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Tag: Emergenza

Unicredit – Misure emergenza covid-19

Sul sito internet unicredit.it è stata creata una pagina dedicata al DL Liquidità – Misure per Imprese 
https://www.unicredit.it/it/piccole-imprese/iniziative-per-le-imprese-decreto-liquidita-per-le-imprese.html, nella quale le imprese possono tenersi informate sull’attuazione dei vari provvedimenti, anche in dipendenza delle delibere di attivazione da parte dei soggetti gestori (Fondo Centrale di Garanzia per le PMI / MCC e/o SACE), e sul relativo iter operativo. 

Con particolare riferimento al finanziamento fino a 25.000 euro garantito al 100% dal Fondo Centrale di Garanzia, è indicato il processo operativo e la documentazione da produrre. Per comodità trovate:

  • allegato 4BIS (Modulo richiesta agevolazione soggetto beneficiario finale del Fondo di Garanzia);
  • format banca Unicredit di dichiarazione per informazioni aggiuntive per la richiesta di garanzia.

I Consulenti Business/Gestori Corporate di Unicredit, attivi in modalità Smart Working, sono sempre a disposizione delle Imprese Clienti, contattabili sui rispettivi cellulari aziendali/indirizzi e-mail ed in grado di operare da remoto per l’elaborazione delle richieste di finanziamento. 

UniCredit è inoltre operativa dal 6 aprile sull’anticipazione della cassa integrazione in favore dei dipendenti. Anche in questo caso tutte le informazioni utili alla pagina dedicata del sito UniCredit https://www.unicredit.it/it/contatti-e-agenzie/cig_informazioni-richiesta-anticipazione.html

I  finanziamenti fino a 25.000€ sono garantiti al 100% dal Fondo Centrale di Garanzia. 
Si possono richiedere nuovi finanziamenti con le seguenti caratteristiche: 

  • durata massima di 72 mesi; 
  • preammortamento di 24 mesi; 
  • tassi di interesse e commissioni che tengono conto della copertura dei soli costi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria; 
  • importo non superiore al 25% dei ricavi del soggetto beneficiario (come risultante dall’ultimo bilancio o dichiarazione fiscale o da autocertificazione per i soggetti beneficiari costituiti  dopo il 1.1.2019) e comunque massimo 25 mila euro.

A chi è rivolto
Alle micro, piccole e medie imprese, persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni. 

Garanzia

  • La garanzia pubblica è gratuita ed è pari al 100% 
  • È concessa attraverso modalità semplificate 

Documenti da presentare a mezzo PEC: 

  • Allegato 4 bis accompagnato da copia di un documento di riconoscimento 
  • Bilancio/dichiarazione redditi. Per i soggetti beneficiari costituiti dopo il 1° gennaio 2019, idonea documentazione o autodichiarazione 
  • Dichiarazioni per informazioni aggiuntive per la richiesta di garanzia su format banca. 
  • Per le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, certificato di attribuzione Partita IVA 

Costo della Garanzia:
La garanzia è gratuita, come previsto dal decreto liquidità e non è richiesta nessuna commissione per le garanzie concesse entro il 31.12.2020  

La liquidità delle microimprese al centro delle priorità.

Il territorio faccia sistema.

di Gionni Gritti – Presidente Confartigianato Imprese Sondrio 

In questi giorni stanno arrivando i “sospirati 600 euro”, una elemosina ma come si suol dire “piuttosto che niente, prendiamo piuttosto”. I 600 Euro erano previsti per il mese di marzo e stando all’impegno, ci aspettiamo arrivino anche per il mese di aprile con cifre più cospicue. 

Appare del tutto evidente che tali somme sono irrisorie rispetto alle necessità personali dei lavoratori autonomi e soprattutto ai costi generali di una piccola impresa. 

Per le imprese con dipendenti che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione in deroga pare che la Regione Lombardia abbia deciso di intervenire. 

Nei prossimi giorni però il problema della “liquidità” passerà da una fase di “necessità” ad una fase di “emergenza”. 

Le piccole imprese devono garantire la retribuzione ai propri collaboratori e non tutte hanno la forza finanziaria per proseguire in assenza di fatturato e di entrate.  In aggiunta a tutto ciò sta emergendo un quadro crescente di “mancati pagamenti” e le piccole imprese finiscono per essere l’anello più fragile sotto il profilo finanziario. 

Il Decreto “liquidità” e stiamo parlando solo di finanziamenti e purtroppo non di contributi a fondo perso – ad oggi non ha dato alcun segnale concreto; il sistema bancario – fatta eccezione per la moratoria – non ha definito l’iter.

Le microimprese hanno la vitale necessità di poter contare su misure per affrontare la liquidità per alimentare i flussi di cassa e quindi per sopravvivere

Noi siamo convinti che il Governo centrale non abbia percepito tutto questo e i proclami televisivi non ci consegnano un quadro rassicurante.

Sui territori la “potenza di fuoco” non c’è e non si è vista. Un territorio piccolo, ma virtuoso, come il nostro, potrebbe sviluppare al proprio interno un meccanismo per affrontare il tema della liquidità. 

L’esperienza del passato – con alcune misure come “Fiducia Valtellina” – insegna che l’unione delle forze può dare risultati positivi.  

Noi proponiamo ad esempio un “Fondo di Rotazione” finanziato con fondi delle istituzioni locali riservato alla “liquidità” da gestire in convenzione con le banche presenti sul territorio e i Confidi ; uno strumento che superi le criticità degli strumenti nazionali e che assicuri un tasso “zero”.

In questi giorni abbiamo letto con favore l’impegno espresso dal Presidente della Provincia di voler verificare – con gli altri enti fra cui in primis il BIM – le risorse disponibili e da qui attivare misure per sostenere il sistema imprenditoriale locale.

L’auspicio è che l’impegno espresso dalla Provincia sia supportato da tutti gli enti a cui chiediamo di posticipare la realizzazione di  progettualità non urgenti e di liberare così risorse finanziarie. 

A livello nazionale il sistema dovrebbe avere il coraggio di avviare procedure di emergenza e, in deroga, per avviare tutti i progetti in cantiere superando le pastoie burocratiche e liberare così risorse per il sistema economico e produttivo. 

Oggi la parola giusta è “CORAGGIO”; coraggio per scelte, azioni, interventi, sostegno e per superare una crisi terribile di fronte alla quale l’Europa si sta rivelando completamente assente.

Coronavirus, stanziati 25 miliardi per l’emergenza

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta al Parlamento di ulteriore scostamento dal deficit rispetto ai 7,5 miliardi contenuti nel documento già all’esame delle Camere. Via libera dunque ad uno stanziamento di 25 miliardi per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte. Oggi stesso Camera e Senato sono chiamate a votare la Relazione cui i gruppi di maggioranza e opposizione non faranno mancare il loro appoggio.

Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza” – ha detto il premier, aggiungendo: “L’obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini ma teniamo conto che ci sono anche altri interessi in gioco, che incidono sulla vita delle persone. Ci sono libertà civili, diritti sociali, c’è la libertà d’impresa che subisce restrizione e anch’essa ha un valore costituzionale.

Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Adesso già comincio vedere sondaggi…stiamo attenti. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare e che potrebbe anche dirci che alcune misure non offrono garanzia di affidabilità”.

Un decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già venerdì prossimo e avrà una dotazione di 12 miliardi. Lo stanziamento che ha ottenuto oggi il semaforo verde del Consiglio dei Ministri andrà “in parte nel primo decreto che contiamo di approvare probabilmente venerdì che dovrebbe avere a disposizione 12 miliardi – ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – Gli altri vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo”. Il ministro ha tenuto a sottolineare che è “prematuro” cercare di prevedere se l’Italia sforerà il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil. “Questa – ha spiegato – tecnicamente è una autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 in termini di stanziamento. Quindi il livello di deficit dipenderà da quanto sarà impiegato”.

Potenzieremo la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti”. 
Inoltre assicureremo il sostegno al reddito per lavoratori non coperti dalla Cig in deroga come gli stagionali, inclusi quelli del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo e i lavoratori a tempo determinato”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione, in videoconferenza, nelle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, parlando delle misure che il governo sta mettendo a punto per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Prevediamo la cassa integrazione per tutti”, ha sottolineato aggiungendo che l’esecutivo aiuterà “i genitori e sarà rafforzato il congedo parentale e contribuiremo alle spese per la baby sitter”. “Nessuno dovrà perdere il posto di lavoro, nessuno dovrà essere licenziato” a causa del Coronavirus, ha proseguito Gualtieri. Il Governo chiederà “alle imprese di organizzare il luogo di lavoro per tutelare la sicurezza sanitaria dei lavoratori”.

“Prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficolta’ di contribuenti e operatori del fisco”, ha aggiunto il ministro dell’Economia Gualtieri, “Dall’altro lato – ha spiegato il ministro – per assicurare un adeguato sostegno alle aziende e ai lavoratori autonomi colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria, in termini di riduzione del livello di attivita’ e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidita’, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro”. “Prevediamo di sospendere il pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti bancari, prolungandone la durata, con il sostegno di parziali garanzie statali. Sara’ altresi’ previsto – ha sottolineato il ministro – che le imprese possano continuare a beneficiare delle aperture di credito accordate ma non ancora utilizzate”.

A queste misure, ha proseguito Gualtieri, “si aggiungono le risorse messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Sace per sostenere le imprese che passano da 1 a 7 miliardi. 3 miliardi saranno impiegati per garantire tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla ‘piattaforma imprese’, mentre 4 miliardi andranno a sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle imprese”. Inoltre, Gualtieri ha annunciato che “verra’ ulteriormente potenziato il Fondo Centrale di Garanzia a sostegno delle Pmi: il piu’ grande strumento di agevolazione – ha osservato – che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese.

Il Fondo sara’ esteso con accesso gratuito su tutto il territorio nazionale, saranno prolungate le garanzie prestate e sara’ possibile aumentare le percentuali di garanzia in specifiche aree e filiere”.

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