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8° Conferenza Organizzativa di Confartigianato Lombardia

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“Rappresentare il futuro. Idee per lo sviluppo e strumenti per agire”.

“Un momento molto positivo, fortemente partecipato e ricco di indicazioni. Siamo molto soddisfatti”. E’ questo il commento del Presidente Regionale Giorgio Merletti alla conclusione dei lavori della Conferenza Regionale che si è svolta venerdì 30 aprile scorso al Grand Visconti Palace di Milano.

Si è trattato di una sorta di “Stati Generali” di Confartigianato Lombardia. Erano infatti presenti oltre 130 delegati dirigenti associativi e i responsabili delle tecnostrutture delle Associazioni territoriali e regionali.

E’ emersa una forte condivisione del lavoro svolto nella fase preparatoria (12 incontri) dai due Cantieri organizzati. Il profilo identitario delle Associazioni, i valori di riferimento, il ruolo e il posizionamento del sistema Confartigianato Lombardia sono stati al centro dei lavori del Cantiere 1.

Confartigianato Lombardia è un attore sociale ed economico in una visione di società dove ampio spazio dovrà essere dei corpi intermedi; un soggetto fortemente rappresentativo di quel mondo dell’artigianato e delle micro-imprese lombarde, che, lo dicono tutte le analisi, è un elemento chiave dello sviluppo della nostra regione.

Essa è anche autorevole interlocutore di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo così come ampiamente riconosciuto nei contributi alla Conferenza presentati da due autorevoli rappresentanti che sono intervenuti: Marco Carabelli, Vice Segretario della Regione Lombardia e Gisella Introzzi, Direttore di Camere di Commercio Lombarde.

Giorgio Merletti

Un apprezzato contributo è venuto anche da Bruno Bossina, direttore generale a livello regionale di Intesa San Paolo, in merito al rapporto fra banche, associazioni, imprese, confidi. Il Prof. Pier Giovanni Bresciani, Professore Psicologia del Lavoro Università di Genova, Bologna, Trento e il Prof. Flavio Sangalli, Docente organizzazione aziendale, Università degli Studi di Milano Bicocca, hanno arricchito la proposta del modello organizzativo evidenziando la centralità della persona e la necessità di mettere in campo una capacità realizzativa.

Oltre ad una diffusa consapevolezza del proprio ruolo, dei contenuti prioritari e delle politiche delle alleanze che occorrono, vasta condivisione c’è stata anche attorno al modello organizzativo che il sistema Confartigianato Lombardia deve adottare. Si tratta in primo luogo di coniugare efficacemente gli ambiti della rappresentanza e dei servizi e in secondo luogo di costruire un modello a rete che faccia perno sulle Associazioni territoriali e su un ruolo di “tutor del cambiamento” di Confartigianato Lombardia.

La Conferenza nell’ordine del giorno finale, approvato all’unanimità, ha indicato 3 punti su cui attivare delle sperimentazioni: la ricerca di nuovi strumenti per supportare la competitività delle imprese, l’avvio di alcuni processi di razionalizzazione e innovazione di alcuni servizi tradizionali, l’integrazione fra politiche e ambiti organizzativi fattoriali e settoriali del sistema Confartigianato.

La Conferenza ha infine impegnato i futuri organi dirigenti di Confartigianato Lombardia (il prossimo 22 maggio si svolgerà il congresso regionale) ad assumere come programma di lavoro per il prossimo quadriennio, quanto prodotto dalla Conferenza.

Dice ancora il Presidente Merletti “Una Confartigianato Lombardia, quella che è uscita dalla Conferenza di venerdì scorso, pienamente consapevole delle sfide che la attendono: accompagnare oltre la crisi le micro-imprese, farle pesare e contare sempre di più nella società, nei processi economici, nei confronti delle istituzioni”.

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