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Dal 2015 previste riduzioni dei costi per l’energia per le piccole imprese

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Potrebbe arrivare tra pochi mesi uno degli interventi più attesi dagli artigiani e dai piccoli imprenditori. Parliamo di un taglio significativo alla voce di costo che pesa di più sui bilanci aziendali: l’energia elettrica.

Basti dire che le piccole imprese italiane pagano l’energia il 31% in più rispetto alla media europea. La svolta è prevista nel decreto legge competitività varato dal Governo il 24 giugno. Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha accolto le richieste di Confartigianato e ha disposto la riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette elettriche dei piccoli imprenditori.

Si tratta di una inversione di tendenza rispetto alle politiche in materia di energia che costringono i piccoli consumatori, famiglie e piccole imprese, a finanziare con la bolletta elettrica gli sconti sugli oneri generali di sistema concessi alle grandi aziende energivore. Il decreto se verrà confermato ristabilisce maggiore equilibrio ed equità alla distribuzione dei costi in bolletta.

Questo è il risultato della battaglia che Confartigianato e Rete Imprese Italia hanno condotto nelle fasi preparatorie del Decreto. Infatti, nella stesura iniziale si prevedeva che le aziende beneficiarie sarebbero state quelle con potenza impegnata di 55kW.

Il pressing di Confartigianato ha convinto il Ministro Guidi ad abbassare la soglia di accesso agli sconti alle imprese con potenza impegnata pari 16,5 kW.

E così le riduzioni in bolletta riguarderanno oltre 400.000 aziende in più, l’80% delle quali appartengono al settore manifatturiero che è quello più penalizzato dall’alto costo dell’energia. Per coronare la battaglia manca ora la tappa finale. Il provvedimento tagliabollette è infatti all’approvazione del Parlamento.

Confartigianato e Rete Imprese Italia non abbassano la guardia e continueranno a difenderlo fino al via libera definitivo.

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