prezzi posti a base degli appalti

Nel dettaglio, l’art. 29 del D.L. n. 4/2022, che è già in vigore dal 27 gennaio con la pubblicazione del decreto in G.U., prevede fino al 31 dicembre 2023 l’obbligatorietà dell’inserimento delle clausole di revisione dei prezzi all’interno dei bandi di gara (previste dall’articolo 106, comma 1, lettera a), primo periodo, del D.Lgs. n. 50/2016 – Codice dei contratti), finora facoltative. L’obiettivo è di favorire la concorrenza e ridurre i rischi di contenzioso.

In particolare, poi, per i contratti relativi ai lavori, viene previsto che in presenza di variazioni annuali dei costi dei materiali superiori al 5% (non più del 10%), la parte eccedente tale percentuale verrà assorbita per l’80% (non più 50%) dalle stazioni appaltanti, in espressa deroga all’articolo 106, comma 1, lettera a), del Codice dei Contratti.

Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, ovvero entro il 27 aprile, l’Istat procederà al calcolo, su base semestrale, delle variazioni dei prezzi dei materiali più rilevanti per l’esecuzione delle opere pubbliche; sulla base di tali rilevazioni effettuate dall’ISTAT, il MIMS determinerà entro il 31 marzo e il 30 settembre di ogni anno, tramite decreto ministeriale, le variazioni dei singoli materiali da costruzione più significativi nel corso del semestre.

La compensazione – stabilisce il decreto – è determinata applicando la percentuale di variazione che eccede il cinque per cento al prezzo dei singoli materiali da costruzione impiegati nelle lavorazioni contabilizzate nei dodici mesi precedenti al decreto ministeriale di rilevazione delle variazioni, nelle quantità accertate dal direttore dei lavori. Rispetto al regime precedente, quindi, si riducono significativamente gli oneri che l’impresa deve assumere a fronte di forti aumenti dei costi dei materiali.

L’appaltatore dovrà quindi presentare alla stazione appaltante l’istanza di compensazione entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta del decreto Mims con la determinazione delle variazioni subite dai prezzi dei materiali edili. Sarà il direttore dei lavori della stazione appaltante a verificare l’eventuale effettiva maggiore onerosità subita dall’esecutore, e da quest’ultimo provata con adeguata documentazione, ivi compresa la dichiarazione di fornitori o subcontraenti o con altri idonei mezzi di prova relativi alle variazioni, per i materiali da costruzione, del prezzo elementare dei materiali da costruzione pagato dall’esecutore, rispetto a quello documentato dallo stesso con riferimento al momento dell’offerta. Il direttore dei lavori accerta altresì che l’esecuzione dei lavori sia avvenuta nel rispetto dei termini indicati nel cronoprogramma.

In caso di comprova di una onerosità inferiore alle percentuali riportate nei decreti ministeriali, la compensazione sarà riconosciuta nei limiti di tale predetta inferiore variazione; nel caso, invece, di comprova di una onerosità maggiore, la compensazione sarà riconosciuta nel limite massimo della variazione riportata nei decreti. In entrambi i casi, naturalmente, la compensazione verrà comunque erogata per l’eccedenza del 5% del prezzo e nella misura massima dell’80% di tale eccedenza.

Il decreto specifica, poi, che le compensazioni non sono soggette al ribasso d’asta e sono al netto delle eventuali compensazioni precedentemente accordate.

Infine, il Dl interviene sulla questione dei prezzari regionali, stabilendo che il MIMS sarà tenuto, con proprio decreto da adottare entro il prossimo 30 aprile, ad emanare apposite Linee Guida per la determinazione dei prezzari, previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’ISTAT, nonché previa intesa in sede di Conferenza Stato – Regioni.

Nelle more della determinazione dei prezzari regionali secondo le Linee Guida del MIMS, le SS.AA. per i contratti relativi ai lavori possono – ai fini della determinazione del costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni di cui si compone l’appalto – incrementare ovvero ridurre le risultanze dei prezzari, sulla base degli esiti delle rilevazioni ministeriali di cui ai predetti decreti semestrali adottati dal Ministero.

Bonus edilizi: stop a cessioni multiple del credito

Unica cessione per i crediti d’imposta derivanti da Superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus e bonus facciate. È questa la novità principale per il comparto delle costruzioni contenuta nel Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto “Sostegni ter” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 21 di ieri 27 gennaio 2022 e recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.

In particolare, l’art. 28 del Sostegni-ter “Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, modificando l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio prevede che:

  • il beneficiario della detrazione potrà ancora cedere il credito ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta;
  • i fornitori e le imprese che fanno i lavori e che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma essi non potranno cederlo a loro volta.

Le nuove disposizioni sono in vigore dal 7 febbraio; inoltre tutti i contratti stipulati violando queste regole sono considerati nulli.

“Questa ennesima revisione sulla disciplina di cessione crediti non può far altro che aumentare il clima di incertezza del mercato, mettendo in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza. Non solo. Così facendo si scoraggiano ulteriori investimenti in termini di formazione tecnica specifica e non si incentiva l’ingresso di nuovi addetti nel settore. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive saranno cittadini e imprese corrette che saranno costretti a rivedere nuovamente le condizioni contrattuali. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari”. Ha così commentato la notizia il presidente di ANAEPA-Confartigianato EdiliziaStefano Crestini.

“ Viene meno – continua Crestini – l’efficacia della misura stessa di consentire anche ai contribuenti meno abbienti di effettuare lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico accedendo alla cessione e allo sconto in fattura. Si viene a delineare uno scenario in cui solo le persone che hanno più risorse e reddito per assorbire negli anni i crediti fiscali potranno effettuare i lavori”.

“Per evitare il blocco delle operazioni di cessione è quindi indispensabile una modifica della norma al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari)”, conlcude il presidente Crestini.

COVID 19 Da domani 1 febbraio green pass base per servizi e negozi

Come anticipato nella Newsletter dello scorso 10 gennaio, a partire da domani, 1° febbraio 2022, è esteso l’obbligo di Green Pass Base a coloro che accedono ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali.


Il compito della verifica del possesso del Green Pass, anche a campione, spetta ai titolari o al personale incaricato. Tali obblighi rimarranno in vigore fino al termine dello Stato di Emergenza, ad oggi al 31 marzo 2022.
Le attività non soggette a tale obbligo sono:
1. Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
2. Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
3. Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
4. Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
5. Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
6. Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
7. Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
8. Commercio al dettaglio di materiale per ottica.
9. Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. 

Riduzione Tariffe sui diritti d’autore grazie alla Convenzione con SCF

Anche per il 2022 è stata rinnovata la Convenzione con SCF, attraverso la quale le imprese associate usufruiscono di una riduzione del 15% sulle tariffe previste per l’utilizzo della “musica d’ambiente”.

Ricordiamo che il termine di scadenza per il pagamento per gli “esercizi commerciali e artigiani” è fissato al 28 febbraio 2022 (al fine di usufruire delle tariffe agevolate della “campagna associativa), mentre per le altre categorie di attività, con particolare riferimento a acconciatori, estetisti, pubblici esercizi, e strutture ricettive, il temine di pagamento (attraverso la SIAE) è previsto per il 31 maggio 2022.

SCF è la società che, in Italia, gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti interpreti ed ai produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata, ed è, quindi, un ente di gestione collettiva dei diritti connessi al diritto d’autore.

Tali diritti sono aggiuntivi a quelli relativi dovuti all’autore del brano musicale e all’editore attraverso la SIAE. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web SCF all’indirizzo: https://www.scfitalia.it/

Settore Benessere: la voce degli imprenditori sull’obbligo di green pass

Non c’è dubbio, il settore benessere (acconciatori, estetiste, tatuatori) è tra quelli che ha sofferto di più a causa della pandemia e delle misure per il suo contrasto e contenimento. In più, dalla scorsa settimana, chi desiderasse una piega o un massaggio ha l’obbligo di dotarsi di green pass base, come previsto dalle ultime normative messe in atto per cercare di arginare il dilagare di Omicron. Gli operatori del settore hanno sempre lavorato nel rispetto dei protocolli e si sono già dotati di ciò che occorre per far vivere ai clienti l’esperienza di un servizio in un luogo sicuro.

“Abbiamo affrontato di tutto in questi due anni, a partire dal dramma delle chiusure. Ora speriamo di essere arrivati all’ultimo miglio. Chiaramente non abbiamo dimestichezza con questo nuovo ruolo di “controllori” dei nostri clienti, ma se questo serve per evitare ulteriori recrudescenze della pandemia chiederemo il certificato verde, senza esitazioni e nel rispetto, che abbiamo sempre avuto. delle norme che tutelano la collettività. Fortunatamente le attività di acconciatura sono da sempre sottoposte a rigidi protocolli sanitari e quindi sono da sempre dei luoghi molto sicuri. Bisogna che invece diffidare da chi svolge queste professioni, abusivamente e a domicilio – dichiara Johnny Oregioni, Presidente comparto Acconciatori di Confartigianato Lombardia e del settore Benessere di Confartigianato Imprese Sondrio. Non è stato un periodo semplice, sotto Natale sono piovute le disdette dovute all’esplosione dei contagi e alle quarantene. Sono cambiate le abitudini, si sono ridotte le occasioni di socialità, le cerimonie, gli eventi e lo smart working fa la sua parte; si sono ridotti i servizi veloci o le prestazioni “del sabato” ma ciò che ci sta più a cuore è che si allontani lo spettro delle chiusure e siamo disposti, rispettosamente, a controllare il green pass a chiunque entri nei nostri saloni, se questo può contribuire a costruire la strada verso la nuova normalità”.

“Rispetteremo certamente anche questa norma, anche se mi piace sottolineare che molto raramente si sono verificati focolai nei nostri centri, né lato personale né lato clienti, anche perché parliamo di strutture piccole dove l’adozione dei protocolli sanitari di prevenzione è interesse di tutti – spiega Sandra Landoni, Presidente comparto Estetica di Confartigianato Lombardia.

“La nostra preoccupazione – dice il Presidente regionale Eugenio Massetti – è che la clientela non si lasci trascinare ancora in un clima di timore che possa costituire un ulteriore fattore penalizzante per gli operatori dei servizi alla persona. Ecco perché il green pass può essere considerato anche un elemento di sicurezza aggiuntivo e può tranquillizzare gli utenti degli esercizi a noi associati che, ricordo, per il 90% sono ormai pienamente vaccinati”.

Il tutto si somma al fatto che, in un momento di rincari generalizzati (dalla pasta alla bolletta del gas), si guarda molto al portafoglio e abbiamo visto in questi esercizi contrarsi la richiesta di alcuni trattamenti.

“Siamo preoccupate – continua Sandra Landoni – e facciamo di tutto per dare un’esperienza di livello alle clienti, dalla cura dell’ambiente al personale formato e preparato alla scelta di prodotti di qualità, ma gli abusivi si moltiplicano, così come il fai da te. Però attenzione, si tratta del nostro corpo e gli abusivi non danno alcuna garanzia di professionalità e qualità”.

“Confartigianato Lombardia – afferma il Segretario regionale, Carlo Piccinato – chiede fermezza e controlli contro gli abusivi che vanificano l’impegno dei professionisti del settore e, agendo al di fuori di ogni regola, possono diventare pericolosi veicoli di trasmissione del Covid”.

Cambiano le regole del superbonus, rischio di paralisi

“È una questione importante e urgente, che rischia di non fare del bene al comparto costruzioni che sta operando spinto anche dal Superbonus110%” è critico Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Lombardia.

Le sue parole ben esprimono la posizione della Confederazione rispetto alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei Ministri, che ha messo il limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi. Se vengono apprezzate le misure in materia di energia contenute nello stesso Decreto, c’è però perplessità sulle modifiche al Superbonus.

Le nuove norme, nel tentativo di stanare i furbetti, rischiano di bloccare il comparto. Dai recentissimi dati dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia emerge che il fatturato del comparto delle costruzioni, sta facendo segnare in Valtellina e Valchiavenna un +30%. Non possiamo permettere – afferma Gionni Gritti, Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – che questa ripresa venga improvvisamente interrotta da una repentina ed ingiustificata modifica della norma.”

Sono giorni che le imprese sono in allarme per via delle anticipazioni, purtroppo ora confermate, che il DL Sostegni-Ter prevedesse una limitazione ad una sola cessione dei crediti fiscali da parte degli operatori. Questo ha portato ad una paralisi delle operazioni di acquisto da parte degli intermediari finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi.

Il credito, infatti, già a partire dal 7 febbraio potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che praticano lo sconto in fattura o ricevono il credito.

In  provincia di Sondrio il comparto delle costruzioni coinvolge quasi il 51% della forza lavoro dell’artigianato e delle PMI. “Questa scellerata misura – incalza Andrea Lorenzini – Vice presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – crea un danno sia al mondo imprenditoriale sia ai privati cittadini che si trovano improvvisamente costretti a interrompere tutte le attività avviate, a scapito di tutto il territorio a livello economico, lavorativo-sociale e ambientale.”

Apprendiamo con piacere che alcuni esponenti delle forze politiche al Governo hanno preso immediata distanza da tale iniziativa e che venga corretta con buon senso in fase di conversione in Legge.

Nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2022

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre scorso contenente il nuovo Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD) per l’anno 2022 a sostituzione integrale di quello vigente.

Nonostante il DPCM in questione riporti come scadenza il 30 aprile, il termine ultimo per la presentazione delle dichiarazioni è fissato al 21 maggio di quest’anno, ovvero per legge dopo 120 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta che scattano se il modello, come in questo caso, viene modificato o integrato.
 
Il MUD è stato modificato “considerata la necessità di adottare, per l’anno 2022, un nuovo modello di dichiarazione ambientale (MUD), in sostituzione di quello vigente, come richiesto dal Ministero della transizione ecologica, in collaborazione con l’ISPRA – Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale – così da poter acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione della più recente normativa europea”.
 
Rispetto al modello del 2021 si rilevano le seguenti modifiche:
 

  • Sezione Anagrafica: inserita la ‘scheda riciclaggio’:
    • dovrà essere compilata “da tutti i soggetti che effettuano operazioni di preparazione per il riutilizzo e/o riciclaggio finale sui rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio o su rifiuti derivanti da pretrattamenti di rifiuti urbani e/o rifiuti di imballaggio anche di provenienza non urbana che, per effetto di tali operazioni, generano end of waste, materie prime seconde, prodotti, materiali o sostanze”;
    • non andrà compilata nel caso in cui il trattamento generi “prodotti/materiali destinati ad essere utilizzati come combustibili o come altri mezzi per produrre energia, o ad incenerimento, o da utilizzare in riempimenti o da avviare allo smaltimento in discarica
    • prevede sia per i rifiuti urbani che per i rifiuti da imballaggio l’indicazione degli scarti generati dai trattamenti preliminari alle operazioni di riciclo e dalle operazioni stesse, nonché le quantità totali trattate nell’anno dal soggetto e quelle trattate nelle operazioni finali di riciclo.
  • Comunicazione rifiuti’scompare l’esonero per “i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa;
  • Comunicazione “rifiuti urbani e raccolti in convenzione”: eliminato qualsiasi riferimento agli “assimilati”, cancellati dal D.Lgs 116/2020i soggetti che raccolgono i rifiuti simili agli urbani prodotti da utenze non domestiche che hanno scelto di fuoriuscire dal servizio pubblico, devono comunicare le informazioni relative alle quantità raccolte, ai soggetti che hanno gestito i rifiuti specificando operazioni svolte, tipologie e quantità gestite e l’elenco delle utenze non domestiche servite.

Per qualsiasi necessità è possibile rivolgersi a Free Work Servizi tel. 0342 217646

Legge Europea 2019-2020: le novità per gli appalti pubblici

Entrerà in vigore il 1° febbraio 2022 la Legge 23 dicembre 2021, n. 238 – Legge europea 2019-2020 – pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 gennaio 2022 – recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.

Il provvedimento consta di 48 capitoli recanti disposizioni di natura eterogenea che modificano o integrano disposizioni vigenti dell’ordinamento nazionale in diversi ambiti, come beni e servizi e merci, sicurezza e giustizia, fiscalità e dogane, appalti pubblici, per adeguarne i contenuti al diritto UE.

In materia di appalti pubblici, all’art. 10 si introducono alcune sostanziali modifiche al Codice dei Contratti D.Lgs. 50/2016, affrontando alcuni dei profili di incompatibilità con la normativa europea sollevati con la procedura di infrazione n. 2018/2273. A tal proposito, la novità più rilevante contenuta nella Legge Europea è l’abrogazione dell’obbligo di indicazione di una terna di subappaltatori previsto dall’art. 105 comma 6 del Codice: si tratta di un’imposizione fortemente contestata da ANAEPA-Confartigianato Edilizia sin dalla sua introduzione, in quanto pone forti criticità per le imprese e le stazioni appaltanti poiché di difficile, o impossibile, applicazione.

In particolare, con le modifiche all’articolo 105, commi 4 e 6 del Codice, il concorrente non è più obbligato ad indicare la terna di subappaltatori in sede di offerta, per appalti di lavori, servizi e forniture di importo pari o superiore alle soglie UE, o, indipendentemente dall’importo a base di gara, per le attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa.

In precedenza, il comma 18 dell’art. 1 del D.L. 32/2019 (cd. decreto “Sblocca Cantieri”), ora abrogato, aveva introdotto un regime transitorio fino al 31 dicembre 2023 relativamente alla sospensione dell’obbligo per gli operatori di indicare nelle loro offerte una terna di subappaltatori.

Viene inoltre prevista, tra le condizioni per l’affidamento delle attività in subappalto, l’insussistenza a carico del subappaltatore dei motivi di esclusione previsti dall’art. 80 del Codice, e, conseguentemente, viene eliminato l’onere imposto al concorrente di dimostrare l’assenza in capo al suo subappaltatore dei suddetti motivi di esclusione.

In sostanza, si attribuisce al subappaltatore, e non già al concorrente principale, la dimostrazione della assenza dei motivi di esclusione previsti dall’articolo 80 del Codice.

Ѐ abrogata, inoltre, anche la lettera a) del comma 4 dell’art. 105, al fine di consentire l’affidamento del subappalto anche al soggetto economico che abbia partecipato alla procedura per l’affidamento dell’appalto.

Altre novità riguardano l’articolo 80, commi 1 e 5, del Codice, in materia di motivi di esclusione dalla partecipazione di un operatore economico ad una procedura per l’assegnazione di un appalto pubblico in caso di giudizio definitivo per determinati reati ovvero in caso di presenza di determinate situazioni.

In particolare, viene meno la possibilità che un operatore economico possa essere escluso da una procedura di gara, quando la causa di esclusione riguardi non già l’operatore medesimo, bensì un suo subappaltatore proposto obbligatoriamente in sede di offerta.

Nel corso dell’esame in Commissione, è stata poi introdotta una misura che modifica il quinto periodo del comma 4 dell’art. 80, come modificato dall’art. 8, comma 5, lett. b), del D.L. 76/2020, che prevede l’esclusione dell’operatore economico in caso di mancato pagamento di imposte e tasse o contributi previdenziali non definitivamente accertati e che tale mancato pagamento costituisca una grave violazione.

La norma interviene specificando che, in materia fiscale, costituiscono gravi violazioni non definitivamente accertate quelle che saranno stabilite in un apposito decreto del Ministro dell’economia, di concerto con il Ministro delle infrastrutture, e previo parere del Dipartimento delle politiche europee, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, recante limiti e condizioni per l’operatività della causa di esclusione relativa a violazioni non definitivamente accertate che, in ogni caso, deve essere correlata al valore dell’appalto, e comunque per un importo non inferiore a 35.000 euro.

Le nuove disposizioni in materia di appalti si applicano alle procedure i cui bandi o avvisi di gara sono pubblicati successivamente alla data di entrata in vigore della Legge Europea, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, alle procedure in cui, alla medesima data, non sono ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte o i preventivi.

Riprendono a febbraio i controlli stradali sui mezzi pesanti previsti nel Programma Truck&Bus 2022

Riprende a febbraio la prima campagna del 2022 di sicurezza stradale “Truck & Bus”, organizzata dal network europeo di cooperazione delle Polizie stradali Roadpol.

I controlli coinvolgeranno mezzi pesanti e bus, saranno dedicate quattro settimane che si svolgeranno a partire dal 7 al 13 di febbraio per proseguire poi nei mesi di giugno, luglio e ottobre, sulle strade dei Paesi aderenti al network (tutti i Paesi della U.E, tranne Grecia e Slovacchia, oltre alla Svizzera, la Serbia e la Turchia).

Le verifiche saranno svolte da personale della Polizia stradale e da altri soggetti competenti, il cui obiettivo sarà il controllo del rispetto delle regole sui mezzi, sia d’immatricolazione nazionale sia straniera.
I controlli saranno concentrati sul rispetto dei limiti di velocità, della normativa sul trasporto delle merci pericolose e di tutte le prescrizioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria, con particolare attenzione allo stato psicofisico dei conducenti.

Al via dal 20 gennaio il Green Pass per accedere ai servizi alla persona.

La professionalità e la qualità degli operatori regolari a tutela della salute.

Come noto, a partire dal giovedì 20 gennaio 2022, sarà necessario possedere il Green Pass “Base” per accedere alle attività dei servizi alla persona, tra cui il Salone di acconciatura, il Centro Estetico o il proprio tatuatore di fiducia.

Il Green Pass nella versione “Base” è quello che si ottiene tramite vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.

L’obbligo rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2022, data attuale di termine dello Stato di Emergenza sanitaria. Le verifiche del possesso del green pass “base” dovranno essere effettuate dai relativi titolari, gestori o responsabili.

“Abbiamo accolto con favore l’introduzione di tale misura da parte del Governo, come ulteriore tutela della salute degli operatori – afferma Johnny Oregioni, Presidente della Categoria Benessere di Confartigianato Imprese Sondrio – e soprattutto come strumento per consentire l’operatività ed evitare nuove chiusure temporanee che hanno dato un forte scossone a tutto il comparto nel corso del 2020  e del 2021. Agli operatori regolari è stato chiesto di svolgere un ruolo di controllori e l’auspicio è che le Autorità diano buona mano nella battaglia contro gli abusivi. ”

Siamo certi che mantenendo alta l’attenzione e rispettando le norme si possa dare un forte contributo al contenimento della diffusione del virus. 

Il rischio di un incremento del lavoro abusivo è reale, soprattutto da parte di quella, seppur fortunatamente minima, fronda di persone che non ha ancora provveduto a vaccinarsi. 

Ricordiamo che la normativa del settore non consente lo svolgimento delle attività di acconciatura ed estetica a domicilio, se non per alcuni casi eccezionali. 

L’invito è quello di vaccinarsi, se la situazione personale lo consente, ed in ogni caso di rivolgersi sempre e comunque ai saloni e ai centri regolari presenti sul territorio. Un invito che vale oggi ma che non cessa di avere la sua forza anche dopo la pandemia: la tutela della salute personale e collettiva nonché la tutela sicurezza dei clienti passa anche attraverso il contrasto netto verso l’abusivismo. 

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