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Siglati due accordi nel settore edile su welfare e riduzione dei costi per le imprese

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In data 8 ottobre 2025, le Parti Sociali dell’edilizia hanno sottoscritto due accordi di rilievo in materia di gestione amministrativa, tutela dei lavoratori e contribuzione di settore.

Il primo accordo approva il documento tecnico relativo alla Denuncia Unica Edile (DUE),

che costituirà il riferimento operativo per tutte le Casse Edili ed Edilcasse in vista dell’entrata in vigore della nuova disciplina sulla trasferta nazionale.

Pur confermando l’obbligo di denuncia per singolo cantiere, vengono individuate le condizioni specifiche che consentono l’indicazione di un “cantiere generico”.

È stata inoltre definita la costituzione dell’anagrafica impiegati, affidata alla CNCE, finalizzata alla gestione della sanità integrativa

e della previdenza complementare per il personale impiegatizio, in attuazione di quanto previsto dal rinnovo contrattuale.

Il secondo accordo prevede l’attivazione di nuove prestazioni sociali a favore dei lavoratori, finanziate attraverso il Fondo Nazionale Prepensionamento. Le misure includono:

  • contributi allo studio per i figli di operai edili deceduti a seguito di infortunio sul lavoro;
  • prestazioni straordinarie per operai affetti da gravi patologie che, superato il periodo di comporto, necessitino di un’aspettativa fino a sei mesi;
  • contributo straordinario per il sostegno all’affitto o all’acquisto dell’abitazione.

“Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto,” ha dichiarato il Presidente Crestini.

“Questi accordi rappresentano un esempio concreto di dialogo costruttivo tra le Parti Sociali, volto a rafforzare il sistema bilaterale e a rispondere con efficacia alle esigenze di imprese e lavoratori.”

Dal punto di vista contributivo, è stata concordata la riduzione del 15% delle aliquote regionali del contributo APE, con decorrenza dal 1° ottobre 2025.

Inoltre, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2027, è prevista la sospensione del contributo dello 0,10% a carico dei datori di lavoro 

destinato al Fondo Incentivo Occupazione, con mantenimento delle prestazioni previste.

Tra le novità introdotte, si segnala anche l’istituzione di un sistema di premialità annuale rivolto a imprese e lavoratori.

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