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Tag: Piano casa

ANAEPA-Confartigianato Edilizia protagonista della riunione sul Piano Casa con il Ministro Salvini

Si è svolta lo scorso 17 giugno presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la quinta riunione del tavolo tecnico sul Piano Casa, presieduta dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro Matteo Salvini. A rappresentare ANAEPA Confartigianato Edilizia è intervenuto il Segretario Nazionale, Ing. Daniela Scaccia.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di enti e associazioni di categoria, ha confermato un approccio collaborativo nella definizione delle politiche abitative nazionali.

Durante la riunione sono state illustrate le novità del Piano Casa Italia, un programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente.

Per la fase di avvio e sperimentazione del Piano sono stati destinati i primi 660 milioni di euro.

Gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia includono: 

  • riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa; 
  • promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private; 
  • creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città; 
  • definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.

Inoltre, sono stati presentati gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo è semplificare e chiarire le norme edilizie attraverso una legge delega che mira a: 

  • integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica; 
  • adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni; 
  • semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione; 
  • riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio; 
  • garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi; 
  • semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile; 
  • sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.


Il ministro Salvini ha ribadito l’impegno del Governo a modernizzare il settore edilizio e a proseguire il dialogo con tutti gli attori per un’attuazione rapida ed efficiente delle riforme, a favore di cittadini e famiglie.

Il Segretario Nazionale di ANAEPA Confartigianato Edilizia, Daniela Scaccia, ha espresso apprezzamento per l’approccio partecipativo adottato dal Ministero e ha sottolineato l’importanza di: – valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese del comparto, – promuovere la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, – garantire certezza normativa e semplificazione amministrativa.

“Accogliamo con favore – ha sottolineato – l’avvio di un percorso condiviso per la riforma del settore edilizio. È fondamentale che le nuove norme siano costruite ascoltando le esigenze di chi opera quotidianamente nei cantieri, per favorire investimenti, occupazione e qualità urbana. 

Sensibilizziamo il Ministero sulla previsione di una rigenerazione urbana integrata che tenga conto anche della valorizzazione degli opifici dismessi, un passo importante per la valorizzazione del territorio e la sua rinascita. Fondamentale l’intervento normativo sul testo unico dell’edilizia e prezioso il lavoro che il ministero sta portando avanti.

È essenziale evidenziare le opportunità che questo processo offre alle piccole imprese, soprattutto nel campo delle manutenzioni programmate, favorendo interventi strategici che coniughino sostenibilità, innovazione, crescita economica e cura del patrimonio edilizio”_

ANAEPA continuerà a fornire il proprio contributo tecnico e propositivo nei prossimi incontri, con l’obiettivo di costruire un sistema edilizio moderno, sostenibile e a misura di impresa.

Anaepa-Confartigianato Edilizia al tavolo Piano Casa del MIT

Si è tenuta lo scorso 28 gennaio 2025 presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la riunione del Tavolo sulla Casa.

Alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, hanno partecipato decine di soggetti interessati a vario titolo al dossier, tra cui anche ANAEPA-Confartigianato Edilizia.

Nel corso del Tavolo sono state presentate le linee guida interpretative di ausilio all’attuazione del Dl Salva Casa (decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105), come supporto agli enti territoriali.

Il MIT ha puntato sulla semplificazione delle regole a vantaggio del cittadino (per esempio, con il silenzio assenso sulle domande edilizie entro 45 giorni);

sugli sportelli unici comunali che parleranno con Sovrintendenze e Regioni, evitando che il cittadino giri troppi uffici, potendo sanare anche difformità su immobili vincolati; sulla semplificazione per recupero sottotetti e cambi di destinazione d’uso.

Il Ministro con il competente supporto dell’Ufficio Legislativo ha, inoltre, presentato il piano sull’edilizia residenziale e sociale, descrivendo l’iter amministrativo per la definizione di un provvedimento dedicato.


Infine, è stata anticipata la volontà di avviare una consultazione sulla riforma del Testo unico edilizia (D.P.R. 380/2001).

A tal proposito, il segretario di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Daniela Scaccia, nell’esprimere soddisfazione per il coinvolgimento delle Parti, è intervenuta sottolineando l’opportunità di una revisione del Testo Unico dell’edilizia quale prerequisito per l’attuazione di politiche per il settore, anche grazie a investimenti mirati sul patrimonio immobiliare.

Per ANAEPA, la revisione del Testo Unico potrà essere un’utile occasione anche per attuare semplificazioni burocratiche e per chiarire una più diretta correlazione tra interventi e titoli autorizzativi.

Approfondisci i dettagli del Tavolo sulla Casa

Tavolo MIT “Piano Casa”: le misure di semplificazione

Il Mit annuncia un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio.


Si tratterebbe di una serie di misure che dovrebbero confluire in un decreto-legge (che potrebbe essere emesso a fine aprile), con la finalità di gestire le piccole difformità di natura formale su immobili o unità immobiliari che la normativa vigente non consente di sanare e che ostacolano la realizzazione di interventi di manutenzione anche ordinaria, limitandone, nei fatti, anche la commerciabilità. Al contempo, verrebbero sbloccate migliaia di pratiche ancora inevase a causa della frammentarietà della disciplina di settore, che non permette all’Amministrazione di fornire risposte in tempi certi alle richieste di accertamento della legittimità degli immobili.

La ratio è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa.

In particolare, come “lievi difformità edilizie” si considereranno:
1. difformità di natura formale quali, ad esempio, varianti ante ’77;
2. ⁠difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche;
3. difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi. La disciplina della “doppia conformità” richiederebbe un chiarimento normativo poiché prevede, oggi, la conformità alla disciplina edilizia e urbanistica sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione dell’istanza di sanatoria.

Queste le linee di indirizzo presentate giovedì 4 aprile nel corso del tavolo “Piano casa”, tenutosi al Mit alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore, tra cui ANAEPA-Confartigianato Edilizia.

In merito a tali problematiche, il Mit ritiene necessario intervenire nel medio e lungo termine con il riordino del testo unico dell’edilizia e della normativa in materia di costruzioni, al fine di semplificare la disciplina di settore e riordinare i rapporti tra la legislazione statale e regionale.

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