La lentezza della Giustizia costa alle imprese 1 miliardo l’anno
Per le cause civili 3 anni di attesa per i fallimenti 7
Gli imprenditori italiani, per avere giustizia in una causa civile, devono aspettare in media 1.185 giorni mentre i loro colleghi nel resto d’Europa impiegano meno della metà: 544 giorni. L’Italia e’ quasi in vetta alla classifica europea per la lentezza della giustizia civile: ci supera soltanto la Grecia con i suoi 1.300 giorni per chiudere una controversia in tribunale.
Le lunghe attese nelle aule giudiziarie costano alle imprese italiane 1,03 miliardi di euro l’anno. In Italia, se la durata media per un procedimento civile supera i 3 anni, per definire una procedura fallimentare si arriva addirittura a 2.566 giorni (7 anni).
“L’efficienza della giustizia civile e’ un fattore determinante per l’attività’ delle imprese e per le condizioni di sviluppo del Paese. La decisione del Governo di affrontare il problema dei ritardi del nostro sistema giudiziario – sottolinea in una nota il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – e’ una scelta di civiltà che Confartigianato sollecita da tempo. Le imprese devono poter contare su certezza e rapidità della giustizia civile. Ne va della loro competitività”.
Confartigianato sottolinea inoltre che i tempi per chiudere una causa sono molto diversi nel Paese. Le attese più lunghe per un procedimento civile presso il Tribunale ordinario si registrano nel distretto di Messina con 1.992 giorni, seguito da Salerno con 1.919 giorni e Potenza. I tempi più brevi si rilevano nel distretto di Trento con 601 giorni, seguito da Trieste con 656 giorni, Torino (666 giorni), Milano (739 giorni), Brescia (818 giorni).
I motivi principali di ricorso alla giustizia da parte degli imprenditori riguardano le cause di lavoro (20,5%), seguite da controversie cliente/fornitore (14,4%), rapporti con assicurazione e banca (10,3%) fallimento e diritto societario commerciale (7,4%), eredità e successioni (4,6%).