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Tag: Piano casa

Anaepa-Confartigianato Edilizia al tavolo Piano Casa del MIT

Si è tenuta lo scorso 28 gennaio 2025 presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la riunione del Tavolo sulla Casa.

Alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, hanno partecipato decine di soggetti interessati a vario titolo al dossier, tra cui anche ANAEPA-Confartigianato Edilizia.

Nel corso del Tavolo sono state presentate le linee guida interpretative di ausilio all’attuazione del Dl Salva Casa (decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2024, n. 105), come supporto agli enti territoriali.

Il MIT ha puntato sulla semplificazione delle regole a vantaggio del cittadino (per esempio, con il silenzio assenso sulle domande edilizie entro 45 giorni);

sugli sportelli unici comunali che parleranno con Sovrintendenze e Regioni, evitando che il cittadino giri troppi uffici, potendo sanare anche difformità su immobili vincolati; sulla semplificazione per recupero sottotetti e cambi di destinazione d’uso.

Il Ministro con il competente supporto dell’Ufficio Legislativo ha, inoltre, presentato il piano sull’edilizia residenziale e sociale, descrivendo l’iter amministrativo per la definizione di un provvedimento dedicato.


Infine, è stata anticipata la volontà di avviare una consultazione sulla riforma del Testo unico edilizia (D.P.R. 380/2001).

A tal proposito, il segretario di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Daniela Scaccia, nell’esprimere soddisfazione per il coinvolgimento delle Parti, è intervenuta sottolineando l’opportunità di una revisione del Testo Unico dell’edilizia quale prerequisito per l’attuazione di politiche per il settore, anche grazie a investimenti mirati sul patrimonio immobiliare.

Per ANAEPA, la revisione del Testo Unico potrà essere un’utile occasione anche per attuare semplificazioni burocratiche e per chiarire una più diretta correlazione tra interventi e titoli autorizzativi.

Approfondisci i dettagli del Tavolo sulla Casa

Tavolo MIT “Piano Casa”: le misure di semplificazione

Il Mit annuncia un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio.


Si tratterebbe di una serie di misure che dovrebbero confluire in un decreto-legge (che potrebbe essere emesso a fine aprile), con la finalità di gestire le piccole difformità di natura formale su immobili o unità immobiliari che la normativa vigente non consente di sanare e che ostacolano la realizzazione di interventi di manutenzione anche ordinaria, limitandone, nei fatti, anche la commerciabilità. Al contempo, verrebbero sbloccate migliaia di pratiche ancora inevase a causa della frammentarietà della disciplina di settore, che non permette all’Amministrazione di fornire risposte in tempi certi alle richieste di accertamento della legittimità degli immobili.

La ratio è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa.

In particolare, come “lievi difformità edilizie” si considereranno:
1. difformità di natura formale quali, ad esempio, varianti ante ’77;
2. ⁠difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche;
3. difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi. La disciplina della “doppia conformità” richiederebbe un chiarimento normativo poiché prevede, oggi, la conformità alla disciplina edilizia e urbanistica sia al momento della realizzazione dell’intervento, sia al momento della presentazione dell’istanza di sanatoria.

Queste le linee di indirizzo presentate giovedì 4 aprile nel corso del tavolo “Piano casa”, tenutosi al Mit alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e rappresentanti di circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore, tra cui ANAEPA-Confartigianato Edilizia.

In merito a tali problematiche, il Mit ritiene necessario intervenire nel medio e lungo termine con il riordino del testo unico dell’edilizia e della normativa in materia di costruzioni, al fine di semplificare la disciplina di settore e riordinare i rapporti tra la legislazione statale e regionale.

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