Anaepa su Dl infrastrutture G7: “Trasparenza su selezione operatori”
La ratio del provvedimento per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7 è condivisibile, ma proprio in virtù della disciplina derogatoria al Codice dei Contratti introdotta, si auspica non sia compromesso il principio dell’imparzialità e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Questo è in sintesi il giudizio espresso da Confartigianato e CNA, nel corso dell’audizione informale, che si è tenuta ieri presso la Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge C. 1658 Governo, di conversione in legge del decreto-legge 19 gennaio 2024, n. 5.
In particolare, il Segretario di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, ing. Daniela Scaccia, ha evidenziato come la straordinarietà e l’urgenza non debbano compromettere il principio di inclusività, nell’esecuzione dei lavori, anche delle micro e piccole imprese. Pertanto, andrebbero previste clausole che obblighino il commissario a valutare, in prima istanza, le imprese presenti sui territori oggetto degli affidamenti e, in relazione a queste, le relative maestranze impiegate, sia in termini di rispetto delle regole di tutela, sia di qualificazione delle stesse.
Inoltre, secondo le due Confederazioni, occorre garantire evidenza pubblica, in termini di pubblicità degli atti relativamente alla selezione degli operatori economici, al fine di garantire l’interesse pubblico al più ampio numero di potenziali concorrenti, nel pieno rispetto dei principi di concorrenza, di imparzialità, di non discriminazione, di pubblicità e trasparenza, di proporzionalità.
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