Trasporti extracomunitari: l’Ue rafforza i legami, rispettare sicurezza stradale e sociale
La Commissione Europea ha pubblicato lunedì 7 luglio 2011 il nuovo piano d’azione per rafforzare i collegamenti di trasporto con le regioni vicine all’Unione Europea.
Il piano, che contiene varie misure per rendere i collegamenti di trasporto più agevoli e affidabili, prevede di intensificare l’integrazione del mercato dei paesi UE con quello dei paesi extracomunitari, ma a patto di rispettare gli standard di sicurezza, sociali ed ambientali dell’Unione.
Grande soddisfazione è stata espressa da Francesco Del Boca Presidente di Confartigianato Trasporti e UETR, l’Unione europea dei trasportatori stradali, per l’approvazione della comunicazione con un simile orientamento:

“Vi erano stati ripetuti tentativi di aprire in maniera indiscriminata ai mercati di paesi come Ucraina o Moldavia alla luce del principio <gli affari sono affari> senza tener conto del dumping sociale e della concorrenza sleale.
L’UETR ha fatto muro e con una lunga azione di lobby è riuscita a far passare il principio della sicurezza come condizione imprescindibile per qualunque forma di apertura ai vettori extra comunitari” ha detto. In particolare, per il settore dell’autotrasporto si dovranno applicare i nostri standard di sicurezza dei veicoli i requisiti ambientali dei motori.
Qualunque rimozione delle restrizioni quantitative per l’accesso ai mercati nazionali dovrà essere subordinata alla qualità del servizio e all’attuazione delle nostre disposizioni sui tempi di guida e di riposo.
“Essere riusciti a influenzare la decisione di Bruxelles – aggiunge Del Boca – è un grande risultato per l’UETR, ma soprattutto per la Confartigianato Trasporti, che in quanto associazione italiana di categoria aveva ben presenti i rischi che un diverso approccio avrebbe avuto per l’autotrasporto del nostro paese. Il risultato fa il paio con la vittoria conseguito lo scorso 27 maggio a Lipsia al Summit annuale dell’ITF/CEMT, consistita nel respingimento dei tentativi di apertura dei mercati ai vettori di paesi extracomunitari sulla base di modifiche che avrebbero scardinato il vigente sistema del contingente multilaterale CEMT “