Legno, entrato in vigore il regolamento europeo 995/2010

Domenica 3 marzo è entrato in vigore il regolamento 995/2010 (regolamento EUTR) “Obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati”.

Ieri è entrato in vigore il regolamento (EU) 995/2010, noto come regolamento sul legno legale (EU Timber Regulation), che si applica al legno e a tutti i prodotti da esso derivati, con l’obiettivo specifico di contrastare il commercio di legname e di prodotti del legno tagliati illegalmente.

La norma vuole impedire l’immissione nei ventisette paesi dell’Unione Europea di legname tagliato illegalmente, quindi pone vincoli particolarmente stringenti solo  sui primi importatori di legno e prodotti derivati, mentre non modifica sensibilmente la normale attività delle aziende che acquistano legname già immesso nel mercato europeo da altri.

Nello specifico il regolamento prevede due sole tipologie di soggetti interessati:

  1. I commercianti, definiti come coloro che acquistano e vendono legname o prodotti del legno già immessi nel mercato UE da altre aziende. Costoro NON hanno alcun onere se non quello della registrazione a monte e a valle e la conservazione per 5 anni della documentazione. In altre parole le imprese classificabili come commercianti devono continuare a registrare ed archiviare la stessa documentazione contabile/commerciale utilizzata prima dell’entrata in vigore del regolamento 995/2010
  1. Operatori UE, definiti come coloro che immettono e commercializzano i prodotti del legno nel mercato UE per la prima volta. Costoro sono tenuti a esercitare la “dovuta diligenza”, vale a dire un insieme di precauzioni tese a limitare il rischio di immissione di legname tagliato illegalmente.

Il sistema di dovuta diligenza  può essere applicato dalle singole imprese (operatori), oppure appoggiandosi agli organismi di controllo accreditati dall’UE per ciascuno stato appartenente.

Purtroppo al momento la domanda di accreditamento presentata da CONLEGNO lo scorso dicembre non ha ancora ricevuto risposta.

Non è, inoltre, ancora ben chiaro quali siano le fonti più attendibili per valutare il rischio di presenza di tagli illegali all’interno di un paese extra Ue  (o di singole regioni dei vari paesi).

Per essere aggiornati sull’argomento è utile consultare la pagina web predisposta dalla commissione europea per il regolamento 995/2010: http://ec.europa.eu/environment/eutr2013/index_it.htm

Per informazioni è possibile contattare l’ufficio categorie, (0342/51.43.43  referente Pietro Della Ferrera).

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