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Tag: Bonus

Su bonus edilizi 283 modifiche in 4 anni. Tutelare diritti di imprese e cittadini

La normativa sui bonus edilizi ha subìto, da maggio 2020 ad oggi, ben 283 modifiche e chiarimenti che hanno destabilizzato il mercato, la pianificazione dei lavori e l’impegno finanziario per la loro copertura, con inevitabili ripercussioni sull’esecuzione.

L’ennesimo intervento di modifica previsto dal decreto legge 39/2024, adottato senza un preventivo confronto con le Associazioni del settore, cambia nuovamente le regole ‘in corsa’, riducendo ulteriormente le deroghe alle opzioni per sconto e cessione dei crediti collegati ai bonus edilizi e accentuando le difficoltà operative di migliaia di imprese e committenti.

Lo hanno sottolineato i rappresentanti di Confartigianato, Cna, Casartigiani, nel corso di un’audizione svoltasi lo scorso 11 aprile davanti alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

Nonostante le comprensibili esigenze di tenere sotto controllo i conti pubblici, le tre Confederazioni mettono in evidenza che il provvedimento incide pesantemente, sia nel metodo sia nel merito, su accordi contrattuali già conclusi che ora vengono vanificati con effetti retroattivi penalizzanti.

Confartigianato, Cna, Casartigiani auspicano pertanto l’adozione di una serie di interventi da parte del Parlamento per riportare equilibrio in alcune situazioni meritevoli di tutela e per salvaguardare i diritti di cittadini e imprenditori. Un esempio su tutti è la diversità di trattamento riservata ai territori colpiti da eventi calamitosi che, come nel caso dei crateri sismici dell’Emilia-Romagna o della Sicilia, non potranno più avvalersi dello sconto o della cessione, con gravi ripercussioni sulla ricostruzione.

Inoltre, per quanto riguarda l’utilizzo dei crediti d’imposta Transizione 4.0 sottoposti a nuove misure di monitoraggio, sollecitano un intervento chiarificatore che consenta alle imprese di poter continuare a compensare i crediti, nell’attesa del decreto direttoriale che deve definire il nuovo modello per comunicare che permetterà il monitoraggio dei citati crediti. Vanno assolutamente evitati problemi finanziari alle imprese per la scadenza dei versamenti unitari del 16 aprile 2024.

Bonus Adblue – Dal 17 maggio riapre la piattaforma ADM per le domande del credito d’imposta

E’ stato pubblicato il decreto direttoriale MIT n. 192 dell’11/05/2023 che, in considerazione delle risorse residue del Bonus AdBlue (dotazione iniziale 29,6 milioni di euro), dispone la riapertura della piattaforma dell’Agenzia delle Dogane per la presentazione delle domande del credito d’imposta al 15% per gli acquisti di AdBlue effettuati nell’ultimo bimestre dell’anno 2022, a partire dalle ore 15.00 del 17 maggio e fino alle ore 24.00 del 7 giugno 2023.

Beneficiarie sono le imprese di autotrasporto merci conto terzi con veicoli di classe euro V ed euro VI superiori a 1,5 ton..

Il decreto prevede che possono altresì presentare domanda coloro che non hanno provveduto a farlo nel primo periodo di apertura della piattaforma; in questo caso il ristoro è richiesto per le spese sostenute nell’intero anno 2022.

Le modalità di erogazione delle risorse e le procedure per la presentazione delle domande rimangono le medesime disciplinate dal precedente decreto direttoriale n. 446 del 25 ottobre 2022 (vedi news pubblicata il 21/10/2022), con la compilazione e successivo caricamento dei file fatture e targhe in piattaforma.

Bonus edilizia, imprese e cittadini in tilt. Abolire subito obbligo SOA

“Abolire subito l’obbligo per le imprese di possedere un’attestazione SOA per operare nel mercato dei bonus edilizi”. Lo chiede Confartigianato – unitamente alle altre sigle del comparto delle PMI – in una lettera aperta del 6 giugno del Presidente Marco Granelli, inviata ai  Deputati e Senatori delle Commissioni Bilancio, Finanze, Lavori pubblici, Attività Produttive di Camera e Senato e ai Capigruppo di Camera e Senato. La stessa missiva è stata tra l’altro trasmessa d’intesa con Confartigianato Sondrio, anche all’onorevole valtellinese Mauro Del Barba.

L’allarme contenuto nella missiva riprende quanto denunciato anche dal Presidente provinciale di Anaepa-Confartigianato Edilizia, Paolo Panizza, in occasione dell’Assemblea Generale del 30 maggio scorso a Sondrio, riguarda le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia che rischiano di bloccare definitivamente i lavori di riqualificazione degli edifici e di tagliare fuori dal mercato oltre il 90% delle imprese.

A complicare un quadro legislativo già intricato, è arrivata il 12 maggio la norma contenuta nel decreto legge ‘Taglia prezzi’ che impone, anche per le imprese che operano in subappalto, il possesso dell’attestazione SOA per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516mila euro.

Una disposizione che, pur ispirata al condivisibile principio di garantire sicurezza, trasparenza e qualità dei lavori, di fatto si è rivelata una barriera anticoncorrenziale. Secondo Confartigianato, infatti, negli ultimi 20 anni, il mero possesso delle attestazioni SOA non ha garantito, negli appalti pubblici, la qualità e la sicurezza dei lavori. Inoltre, l’accesso ai bonus edilizi è già subordinato ad una serie di controlli molto stringenti e, per contrastare efficacemente il fenomeno delle imprese ‘fantasma’, servono piuttosto serie verifiche dei requisiti di accesso al mercato, come l’auspicata legge di regolamentazione del settore edile, e strumenti già operativi come il DURC, la congruità e l’intensificazione dei controlli.

“A mettere in crisi il mercato delle riqualificazioni edilizie – sottolinea Panizza – è anche il blocco del sistema della cessione dei crediti a causa della stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari. Risultato: le imprese non riescono a recuperare i crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti e non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi. Così il settore è sull’orlo del precipizio, si moltiplicano i casi di fallimento che potrebbero coinvolgere oltre 33.000 imprese e 150.000 lavoratori”.

Tutto questo è ancor più paradossale se si considera che il settore delle costruzioni è il driver della ripresa economica e, in questo drammatico periodo di congiuntura negativa, ha giocato un ruolo anticiclico. I bonus edilizia avrebbero potuto favorire la ripartenza post Covid dell’economia, ma, dopo aver generato un’enorme aspettativa in cittadini e imprese, l’atteggiamento ondivago del decisore pubblico ne ha depotenziato l’efficacia.

Confartigianato e le altre sigle, in rappresentanza di oltre 1.500.000 di associati, sollecitano un rapido intervento per salvare un’idea vincente di riqualificazione green del Paese che rischia di naufragare nel mare della burocrazia legislativa. 

Bonus edilizi: stop a cessioni multiple del credito

Unica cessione per i crediti d’imposta derivanti da Superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus e bonus facciate. È questa la novità principale per il comparto delle costruzioni contenuta nel Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto “Sostegni ter” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 21 di ieri 27 gennaio 2022 e recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.

In particolare, l’art. 28 del Sostegni-ter “Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, modificando l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio prevede che:

  • il beneficiario della detrazione potrà ancora cedere il credito ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta;
  • i fornitori e le imprese che fanno i lavori e che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma essi non potranno cederlo a loro volta.

Le nuove disposizioni sono in vigore dal 7 febbraio; inoltre tutti i contratti stipulati violando queste regole sono considerati nulli.

“Questa ennesima revisione sulla disciplina di cessione crediti non può far altro che aumentare il clima di incertezza del mercato, mettendo in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza. Non solo. Così facendo si scoraggiano ulteriori investimenti in termini di formazione tecnica specifica e non si incentiva l’ingresso di nuovi addetti nel settore. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive saranno cittadini e imprese corrette che saranno costretti a rivedere nuovamente le condizioni contrattuali. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari”. Ha così commentato la notizia il presidente di ANAEPA-Confartigianato EdiliziaStefano Crestini.

“ Viene meno – continua Crestini – l’efficacia della misura stessa di consentire anche ai contribuenti meno abbienti di effettuare lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico accedendo alla cessione e allo sconto in fattura. Si viene a delineare uno scenario in cui solo le persone che hanno più risorse e reddito per assorbire negli anni i crediti fiscali potranno effettuare i lavori”.

“Per evitare il blocco delle operazioni di cessione è quindi indispensabile una modifica della norma al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari)”, conlcude il presidente Crestini.

Bonus veicoli sicuri, chi e come potrà richiederlo

Le revisioni auto  riapriranno a pieno ritmo a partire dal 1° novembre 2021. Da tale data ci saranno due importanti novità:

1)    i prezzi delle revisioni sono aumentati per tutti di 9,95 euro
2)    Il cliente che fa revisionare l’auto potrà richiedere il Bonus veicoli sicuri pari a 9,95 euro. 

Il bonus è finanziato da un fondo di 4 milioni di euro ed è richiedibile una sola volta e per una sola auto. 
Conti alla mano, il bonus  sarà fruibile solo per una parte dei cittadini, salvo che il fondo non venga notevolmente aumentato.

Le aziende che effettuano le revisioni sono tenute ad informare i clienti dell’esistenza del bonus ma non sono tenute a richiederlo per i propri clienti.

Il richiedente potrà avere i 9,95 euro che gli spettano tramite la piattaforma informatica “Bonus veicoli sicuri”, resa disponibile dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Da quando? Non dal primo novembre, bensì dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto che ha istituito il bonus. Salvo ritardi e imprevisti la richiesta del Bonus Veicoli Sicuri potrà essere effettuata dal 21 dicembre 2021, dal momento che il decreto è entrato in Gazzetta il 22 ottobre.

Per ulteriori informazioni: Ufficio Categorie e mercato, referente Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it  347.3698217

Bonus iscrizione ai centri estivi

Con messaggio n. 2433 del 28 giugno 2021, l’INPS ha fornito istruzioni in merito alla richiesta del bonus per l’iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia previsto dall’articolo 2/6° comma del DL n. 30/2021, convertito con L. 61/2021.

DESTINATARI e IMPORTO

Il beneficio, di importo massimo di 100 euro settimanali per nucleo familiare, spetta ai genitori di figli conviventi minori di anni 14 o disabili a prescindere dall’età, appartenenti alle seguenti categorie di lavoratori:

– iscritti alla Gestione Separata

– autonomi iscritti alle Gestioni artigiani, commercianti

Il bonus per l’iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia può essere richiesto in alternativa al bonus baby-sitting e, a differenza di quest’ultimo, è concesso a prescindere dalla sussistenza dei casi di sospensione dell’attività scolastica o educativa in presenza, della durata dell’infezione da SARS-CoV-2 o dalla quarantena del figlio disposta dall’ASL.

Il beneficio può essere richiesto, alternativamente, da entrambi i genitori purché nelle stesse giornate della settimana prescelta, l’altro genitore:

·         non svolga attività lavorativa in modalità agile;

·         non svolga alcuna attività lavorativa ovvero è sospeso dal lavoro ovvero sia beneficiario di altri strumenti previsti a sostegno del reddito;

·         non fruisca del congedo di cui all’articolo 2 del decreto legge n. 30/2021.

Il beneficio è, inoltre, incompatibile con la fruizione, negli stessi periodi, del bonus asilo nido.

DOMANDA

 La domanda per ottenere il bonus deve essere presentata, attraverso i canali telematici INPS entro il 15 luglio 2021, per le settimane di frequenza dei centri estivi e dei servizi integrativi per l’infanzia fino al 30 giugno 2021.

Alla domanda deve essere allegata la documentazione attestante l’iscrizione ai centri e strutture (ad esempio, fatture, ricevute di pagamento o di iscrizione, ecc. Inoltre servirà indicare il codice fiscale o la PIVA del centro) ed occorre indicare i periodi di iscrizione del figlio convivente che non dovranno andare oltre il 30 giugno 2021.

Il beneficio è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale intestato dal richiedente.

Questa prestazione è soggetta ad un limite di spesa da parte dello Stato.

Per maggiori informazioni e per la predisposizione e l’invio della domanda contatta l’ufficio INAPA tel.0342 514343 e chiedi delle referenti: Roberta Zironi o Silvia Fiori.

Bonus elettrico per disagio fisico

Il bonus elettrico è uno sconto sulla bolletta e assicura un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Possono ottenere il “bonus” tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

Il bonus luce per disagio fisico non è legato all’ISEE, ma all’uso di specifiche apparecchiature mediche salvavita, dette elettromedicali.

Le apparecchiature ammesse sono quelle legate alla funzione cardiorespiratoria: ventilatori polmonari, tende per l’ossigeno terapia, concentratori di ossigeno portatili, pulsiometri ecc; quelle legate alla funzione renale : apparecchiature per dialisi peritoneale, per emodialisi ecc; quelle legate alla funzione alimentare : nutri pompe, pompe a siringa ecc; ausili come le carrozzine elettriche, sollevatori mobili ecc

Come si richiede

La domanda va presentata presso il Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) utilizzando gli appositi moduli

Quali documenti servono per presentare la domanda

Per avere accesso al bonus, il cliente deve essere in possesso di:

  • un certificato dello specialista, che ha in cura il malato,che attesti:
    • la situazione di grave condizione di salute;
    • la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale;
    • il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero;
    • l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
  • il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente;
  • il  l’apposito “modulo B” bonus sociale per il disagio fisico  compilato;

è inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura:

  • codice POD (identificativo del punto di consegna dell’energia). Il codice POD, è un codice composto da lettere e numeri, che inizia con IT e identifica in modo certo il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal fornitore e prelevata dal cliente finale. Il codice non cambia anche se si cambia fornitore;
  • la potenza impegnata o disponibile della fornitura.

Per la richiesta del bonus, non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti, quali ad esempio i certificati di invalidità civile.

Il patronato INAPA è disponibile a fornire, a chi fosse interessato, il facsimile di modulo B da utilizzare per la richiesta.

Enea – Detrazioni fiscali per Ecobonus, Bonus Facciate e Bonus Casa

Invio all’ENEA dei dati sugli interventi conclusi nel 2020 sul sito “detrazionifiscali.enea.it”

Come noto è online il sito dell’ENEA https://detrazionifiscali.enea.it/ per la comunicazione degli interventi che danno diritto alle detrazioni fiscali.

Il sito, disponibile dallo scorso 25 marzo 2020, permette di inviare i dati sugli interventi conclusi nel 2020 che danno diritto alle detrazioni fiscali per ECOBONUS, BONUS FACCIATE E BONUS CASA.

ENEA chiarisce che “a seguito dell’introduzione dei controlli sugli interventi di risparmio energetico che accedono alle detrazioni fiscali previste per l’ecobonus, ENEA ha introdotto l’obbligo di inserire i dati catastali. Questa modifica rappresenta una novità ed è stata implementata anche sul sito dedicato al bonus casa al fine di identificare con esattezza l’immobile oggetto dell’intervento.”.

Tale adempimento, sebbene sia in capo al beneficiario della detrazione fiscale, viene spesso svolto dall’impresa che ha eseguito i lavori.

Se come impresa avete sviluppato una modulistica di raccolta dei dati necessari alla compilazione della dichiarazione ENEA consigliamo di prendere visione del nuovo portale e delle indicazioni necessarie per la compilazione per aggiornare la modulistica stessa in quanto potrebbe non essere esauriente.

Con l’occasione ricordiamo che per gli interventi la cui data di fine lavori è compresa tra il 1° gennaio e il 25 marzo 2020, i 90 giorni per l’invio decorrono dal 25 marzo 2020, data di attivazione del nuovo sito.

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