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Tag: Benessere

L’Ordinanza ‘mascherine’ per il settore Benessere

Il Ministro della Salute, con ordinanza dello scorso 28 aprile, ha fornito ai cittadini ulteriori indicazioni in merito ai dispositivi di protezione delle vie respiratorie, che parrebbero escludere dall’obbligo di indossarli i clienti di alcune attività tra le quali saloni di acconciatura e centri estetici,

ancorchè ne sia raccomandato l’utilizzo in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.


Tuttavia, con la precedente ordinanza del 1° aprile u.s., lo stesso Ministro aveva adottato le «Linee guida per la ripresa delle attivita’ economiche e sociali», rispetto alle quali non vengono indicate modifiche, che stabilivano tra l’altro, per le attività sopra citate:

“L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro, devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, secondo quanto previsto dalla normativa vigente,

una mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli FFP2 senza valvola a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali ulteriori dispositivi di protezione individuale associati a rischi specifici propri della mansione)”.

Tale sovrapposizione rende difficile la formulazione di indicazioni precise e suggerisce di optare per una interpretazione di cautela e buon senso,

auspicando un adeguamento a breve delle Linee guida in vigore per le attività economiche con le recenti disposizioni.

In attesa, pertanto, di elementi che consentano di chiarire definitivamente lo scenario e nell’ottica della massima tutela di operatori e clienti,

si ritiene opportuno suggerire alle imprese del settore di proseguire nel rispetto delle disposizioni contenute nelle Linee guida adottate lo scorso 1 aprile, sopra riportate.

Settore benessere: aggiornamento linee guida ripresa

Covid-19 – Aggiornamento delle linee guida per la ripresa delle attività economiche – Benessere e servizi alla persona

Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, informiamo che è stata pubblicata sulla GU n. 79 del 4 aprile l’ordinanza del Ministero della Salute del 1° aprile u.s. di adozione delle «Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali», aggiornate dalla Conferenza delle Regioni:

Per quanto riguarda il settore benessere, si riportano a seguire le indicazioni da rispettare ai fini dello svolgimento in sicurezza delle attività di servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori) fino al 31 dicembre 2022, ulteriormente semplificate e rese coerenti con l’attuale scenario epidemiologico.

  • Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
  • È consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani.
  • L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro, devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, una mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli FFP2 senza valvola a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali ulteriori dispositivi di protezione individuale associati a rischi specifici propri della mansione).
  • Assicurare una adeguata igienizzazione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori.
  • Favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
  • È consentito praticare massaggi senza guanti, purché l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso.
  • La doccia abbronzante tra un cliente ed il successivo deve essere adeguatamente aerata ed essere altresì pulita e disinfettata la tastiera di comando.
  • Sui lettini, abbronzanti e per il massaggio, evitare l’uso promiscuo di oggetti e biancheria: la struttura fornisce al cliente tutto l’occorrente al servizio. Anche tali lettini devono essere puliti e disinfettati tra un cliente e il successivo.

Tali misure, specifiche per il settore, vanno comunque ad integrare quelle di carattere generale (v. Linee Guida allegate all’Ordinanza) che devono essere rigorosamente rispettate, a prescindere dalla tipologia di attività svolta.

DL covid superamento fase emergenziale – Misure di interesse del settore benessere

Come noto, è stato pubblicato in GU lo scorso 24 marzo il decreto-legge che introduce una serie di disposizioni per il progressivo superamento della fase emergenziale da Covid-19.

Per quanto di diretto interesse delle imprese del settore benessere si segnala che a partire dal prossimo 1° aprile viene eliminata la necessità del green pass base per l’accesso ai servizi alla persona (acconciatura ed estetica).
Inoltre, il provvedimento in oggetto prevede che, a decorrere dal 1° aprile 2022 e fino al 31 dicembre 2022, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza e in relazione all’andamento epidemiologico, il Ministro della salute possa adottare e aggiornare linee guida e protocolli per lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali con propria ordinanza, di concerto con i Ministeri competenti per materia o d’intesa con la Conferenza delle Regioni.
La disposizione non chiarisce però se, a decorrere dal 1° aprile, cessino di avere efficacia le attuali linee guida per la ripresa delle attività, tra le quali quelle contenenti le misure specifiche previste per i servizi alla persona.
Al fine di ottenere precise indicazioni al riguardo, la Confederazione ha inviato una richiesta di chiarimento alle Amministrazioni competenti, anche in considerazione del fatto che le Regioni sarebbero già impegnate nella revisione delle predette linee guida, ma non vi sono certezze rispetto alla loro eventuale adozione entro il prossimo 1° aprile. 
Vista la delicata situazione di incertezza, la linea suggerita da Confartigianato è quella di continuare ad applicare in via prudenziale le Linee guida dello scorso 2 dicembre, al fine di continuare a offrire un servizio sicuro ai propri clienti ed evitare di essere sottoposti a eventuali sanzioni.

DL Sostegni bis – Contributo a fondo perduto settore benessere

Decreto attuativo Mi.S.E.

La Legge 106 del 23/7/2021 di conversione del DL 73 del 25 maggio scorso conteneva, all’art.1 ter, la previsione di un contributo a fondo perduto per le imprese operanti nel settore del wedding e prevedeva che venisse adottato un Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico,

di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, per stabilire i criteri e le modalità di applicazione del suddetto articolo.

Come auspicato e richiesto da Confartigianatoil Decreto del Mi.S.E., emanato il 30 dicembre 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 febbraio 2022, n. 42, indica nella tabella A i codici attività 96.02.01 (Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere) e 96.02.02 (Servizi degli istituti di bellezza) tra quelli individuati per il settore del wedding,

al quale sono stati assegnati 40 milioni di euro.
Possono beneficiare degli aiuti le imprese che abbiano registrato entrambe le seguenti condizioni:

  • nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al trenta per cento rispetto al fatturato del 2019;
  • hanno registrato nel periodo di imposta 2020 un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al trenta per cento rispetto al risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.

Ai fini dell’inoltro delle richieste è necessario attendere che l’Agenzia delle Entrate definisca con proprio provvedimento (entro 60 gg. Dalla pubblicazione del Decreto) i termini di presentazione dell’istanza

e ogni altro elemento necessario all’attuazione dell’intervento agevolativo.

Riduzione Tariffe sui diritti d’autore grazie alla Convenzione con SCF

Anche per il 2022 è stata rinnovata la Convenzione con SCF, attraverso la quale le imprese associate usufruiscono di una riduzione del 15% sulle tariffe previste per l’utilizzo della “musica d’ambiente”.

Ricordiamo che il termine di scadenza per il pagamento per gli “esercizi commerciali e artigiani” è fissato al 28 febbraio 2022 (al fine di usufruire delle tariffe agevolate della “campagna associativa), mentre per le altre categorie di attività, con particolare riferimento a acconciatori, estetisti, pubblici esercizi, e strutture ricettive, il temine di pagamento (attraverso la SIAE) è previsto per il 31 maggio 2022.

SCF è la società che, in Italia, gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti interpreti ed ai produttori discografici, per l’utilizzo in pubblico di musica registrata, ed è, quindi, un ente di gestione collettiva dei diritti connessi al diritto d’autore.

Tali diritti sono aggiuntivi a quelli relativi dovuti all’autore del brano musicale e all’editore attraverso la SIAE. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web SCF all’indirizzo: https://www.scfitalia.it/

Settore Benessere: la voce degli imprenditori sull’obbligo di green pass

Non c’è dubbio, il settore benessere (acconciatori, estetiste, tatuatori) è tra quelli che ha sofferto di più a causa della pandemia e delle misure per il suo contrasto e contenimento. In più, dalla scorsa settimana, chi desiderasse una piega o un massaggio ha l’obbligo di dotarsi di green pass base, come previsto dalle ultime normative messe in atto per cercare di arginare il dilagare di Omicron. Gli operatori del settore hanno sempre lavorato nel rispetto dei protocolli e si sono già dotati di ciò che occorre per far vivere ai clienti l’esperienza di un servizio in un luogo sicuro.

“Abbiamo affrontato di tutto in questi due anni, a partire dal dramma delle chiusure. Ora speriamo di essere arrivati all’ultimo miglio. Chiaramente non abbiamo dimestichezza con questo nuovo ruolo di “controllori” dei nostri clienti, ma se questo serve per evitare ulteriori recrudescenze della pandemia chiederemo il certificato verde, senza esitazioni e nel rispetto, che abbiamo sempre avuto. delle norme che tutelano la collettività. Fortunatamente le attività di acconciatura sono da sempre sottoposte a rigidi protocolli sanitari e quindi sono da sempre dei luoghi molto sicuri. Bisogna che invece diffidare da chi svolge queste professioni, abusivamente e a domicilio – dichiara Johnny Oregioni, Presidente comparto Acconciatori di Confartigianato Lombardia e del settore Benessere di Confartigianato Imprese Sondrio.

Non è stato un periodo semplice, sotto Natale sono piovute le disdette dovute all’esplosione dei contagi e alle quarantene. Sono cambiate le abitudini, si sono ridotte le occasioni di socialità, le cerimonie, gli eventi e lo smart working fa la sua parte; si sono ridotti i servizi veloci o le prestazioni “del sabato” ma ciò che ci sta più a cuore è che si allontani lo spettro delle chiusure e siamo disposti, rispettosamente, a controllare il green pass a chiunque entri nei nostri saloni, se questo può contribuire a costruire la strada verso la nuova normalità”.

“Rispetteremo certamente anche questa norma, anche se mi piace sottolineare che molto raramente si sono verificati focolai nei nostri centri, né lato personale né lato clienti, anche perché parliamo di strutture piccole dove l’adozione dei protocolli sanitari di prevenzione è interesse di tutti – spiega Sandra Landoni, Presidente comparto Estetica di Confartigianato Lombardia.

“La nostra preoccupazione – dice il Presidente regionale Eugenio Massetti – è che la clientela non si lasci trascinare ancora in un clima di timore che possa costituire un ulteriore fattore penalizzante per gli operatori dei servizi alla persona. Ecco perché il green pass può essere considerato anche un elemento di sicurezza aggiuntivo e può tranquillizzare gli utenti degli esercizi a noi associati che, ricordo, per il 90% sono ormai pienamente vaccinati”.

Il tutto si somma al fatto che, in un momento di rincari generalizzati (dalla pasta alla bolletta del gas), si guarda molto al portafoglio e abbiamo visto in questi esercizi contrarsi la richiesta di alcuni trattamenti.

“Siamo preoccupate – continua Sandra Landoni – e facciamo di tutto per dare un’esperienza di livello alle clienti, dalla cura dell’ambiente al personale formato e preparato alla scelta di prodotti di qualità, ma gli abusivi si moltiplicano, così come il fai da te. Però attenzione, si tratta del nostro corpo e gli abusivi non danno alcuna garanzia di professionalità e qualità”.

“Confartigianato Lombardia – afferma il Segretario regionale, Carlo Piccinato – chiede fermezza e controlli contro gli abusivi che vanificano l’impegno dei professionisti del settore e, agendo al di fuori di ogni regola, possono diventare pericolosi veicoli di trasmissione del Covid”.

Al via dal 20 gennaio il Green Pass per accedere ai servizi alla persona.

La professionalità e la qualità degli operatori regolari a tutela della salute.

Come noto, a partire dal giovedì 20 gennaio 2022, sarà necessario possedere il Green Pass “Base” per accedere alle attività dei servizi alla persona, tra cui il Salone di acconciatura, il Centro Estetico o il proprio tatuatore di fiducia.

Il Green Pass nella versione “Base” è quello che si ottiene tramite vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.

L’obbligo rimarrà in vigore fino al 31 marzo 2022, data attuale di termine dello Stato di Emergenza sanitaria. Le verifiche del possesso del green pass “base” dovranno essere effettuate dai relativi titolari, gestori o responsabili.

“Abbiamo accolto con favore l’introduzione di tale misura da parte del Governo, come ulteriore tutela della salute degli operatori – afferma Johnny Oregioni, Presidente della Categoria Benessere di Confartigianato Imprese Sondrio – e soprattutto come strumento per consentire l’operatività ed evitare nuove chiusure temporanee che hanno dato un forte scossone a tutto il comparto nel corso del 2020  e del 2021. Agli operatori regolari è stato chiesto di svolgere un ruolo di controllori e l’auspicio è che le Autorità diano buona mano nella battaglia contro gli abusivi. ”

Siamo certi che mantenendo alta l’attenzione e rispettando le norme si possa dare un forte contributo al contenimento della diffusione del virus. 

Il rischio di un incremento del lavoro abusivo è reale, soprattutto da parte di quella, seppur fortunatamente minima, fronda di persone che non ha ancora provveduto a vaccinarsi. 

Ricordiamo che la normativa del settore non consente lo svolgimento delle attività di acconciatura ed estetica a domicilio, se non per alcuni casi eccezionali. 

L’invito è quello di vaccinarsi, se la situazione personale lo consente, ed in ogni caso di rivolgersi sempre e comunque ai saloni e ai centri regolari presenti sul territorio. Un invito che vale oggi ma che non cessa di avere la sua forza anche dopo la pandemia: la tutela della salute personale e collettiva nonché la tutela sicurezza dei clienti passa anche attraverso il contrasto netto verso l’abusivismo. 

Tatuaggi e piercing: approvata la nuova Legge Regionale per il settore

È stata pubblicata sul supplemento n. 30 del Bollettino ufficiale di Regione Lombardia (27 luglio 2021) la Legge Regionale n. 13 che regola le attività di tatuatore e piercer.

La nuova Legge Regionale è già in vigore e introduce importanti cambiamenti su vari aspetti. Uno dei punti cardine riguarda la formazione abilitante: per gli operatori di tatuaggio e di piercing viene infatti introdotto l’obbligo di frequenza di corsi specifici di 1.500 ore (1.000 ore di attività teorico-pratiche e 500 ore di tirocinio) con l’obiettivo di fornire adeguate competenze in materia di anatomia, fisiologia, patologia dell’apparato cutaneo, tecniche pratiche di tatuaggio e del piercing, rischi connessi alla salute, norme igienico-sanitarie e di prevenzione.

Nel testo viene specificato che gli operatori già in possesso dell’attestato di competenza regionale relativo al profilo professionale di operatore tatuaggi e piercing, sono esentati dall’obbligo di frequenza dei nuovi corsi.

Una novità che riguarda tutti gli operatori, anche quelli che già operano al momento di entrata in vigore della Legge,  consiste l’introduzione dell’obbligo di frequenza di corsi di aggiornamento a cadenza triennale

La norma specifica inoltre una serie di requisiti e di divieti per l’esercizio dell’attività introducendo specifiche disposizioni nei confronti dei potenziali clienti minorenni. 

Novità anche sulle informazioni da rendere al cliente: dall’affissione in negozio delle informazioni relative all’avvenuta formazione dell’operatore,

ai materiali e prodotti utilizzati, ai rischi legati all’esecuzione dei tatuaggi e piercing, con l’obbligo di far sottoscrivere al cliente il consenso informato.

Pesanti sanzioni sono previste per gli operatori che risulteranno inadempienti a seguito di verifica da parte del Comune e dell’ATS per gli aspetti di loro competenza.

Le Disposizioni attuative previste dalla legge stessa sono state approvate il 21 dicembre 2021 con delibera n. dgr 5796/2021 e sono state pubblicate sul BURL del 30 dicembre 2021.

Nelle Disposizioni sono disciplinate:

  • modalità di svolgimento dei percorsi formativi e degli aggiornamenti (allegato 1); 
  • riconoscimento della professione regolamentata di tatuatore e piercing in Lombardia ai sensi della Direttiva 2005/36/CE (allegato 2); 
  • informazioni sui rischi legati all’esecuzione e sulle precauzioni da tenere dopo l’effettuazione di tatuaggi o piercing (allegato 3);
  • requisiti igienico-sanitari per lo svolgimento delle attività di tatuaggio e piercing (allegato 4);
  • modalità di preparazione, di utilizzo e di conservazione, nonché le cautele d’uso delle apparecchiature e dei pigmenti colorati e dei monili utilizzabili (allegato 5);
  • contenuti del modulo di consenso informato da far firmare ai clienti e ai minorenni (allegato 6); 
  • modalità di autorizzazione e svolgimento delle manifestazioni pubbliche di tatuaggio e piercing (allegato 7).

La delibera stabilisce che il personale di oreficerie/gioiellerie, farmacie, centri di estetica/benessere, profumerie possono continuare ad effettuare la foratura del lobo auricolare nel rispetto delle indicazioni contenute nelle note regionali:

protocollo n. H1.2006.29964 del 20 giugno 2006 e protocollo n. H1.2013.0009216 del 20 marzo 2013.

Per i dettagli rinviamo alla delibera contenente le disposizioni attuative.

Confartigianato Benessere: raccolte 50mila firme contro il ‘nero’ in zone rosse

Il Governo riapra le imprese di acconciatura ed estetica

Quasi 50mila firme per far riaprire acconciatori e centri estetici nelle zone rosse, bloccare le attività abusive e garantire la sicurezza dei cittadini.

Le hanno raccolte Confartigianato, Cna, Casartigiani con una petizione on line lanciata il 31 marzo. E ieri, 6 aprile, i Presidenti nazionali delle tre Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, della Salute Roberto Speranza, degli Affari Regionali e Autonomie Mariastella Gelmini nella quale ribadiscono la richiesta di consentire la riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica nelle zone rosse.

“Forte è stata la partecipazione alla petizione anche in provincia di Sondrio – sottolinea Johnny Oregioni, Presidente del comparto benessere di Confartigianato Imprese Sondrio – dove, con grande senso di responsabilità, gli imprenditori e operatori , ormai esasperati, hanno contribuito a far sentire la loro voce firmando e divulgando l’invito all’adesione anche ai loro collaboratori e clienti. Come affermo da tempo, la situazione è sempre più drammatica e molte attività rischiano di chiudere definitivamente.”

“Le imprese del settore – scrivono il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, di Cna Daniele Vaccarino e di Casartigiani Giacomo Basso – hanno accolto con grande senso di responsabilità i rigorosi protocolli igienico-sanitari, rispondendo con diligenza e rigore alle indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus e hanno organizzato le attività su appuntamento in modo da non generare assembramenti. Non è un caso quindi che non vi siano state in questi mesi evidenze di contagi all’interno dei saloni e dei centri estetici, ove è stata sempre garantita la massima sicurezza per operatori e clienti”.

“La sospensione delle attività – sottolineano – oltre a creare un danno economico insostenibile per le imprese del settore, ha favorito la rischiosa ed ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, incentivando di fatto l’erogazione di servizi a domicilio, in assenza dei più comuni requisiti igienico-sanitari dettati dalle normative di settore e delle misure anti-contagio previste per lo svolgimento di tali attività”.

Chiediamo pertanto al Governo – è la richiesta di Confartigianato, Cna, Casartigiani – di intervenire con urgenza prevedendo la riapertura delle attività di acconciatura e di estetica nelle zone rosse per evitare il protrarsi della situazione di pericolo per i cittadini“.

Petizione Confartigianato Benessere

Confartigianato Benessere lancia una petizione online

Le imprese di acconciatura ed estetica devono poter riaprire anche in zona rossa. Acconciatori e estetiste: in Lombardia persi 450 milioni di ricavi nel 2020

In vista del DPCM di prossima emanazione,  Confartigianato in collaborazione con Cna e Casartigiani, si mobilita a sostegno di tutto il settore Benessere promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo.

 “La situazione economica è particolarmente grave in questo settore ad alta presenza di imprese artigiane – afferma Johnny Oregioni, Presidente regionale del comparto Acconciatori di Confartigianato – e gli effetti negativi della concorrenza sleale dell’abusivismo sulle imprese regolari del settore, ampliati a seguito dei lockdown e la chiusura delle attività del benessere, sono particolarmente pesanti: sulla base dei dati Istat,infatti, si stima nei servizi alla persona un tasso di lavoro indipendente irregolare del 26,1%, per cui la chiusura di acconciatori e centri di estetica nelle aree rosse apre spazi di domanda per un’offerta irregolare caratterizzata da un esercito potenziale di abusivi composto in Lombardia da 7 mila soggetti.Dal 6 marzo all’inizio di aprile 2021 in Lombardia, in area rossa per 22 giorni, la chiusura delle attività regolari ha reso contendibile all’abusivismo il 71% dei ricavi.”

450 milioni di euro sono i mancati ricavi totalizzati nel 2020 nella sola Lombardia dalle quasi 25mila imprese del settore del benessere, tra i comparti più colpiti dagli interventi di contenimento della pandemia,secondo quanto emerso da un recente sondaggio dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia.

Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie.

A dimostrazione della non correlazione sulla trasmissione del virus da parte delle attività del comparto benessere vi è il dato certo che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio proprio in virtù delle modalità organizzative che hanno adottato lavorando su appuntamento e non generando assembramenti. Riteniamo quindi ingiustificato che il Governo confermasse il divieto di apertura di tali attività nelle zone rosse e altrettanto incomprensibile sarebbe reiterare la discriminazione che nei decreti dello scorso autunno aveva portato alla chiusura dei soli centri estetici.

Inoltre, ci preme evidenziare che a causa delle difficoltà economiche in cui versano le imprese, procrastinare la chiusura delle attività rappresenterebbe una condanna a morte per molte imprese del settore. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto.

Confartigianato, assieme a Cna e Casartigiani, chiedono, pertanto, al Governo segnali immediati di attenzione permettendo ai saloni di acconciatura e ai centri estetici di riprendere la propria attività anche in zona rossa. 

Per firmare la petizione basta andare sul portale Change.org oppure collegarsi direttamente al link http://chng.it/kQY4SsphXp

Il testo della petizione

Saloni di acconciatura e centri estetici sono luoghi sicuri, per clienti, dipendenti e imprenditori. La loro chiusura apre la strada agli abusivi, che approfittano dei divieti per entrare nelle case senza rispettare alcuna misura di sicurezza, con il rischio che il virus si diffonda più facilmente.

I provvedimenti del Governo hanno prima imposto alle imprese di acconciatura ed estetica di adeguarsi a loro spese ai protocolli anti-Covid e poi le hanno costrette a nuove, insostenibili chiusure, nonostante queste attività non abbiano rappresentato fonte di contagio, anche perché lavorando su appuntamento, non generano assembramenti.

Per questo ci stiamo battendo per chiedere al Governo che queste imprese siano autorizzate a riaprire anche nelle zone rosse. Se così non sarà, gli abusivi continueranno a operare indisturbati.

Imporre la chiusura delle attività è una condanna a morte per tante imprese regolari che non riusciranno a resistere ancora per molto. Ecco perché Confartigianato, di concerto con CNA e Casartigiani, invitano tutti, cittadini e imprenditori del settore, a firmare la petizione per chiedere a Governo e Parlamento di consentire ad acconciatori ed estetiste di riprendere la propria attività anche in zona rossa.

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