Malpensafiere: verso la Conferenza organizzativa di Confartigianato Lombardia
22 aprile: a Malpensafiere continuano le iniziative di avvicinamento alla Conferenza Organizzativa di Confartigianato Lombardia in programma Venerdì 30 aprile. La visibilità dei piccoli, la resistenza, il reagire di fronte alla crisi, il loro ruolo economico e sociale.
Partecipano Dario Di Vico, vice direttore del “Corriere della Sera”, Paolo Feltrin , professore di Scienza della politica all’Università di Trieste, e Marco Alfieri, giornalista del “Sole 24ore”, moderatore dell’incontro.
«I piccoli credono nella libera impresa e nel lavoro autonomo, non disdegnano il mercato e lo considerano tutto sommato come la migliore allocazione delle risorse che essi conoscono, odiano lo Stato-imprenditore e le oligarchie industriali…Le piccole imprese non hanno chiesto di essere salvate dalle Regioni o da qualche finanziaria delle ex partecipazioni statali, gli artigiani non hanno dato vita a manifestazioni antimercatiste e quando i Piccoli sono scesi in piazza, le loro parole d’ordine sono state molto concrete». Questo e altro lo scrive Dario Di Vico, giornalista del “Corriere della Sera”, nel libro (edito per “i Grilli” di Marsilio) “Piccoli. La Pancia del Paese”.
A stimolare i relatori, i presidenti Giorgio Merletti (Confartigianato Lombardia) e Fausto Cacciatori di (Cna Lombardia). Obiettivo dell’incontro “Rappresentare il futuro” e fornire idee per lo sviluppo e strumenti per le future azioni. D’altronde, il sistema Confartigianato e CNA hanno giocato un ruolo sostanziale nel lavoro di Di Vico, ed è corretta la scelta di ospitare l’appuntamento a Malpensafiere: cuore del nostro territorio perché unisce il Nord al Sud della provincia di Varese e si pone in posizione centrale rispetto all’aeroporto e ai raccordi autostradali.
Confartigianato e Cna, quindi, come sistemi da inquadrare nella realtà economica-sociale-istituzionale che caratterizza la Regione Lombardia. Sistemi per l’impresa, tra valori e comunità. Perché, aveva detto Savino Pezzotta, ex segretario della Cisl, «artigiani e microimprenditori temono la durezza del mercato, ma sanno starci dentro e non si tirano indietro». Loro, inventori del capitalismo molecolare, espressione di quel risparmio familiare che ha tenuto in piedi le imprese durante la crisi, di quella bilateralità che ha retto il sistema senza pesare sullo Stato, sono i veri protagonisti dell’economia moderna.
«Un “saper fare” che prende il via dalla Lombardia -dichiarano i presidenti Merletti e Cacciatori – perché è questa il “quarto motore d’Europa”, è questa la regione dove si produce e si macina il lavoro, è questo il mondo dove si reagisce e ci si ammazza pur di dover licenziare i propri collaboratori. Il modello italiano imprenditoriale ha mantenuto gli equilibri sociali, è stato rappresentato da Confartigianato e Cna contro ogni inutile tentativo della politica di accaparrarsi i meriti della difesa sindacale dell’impresa e ha dimostrato di non mollare mai. Nel tentativo, ricordando Di Vico, di potersi misurare con una politica efficace, moderna, cosmopolita e non più autoreferenziale».
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