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L’autunno delle imprese artigiane fra crisi energetica, rincari e speculazione.

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Dalla carenza di manodopera al rischio di chiusura.


L’autunno delle famiglie e delle piccole imprese si preannuncia critico e il peggio deve ancora arrivare. Alcuni segnali si avvertono già oggi ma le previsioni per i prossimi mesi sono preoccupanti.

Alla ben nota crisi energetica è seguita una vera e propria “bolla speculativa” che colpisce l’intero sistema economico e produttivo; siamo alla vigilia di quello che molti analisti ed esperti definiscono la “tempesta perfetta”.


“Molte imprese – sottolinea Gionni Gritti Presidente di Confartigianato Imprese Sondrio – stanno già avvertendo l’effetto dei rincari sull’energia elettrica e molte realtà lamentano rialzi per diversi materiali e per alcuni servizi ed in larga parte si tratta di pura speculazione.

Gli effetti sul prezzo del gas non tarderanno ad arrivare con l’avvio degli impianti di riscaldamento e sorprende

che a livello nazionale non si tenga conto che l’inverno nelle zone alpine e di montagna non è uguale a quello di altre parti del paese.

A livello locale gli spazi d’azione sono decisamente limitati però alcune opportunità come le Comunità Energetiche andrebbero sfruttate. Quando ci sono speculazioni qualcuno ci guadagna ma non sono certo le piccole imprese. Il timore diffuso è che l’inverno arriverà e proseguirà il rimpallo fra Governi nazionali e Commissione Europea”.


La crisi energetica, il rincaro e la difficoltà a reperire materiali e prodotti si inserisce in un quadro più complessivo già difficile legato anche alla cronica carenza di manodopera qualificata

a cui si aggiunge la criticità legata alla capacità attrattiva della vicina Svizzera che sottrae sempre più forza lavoro alle nostre imprese.


“Il problema della carenza di maestranze e di manodopera qualificata – sottolinea Andrea Lorenzini Vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Sondrio – è un tema strategico rispetto al futuro di molte realtà imprenditoriali e non solo artigiane.

Non ci sono soluzioni a breve termine. Nel medio e lungo termine però occorre investire sui giovani e sulla formazione scolastica. La proposta della Cisl provinciale – ad esempio – di istituire un Tavolo guidato da Provincia e Ufficio Scolastico Provinciale ci vede assolutamente d’accordo. Il calo anagrafico e la moltiplicazione dei
percorsi scolastici nuoce al mercato del lavoro.

Non è accettabile – ed è solo un piccolo esempio – che a Sondrio non parta la prima dell’Istituto per Geometri”.


“La disaffezione verso determinati settori – gli fa eco Johnny Oregioni Vicepresidente di Confartigianato Imprese Sondrio –

e le criticità nell’incontro fra domanda e offerta di lavoro va affrontata con strumenti nuovi

e non è una questione che le imprese possono affrontare da sole.

Occorre una presa di coscienza generale e ognuno deve fare la propria parte.

Noi come associazione stiamo facendo la nostra parte ad esempio rafforzando il dialogo con le Scuole per far conoscere ai più giovani le opportunità di lavoro

e siamo impegnati su più fronti nelle attività di orientamento”.


“Nei mesi scorsi dai nuovi consigli territoriali e di categoria – ribadisce il Segretario Provinciale di Confartigianato Imprese Sondrio Alberto Pasina – è giunta all’associazione la richiesta di dedicare maggiore attenzione al problema della carenza di manodopera.

I giovani saranno al centro della 29^ Giornata Provinciale dell’Artigianato che si terrà il 6 novembre e non a caso è stato scelto il Vallesana di Sondalo del Polo di Formazione.

Alla 115^ Mostra del Bitto l’associazione sarà presente con uno spazio espositivo, la “Casa delle professioni artigiane” e la mattina di sabato sono in programma incontri con più di 150 ragazzi delle scuole medie.

Nei giorni scorsi abbiamo aperto un dialogo con tutti gli Istituti Comprensivi e sono in via di definizione alcuni nuovi video/spot mirati per i social pensati per i più giovani.”

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