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Tag: Coronavirus

Anap: la strage del Covid-19 nelle case di riposo va fermata

Mario Valetti: il virus colpisce gli anziani nei luoghi in cui dovrebbero essere protetti

Mentre il Governo ha stabilito che le misure restrittive per combattere il Coronavirus resteranno in vigore almeno fino al 13 aprile, l’Italia assiste attonita ad una strage di anziani, già impossibilitati ad uscire: gli ospiti della case di riposo, delle RSA e delle RSD dove il virus si è insidiato colpendo intere strutture. I casi di RSA focolai di COVID-19 sono tantissimi: colpiti gli ospiti, ma spesso anche gli operatori preposti alla loro assistenza. Le chiamano “stragi silenziose” perché quando questo fenomeno si è reso visibile, era già tardi. Dati strazianti perché questo virus ha isolato tutti e molti anziani non sono stati nemmeno accompagnati dai loro cari negli ultimi istanti di vita. 

Mario Valetti si fa portavoce sul territorio di quanto già espresso a livello nazionale. “Un dolore per l’intero Paese” afferma il Presidente del gruppo ANAP di Sondrio  “la vita di ciascuno è preziosa e va tutelata, in ogni fase;  l’anziano ha diritto alla serenità e alla cura anche nei suoi ultimi anni. Occorre fare il massimo possibile e più presto per mettere in sicurezza le residenze per gli anziani: sappiamo che la lotta a questo virus è solo all’inizio e l’attenzione e il supporto delle autorità deve riguardare tutti I cittadini”.

Al di là del ricercare le cause che hanno portato a tanti decessi, adesso è il momento di agire, anche se purtroppo in ritardo, e ne sono dispiaciuto, per mettere in sicurezza le strutture e gli ospiti

Il Presidente del Gruppo ANAP di Sondrio attivo all’interno di Confartigianato Imprese Sondrio  Valetti, conclude, condividendo la posizione di ANAP nazionale, e affermando che bisogna garantire i dispositivi di sicurezza e la prova del tampone per tutti, ospiti e personale compreso  di queste strutture, che di fatto operano già come reparti ospedalieri per COVID-19. Bisogna poi prevedere nell’immediato futuro una regolamentazione attenta e scrupolosa per la messa in sicurezza preventiva.

L’ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato) prosegue il proprio impegno anche in questo delicato momento di emergenza;  ha definito e diffuso un vademecum dedicato alla terza età: una guida semplice, che contiene consigli pratici su come comportarsi per difendersi efficacemente dal contagio Coronavirus, ma anche qualche suggerimento utile per difendersi dal rischio di cadere vittime di truffe e raggiri che, nonostante il periodo, sono sempre dietro l’angolo.

Il vademecum è stato tradotto e pubblicato in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) al fine di supportare e tutelare le persone anziane che vivono in Europa e nel mondo ed è scaricabile dal sito www.anap.it.

In Provincia di Sondrio l’80% delle imprese artigiane chiuse

Emergenza sanitaria. CORONAVIRUS COVID-19

Con lo scadere del 25 marzo, data ultima del periodo transitorio previsto dal DPCM del 22 marzo la situazione delle imprese artigiane in Provincia di Sondrio si può riassumere con un semplice dato: l’80% delle aziende sono chiuse; con un dato quindi di poco superiore al 75% rilevato a livello regionale da Confartigianato Lombardia. Restano di fatto operative le imprese di trasporto (merci e persone) e le aziende (spesso a personale ridotto) con attività legate ai settore sensibili.

In questi giorni di emergenza molte imprese hanno chiuso e la stessa scelta è stata assunta anche da aziende che avrebbero potuto tenere aperto ma non lo hanno fatto sia per una scelta etica sia per mancanza di ordini o di materiale.

“In questi giorni – sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti – accanto alla presa di coscienza e al senso di responsabilità dimostrato da molti piccoli imprenditori artigiani che hanno deciso di chiudere pur senza un divieto specifico, sta emergendo in modo crescente e consistente anche la forte preoccupazione per le conseguenze economiche e sui rischi sul piano della liquidità aziendale dovuti all’emergenza sanitaria di cui nessuno è in grado di conoscere la durata”.

Nella giornata di ieri il Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio ha rivolto alle principali banche presenti sul territorio l’invito a voler prestare la massima attenzione rispetto ai timori delle imprese sul piano finanziario e della liquidità.

In una missiva l’associazione si è resa disponibile a veicolare ai propri associati tutte le misure messe in campo dagli stessi istituti bancari sia su base volontaria sia nel rispetto delle misure normative già emanate a cominciare dalla moratoria prevista dal D.L. “Cura Italia” ed in particolare dall’art. 56.

Confartigianato è stata tra le prime associazioni a livello regionale e nazionale ad essere d’accordo sulle “chiusure” necessarie per evitare ulteriori contagi; nello stesso tempo ha però chiesto da subito provvedimenti concreti per sostenere il lavoro autonomo e le microimprese.

“Gli uffici della sede e del territorio – prosegue Gritti – di Confartigianato Imprese Sondrio e della sua società di servizi in questi giorni sono stati raggiunti da centinaia di telefonate e di e-mail. Il susseguirsi delle disposizioni normative complica ancora di più e se possibile una situazione già di per sè complicata. Molti i dubbi e le richieste per districarsi nella selva di Decreti, Ordinanze e circolari e per conoscere le misure adottate (indennità, sussidi, cassa integrazione, rinvii e proroghe). Gli uffici hanno pressoché azzerato la presenza in ufficio ma si è intensificata e rafforzata la consulenza e l’assistenza da remoto. Un dovere oltre che un impegno.”.

D.P.C.M. 22 marzo e Ordinanza 514 di Regione Lombardia: ecco le attività che possono rimanere aperte

Due importantissimi documenti sono stati pubblicati sabato 21 e domenica 22 marzo.

Regione Lombardia ha emanato le ordinanze 514 del 21 marzo e 515 del 22 marzo. Il 22 marzo approvato il nuovo DPCM del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che introduce nuove restrizioni agli spostamenti e alle attività, con l’obiettivo di contenere il contagio da coronavirus.

Chi può rimanere aperto?

Il decreto dispone la sospensione di «tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1», mentre rimanda le attività professionali e commerciali alle disposizioni del DPCM dell’11 marzo (il Decreto #iorestoacasa) e le pubbliche amministrazioni alle previsioni del DL “Cura Italia”. Le attività produttive sospese possono proseguire se organizzate in modalità a distanza o lavoro agile, mentre restano consentite anche le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato 1, nonché dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali. Sono sempre consentite le attività di produzione, trasporto e consegna di farmaci, tecnologie sanitarie, dispositivi medico-chirurgici e dell’agroalimentare, così come ogni attività funzionale a fronteggiare l’emergenza.

Possono rimanere aperte le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti, ma devono comunicarlo al Prefetto che stabilirà se eventualmente sospenderle. Stesso discorso per le attività legate alla difesa e all’aerospazio.

Per tutte le imprese le cui attività sono state sospese è previsto che possano completare le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020, compresa la spedizione della merce in giacenza. 

Il DPCM 22 marzo conferma anche le prescrizioni previste nell’ordinanza dei ministri Speranza e Lamorgese emanata nella giornata di oggi: il divieto di spostamenti fuori dal comune in cui ci si trova, se non per «comprovate esigenze di lavoro, urgenze o motivi di salute».

Di seguito le classificazioni in base al codice ATECO delle attività ritenute essenziali, che potranno continuare ad operare, con tutte le precauzioni già previste nel DPCM dell’11 marzo.

NEW! Elenco attività aperte ai sensi del DPCM 22 marzo (aggiornato Decreto del MISE del 25 marzo)

Scarica il nuovo allegato 1 al DPCM

Le restrizioni dell’ordinanza Regionale 514

A queste restrizioni, in Lombardia si integrano quelle contenute nell’ordinanza del presidente Attilio Fontana di ieri sera, 21 marzo, in vigore già da oggi. In particolare, quella che prevede il rilevamento della temperatura corporea nei luoghi di lavoro.

  • divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
  • monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
  • sospensione dell’attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali (vedi DPCM 22 marzo);
  • sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
  • sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
  • chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
  • chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza;
  • fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
  • chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
  • divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni.
  • sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore. Consentita in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
  • non è consentito lo spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
  • è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco ed ai giardini pubblici.
  • Restano invece aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.
  • Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.
  • Per il trasporto pubblico locale valgono sempre le prescrizioni sul distanziamento degli utenti già previste dalle ordinanze regionali in vigore.
  • I sindaci potranno rafforzare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle singole condizioni del territorio.

Restano valide anche le norme del DPCM dell’11 marzo #iorestoacasa.

Scarica documenti

Modifiche all’allegato 1 del dpcm 22 marzo (nuovo allegato 1)

Consulta il DPCM 22 marzo

Consulta Ordinanza Regione Lombardia 515

Consulta Ordinanza Regione Lombardia 514

Consulta allegato 1 ed allegato 2 all’ordinanza

FAQ Misure a favore di famiglie ed imprese (Settore Bancario).pdf

DL “Cura Italia” per autotrasporto le scadenze aggiornate al 18 marzo 2020

Diritto annuale Albo Nazionale Gestori Ambientali: 30 giugno 2020

Prorogato al 30 giugno 2020 il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale Gestori ambientale.
 
Patente di guida: 31 agosto 2020

La validità ad ogni effetto dei documenti di riconoscimento e di identità di cui l’articolo 1, comma 1, lettere c) d) ed e) , del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 455, rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e programmata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.
 
Documenti di riconoscimento e identità: 31 agosto 2020

La validità ad ogni effetto dei documenti di riconoscimento e di identità di cui l’articolo 1, comma 1, lettere c) d) ed e) , del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 455, rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto e programmata al 31 agosto 2020. La validità ai fini dell’espatrio resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento.
 
Revisioni: 31 ottobre 2020

In considerazione dello stato di emergenza nazionale di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 all’attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 Aprile 1992, n. 285 ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo decreto legislativo.
 


Disposizioni precedenti al Decreto 17 marzo 2020 n.18
 
Esercitazioni alla guida: 30 giugno 2020

Le autorizzazioni ad esercitarsi alla guida con scadenza compresa tra Il 1 febbraio e il 30 aprile 2020 sono prorogate fino al 30 giugno 2020.
Art. 1 comma 2:  Decreto Dirigenziale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del  10 marzo 2020,  n. 50
 
CQC: 30 giugno 2020 (non ancora pubblicato  – al 18 marzo 2020 – in Gazzetta Ufficiale)

Le carte di qualificazione del conducente, aventi scadenza dal 23 febbraio al 29 giugno 2020, sono prorogate, per il trasporto sul territorio nazionale, fino al 30 giugno 2020.
Art. 1:  Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 marzo 2020, n. 106 (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)
 
CFP ADR trasporto merci pericolose: 30 giugno 2020 (non ancora pubblicato – al 18 marzo 2020 – in Gazzetta Ufficiale)

I certificati di formazione professionale per il trasporto di merci pericolose, aventi scadenza dal 23 febbraio al 29 giugno 2020, sono prorogati, per il trasporto sul territorio nazionale, fino al 30 giugno 2020.  
Art. 1:  Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 marzo 2020, n. 106  (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)
 
Divieti Circolazione mezzi pesanti:  15 – 22 marzo 2020

Il calendario dei divieti di circolazione dei veicoli adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7.5 t. sulle strade extraurbane nei giorni festivi e in altri giorni dell’anno 2020, di cui l’articolo 2 del decreto ministeriale 12 dicembre 2019, n. 578, è sospeso per i giorni 15 marzo e 22 marzo e limitatamente ai veicoli che effettuano servizi di trasporto merci internazionale fino a successivo provvedimento.
Art. 1 Decreto Ministeriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 115 del 13 marzo 2020
 
Permesso provvisorio alla guida: 30 giugno 2020

Fino al 30 giugno 2020, è prorogato, senza oneri per l’utente, il permesso provvisorio di guida rilasciato ai sensi dell’Art 59 della Legge 29 luglio 2010, n. 120 in cui la commissione medica locale, nel giorno fissato per l’accertamento sanitario ai sensi dell’art. 119 del codice della strada, non abbia potuto riunirsi a causa della situazione di emergenza sanitario in atto.
Art. 1 Decreto Ministeriale Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 108 del 11 marzo 2020 (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale)

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro

Sabato 14 marzo è stato sottoscritto, dopo diciotto ore di trattative tra sindacati e associazioni datoriali, il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

Il documento, tenuto conto di quanto emanato nei giorni scorsi dal Ministero della Salute, contiene delle linee guida condivise tra le Parti sociali per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio.

La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo se verranno rispettate adeguate condizioni di livelli di protezione adeguate ai lavoratori.

Obiettivo prioritario è quello di coniugare la prosecuzione delle attività produttive garantendo condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative.
Per raggiungere tale obiettivo non si escludono anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività.

Le principali misure di sicurezza del Protocollo sono così riassunte:

FORMAZIONE 

affissione nei luoghi più visibili di depliants informativi per i lavoratori/aziende esterne che rimarchino i comportamenti generali da assumere in caso di sintomi influenzali (restare al proprio domicilio, rivolgersi al proprio medico di famiglia, mantenere la distanza di sicurezza, igienizzazione delle mani, eventuale isolamento in caso di sintomi durante l’attività lavorativa, divieto di ingresso a persone con contatti negli ultimi 14 giorni di persone positive al virus COVID-19);

ORGANIZZAZIONE 

individuazione di procedure per l’accesso di fornitori esterni che scongiurino il contatto con il personale interno (richiedendo agli autisti di rimanere a bordo dei veicoli, divieto di impiego dei servizi igienici disponibili in azienda, mantenimenti di una distanza superiore al metro tra individui durante il carico/scarico), incremento della turnazione lavorativa per limitare la presenza contemporanea di persone; attivazione lavoro da casa per attività di tipo amministrativo, sospensione e annullamento di tutte le trasferte/viaggi di lavoro nazionali e internazionali, anche se già concordate o organizzate, non sono consentite riunioni in presenza;

PULIZIA E SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 

assicurare la pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, ambienti comuni e postazioni di lavoro con particolare attenzione a tastiere / mouse a disposizione di uffici e reparti produttivi;

IGIENE PERSONALE 

garantire la presenza di mezzi detergenti per le mani e raccomandare la frequente pulizia delle mani;

DPI 

dispositivi di protezione individuale (pur comprendendo le difficoltà attuali di reperibilità) per attività con distanza interpersonale minore di un metro è confermato l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie;

GESTIONE SPAZI COMUNI 

ventilazione continua dei locali e accesso per turni e con tempi ridotti il più possibile, sanificazione e pulizia giornaliera di tastiere per distributori automatici;

FORMAZIONE DEL PERSONALE 

considerata la sospensione di corsi e di eventi formativi, l’eventuale mancato aggiornamento professionale / abilitante entro i termini previsti non ostacola il proseguimento e lo svolgimento dell’incarico/ruolo (es. addetto a primo soccorso o addetto uso carrello elevatore continuano comunque ad operare in assenza dell’aggiornamento);

SORVEGLIANZA SANITARIA 

deve proseguire garantendo le precedenti indicazioni date ai Medici Competenti, dando priorità alle visite preventive e soprattutto a quelle previste al rientro dalla malattia.

Scarica IL PROTOCOLLO CONDIVISO DI REGOLAZIONE DELLE MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS COVID-19 NEGLI AMBIENTI DI LAVOR

Decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 – “Cura Italia”

Lunedì il Governo ha approvato il Decreto Legge “Cura Italia”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 17 marzo.

Le misure previste dal Decreto legge sono entrate in vigore il 18 marzo.

Aspetti positivi del decreto Cura Italia

Un primo elemento positivo è che le misure previste dal decreto si applicano a tutto il territorio nazionale e a tutti i settori. 

Come abbiamo evidenziato in questi giorni le misure più urgenti sono relative alle scadenze fiscali, a quelle in materia previdenziale e contributiva, nonché alla liquidità delle imprese.

In tal senso Il Governo ha recepito molte delle sollecitazioni avanzate da Confartigianato. La più importante è la sospensione e proroga di versamenti e adempimenti tributari e previdenziali. Vanno in questa direzione, ad esempio:

1) La moratoria dei mutui in essere fino al 30 settembre 2020.

2) La copertura delle sospensioni dal lavoro con forme in deroga di cassa integrazione per tutti i dipendenti.

Altri contenuti del decreto

L’esecutivo ha recepito, inoltre, la nostra richiesta di una norma a carattere generale di sospensione di tutti gli adempimenti amministrativi.

Lo dimostra la decisione di proroga al 30 giugno 2020 del MUD che sarebbe scaduto il 30 aprile e di tutti i certificati, permessi, concessioni, autorizzazioni in scadenza.

Risposte alle vostre domande

In allegato, oltre al testo del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, una prima scheda di analisi delle misure previste di maggior impatto sulle nostre imprese.

Sarà nostra cura aggiornarvi sull’evolversi della situazione, sull’iter dei diversi provvedimenti, nonché sulle proposte che porremo all’attenzione del Parlamento e delle diverse forze politiche.

Scarica il testo integrale del decreto Cura Italia

Scarica la guida al decreto a cura della Confederazione

Leggi anche: come sanificare il luogo di lavoro, il protocollo

Emergenza Covid-19, le risposte alle domande più frequenti delle imprese

In questi giorni sono tante le domande rivolte dalle nostre imprese associate, ecco le risposte alle domande più frequenti.

Ultim’ora 
In vigore da oggi, 17 marzo, il nuovo modulo autocertificazione spostamenti

Dove si possono trovare le mascherine?

In questo momento particolare purtroppo non siamo a conoscenza di Centri che possano garantire la normale consegna di D.P.I.. Si segnala purtroppo una grossa difficoltà anche per il reperimento per le stesse Strutture sanitarie, a cui quindi dovrà essere garantita la priorità.

Come raccomandato nel Protocollo pubblicato sabato 14/3, consigliamo se possibile, di dare precedenza alle lavorazioni che garantiscono le distanze raccomandate tra le persone (distanziamento sociale) e posticipare quelle che richiedono l’impiego di D.P.I. specifici.

Continueremo a verificare e controllare se ci saranno eventuali novità per potervi aggiornare immediatamente.

Bisogna fare una comunicazione per segnalare che siamo chiusi per via del decreto? (esercizi commerciali – servizi alla persona – servizi ristorazione, gelaterie, pasticcerie)
Consigliamo di mettere un cartello sulla porta con indicazione di chiusura. Generalmente va indicato che ai sensi del DPCM 11 marzo 2020 l’esercizio è chiuso.

Per gli stipendi di marzo ai dipendenti, come si procederà?
Per i dipendenti sarebbe meglio finire le ferie dell’anno precedente in arretrato e poi accedere alla cassa. Per la cassa si veda punto successivo.

In seguito all’emergenza Covid 19 ho interrotto la mia attività. Sono previsti aiuti per l’attività e per i dipendenti?
Le aziende associate interessate ad avere una risposta devono inviare mail dettagliata indicando:

1. Se si è associati
2. Il ccnl applicato
3. L’ esigenza specifica, il settore in cui si opera e da quando l’azienda è ferma con l’attività.
4. Recapito telefonico e mail
In settimana le richieste verranno analizzate e le aziende verranno contattate per tutte le informazioni del caso. In ogni caso è tutto recuperabile.

per quesiti inerenti dipendenti, cassa integrazione e FSBA scrivere a: zironi.sindacale@artigiani.sondrio.it

per altre informazioni contattare il Segretario della propria sezione o il Funzionario di categoria (recapiti sul sito alla pagina contatti).

I pagamenti in scadenza il 16 marzo sono sospesi?
Il decreto che sospende i pagamenti (cosiddetto Decreto-legge #CuraItalia) è appena stato varato dal Governo, siamo in attesa che venga pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Dalla bozza in nostro possesso confermiamo il rinvio dei pagamenti con scadenza 16 marzo riferito a:
. ritenute,
. Iva annuale e mensile
. contributi previdenziali
. contributi Inail

Sono stabilite diverse scadenze a seconda dei ricavi.
Per imprese, autonomi e professionisti con ricavi da 2 milioni in su, il termine per è rinviato a venerdì 20 marzo.
Per le imprese che sono al di sotto di tale fatturato, il rinvio sarà al 31 maggio con possibilità di pagare anche in cinque rate.

Per i prossimi mesi verranno date ulteriori indicazioni.

La proroga riguarda i tributi autoliquidati relativi alle ritenute dipendenti, Iva e contributi, null’altro oltre questi. Quindi la tassa di vidimazione libri sociali, scaduta ieri, deve essere versata entro il 20 marzo.

Ci sono agevolazioni per quanto riguarda le rate del finanziamento che ho in essere con la mia Banca?
Sì, il “decreto” riporta:
Sospensione integrale (sia quota capitale sia quota interessi), del pagamento delle rate dei finanziamenti/mutui in essere sino al 30/09/2020, previa richiesta avanzata all’Istituto corredata di autocertificazione ai sensi dell’art. 47 DPR 445/2000, nella quale l’azienda dichiara di aver subito una riduzione parziale o totale dell’attività quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da COVID-19.

Devo continuare a pagare le bollette?
L’ARERA (Autorità per l’energia) ha precisato in alcune delibere ( n. 59/2020 e 60/2020) che sono bloccate le attività relative alla morosità, mentre non è indicata alcuna sospensione degli obblighi di pagamento delle fatture.
I clienti CEnPI, in caso di difficoltà coi pagamenti, possono inoltrare richieste di rateizzazione a luca.gobbifrattini@artigiani.sondrio.it: se in regola con i precedenti pagamenti sarà nostra cura intercedere nella richiesta con i nostri fornitori.

Precisiamo pure che diverse imprese distributrici, sia di energia elettrica che del gas, stanno comunicando che fino al 03/04 effettueranno unicamente gli interventi ESSENZIALI quali: gestione guasti, eliminazioni situazioni di pericolo, allacciamenti urgenti (ivi comprese le riattivazioni di punti di prelievo già sospesi per morosità).
Non saranno assicurati i servizi NON ESSENZIALI legati alla distribuzione del gas.
Ricordiamo pertanto che, per tutto il periodo di vigenza delle misure straordinarie in atto, anche lo Sportello Energia – CEnPI non avrà la possibilità di evadere richieste differenti da quelle ESSENZIALI indicate.

Coronavirus, il messaggio del Presidente di Confartigianto Imprese Sondrio

Di seguito pubblichiamo il videomessaggio del 16 marzo l’invito del Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio Gionni Gritti agli associati e agli artigiani imprenditori  VIDEO 

Numerose le iniziative per sostenere le attività degli ospedali

In tutta la provincia di Sondrio si moltiplicano le iniziative per poter contribuire con donazioni per sostenere le attività degli ospedali che, nell’emergenza Coronavirus, necessitano più che mai di attrezzature e dispositivi per curare i malati. 

Tra le campagne attive “Aiutiamoci”, l’iniziativa di Pro Valtellina tramite la quale si può donare direttamente all’Asst Valtellina e Alto Lario: tramite bonifico bancario (Iban per i privati IT21P0569611000000003321X23; per gli Enti Pubblici IBAN IT72F0100003245137300319692 (Banca d’Italia) e mediante un versamento sul conto corrente postale N. 6213. Alla causale “Aiutiamoci” si dovrà aggiungere le generalità del donatore, da effettuare possibilmente tramite internet.

Inoltre sempre Pro Valtellina onlus ha avviato una raccolta fondi aprendo due conti correnti dedicati sui quali è possibile versare somme che verranno trasferite all’Azienda. Questi i riferimenti per chi volesse donare: IT57O0521611010000000055443 (Credito Valtellinese) e IT89L0569611000000033000X20 (Banca Popolare di Sondrio). 

L’associazione Insieme x Vincere Onlus, con il patrocinio della Comunità Montana Alta Valtellina e dei Comuni del comprensorio, ha aperto due conti correnti per una raccolta fondi destinata al presidio ospedalieri di Sondalo. Con la causale “Distanti ma Uniti per il Morelli” è possibile effettuare un veramento anonimo o in forma pubblica sui seguenti conti Credito Valtellinese – IBAN IT46C0521652300000000000117; Banca Popolare di Sondrio – IBAN IT62F0569652300000002268X49.

Presso la Sezione di Chiavenna di Confartigianato Imprese Sondrio, in via De Giambattista, è possibile donare mascherine del tipo FFP3 e FFP2.

E ancora, sulla piattaforma “Go fund me” tre privati cittadini hanno organizzato, ciascuno per proprio conto, tre diverse iniziative con le seguenti causali: “Tutela te, proteggi gli altri”; “COVID – 19 ASST Valtellina e Alto Lario” e “Coronavirus Aiutiamo l’Ospedale Morelli Sondalo”. Anche in questo caso i promotori hanno concordato con l’Azienda il trasferimento delle somme raccolte. Sarà sufficiente andare sul sito, individuare la singola campagna e donare, nominalmente o in forma anonima, una determinata somma.

Coronavirus, 1° aggiornamento per imprese Alimentari

Approfondimento della circolare consultabile dal seguente link

ATTENZIONE! I CONTENUTI DEL PARAGRAFO PIZZERIE, ROSTICCERIE E GASTRONOMIE E’ STATO RIVISTO DA CIRCOLARE N295 SPEDITA ALLE AZIENDE ASSOCIATE ALLE ORE 19 DEL 13 MARZO 2020

A seguito dell’emanazione del DPCM 11 Marzo u. s. riguardante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica coronavirus, stiamo ricevendo diversi quesiti sull’applicazione dello stesso relativamente ad attività rientranti nel campo dell’artigianato alimentare. Le domande più frequenti riguardano l’assoggettamento o meno all’obbligo della chiusura per attività artigianali quali pizzerie a taglio, rosticcerie, gastronomie, gelaterie e pasticcerie.

GELATERIE E PASTICCERIE

Secondo l’art. 1 comma 2 del DPCM rientrano nei servizi  di ristorazione e quindi sono sospese fino al 25 Marzo p. v. anche le attività di gelateria e pasticceria, pur consentendo la sola fornitura a domicilio nel rispetto delle normative igienico-sanitarie previste per il confezionamento ed il trasporto. 

La motivazione dell’inquadramento di queste sopra citate attività tra quelle di ristorazione è determinata dal fatto che in base alla nuova classificazione ATECO le stesse pur essendo attività artigiane di produzione sono assimilate, in caso di vendita diretta al consumatore indipendentemente dal possesso o meno di autorizzazione amministrativa alla somministrazione, agli esercenti attività di bar, mentre rientrerebbero sotto  il codice della “produzione” e quindi sarebbe consentita a loro l’apertura soltanto quelle che forniscono i prodotti a terzi, quali ad es. esercizi commerciali, mense etc. 

E’ chiaro che questa impostazione della norma è palesemente una “ forzatura” che contrasta con la ratio del provvedimento che mira ad impedire eventuali assembramenti nei locali dove si svolge l’attività ma  solo nel caso in cui vi fosse un consumo sul posto o una somministrazione di prodotto e non laddove vi è il semplice asporto come nella maggioranza delle gelaterie e pasticcerie. Ma in considerazione che gli organi di controllo solitamente interpretano “alla lettera” ed in modo restrittivo le norme, sarebbe preferibile in via cautelativa che le gelaterie e pasticcerie con vendita diretta al consumatore rispettassero l’obbligo della chiusura.

 PIZZERIE, ROSTICCERIE E GASTRONOMIE

Diverso il caso di   attività di pizzerie , rosticcerie e gastronomie. Nel caso in cui le stesse siano svolte nella modalità di semplice asporto dei prodotti e non siano quindi autorizzate , come accade in varie Regioni, a poter fornire i prodotti per il consumo sul posto ( c. d. somministrazione non assistita), seguendo la ratio della norma come sopra illustrato , sarebbero escluse dall’obbligo della chiusura.

Resta fermo comunque  l’obbligo di garantire l’accesso al locale con il  rispetto delle distanze di un metro tra gli avventori. Nel caso in cui l’impresa artigiana svolge anche l’attività di somministrazione di alimenti e bevande con carattere strumentale ed accessorio all’attività artigiana in modo promiscuo nello stesso locale è chiaro che deve rispettare l’obbligo della chiusura o, se vuole continuare l’attività di produzione e vendita per asporto dovrebbe rimuovere le attrezzature per la somministrazione. Nel caso in cui vi sia una separazione funzionale dei locali in cui vengono espletate le due tipologie di attività ( Produzione+ vendita e somministrazione) potrebbe continuare  l’attività di produzione e vendita per asporto, impedendo l’accesso al locale di somministrazione. Anche in questo caso però considerata l’interpretazione normalmente restrittiva degli organi di controllo potrebbe essere utile un confronto preventivo con l’autorità locale di controllo.

PASTIFICI E PANETTERIE

Le attività di produzione e vendita di pasta fresca e di panificazione  anche se non citate nell’allegato 1 – Commercio al dettaglio – di fatto possono essere equiparate alle stesse e quindi esentate dall’obbligo della chiusura , fermo restando l’obbligo di garantire l’accesso al locale con il  rispetto delle distanze di un metro tra gli avventori. Anche per queste tipologie di attività nel caso in cui si avvalessero della possibilità di poter fornire i prodotti per il consumo sul posto valgono le considerazioni sopra esposte. 

QUANTIFICARE I DANNI DA CHIUSURA, A BREVE UN QUESTIONARIO..

Tra le tante esternalità negative del DPCM 11 marzo ve n’è una che in modo particolare è all’attenzione di Confartigianato Alimentazione. 
Ci si riferisce al fatto che Pasticcerie, gelaterie e diverse altre categorie di imprese,  si ritrovano a non poter smaltire nei 14 gg. di chiusura dell’attività materie prime occorrenti alla produzione con date di scadenza ravvicinate.
Ciò vale soprattutto per le aziende  che riforniscono strutture commerciali.
Al fine di poter quantificare tale danno e fornire dati utili alla confederazione nazionale, la categoria Alimentari predisporrà un questionario che vi verrà inviato a breve, previa condivisione con Confartiginato  Nazionale.

Emergenza Coronavirus: Confartigianato Imprese Sondrio sempre al fianco delle imprese e priorità alla salute.

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Stiamo a casa. E per ogni necessità rivolgetevi ai negozi di vicinato e agli artigiani del vostro paese: insieme ce la possiamo fare.

Confartigianato Imprese Sondrio continuerà a supportare le imprese del territorio anche e soprattutto in questo difficile momento. Si è ritenuta opportuna la chiusura al pubblico degli uffici ma tutto il personale è operativo e contattabile telefonicamente o tramite posta elettronica.

Sono state adottate tutte le misure preventive in ottemperanza alle disposizioni delle direttive ministeriali e regionali: il personale di Confartigianato Sondrio e Unidata lavorerà in modalità Smart Working per tutelare la salute di tutti e contemporaneamente garantire assistenza alle imprese associate e informazioni tempestive tramite i canali di comunicazione a disposizione (sito web, newsletter e social media).

Sul sito web www.artigiani.sondrio.it, e nella sezione “L’associazione Comunica”, è possibile infatti restare aggiornati su tutte le news relative ai provvedimenti istituzionali e amministrativi che si stanno adottando a livello nazionale e regionale per affrontare l’emergenza CoronaVirus.

Stiamo vivendo un momento storico ed epocale. – afferma il presidente Gionni Gritti – Nessuno poteva immaginare di dover vivere un’emergenza sanitaria di questo livello. – E prosegue – Ci viene richiesto un sacrificio enorme come quello di chiudere le nostre imprese. A nome di tutti i rappresentanti degli artigiani di Valtellina e Valchiavenna mi sento di dire: prima di tutto la salute, la tutela della popolazione e la salvaguardia di un Paese, di una regione e di una valle in difficoltà, che vogliamo veder ripartire il prima possibile.

A livello regionale e nazionale Confartigianato ha già chiesto, e lo farà anche in futuro ad ogni occasione e su ogni tavolo, misure straordinarie per ripartire e tutte le risorse necessarie per evitare la crisi delle imprese una volta superata l’emergenza sanitaria.  

Molte delle nostre piccole imprese hanno dimostrato grande coraggio in questi giorni difficili. – ricorda presidente Gritti – Alcune hanno chiuso volontariamente altre invece (artigiani e commercianti) hanno avviato iniziative spontanee all’interno dei propri comuni. Tutti questi hanno già dimostrato il proprio senso di responsabilità al di là e al di sopra dei decreti e delle Ordinanze.

I piccoli imprenditori, i loro famigliari impegnati in azienda e i loro collaboratori hanno dimostrato grande senso di responsabilità, attaccamento alla propria terra e soprattutto grande coraggio, quello che ha sempre permesso alle aziende di non cedere di fronte alle difficoltà. – aggiunge Gritti – Questa è l’occasione per far prevalere questi valori.

E dai Consiglieri e Dirigenti di Confartigianato Imprese Sondrio arriva l’appello ai cittadini, agli utenti e ai consumatori:Stiamo a casa! Per le necessità rivolgetevi ai negozi e agli artigiani del vostro paese, quelli che hanno avviato attività spontanee. Questo è il momento di dimostrare la forza e il valore dei negozi di vicinato.

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