Com’era nelle previsioni dello scorso trimestre, la variazione congiunturale della produzione è stata in generale positiva e anche la variazione annua conferma una netta inversione di tendenza e l’avvio di una lenta risalita dal punto di minima toccato a metà 2009.
Le aziende artigiane manifatturiere registrano maggiori difficoltà rispetto all’industria, ma si stabilizzano sia la riduzione tendenziale della produzione (-10,0% su base annua) che il calo congiunturale. Le aspettative degli imprenditori proseguono invece la risalita. Il tasso di utilizzo degli impianti, dopo il brusco rallentamento registrato nel primo trimestre 2009, ha progressivamente recuperato terreno fino al 61,3% registrato in quest’ultimo trimestre. Gli ordini interni rallentano la caduta, dimezzando la perdita di inizio anno (dal -18,8% del primo trimestre al -9,3% del quarto). Gli ordini esteri consolidano la crescita (+6,0%), ma la quota del fatturato estero sul totale rimane su livelli bassi (6,8%), anche se in crescita. Anche il fatturato a prezzi correnti rallenta la caduta fermandosi al -15,8%. Accelerano i prezzi delle materie prime (+1,0%), mentre si riducono ancora i prezzi dei prodotti finiti (-1,2%).
Il Presidente di Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti commenta così i risultati dell’ultima analisi congiunturale: “Le imprese artigiane vivono ancora una situazione difficile, ma i risultati positivi della produzione industriale lasciano ben sperare ai fini di un effetto traino, con la consapevolezza che essendo il fatturato ancora con segno negativo può significare un semplice ripristino delle scorte”.
“Pare comunque che il peggio sia passato – continua Merletti – ma ora bisogna recuperare ciò che si è perduto in questi anni, in una fase a tutt’oggi sostanzialmente stabile e non di crescita dei mercati. La Lombardia, rispetto alle altre Regioni ed ai quattro motori d’Europa, pare aver retto meglio l’impatto della crisi. Tuttavia la situazione
economica è molto cambiata e servono urgenti politiche economiche ed industriali in grado di aiutare realmente e concretamente il mondo delle imprese, per facilitarne la ripresa ed il riposizionamento”. “Le nostre imprese imperversano sempre più in una situazione di enorme difficoltà per quanto riguarda l’accesso al credito. In un momento in cui gli ordinativi permangono con il segno negativo e le tempistiche dei pagamenti sono spesso difficilmente rispettate, questo è causa di grave mancanza di liquidità sul mercato.Le aspettative degli artigiani sulla domanda sono in continuo e progressivo miglioramento e, nonostante le difficoltà in cui imperversa la variante occupazionale, ben l’84% delle imprese artigiane non prevede una diminuzione del proprio organico”, conclude Merletti.Occorrono misure a sostegno degli investimenti innovativi e di efficienza energetica realmente allineati ai bisogni delle imprese e un riposizionamento di Confiducia che si è dimostrato strumento adeguato anticiclico.
L’analisi congiunturale del quarto trimestre 2009 su industria e artigianato manifatturiero è stata effettuata attraverso 1.602 interviste ad aziende industriali e 1.202 ad aziende dell’artigianato manifatturiero. Di seguito si riporta il dettaglio degli elementi principali.
In merito all’occupazione si segnala che nel quarto trimestre 2009 si amplia la forbice tra tassi d’ingresso e tassi d’uscita, a causa di un’accelerazione dei flussi in uscita (2,9%) non compensata da una speculare accelerazione del tasso dì ingresso (1,2%). Il saldo risulta quindi ancora negativo e pari al -1,6%. Ma, nonostante le aspettative dell’artigianato sull’occupazione siano ancora pesantemente negative, occorre osservare che l’ 84% delle imprese artigiane prevede di non variare i livelli occupazionali.
La riduzione dei livelli produttivi registrata nel quarto trimestre 2009 è diffusa a tutte le classi dimensionali, con intensità simili intorno al -10%. Il tasso di utilizzo degli impianti riesce a rimanere oltre il 65% per le imprese di maggiori dimensioni. Anche il fatturato presenta un segno negativo diffuso ed intenso: dal -16,7% delle micro imprese, al -14,4% delle più grandi. Sul versante degli ordini interni le medie e le micro imprese presentano i dati peggiori (-10,9% e -10,3%). Sul versante estero si registrano segni positivi per tutte le classi dimensionali con le grandi imprese che si dimostrano più dinamiche (+6,9%) anche se la quota del fatturato estero sul totale rimane su livelli bassi (6,8%), ma in crescita.
Il tasso di utilizzo degli impianti, dopo il brusco rallentamento registrato nel primo trimestre 2009, ha progressivamente recuperato terreno fino al 61,3% registrato in quest’ultimo trimestre.
I livelli produttivi risultano ancora in contrazione in tutti i settori di attività considerati dall’indagine. Il miglior risultato si registra per il settore alimentare (-4,0%), seguito dai settori della carta-editoria, della gomma-plastica e delle manifatturiere varie. Ancora in forte sofferenza le aziende della meccanica (-11,8%) e dei minerali non metalliferi (-11,3%).
Valutando le variazioni tendenziali per destinazione economica dei beni prodotti si riscontra che i beni di investimento (-10,5%) e i beni intermedi (-10,1%) registrano contrazioni consistenti dei livelli produttivi. Fatturato e ordini interni non mostrano ancora segnali di recupero, mentre le scorte di magazzino vengono giudicate scarse dagli imprenditori. I beni di consumo finale presentano il quadro migliore, con una contrazione dei livelli produttivi che si ferma al -8,2% e un tasso di utilizzo degli impianti superiore al 60%.
L’andamento dell’ indice della produzione del settore manifatturiero artigiano non accenna ancora ad invertire il trend negativo. Le variazioni, congiunturale e tendenziale, rimangono allineate ai risultati dei trimestri precedenti registrando, rispettivamente, un -2,8% e -10,0%.
Anche l’andamento dell’indice del fatturato a prezzi correnti prosegue il trend negativo. La variazione congiunturale è rimasta pressoché costante negli ultimi tre trimestri (-4,7% nel quarto trimestre 2009) spingendo l’indice a quota 67.
Per quanto riguarda le aspettative si segnala che la quota di aziende che hanno realizzato investimenti nel 2009 scende sotto il 30%, e la quota che prevede di fare investimenti nel 2010 si ferma al 18%. Sono sempre le aziende di più grandi dimensioni a mostrare una maggior propensione ad investire. Tra i settori, hanno realizzato investimenti nel 2009 il 41,7% delle aziende della carta-editoria ma solo il 16% dell’abbigliamento.
Rispetto all’anno precedente il valore degli investimenti realizzati nel 2009 cresce del 4,6%. Per il 2010 la previsione è di un aumento di pari entità (+4,5%). Nel 2009 le imprese artigiane lombarde hanno investito principalmente in macchinari (64,9% dei casi e 79,2% del valore investito). Il 15,9% delle imprese ha investito in fabbricati (20,2% in valore) e l’11,0% ha effettuato altri investimenti (21,7% in valore).
3/2/10
Confartigianato Imprese Sondrio
Largo dell’Artigianato, 1 - 23100 Sondrio
Telefono 0342.514343 Fax 0342.514316
C.F. 80003370147 - P.IVA 00582080149
PEC: confartigianatoimpresesondrio@legalmail.it
Unidata s.r.l con unico socio
Largo dell’Artigianato, 1 - 23100 Sondrio
Telefono 0342.514343 Fax 0342.514316
C.F. 00481790145 - N.REA SO-36426
PEC: unidata.sondrio@legalmail.it
Cap. soc. euro 100.000,00 i.v.
Preferenze GDPR
Lascia un commento