Guerrini: sostenere l’imprenditorialità e difendere le piccole e medie imprese italiane

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Si è svolto il 16 agosto a Rimini, l’incontro “Sostenere l’imprenditorialità” a cui hanno partecipato Giorgio Guerrini, presidente nazionale di Confartigianato, Ferruccio Dardanello presidente di Unioncamere, Carlo Fratta Pasini presidente di sorveglianza del Banco Popolare, Giuseppe Mussari, presidente Abi oltre che del Monte dei Paschi di Siena e Raffaello Vignali vice presidente della commissione attività produttiva, commercio e turismo della Camera.

Oggi più che mai, vi è bisogno di sostenere l’imprenditore, in quanto persona che si assume un rischio, che mette in gioco le sue capacità e talenti per sé e per gli altri. Sono queste le ragioni per cui deve essere sostenuto e non penalizzato come troppe volte succede in Italia. Questa è una delle prime considerazioni emerse dall’incontro, pensato anche con l’ambizione di cambiare la cultura del nostro paese, che vede spesso il successo imprenditoriale in maniera negativa, come se non fosse generato dal lavoro e dal sudore della fronte, ma dalla furbizia. I dati però non confermano tale pensiero diffuso: infatti nonostante ben quattro milioni di imprenditori il nostro paese è fra il settantacinquesimo e l’ottantesimo posto nella classifica mondiale per la facilità di fare impresa, per non parlare dei costi legati alla burocrazia che costano 16 miliardi di euro alle nostre imprese, pari all’1% del Pil.

Giorgio Guerrini

Molte le riflessioni emerse dai partecipanti: Guerrini ha evidenziato come il ruolo passivo della politica rispetto alla legge sul made in Italy nei confronti delle istituzioni europee è un grave danno per la piccola e media imprenditorialità; Il presidente di Unioncamere Dardanello ha affermato invece come “Dobbiamo ringraziare la presenza dell’associazionismo se ancora abbiamo un tessuto così diffuso di piccola e media impresa, perché proprio l’associazionismo ha supplito alle loro fragilità e le ha difese dalle pretese dello Stato”. “Dobbiamo aiutare l’internazionalizzazione delle imprese – ha proseguito Dardanello – abbiamo già delle eccellenze in settori come l’agroalimentare o la carpenteria leggera ma dobbiamo fare di più per agevolare altri soggetti ad entrare nei mercati internazionali”.

Carlo Fratta Pasini da parte sua concorda sul fatto che bisogna sostenere l’imprenditorialità delle imprese e delle banche: “Dal lato delle imprese bisogna educare i giovani all’imprenditorialità perché oggi vogliono tutti fare i dipendenti in quanto hanno paura del rischio e il modello culturale che conoscono è ancora quello della grande impresa”.

Il Presidente dell’Abi Giuseppe Mussari ha parlato della positiva collaborazione avviata tra banche e imprese nei primi due anni della crisi. “Questo lavoro – è il suo parere – dev’essere continuato ora che siamo nella fase di ripresa perché essa si velocizzi o perderemo opportunità. Occorre perciò ragionare con le imprese sugli strumenti di garanzia, già esistenti o nuovi, al fine di sostenere le imprese in questa fase”.

L’incontro si è concluso con una riflessione del presidente Guerrini sul fondamentale rapporto tra banche ed imprese: “si tratta di trovare soluzioni più adeguate per uscire da questo tunnel, Io ne indico una: l’impalcatura di norme che reggono i rapporti fra le imprese e le banche, che si chiama Basilea 2, è inadatta al sistema produttivo del nostro paese, per come è stata strutturata. Quindi noi dobbiamo, come paese Italia, far di tutto per far capire che rigidità di questo tipo sono un problema enorme per le imprese e per gli istituti di credito.”

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