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Cambiano le regole del superbonus, rischio di paralisi

“È una questione importante e urgente, che rischia di non fare del bene al comparto costruzioni che sta operando spinto anche dal Superbonus110%” è critico Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Lombardia.

Le sue parole ben esprimono la posizione della Confederazione rispetto alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei Ministri,

che ha messo il limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi.

Se vengono apprezzate le misure in materia di energia contenute nello stesso Decreto, c’è però perplessità sulle modifiche al Superbonus.

Le nuove norme, nel tentativo di stanare i furbetti, rischiano di bloccare il comparto. Dai recentissimi dati dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia emerge che il fatturato del comparto delle costruzioni, sta facendo segnare in Valtellina e Valchiavenna un +30%.

Non possiamo permettere – afferma Gionni Gritti, Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – che questa ripresa venga improvvisamente interrotta da una repentina ed ingiustificata modifica della norma.”

Sono giorni che le imprese sono in allarme per via delle anticipazioni, purtroppo ora confermate, che il DL Sostegni-Ter prevedesse una limitazione ad una sola cessione dei crediti fiscali da parte degli operatori.

Questo ha portato ad una paralisi delle operazioni di acquisto da parte degli intermediari finanziari che sono prossimi

al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi.

Il credito, infatti, già a partire dal 7 febbraio potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione, sia da parte dei fornitori che praticano lo sconto in fattura o ricevono il credito.

In  provincia di Sondrio il comparto delle costruzioni coinvolge quasi il 51% della forza lavoro dell’artigianato e delle PMI.

Questa scellerata misura – incalza Andrea Lorenzini – Vice presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – crea un danno sia al mondo imprenditoriale sia ai privati cittadini

che si trovano improvvisamente costretti a interrompere tutte le attività avviate, a scapito di tutto il territorio a livello economico, lavorativo-sociale e ambientale.”

Apprendiamo con piacere che alcuni esponenti delle forze politiche al Governo hanno preso immediata distanza da tale iniziativa

e che venga corretta con buon senso in fase di conversione in Legge.

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