Bonus edilizi: stop a cessioni multiple del credito
Unica cessione per i crediti d’imposta derivanti da Superbonus 110%, bonus ristrutturazioni, sismabonus, ecobonus e bonus facciate. È questa la novità principale per il comparto delle costruzioni contenuta nel Decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, cosiddetto “Sostegni ter” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 21 di ieri 27 gennaio 2022 e recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”.
In particolare, l’art. 28 del Sostegni-ter “Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, modificando l’art. 121, comma 1 del Decreto Rilancio prevede che:
- il beneficiario della detrazione potrà ancora cedere il credito ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma questi non potranno cederlo a loro volta;
- i fornitori e le imprese che fanno i lavori e che praticano lo sconto in fattura potranno recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari, ma essi non potranno cederlo a loro volta.
Le nuove disposizioni sono in vigore dal 7 febbraio; inoltre tutti i contratti stipulati violando queste regole sono considerati nulli.
“Questa ennesima revisione sulla disciplina di cessione crediti non può far altro che aumentare il clima di incertezza del mercato, mettendo in grave difficoltà le imprese che si sono esposte finanziariamente applicando lo sconto in fattura alla propria committenza. Non solo. Così facendo si scoraggiano ulteriori investimenti in termini di formazione tecnica specifica e non si incentiva l’ingresso di nuovi addetti nel settore. A subire le conseguenze di queste nuove misure restrittive saranno cittadini e imprese corrette che saranno costretti a rivedere nuovamente le condizioni contrattuali. Inoltre, con la contrazione del numero degli operatori che possono operare acquisizioni saranno inevitabili incrementi degli oneri finanziari”. Ha così commentato la notizia il presidente di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, Stefano Crestini.
“ Viene meno – continua Crestini – l’efficacia della misura stessa di consentire anche ai contribuenti meno abbienti di effettuare lavori di ristrutturazione o efficientamento energetico accedendo alla cessione e allo sconto in fattura. Si viene a delineare uno scenario in cui solo le persone che hanno più risorse e reddito per assorbire negli anni i crediti fiscali potranno effettuare i lavori”.
“Per evitare il blocco delle operazioni di cessione è quindi indispensabile una modifica della norma al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari)”, conlcude il presidente Crestini.