Skip to main content
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Tag: dolci

Valtellina e Valchiavenna capitali lombarde della dolcezza artigiana

La provincia di Sondrio guida la classifica regionale per incidenza dell’artigianato nel settore dolciario e delle pasticcerie

In occasione della Pasqua 2025, l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia ha tracciato un quadro dettagliato del comparto dolciario regionale, evidenziando come la provincia di Sondrio rappresenti un’eccellenza assoluta nel panorama artigianale lombardo. Con un’incidenza dell’89,6% di imprese artigiane sul totale delle attività del settore dolciario e delle pasticcerie, Sondrio conquista il primo posto tra tutte le province lombarde.

I numeri dell’artigianato dolciario a Sondrio

Alla fine del 2023, nel territorio sondriese risultavano attive 115 imprese nel comparto dolciario e delle pasticcerie, di cui ben 103 artigiane, un dato che testimonia l’enorme vocazione artigianale del territorio. Nello specifico, nel solo settore dolciario (produzione di pane, dolci, biscotti, cioccolato ecc.), le imprese erano 77, con una quota artigiana del 92,2%, mentre nelle pasticcerie vere e proprie (incluse le gelaterie), si contavano 38 attività, 32 delle quali artigianali (84,2%).

Questi dati mostrano come, nella provincia alpina, l’artigianato non sia solo una componente significativa del sistema produttivo locale, ma una vera colonna portante del comparto dolciario.

Tradizione e qualità al centro dell’offerta

La forte vocazione artigianale di Sondrio si lega a doppio filo con la ricchezza della tradizione agroalimentare valtellinese. Il territorio partecipa attivamente alla valorizzazione dei 271 prodotti agroalimentari tradizionali lombardi (PAT), di cui ben 77 appartengono alle categorie di paste fresche, panetteria, biscotteria e pasticceria. Questo patrimonio gastronomico si riflette nell’offerta pasquale, che propone dolci tipici e creazioni artigianali a base di ingredienti locali, spesso legati alla cultura contadina e montana.

Sfide e prospettive: carenza di manodopera e rincari

Nonostante l’elevata qualità della produzione, anche a Sondrio le imprese dolciarie devono fare i conti con alcune difficoltà strutturali. A livello lombardo, oltre la metà delle posizioni aperte per pasticceri e panettieri risulta di difficile reperimento (55,2%), un problema che riguarda anche le realtà valtellinesi, spesso penalizzate dalla posizione geografica e dalla minore attrattività per i giovani professionisti.

A questo si aggiungono le pressioni sui costi delle materie prime, che nel primo trimestre del 2025 hanno visto aumenti importanti, come +68,3% per il cacao, +88,5% per il caffè e +74,0% per l’olio di palma. Tali rincari si riflettono inevitabilmente sui prezzi al consumo, anche se i prodotti artigianali di qualità come quelli realizzati a Sondrio mostrano una crescita contenuta dei prezzi, grazie all’approccio sostenibile e alla gestione attenta delle filiere locali.

Un modello da valorizzare

Il primato di Sondrio nell’artigianato dolciario non è soltanto un dato statistico, ma racconta un modello economico e culturale da preservare. La qualità dei prodotti, la forte identità territoriale, l’attenzione alla tradizione e all’innovazione sostenibile sono le leve su cui costruire un futuro ancora più solido per il settore.

In un momento storico in cui i consumatori ricercano sempre più autenticità, tracciabilità e sapori genuini, le pasticcerie artigianali di Sondrio rappresentano una risposta concreta e preziosa. E a Pasqua, più che mai, la dolcezza della tradizione si fa ambasciatrice del territorio.

Sondrio, 18 aprile 2025 – Prot. n. 61

Artigianato alimentare e non solo. A Natale un dolce regalo a valore artigiano

Con 901 milioni di euro di export di dolci da ricorrenza nel 2022, l’Italia si piazza sul secondo gradino del podio UE dopo la Francia e fa segnare +10,4% nei primi 8 mesi del 2022 su base annua.
Nonostante la pandemia, il Made in Italy di alimentare e bevande non interrompe la crescita che dura dal 2010 e nel 2022, ultimi dodici mesi ad agosto, sale a 48,2 miliardi di euro, pari all’8,5% delle esportazioni manifatturiere italiane, toccando il massimo storico di 2,5% sul PIL, superando il 2,2,% della Francia e l’1,9% della Germania. Nei primi otto mesi del 2022 la crescita delle esportazioni del comparto è pari al 19,2% (+21,0% alimentare e +13,5% bevande) di poco inferiore al +21,1% del totale esportazioni.


Secondo la più recente rilevazione del “Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste” sono 319 i prodotti riconosciuti come eccellenze nel settore agroalimentare tramite i marchi Dop (Denominazione di Origine Protetta), Igp (Indicazione Geografica Protetta) e Stg (Specialità Tradizionale Garantita) a cui si affiancano 526 vini Doc (Denominazione di Origine Controllata, tra i quali spiccano i Docg, Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e Igt (Indicazione Geografica Tipica).


La ricchezza delle varie culture presenti nel nostro Paese si declina in ben 5.450 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo e che in Valtellina e Valchiavenna hanno come maggiori rappresentanti della tradizione la produzione di vino, di prodotti dolciari e di bresaole artigianali.


Valore artigiano di un regalo di Natale
I prodotti e servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto ; a tutto ciò si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati.
In molte lavorazioni si trova una sintesi della cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali. Lavorazioni a regola d’arte caratterizzano prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità. I prodotti e servizi dell’artigianato sono focalizzati sulla domanda di prossimità, grazie alla profonda conoscenza del mercato del locale da parte degli imprenditori, e a cui si rivolge la consulenza e il supporto ai clienti per installazioni e riparazioni, queste ultime garanzia di una maggiore circolarità e di una riduzione dei rifiuti.

Scegliere prodotti e servizi
realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare.


La spesa per acquisti di Natale per territorio
La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio permette di stimare una spesa che a dicembre in Lombardia supera i 3.847 milioni di euro (16,9% del totale nazionale). A livello provinciale (Sondrio) si prevede una spesa complessiva per prodotti alimentari, cibi e bevande, pari a circa 44 milioni di euro ai quali vanno aggiunti circa 23 milioni per i servizi accessori legati alle festività.

CONTATTI