Il Presidente di Confartigianato sollecita al Ministro Prestigiacomo modifiche del SISTRI “E’ condivisibile nelle finalità. Ma troppo complesso e costoso per Pmi”
“Pur condivisibile nell’obiettivo di garantire trasparenza sul flusso dei rifiuti e di combattere i reati ambientali, il Sistri si sta però rivelando troppo complesso e costoso soprattutto per le piccole imprese. E’ impensabile che un acconciatore, per pochi grammi di lamette da barba prodotte in un anno, debba pagare 120 euro, a fronte dei 1.200 euro che deve versare un impianto di incenerimento. Ed è assurdo che un orologiaio in ritardo con l’iscrizione al Sistri rischi l’arresto fino a 2 anni e debba pagare un’ammenda di 26.000 euro”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini commenta così la bozza di decreto di recepimento della nuova Direttiva sui rifiuti, presentata venerdì scorso alle parti sociali, che contiene alcune modifiche al Sistema Sistri.
“La complessità del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti – sottolinea Guerrini – contraddice l’impegno del Governo ad alleggerire gli oneri e ridurre la mole di adempimenti a carico degli imprenditori. Quello del Sistri è un esempio della necessità di creare un’Agenzia delle piccole imprese con compiti di valutazione dell’impatto delle norme sui piccoli imprenditori, al fine di evitare ricadute tanto penalizzanti”.
“Confartigianato – spiega Guerrini – è fortemente impegnata nell’informazione alle imprese sulle novità previste da Sistri. Ci aspettavamo, però, una reale semplificazione delle attuali modalità per tracciare il percorso dei rifiuti. Invece, paradossalmente, le procedure si sono maggiormente burocratizzate, i costi per le imprese sono balzati alle stelle e sono addirittura superiori a quelli necessari per gestire i formulari cartacei del MUD, il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale. Senza contare le sanzioni penali per inadempienze formali”.
Il Presidente di Confartigianato rinnova al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo le richieste di “semplificazioni del Sistri necessarie per renderlo realmente efficace, riducendone i costi a carico dei piccoli imprenditori e prevedendo sanzioni che colpiscano i veri reati gravi senza penalizzare chi, a causa delle novità del sistema, commette inadempienze di carattere meramente formale”.
“L’istituzione di un sistema informatico per la gestione dei rifiuti avrebbe dovuto configurarsi come l’occasione per introdurre semplificazioni alle imprese nello svolgimento delle procedure (Registri, Formulari, ecc.) – afferma il Presidente dell’Unione Fabio Bresesti – riteniamo che il documento proposto disattenda queste aspettative, in quanto ancora una volta non sono previste deroghe o semplificazioni per le aziende minori. Tale sistema, pur fondato sui principi giusti e condivisi della legalità e della tutela dell’ambiente, rischia di generare nelle imprese enormi problemi di gestione con procedure complesse e costi aggiuntivi.”
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