Lunedì a Grosio una serata con al centro il futuro delle imprese e delle comunità.
Proseguono gli incontri di Confartigianato Imprese Sondrio sul territorio
Lunedì sera si è tenuto l’incontro organizzato dalla Sezione di Grosio di Confartigianato, guidata dal Presidente Nicola Pruneri, rivolto alle imprese del mandamento aperto agli amministratori locali.
Proprio Pruneri ha introdotto e coordinato i lavori, presso la Sala dell’Oratorio di Grosio, alla presenza di un nutrito e attivo gruppo di artigiani.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla presentazione di alcuni servizi (tradizionali e innovativi) offerti da Confartigianato ed in particolare dalla sua società di servizi Unidata con gli interventi del Direttore Francesco Maletti e della Consulente del lavoro Silvia Proserpio.
Maletti si è soffermato sui più recenti servizi innovativi legati alla digitalizzazione (Datacenter) mentre Proserpio si è focalizzata sul supporto garantito alle imprese in tema di gestione dei rapporti di lavoro.
A seguire ha preso la parola il Segretario Provinciale di Confartigianato Sondrio Alberto Pasina, che ha illustrato le principali azioni di carattere associativo e sindacale indicando fra le priorità la carenza di manodopera, il tema dell’energia, nonché l’impegno dell’associazione verso i giovani e la scuola.
Oltre al Segretario Provinciale sono intervenuti i funzionari Alberto Romagna Laini e Pietro Della Ferrera dell’Area Categorie e Mercato per esporre in sintesi le attività di supporto promosse dai Gruppi di Categoria.
Non solo imprenditori; all’incontro era presente anche il Sindaco di Grosio, Gian Antonio Pini, riconfermato primo cittadino alle recentissime amministrative. Lo stesso Pini ha voluto rimarcare il fondamentale peso delle piccole imprese e da conoscitore del mercato ha sollecitato lui stesso l’associazione affinché svolga anche a livello legislativo il ruolo sindacale contro l’eccesso di burocrazia. Pini non si è sotratto al confronto e ha toccato molti dei temi emersi dal dibattito.
Diversi e interessanti gli stimoli giunti al termine da alcuni imprenditori. La sensazione diffusa e comune è che lo scarso ricambio generazionale e le difficoltà nel “fare impresa” in un territorio montano e di confine (complice la competizione della vicina Svizzera) possano nel medio periodo mettere a rischio la stessa sussistenza delle imprese nonostante un mercato che offre comunque spazi sia alle imprese manifatturiere sia a quelle di servizio.