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Impianti termici, tutti possiamo fare di più! Catasto, norme tecniche, controlli e incentivi

Nei giorni scorsi si è svolta presso la sala convegni di Confartigianato Sondrio una partecipata Assemblea di impiantisti e manutentori termici. Circa un centinaio i presenti in dialogo schietto e franco con normatori, controllori e responsabili.
Cosa è emerso dall’evento presieduto dal presidente della categoria Mario Fomiatti?
Molto, moltissimo. Intanto una fonte autorevole ha dichiarato che nel 2024 Regione Lombardia molto probabilmente, rifinanzierà l’efficientamento del parco generatori a Biomassa. E’ una bella notizia visto che i 12 milioni stanziati dal bando di attuazione della DGR 5646 del 30 novembre 2021 (pubblicato ad aprile 2022 e in scadenza a novembre 2023) sono esauriti da un bel po’.


Notizia positiva accolta con soddisfazione dall’assemblea che si è scaldata, è il caso di dirlo, su altri temi: prevenzione incendi e attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di generatori e can-ne fumarie (German Puntscher della Woehler), caricamento dati su CURIT (Emanuele de Vincenzis di Aria spa), controlli e rifiuti (Silvia Dubricich ed Enrico Mazzucotelli della Provincia di Sondrio).
Sui controlli si è dibattuto molto. Innanzitutto le slides fornite da Dubricich ricordano che l’autorità competente deve effettuare ispezioni annuali su almeno il 5% degli impianti termici presenti sul territorio e registrati su Curit. Il che in un territorio che vanta 73.366 impianti targati significherebbe 3668,3 controlli. E tuttavia, ricorda la stessa Dubricich, i controlli sono molti meno, nell’ordine di poche decine all’anno.


Dopo un dibattito schietto e franco tra le parti, ove sono state ben presentate le motivazioni della situazione descritta, è stato affermato che nel corso del 2024 i controlli saranno significativamente di più su tutti gli impianti ivi compresi quelli a biomassa che fino ad ora hanno potuto vivere quasi indisturbati. Una notizia positiva perché – come è stato ricordato in occasione dell’incontro – i 73.366 proprietari di impianti targati versano regolarmente per i controlli che ci sono e anche per quelli che dovrebbero esserci.


Per non parlare poi dei controlli su impianti non targati ma esistenti. E qui anche installatori e manutentori avranno il loro bel da fare. Come convincere la signora Maria che ha solo una caldaia a metano registrata al Curit che da domani anche la stufa a pellet che ha in sala e il caminetto che ha in taverna sono impianti e andranno targati, verificati e messi a norma?
E’ il momento di cominciare a vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti. Un impegno non da poco per tutti.

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