“Da grande farò l’artigiano”: continua la consegna dei volumi nelle scuole
Prosegue anche quest’anno il progetto “Da grande farò l’artigiano” promosso da Confartigianato Imprese Sondrio, con l’obiettivo di avvicinare gli alunni della scuola primaria al mondo dell’artigianato.
Questa settimana Francesco Gritti e Maurizio Valetti (aderenti al Gruppo Giovani Imprenditori – Confartigianato Imprese Sondrio) hanno incontrato gli alunni delle classi 3° della scuola “Paini” di via IV Novembre del 3° Circolo Didattico di Sondrio e della scuola di Tresenda dell’Istituto Comprensivo di Teglio.
Durante l’incontro i giovani artigiani, dopo aver consegnato le copie del volume, hanno raccontato la loro esperienza professionale, illustrando ai bambini le caratteristiche dei diversi mestieri artigiani. Entusiasmo e sorpresa da parte degli alunni che, anche grazie all’aiuto degli insegnanti, hanno individuato i principali mestieri e imprese artigiane valtellinesi e valchiavennasche.
L’iniziativa fa parte del progetto “Da grande farò l’artigiano”, che ha avuto avvio nella primavera del 2008 con la pubblicazione e la distribuzione agli alunni delle scuole primarie del volume “Da grande farò l’artigiano”ed è proseguito lo scorso anno con il Concorso, culminato nell’esposizione dei lavori degli alunni nell’ambito di Artigiana 2009. Quest’anno la consegna dei volumi è stata strutturata come un momento di incontro fra alunni delle classi terze delle primarie e gli artigiani appartenenti al Gruppo Giovani Imprenditori della nostra Associazione.
“Abbiamo voluto organizzare questi momenti di incontro – ha dichiarato Bianca Maria Gadola, presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato – per favorire l’incremento della conoscenza delle specificità del nostro territorio e del patrimonio di saperi e di valori propri dei mestieri artigiani della provincia di Sondrio. Come associazione siamo convinti che avvicinare le nuove generazioni alle attività artigiane rappresenti un obiettivo da perseguire costantemente, questo perché vi è sempre più la necessità di creare un rapporto più stretto tra scuola e aziende”.
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