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Tag: imprese del verde

Sfalci e Potature, Confartigianato a Myplant&Garden

La gestione di sfalci e potature, come si è visto, è diventata un problema nazionale. Confartigianato affronterà la questione per prima dopo l’evento di Ecomondo 2021 dove vennero lanciate diverse soluzioni alternative da attuare.

E lo farà in un evento ad hoc alla 6 ª edizione della fiera “Myplant & Garden”.

Stand istituzionale a Myplant & Garden

Confartigianato sarà presente con uno stand istituzionale alla 6 ª edizione della fiera “Myplant & Garden”, l’evento dedicato alla promozione di tutta la filiera del verde attraverso i suoi 9 macrosettori.

Si tratta di una fiera di ambizioni internazionali ma che sà, comunque, essere il principale punto di riferimento del mercato italiano per la cultura del verde, dell’economia circolare e della tutela ambientale. Nelle sue precedenti edizioni Myplant & Garden ha ospitato oltre 700 imprese espositrici e registrato più di 20.000 presenze da tutta Europa, affermandosi come uno dei principali incontri per i rapporti B2B della filiera del verde.

Sfalci e potature, focus con tutti gli attori coinvolti

Nel contesto fieristico di Myplant & Garden, Confartigianato Imprese del Verde darà spazio e voce ai principali stakeholder della filiera attraverso il talk “Sfalci e potature: rifiuti o opportunità di economia circolare?”, problematica di centrale importanza per la categoria.

“Pioniera fu” Ecomondo 2021 dove questo medesimo tema venne affrontato per la prima volta. Da allora di strada se n’è fatta anche se le soluzioni non sono ancora di facile applicazione. Il talk del 23 febbraio non sarà una riedizione di un argomento già trattato. Quali novità e quali ulteriori sviluppi? Ce ne parleranno i massimi esperti della rappresentanza e delle multiutility:

  • Daniele Gizzi Confartigianato Imprese
  • Barbara Gatto CNA
  • Maria Adele Prosperoni Confcooperative 
  • Luca Mariotto Utilitalia

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it)

Imprese del verde: sondaggio sulla gestione di sfalci e potature

La reintroduzione del verde pubblico nell’ambito della disciplina dei rifiuti ex D.Lgs. 116/2020 ha determinato problemi di gestione dello scarto da parte di alcune piazzole ecologiche. Ad aziende e privati che non possono consegnare ramaglie ed erba non resta che bruciare il tutto come si faceva un tempo. All’orizzonte altre soluzioni suggerite da Confartigianato e da supportare con la compilazione di un’apposito questionario.

La ringraziamo fin da ora per il suo prezioso contributo: i risultati del sondaggio saranno rilevanti per orientare l’attività della categoria delle imprese del verde, pertanto, è richiesta la massima partecipazione.

Da dove nasce il problema del conferimento di sfalci e potature?

In moltissime aree del territorio le multiutility pubbliche locali non permettono più alle imprese artigiane di conferire gli scarti della manutenzione del verde privato presso i centri di raccolta comunali di rifiuti urbani. Dal 1 gennaio 2021 La legge classifica sfalci e potature come rifiuti speciali non pericoli e non più come urbani. Da settembre/ottobre corso anche le piazzole più “tolleranti” hanno cominciato a far rispettare scrupolosamente la legge.

Cronistoria delle modifiche legislative 2006 -2021

2006

L’articolo 185 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, escludeva paglia, sfalci e potature dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti.

2019

La previsione di cui al punto precedente fu sostituita. La legge esclude dal campo di applicazione della disciplina in materia di rifiuti anche “gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni”;

2020

La Commissione Europea apre contro l’Italia il Caso EU Pilot 9180/17/ENVI, step precedente per l’apertura di una procedura di infrazione contro il nostro Paese.

Al fine di evitare ciò gli sfalci e le potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico dei comuni sono stati ricompresi nell’ambito dei rifiuti dall’articolo 1, comma 13, lett. a), del D. Lgs. n. 116/2020.

2021

Intelligentemente lo stesso D. Lgs. n.116/2020 integra le definizioni di rifiuto urbano in vigore dal 1° gennaio 2021. Così rifiuti della manutenzione del verde pubblico come foglie, sfalci e potature entrano di diritto nei rifiuti urbani.

Legislazione vigente

Pertanto, in base a quanto sopra riportato gli scarti derivanti dalla manutenzione del verde devono essere classificati oggi come:

a) rifiuti urbani: se prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde pubblico o materiali prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde privato “fai da te”, attuata da privati (Codice EER 200201);

b) rifiuti speciali non pericolosi: se prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde privato da un’attività d’impresa (non risultando l’attività in questione ricompresa tra quelle individuate nell’allegato L-quinquies del D.lgs.vo 116/2020). Il codice EER da attribuire è sempre 200201;

c) sottoprodotti: se derivanti da attività di buone pratiche colturali e avviati ad attività di recupero energetico, secondo il DM 264/16, o se ceduti ad altre imprese agricole per l’impiego nelle buone pratiche colturali di queste ultime.

Sfalci e potature ad Ecomondo 2021

Ecomondo 2021 è stata una fucina di idee e proposte risolutive del problema. Confartigianato, Presente all’evento con il Vice Presidente imprese del Verde Confartigianato Veneto- Giuseppe Lumia e con il responsabile Ambiente, ha sottolineato gravità della situazione e suggerito soluzioni condivise alle quali si sta ancora lavorando.

Informazioni:

Ufficio categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it).
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