Impianti termici, le imprese del settore contro l’aumento dei contributi regionali

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Si è tenuto venerdì 4 maggio un incontro del gruppo “bruciatoristi” (imprese che operano nel campo della manutenzione degli impianti termici) per affrontare alcuni temi di stretta attualità fra i quali la gestione della campagna per la manutenzione degli impianti e l’operatività del Curit (Catasto unico regionale degli impianti termici).

Durante l’incontro – presieduto dal presidente del Gruppo Bruciatoristi Fiorenzo Paniga e dal presidente provinciale della categoria Metalmeccanici Renato Vergottini – sono state affrontate alcune questioni di carattere tecnico ed è stata analizzata l’attività ed il funzionamento del catasto elettronico, il ruolo degli Enti locali e gli adempimenti oggi previsti in capo alle imprese e i costi a carico dei cittadini.

Molti dei temi affrontati nel corso della riunione riguardano anche le imprese di installazione che svolgono anche attività di manutenzione.

Renato Vergottini

La questione che più di altre ha catalizzato l’attenzione dei presenti è stata quella dell’eccessivo aumento dei contributi regionali e provinciali (in vigore dal prossimo 1° agosto 2012) a carico dei proprietari degli impianti e quindi del cittadino; un aumento ingiustificato che coinvolge giocoforza le stesse imprese che – dovendo versare tali importi agli enti locali – si trovano a svolgere l’ingrato ruolo di “esattori”.

Proprio su questo punto è stato approvato un ordine del giorno nel quale le imprese chiedono all’Unione di avanzare formale richiesta all’Amministrazione Provinciale affinché quest’ultima sospenda l’applicazione dei nuovi contributi.

Le nuove tariffe implicherebbero incrementi che variano dal 33% e 34% per le caldaie più piccole sino al 255% (da 23,50 a 83,50 euro) per le caldaie di potenza intermedia (da 50,1 a 116,3 Kw).

Si tratta secondo le imprese del settore di aumenti ingiustificati “che non riflettono nessun incremento di servizio”. Tale aumento tra l’altro è in netto contrasto con le decisioni assunte dalle stesse imprese che da diversi anni mantengono inalterate le tariffe delle proprie prestazioni applicate agli utenti.

Tutti i presenti hanno altresì chiesto di informare e di chiedere l’intervento delle associazioni a difesa dei consumatori nonché dei Consiglieri Regionali eletti in provincia. “A questi ultimi in particolare – hanno sottolineato Paniga e Vergottini – chiederemo per quale ragione hanno salutato con favore la mancata approvazione della legge di regolamentazione degli apparecchi alimentati a legna (la presunta battaglia a difesa della “Pigna della nonna”) e hanno al contrario taciuto su questi incrementi che colpiscono indiscriminatamente tutti i cittadini”. I manutentori presenti hanno evidenziato che in caso di mancato accoglimento della richiesta “si renderà necessario rivedere i contenuti della preziosa e fattiva collaborazione in essere con le stesse Amministrazioni ed in particolare le modalità di riscossione dei contributi”.

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