Emergenza climatica: CIGO anche per il settore edile
In caso di eccezionali eventi climatici, i lavoratori del settore edile, lapideo e delle escavazioni, fino a dicembre 2023, avranno la possibilità di usufruire della cassa integrazione oltre i limiti di durata massima previsti dalla normativa.
Ѐ quanto stabilisce il decreto-legge, approvato il 26 luglio 2023 in Consiglio dei Ministri, recante “Misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica, di rafforzamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nonché di termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo”.
Il testo prevede, per le attività lavorative del periodo luglio-dicembre 2023, la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili quali le eccezionali emergenze climatiche, estendendo anche al settore edile, lapideo e delle escavazioni, lo strumento già operante per altri settori.
A tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti a emergenze climatiche, la misura prevede, inoltre, che i Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute favoriscano la sottoscrizione di intese per l’adozione di linee guida tra organizzazioni datoriali e sindacali.
“Bene l’intervento del Governo e il provvedimento proposto. In attesa di condividere le linee guida annunciate dal Governo, ricordiamo alle imprese che nel CCNL Edilizia Artigianato, vi è una specifica previsione contrattuale che introduce la flessibilità oraria per casi specifici, che potrà essere attivata per tutelare il personale. In tal caso, potrete rivolgervi agli uffici delle sedi del Sistema Confartigianato per l’invio della comunicazione e l’avvio della procedura necessaria per la modifica degli orari di lavoro”, ha commentato il Presidente di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Stefano Crestini.
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