Gli effetti dell’emergenza Covid-19 sul fatturato delle imprese delle Costruzioni
Dal 4 maggio sono
riprese tutte le attività imprenditoriali legate al settore delle costruzioni e
del sistema Casa. Una recente analisi di
Confartigianato ha stimato le perdite di ricavi delle Micro e Piccole Imprese
(MPI) delle costruzioni durante l’emergenza Covid-19 ; a livello nazionale il
calo è stato complessivamente pari al 62,5% nel bimestre marzo-aprile con una
perdita di ricavi per 13,0 miliardi di euro. Per ciascuna impresa del
settore si tratta di una perdita di 26 mila euro di ricavi in soli due mesi,
pari all’11,1% del fatturato annuo. Ampliando l’analisi a tutto il sistema
“casa” emerge che la stessa perdita ha coinvolto anche le MPI che operano nel
settore dell’impiantistica mentre la riduzione è pari a 13 mila euro per le
imprese che operano nellla finitura di edifici (tinteggiatura, posa vetri,
pavimenti, infissi, intonacatura ecc).
La produzione mensile nelle Costruzioni
L’analisi
degli indici mensili della produzione evidenzia che nella media del triennio
2017-2019 nei due mesi di marzo ed aprile (nel 2020 coincide con il lockdown)
si addensa il 16,8% della produzione. Nei mesi di maggio, giugno e luglio
si concentra il 28,0% della produzione. Ne consengue che nei cinque mesi (tra
marzo e luglio) si realizza il 44,8% della produzione delle costruzioni ; sono
i mesi in cui si concentra la produzione e nel 2020 di fatto vi è stata una
totale o parziale interruzione delle attività, che va a colpire un settore già
compromesso dalle crisi del recente passato.
Le detrazioni fiscali per ristrutturazioni,
ecobonus e sismabonus
L’impatto delle
detrazioni sulla filiera della casa è di fondamentale importanza anche alla
luce delle attività a cui si dedicano le imprese e in cui prevalgono le
attività di rinnovo edilizio, che rappresentano i tre quarti (73,6%) della
produzione del 2018, con il 52,2% di manutenzione straordinaria e il 29,9% di
manutenzione straordinaria.
La spesa media per
intervento
Mediamente, per
ciascun intervento incentivato dalle detrazioni fiscali per l’edilizia, sono
spesi 16.800 euro. Tra questi, l’importo più elevato si riferisce ai condomini
con 116.400 euro per intervento, seguito dalla riqualificazione globale con
93.100 euro e coibentazione involucro con 35.700 euro. Nel dettaglio la
distribuzione per tipologia di lavori investimenti sostenuti da ecobonus
registra il 37,1% riferito ai serramenti, il 16,9% alle caldaie a
condensazione, il 15,9% a pareti verticali, il 14,5% a pareti orizzontali, il
6,7% a pompe di calore, il 3,8% a schermature solari, l’1,1% al solare termico
e lo 0,5% a building automation.
Gli
effetti sull’occupazione degli investimenti sostenuti dalle detrazioni
Gli interventi
incentivati hanno un rilevante effetto sul paino dell’occupazione. Considerando
gli investimenti sostenuti da detrazioni in edilizia e il fatturato per addetto
nelle imprese delle Costruzioni è possibile stimare che tali investimenti hanno
sostenuto 243.500 occupati nelle Costruzioni pari al 17,9% degli occupati.
In termini assoluti,
l’effetto anticiclico delle detrazioni fiscali è più elevato in Lombardia, in
cui sono 46.600 gli occupati nelle Costruzioni assorbiti dagli investimenti
incentivati. In provincia di Sondrio, il numero totale delle imprese artigiane
rientranti nella filiera della casa sono 1733 e danno lavoro al 3836 addetti.
Senza il sostegno degli incentivi per le ristrutturazioni ed ecobonus la situazione
occupazionale delle Costruzioni sarebbe stata ancora più drammatica di
quella rilevata tra il 2008 ed il 2019: nel corso di due cicli recessivi il
settore ha perso oltre il 30% degli occupati.
La domanda privata
sostenuta dagli incentivi fiscali ha, inoltre, consentito di attutire gli
effetti della drammatica caduta degli investimenti pubblici in costruzioni:
nel 2009 rappresentavano, infatti, il 2,2% del PIL mentre nel 2019 scendono
sull’1,2% perdendo 1 punto percentuale di PIL, il calo maggiore tra le
principali tipologie di investimenti.
La
struttura imprenditoriale del sistema “casa”: imprese artigiane
La struttura
imprenditoriale del Sistema casa comprende il settore delle costruzioni ed
altri comparti manifatturieri e dei servizi. Nella filiera della casa il 59,6% dell’occupazione
è rappresentata dalle costruzioni, di cui 39,1% è composto dall’edilizia e il
20,5% dall’impiantistica. Il segmento dei servizi include il 25,2% della
filiera, mentre quello manifatturiero comprende il rimanente 15,2% degli
addetti.
In termini
occupazionali si segnala che l’intero sistema casa rappresenta un terzo (32,0%)
degli addetti dell’artigianato nazionale, quota 2,5 volte il 12,9% osservato
per il totale delle imprese.
Il bonus del 110%
Il Decreto ‘Rilancio’ ha determinato una manovra espansiva per
55,3 miliardi di maggiore deficit nel 2020, 26,1 miliardi nel 2021 e 34,7
miliardi nel 2022; nel triennio si tratta di 116 miliardi di euro, il triplo
dei 39 miliardi di euro di maggiore deficit cumulato tra il 2020 e il 2022
dall’ultima manovra di bilancio approvata a dicembre 2019. Il Decreto, tra
l’altro, rafforza gli incentivi pubblici per gli interventi di riqualificazione
edilizia, introducendo un aumento della detrazione per le spese
sostenute tra la seconda metà del 2020 e nel 2021 per il miglioramento
dell’efficienza energetica e delle caratteristiche antisismiche degli edifici.
Lo stesso Decreto definisce nuove
modalità di fruizione dell’agevolazione, estese anche alle altre spese di
riqualificazione degli edifici (energetica, antisismica, di ristrutturazione,
compreso il bonus facciate) sostenute nel biennio 2020-21 che non beneficiano
dell’aumento della percentuale di detrazione.
Secondo i dati della relazione tecnica al provvedimento
il bonus del 110% mobilita risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con
una media annua (2021-2026) di 2,3 miliardi di euro; si tratta di un intervento
rilevante rispetto al passato, incrementando del 70,2% i 3,3 miliardi di euro
all’anno (2020-2022) di spese fiscali per sismabonus ed econobonus.
In Provincia di Sondrio
“Le detrazioni fiscali in esame – afferma Gionni Gritti, Presidente provinciale di Confartigianato Imprese
Sondrio – interessano in Valtellina e Valchiavenna 3834 imprese del sistema
della casa – di cui 1935 nelle costruzioni, 681 nelle attività immobiliari
e 864 studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 9089 addetti, di cui 87,6% nelle micro e piccole imprese. Per non
parlare del patrimonio edilizio
della provincia di Sondrio che su 67654 edifici complessivi, solamente 6175
sono edificati dopo il 2000, pari al 9,1% del totale. Il 39,4% delle
costruzioni, pari a 26671 unità,
risalgono a prima del 1960. In un
territorio a vocazione turistica come il nostro, dobbiamo cogliere questa
opportunità per riconvertire il nostro patrimonio in un’ottica di attrattività
più orientata al turismo green di lungo periodo.”
Attesi i chiarimenti sul bonus 110%
“Prima di rilevare l’effettiva efficacia di
tali agevolazioni – aggiunge Paolo
Panizza, Presidente provinciale di Anaepa-Confartigianato Edilizia –
occorre attendere i criteri applicativi
dei bonus edilizi del 110%. L’eccessivo allungamento dei tempi di applicazione
dei 266 articoli del Decreto legge è stata al centro delle prime valutazioni di
Confartigianato.
Le incertezze
circa l’ambito di applicazione della norma e talune procedure burocratiche
(visto di conformità e asseverazione) rischiano di minare l’operatività di tali
disposizioni e rappresentano un freno per i nuovi lavori. Da ultimo ma non meno
importante vi è il timore che la paventata conversione delle detrazioni in
crediti d’imposta (liberamente cedibili) possano mettere in difficoltà le micro
e piccole imprese.”